Lonewolf 18,623 Posted May 14, 2013 Ops, dimenticavo le foto Rocopica 2006, inizia alla grande la sua 8a stagione Le piante rinvasate domenica scorsa I pomodori, affidati alle amorevoli cure di mia mamma (si vedono anche zucchine e altro) Share this post Link to post Share on other sites
Maverick 961 Posted May 14, 2013 Il meteo non annuncia (o preannuncia) niente di buono...ma come, al solito, sarà un'Italia divisa in due dallo...scirocco: caldo al centro-sud e piogge al nord............!. Io ho rinviato i trapianti a fine mese (o comunque alla prossima settimana) e domani sera sono pronto a rincasare tutte le piante nel caso in cui ci siano violentissimi temporali con, magari, annessa grandine... . Come hai detto tu...prima o poi finirà il maltempo (forse).... Share this post Link to post Share on other sites
big jolokia 2,236 Posted May 14, 2013 Piante bellissime come sempre Claudio, era proprio ora di rinvasarle roberto Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted May 14, 2013 Piante bellissime come sempre Claudio, era proprio ora di rinvasarle Si, alcune avevano letteralmente un "vaso" di radici ... Share this post Link to post Share on other sites
Vincer 4,834 Posted May 14, 2013 Ciao Claudio...il tuo thread è sempre esaltante!!! Complimenti!! Ciao Vincenzo Share this post Link to post Share on other sites
Thorpe 71 Posted May 15, 2013 oddio la pianta che sverna per l'ottava volta è uno spettacolo!!!!! o.O ma per caso hai qualche altro chinense che ha fatto questa riuscita spettacolare??? Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted May 15, 2013 Il Rocopica non e' un chinense, ma un wild (C.cardenasii x C.pubescens). Non e' mai cresciuta molto perche' ogni anno i rami piu' giovani si seccano e poi ne ripartono di nuovi dal fusto e dai rami principali. Probabilmente risente anche della sua origine (e' nato da talea) Rocopica nati da seme hanno raggiunto facilmente 2 m in un solo anno (anche nel 2012) Questa pianta pero' e' molto produttiva e ormai ci sono affezionato Non ho altre piante da così tanti anni, ma due C.flexuosum alla loro terza stagione sono ottimi candidati per una lunga vita, considerando che hanno svernato due volte all'aperto. Ho anche C.ciliatum al loro terzo anno. Tra i Chinense il piu' longevo e' stato il BJ#1 Assam, la pianta originale; non riuscì a superare il suo terzo inverno. Non ho pero' mai provato a far svernare altri C.chinense per piu' anni. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Thorpe 71 Posted May 15, 2013 ottimo grazie per le delucidazioni, allora credo che proverò io a conservare una parte dei chinense che sto coltivando così magari testiamo quanto durano, magari sfruttando pure gli inverni meno freddi delle mie zone ^^ Io ho un annum ordnamentale che credo sia al suo 4 anno Share this post Link to post Share on other sites
Toolshed 4,341 Posted May 15, 2013 Ciao Lone, avrei bisogno di una dritta. tu poti le piante da svernare? lo fai all'inizio del periodo di stasi oppure appena prima la ripresa vegetativa? allo stesso modo, quando effettui il rinvao/ricambio del terriccio? grazie, Dario Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted May 15, 2013 tu poti le piante da svernare? lo fai all'inizio del periodo di stasi oppure appena prima la ripresa vegetativa? allo stesso modo, quando effettui il rinvao/ricambio del terriccio? Poto alla ripresa vegetativa, limitandomi a tagliare i rami dove non compaiono nuovi getti. Solo in alcuni casi poto a inizio svernamento, per ridurre un po' le dimensioni di piante troppo grandi e quindi difficili da far svernare (lo spazio e' sempre limitato) Anche il rinvaso e' effettuato alla ripresa vegetativa, ma non ogni anno. Il Rocopica, per esempio, ha subito solo un paio di rinvasi, altrimenti adesso dovrebbe essere in un vaso da 50 litri Ovviamente, se non rinvaso, integro il terriccio con frequenti concimazioni. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted May 15, 2013 Anche se la serata sembra tranquilla, le previsioni per le prossime ore sono molto preoccupanti; temporali, pioggia abbondante, vento con raffiche a quasi 50 km/ora ... Non ho resistito, ho portato tutte le "piccine" rinvasate (e anche il mio unico C.tovarii) al sicuro in taverna ... L'ambiente e' confortevole; 18-19° costanti, luce a sufficienza (6 neon). Ne usciranno domani sera o venerdi, vedremo. Lo spazio (relativamente) protetto sotto il balcone e' riservato alle serrette tnt e ad alcune delle svernate. Ora posso dormire tranquillo Share this post Link to post Share on other sites
