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Lonewolf

Lonewolf 2013

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Lonewolf

Ops, dimenticavo le foto

 

Rocopica 2006, inizia alla grande la sua 8a stagione

 

rocopica2006.jpg

 

Le piante rinvasate domenica scorsa

 

rinvasate1.jpg

 

rinvasate2.jpg

 

rinvasate3.jpg

 

rinvasate4.jpg

 

I pomodori, affidati alle amorevoli cure di mia mamma (si vedono anche zucchine e altro)

 

pomodori1.jpg

 

pomodori2.jpg

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Maverick

Il meteo non annuncia (o preannuncia) niente di buono...ma come, al solito, sarà un'Italia divisa in due dallo...scirocco: caldo al centro-sud e piogge al nord............!.

 

Io ho rinviato i trapianti a fine mese (o comunque alla prossima settimana) e domani sera sono pronto a rincasare tutte le piante nel caso in cui ci siano violentissimi temporali con, magari, annessa grandine... .

 

Come hai detto tu...prima o poi finirà il maltempo (forse)....

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big jolokia

Piante bellissime come sempre Claudio, era proprio ora di rinvasarle :good:

 

roberto

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Lonewolf

Piante bellissime come sempre Claudio, era proprio ora di rinvasarle :good:

 

Si, alcune avevano letteralmente un "vaso" di radici ...

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Vincer

Ciao Claudio...il tuo thread è sempre esaltante!!!

 

Complimenti!!

 

Ciao

Vincenzo

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Thorpe

oddio la pianta che sverna per l'ottava volta è uno spettacolo!!!!! o.O

 

ma per caso hai qualche altro chinense che ha fatto questa riuscita spettacolare???

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Lonewolf

Il Rocopica non e' un chinense, ma un wild (C.cardenasii x C.pubescens).

Non e' mai cresciuta molto perche' ogni anno i rami piu' giovani si seccano e poi ne ripartono di nuovi dal fusto e dai rami principali.

Probabilmente risente anche della sua origine (e' nato da talea)

Rocopica nati da seme hanno raggiunto facilmente 2 m in un solo anno (anche nel 2012)

Questa pianta pero' e' molto produttiva e ormai ci sono affezionato :D

 

Non ho altre piante da così tanti anni, ma due C.flexuosum alla loro terza stagione sono ottimi candidati per una lunga vita, considerando che hanno svernato due volte all'aperto.

Ho anche C.ciliatum al loro terzo anno.

 

Tra i Chinense il piu' longevo e' stato il BJ#1 Assam, la pianta originale; non riuscì a superare il suo terzo inverno.

Non ho pero' mai provato a far svernare altri C.chinense per piu' anni.

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Thorpe

ottimo grazie per le delucidazioni, allora credo che proverò io a conservare una parte dei chinense che sto coltivando così magari testiamo quanto durano, magari sfruttando pure gli inverni meno freddi delle mie zone ^^

 

Io ho un annum ordnamentale che credo sia al suo 4 anno ^_^

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Toolshed

Ciao Lone,

avrei bisogno di una dritta.

 

tu poti le piante da svernare? lo fai all'inizio del periodo di stasi oppure appena prima la ripresa vegetativa? allo stesso modo, quando effettui il rinvao/ricambio del terriccio?

grazie,

Dario

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Lonewolf

tu poti le piante da svernare? lo fai all'inizio del periodo di stasi oppure appena prima la ripresa vegetativa? allo stesso modo, quando effettui il rinvao/ricambio del terriccio?

 

Poto alla ripresa vegetativa, limitandomi a tagliare i rami dove non compaiono nuovi getti.

Solo in alcuni casi poto a inizio svernamento, per ridurre un po' le dimensioni di piante troppo grandi e quindi difficili da far svernare (lo spazio e' sempre limitato)

 

Anche il rinvaso e' effettuato alla ripresa vegetativa, ma non ogni anno.

Il Rocopica, per esempio, ha subito solo un paio di rinvasi, altrimenti adesso dovrebbe essere in un vaso da 50 litri :)

Ovviamente, se non rinvaso, integro il terriccio con frequenti concimazioni.

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Lonewolf

Anche se la serata sembra tranquilla, le previsioni per le prossime ore sono molto preoccupanti; temporali, pioggia abbondante, vento con raffiche a quasi 50 km/ora ...

Non ho resistito, ho portato tutte le "piccine" rinvasate (e anche il mio unico C.tovarii) al sicuro in taverna ...

L'ambiente e' confortevole; 18-19° costanti, luce a sufficienza (6 neon).

Ne usciranno domani sera o venerdi, vedremo.

 

piccine1.jpg

 

piccine2.jpg

 

piccine3.jpg

 

Lo spazio (relativamente) protetto sotto il balcone e' riservato alle serrette tnt e ad alcune delle svernate.

 

Ora posso dormire tranquillo :pardon:

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big jolokia

L'ambiente e' confortevole; 18-19° costanti, luce a sufficienza (6 neon).

Dilla tutta: quella che chiami "taverna" è in realtà un sistema di backup della light room :lol: :lol: :lol:

 

roberto

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Lonewolf
:lol: :lol:

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Vincer

Ciao Claudio...grande lavoro...che spettacolo quello schieramento di vasi!!!

 

Complimenti!!!

 

Anch'io, viste le previsioni, ho riportato all'interno le piantine...pronte a tornare fuori appena passa quest'ennesima perturbazione...

 

Ciao

Vincenzo

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Puparuolo

Curiosità: nel caso di ricovero forzato urgente all'interno dovuto ad improvvise intemperie, il metodo "Butternut modificato" che usi consentirebbe il sollevamento del vaso afferrandolo per le canne e consentendo quindi il trasporto d'emergenza di due piante alla volta? Oppure permetterebbe la possibilità di sistemarli appesi?

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big jolokia

Dipende anche dalla dimensione dei vasi: io con vasi da 18 litri li sposto prendendoli proprio dalle canne

 

roberto

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Lonewolf

La struttura butternut e' perfettamente in grado di reggere il peso del vaso; le fascette hanno carico di rottura di centinaia di kg.

Io uso i supporti anche per spostare le piante su e giu' dal balcone, con una corda munita di gancio.

Il problema e' eventualmente nelle dimensioni delle piante (piu' avanti nella stagione) che non permette di "avvicinarsi" troppo.

 

Occorre solo prestare attenzione a fine stagione o nel secondo anno per piante svernate; le fascette esposte per mesi al sole tendono a "cuocersi" e diventano piuttosto fragili.

La bacchette invece sembrano non risentire dell'esposizione al sole; le uso da molti anni e sono ancora come nuove.

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Alfreggae

Quindi Claudio le fascette sono infilate anche in buchi sui bordi del vaso, esatto ? :blum:

(mi scuso per l'eventuale e molto probabile banalità della domanda)

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Lonewolf

Si, le bacchette sono unite al vaso tramite una fascetta che passa tra un buco nella bacchetta e uno sul bordo del vaso.

Il sistema e' applicabile piu' facilmente per vasi con bordo largo, anche se qualcuno ha inventato marchingegni vari per usare anche vasi da vivaio a bordo stretto o assente.

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ZAPPALAND

scusate l'ignoranza... il rischio di prendere gli stessi vasi senza il sistema butternut quali rischi comporta? (a me viene in mente che le piante possano spezzarsi oscillando sul proprio peso...)

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teone

Curiosità: nel caso di ricovero forzato urgente all'interno dovuto ad improvvise intemperie, il metodo "Butternut modificato" che usi consentirebbe il sollevamento del vaso afferrandolo per le canne e consentendo quindi il trasporto d'emergenza di due piante alla volta? Oppure permetterebbe la possibilità di sistemarli appesi?

 

io i vasi da 25l li tiro su e le fascette tengono bene!

 

solo che non ho quel sistema nei vasi da 10l, mi toccherà mettere il bambu

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Lonewolf

Alzando un vaso con una mano, prendendolo dal bordo, la pianta si trova inclinata, quasi orizzontale.