big jolokia 2,236 Posted May 15, 2013 L'ambiente e' confortevole; 18-19° costanti, luce a sufficienza (6 neon). Dilla tutta: quella che chiami "taverna" è in realtà un sistema di backup della light room :lol: roberto 1 Share this post Link to post Share on other sites
Vincer 4,834 Posted May 16, 2013 Ciao Claudio...grande lavoro...che spettacolo quello schieramento di vasi!!! Complimenti!!! Anch'io, viste le previsioni, ho riportato all'interno le piantine...pronte a tornare fuori appena passa quest'ennesima perturbazione... Ciao Vincenzo Share this post Link to post Share on other sites
Puparuolo 1 Posted May 16, 2013 Curiosità: nel caso di ricovero forzato urgente all'interno dovuto ad improvvise intemperie, il metodo "Butternut modificato" che usi consentirebbe il sollevamento del vaso afferrandolo per le canne e consentendo quindi il trasporto d'emergenza di due piante alla volta? Oppure permetterebbe la possibilità di sistemarli appesi? Share this post Link to post Share on other sites
big jolokia 2,236 Posted May 16, 2013 Dipende anche dalla dimensione dei vasi: io con vasi da 18 litri li sposto prendendoli proprio dalle canne roberto Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted May 16, 2013 La struttura butternut e' perfettamente in grado di reggere il peso del vaso; le fascette hanno carico di rottura di centinaia di kg. Io uso i supporti anche per spostare le piante su e giu' dal balcone, con una corda munita di gancio. Il problema e' eventualmente nelle dimensioni delle piante (piu' avanti nella stagione) che non permette di "avvicinarsi" troppo. Occorre solo prestare attenzione a fine stagione o nel secondo anno per piante svernate; le fascette esposte per mesi al sole tendono a "cuocersi" e diventano piuttosto fragili. La bacchette invece sembrano non risentire dell'esposizione al sole; le uso da molti anni e sono ancora come nuove. Share this post Link to post Share on other sites
Alfreggae 154 Posted May 16, 2013 Quindi Claudio le fascette sono infilate anche in buchi sui bordi del vaso, esatto ? (mi scuso per l'eventuale e molto probabile banalità della domanda) Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted May 16, 2013 Si, le bacchette sono unite al vaso tramite una fascetta che passa tra un buco nella bacchetta e uno sul bordo del vaso. Il sistema e' applicabile piu' facilmente per vasi con bordo largo, anche se qualcuno ha inventato marchingegni vari per usare anche vasi da vivaio a bordo stretto o assente. Share this post Link to post Share on other sites
ZAPPALAND 806 Posted May 16, 2013 scusate l'ignoranza... il rischio di prendere gli stessi vasi senza il sistema butternut quali rischi comporta? (a me viene in mente che le piante possano spezzarsi oscillando sul proprio peso...) Share this post Link to post Share on other sites
teone 17 Posted May 16, 2013 Curiosità: nel caso di ricovero forzato urgente all'interno dovuto ad improvvise intemperie, il metodo "Butternut modificato" che usi consentirebbe il sollevamento del vaso afferrandolo per le canne e consentendo quindi il trasporto d'emergenza di due piante alla volta? Oppure permetterebbe la possibilità di sistemarli appesi? io i vasi da 25l li tiro su e le fascette tengono bene! solo che non ho quel sistema nei vasi da 10l, mi toccherà mettere il bambu Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted May 16, 2013 Alzando un vaso con una mano, prendendolo dal bordo, la pianta