Se e' abbastanza grande, magari con frutti pesanti, e non e' sorretta da un tutore, potrebbe piegarsi malamente.

A parte questo rischio, non c'e' ovviamente alcuna controindicazione.

 

Lo scopo dei tutori non e' comunque solo quello di maniglie per il trasporto, ma anche quello ben piu' importante, di sostegno per le piante, soprattutto fin che sono piccole e poco adattate al vento.

 

La questione se sia sufficiente un semplice tutore infilato nel terriccio o meno e' stata piu' volte discussa, in certi casi e ambienti anche deridendo il metodo butternut :rolleyes:

Certo, se si vive in un posto in cui non tira mai un alito di vento o se si ha la fortuna di poter ancorare le piante a ringhiere o simili o ancora se si possono piantare pali e tendere fili di supporto, una simile struttura e' inutile.

 

Personalmente ho provato il supporto singolo, nei miei primi anni di coltivazione, ma senza la possibilita' di fissarlo ad un filo in alto (difficile piantare pali nel cemento in terrazza e problematico anche bucare senza causare poi infiltrazioni di acqua nelle stanze sottostanti).

Posso assicurare che prima o poi, inevitabilmente il terriccio cede, il supporto si piega e la pianta insieme ad esso.

 

Se si e' fortunati, una pianta robusta puo' crescere tranquillamente anche senza tutori.

L'anno scorso una varieta' ornamentale spontanea in giardino ha raggiunto dimensioni notevoli senza problemi e senza alcun aiuto.

L'anno prima pero' un'altra pianta spontanea nello stesso esatto punto sembrava sana e forte, ma dopo un temporale intenso l'ho trovata spezzata di netto alla base ...

 

In natura le specie wild non hanno ovviamente tutori, ma spesso si appoggiano ad altre piante piu' robuste e non e' raro trovare fusti sdraiati, lunghi anche molti metri e con vigorosi polloni alti anche 3 metri.

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alessio77

acc.. quindi devo ripensare ai tutori.. pensavo che un solo paletto in bambù fosse sufficiente ma ovviamente , leggendo le vostre discussioni, mi sbagliavo...

ok vedrò di organizzarmi prima che le piantine crescano troppo,

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ZAPPALAND

quante cose si imparano... le mie hanno gia provato il vento... ma secondo te claudio, se si da un vento artificiale , forte abbastanza ma che non le spezzi ne tantomeno pieghi significativamente nel lb durante i primi stadi di vita della giovane pianta, non potrebbero crescere con fusti piu solidi e ancorarsi meglio , come risposta a questa sollecitazione?

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Lonewolf

Si, ma ovviamente c'e' un limite alla sopportazione delle piante.

L'anno scorso, in luglio, la mezza tromba d'aria che mi ha rovesciato piu' di 50 piante non lontano da qui ha sradicato alberi vecchi di decine di anni ...

hai voglia ad abituare le nostre piante! :hyper:

 

Non dimentichiamo che i peperoncini, come i peperoni e altri ortaggi simili (pomodori, melanzane), hanno spesso un gran carico di frutti, ma una struttura intrinsecamente debole (almeno il primo anno).

Questo e' il frutto della selezione umana; il risultato e' una pianta non equilibrata che non e' in grado di sopportare con le sue sole forze forti venti e a volte nemmeno il peso dei propri frutti.

 

L'uso di tutori e' sempre consigliato nella coltivazione di questi ortaggi.

Nelle serre professionali spesso usano molti fili tesi lungo le file di piante per sostenere i rami.

Dove, per questioni economiche, non sono usati tutori (p.es. alla Stuard), le piante sono quasi tutte "sdraiate" con rami che toccano terra e portamento "stravaccato" (per così dire)

Da tenere presente anche che il vento in campo aperto (come appunto alla Stuard) ha spesso effetti meno devastanti che nelle nostre coltivazioni urbane dove la presenza di costruzioni puo' creare strettoie che provocano accelerazioni notevoli del flusso d'aria, vortici ecc

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