si trova inclinata, quasi orizzontale. Se e' abbastanza grande, magari con frutti pesanti, e non e' sorretta da un tutore, potrebbe piegarsi malamente. A parte questo rischio, non c'e' ovviamente alcuna controindicazione. Lo scopo dei tutori non e' comunque solo quello di maniglie per il trasporto, ma anche quello ben piu' importante, di sostegno per le piante, soprattutto fin che sono piccole e poco adattate al vento. La questione se sia sufficiente un semplice tutore infilato nel terriccio o meno e' stata piu' volte discussa, in certi casi e ambienti anche deridendo il metodo butternut Certo, se si vive in un posto in cui non tira mai un alito di vento o se si ha la fortuna di poter ancorare le piante a ringhiere o simili o ancora se si possono piantare pali e tendere fili di supporto, una simile struttura e' inutile. Personalmente ho provato il supporto singolo, nei miei primi anni di coltivazione, ma senza la possibilita' di fissarlo ad un filo in alto (difficile piantare pali nel cemento in terrazza e problematico anche bucare senza causare poi infiltrazioni di acqua nelle stanze sottostanti). Posso assicurare che prima o poi, inevitabilmente il terriccio cede, il supporto si piega e la pianta insieme ad esso. Se si e' fortunati, una pianta robusta puo' crescere tranquillamente anche senza tutori. L'anno scorso una varieta' ornamentale spontanea in giardino ha raggiunto dimensioni notevoli senza problemi e senza alcun aiuto. L'anno prima pero' un'altra pianta spontanea nello stesso esatto punto sembrava sana e forte, ma dopo un temporale intenso l'ho trovata spezzata di netto alla base ... In natura le specie wild non hanno ovviamente tutori, ma spesso si appoggiano ad altre piante piu' robuste e non e' raro trovare fusti sdraiati, lunghi anche molti metri e con vigorosi polloni alti anche 3 metri. Share this post Link to post Share on other sites
alessio77 5 Posted May 16, 2013 acc.. quindi devo ripensare ai tutori.. pensavo che un solo paletto in bambù fosse sufficiente ma ovviamente , leggendo le vostre discussioni, mi sbagliavo... ok vedrò di organizzarmi prima che le piantine crescano troppo, Share this post Link to post Share on other sites
ZAPPALAND 806 Posted May 16, 2013 quante cose si imparano... le mie hanno gia provato il vento... ma secondo te claudio, se si da un vento artificiale , forte abbastanza ma che non le spezzi ne tantomeno pieghi significativamente nel lb durante i primi stadi di vita della giovane pianta, non potrebbero crescere con fusti piu solidi e ancorarsi meglio , come risposta a questa sollecitazione? Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted May 16, 2013 Si, ma ovviamente c'e' un limite alla sopportazione delle piante. L'anno scorso, in luglio, la mezza tromba d'aria che mi ha rovesciato piu' di 50 piante non lontano da qui ha sradicato alberi vecchi di decine di anni ... hai voglia ad abituare le nostre piante! Non dimentichiamo che i peperoncini, come i peperoni e altri ortaggi simili (pomodori, melanzane), hanno spesso un gran carico di frutti, ma una struttura intrinsecamente debole (almeno il primo anno). Questo e' il frutto della selezione umana; il risultato e' una pianta non equilibrata che non e' in grado di sopportare con le sue sole forze forti venti e a volte nemmeno il peso dei propri frutti. L'uso di tutori e' sempre consigliato nella coltivazione di questi ortaggi. Nelle serre professionali spesso usano molti fili tesi lungo le file di piante per sostenere i rami. Dove, per questioni economiche, non sono usati tutori (p.es. alla Stuard), le piante sono quasi tutte "sdraiate" con rami che toccano terra e portamento "stravaccato" (per così dire) Da tenere presente anche che il vento in campo aperto (come appunto alla Stuard) ha spesso effetti meno devastanti che nelle nostre coltivazioni urbane dove la presenza di costruzioni puo' creare strettoie che provocano accelerazioni notevoli del flusso d'aria, vortici ecc Share this post Link to post Share on other sites