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Lonewolf

PH

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Pixel73

Un saluto a tutti. Ho letto con interesse questa discussione riguardante il ph e la sua importanza. Mi e' piaciuta l'idea di "correggere" l'acqua con il limone anche se FDP lo sconsiglia. Ora però mi nasce una curiosità: se diluisco il Neem con dell'acqua naturale in bottiglia (ph alla sorgente 7,5) corretta al limone (un cucchiaino da tè per due litri), ho un risultato ottimale o il limone interferisce con l'olio? E poi, l'olio di Neem è nocivo per gli insetti utili? Tipo la coccinella e le api? Chiedo perchè non l'ho mai utilizzato e sarei interessato a provarlo.

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Lonewolf

Come ho scritto poco fa da qualche altra parte, l'acidificazione con limone senza uno strumento di misura e' problematica perche' non si e' sicuri del PH di partenza (quello scritto sulla bottiglia non fa proprio testo) e dell'acidita' del limone.

 

Il Neem e' scarsamente tossico per le coccinelle e le api, ma e' comunque pur sempre un insetticida; sicuramente e' preferibile almeno usarlo di sera, quando le api non volano

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pepentone

claudio, se io portassi due o tre campioni di acqua domenica a parma, pensi ti sarebbe possibile portarti il pHmetro e misurarmene il pH?

o e' troppo complicato?

grazie

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Lonewolf

E' questione di pochi secondi ...

Porta pure (e magari la sera prima ricordami di non dimenticare a casa lo strumento B))

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pepentone
E' questione di pochi secondi ...

Porta pure (e magari la sera prima ricordami di non dimenticare a casa lo strumento B))

bene...

grazie! :)

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Consultagros

Al di là delle considerazioni importanti ma che possono avere una significatività e giustificazione nell'impiego di strumenti cari per gli amatori dotati semplicemente di un piccolo orto o vasi per la coltivazione

 

Il pH ideale è intorno a 5,5-6 per la biodisponibilità dei meso e micro-elementi ma che comunque si può compensare con fertirrigazioni, qualora la "natura del suolo sia troppo spostata verso l'acidità o la basicità.

 

Nel merito della correzione del pH con il limone ... ricordiamoci che è sempre temporaneo e che comunque in caso di pH troppo alcalini e se il terreno non è troppo leggero è meglio correggere con torba ... nel caso di pH troppo acidi si può usare il carbonato ... inoltre il Ca è molto importante nella coltivazione del peperoncino ... senza però eccedere per non andare incontro a fenomeni di Ca antagonismo con il P.

 

L'aggiunta di sostanza organica ( compost o letame maturo o ammendante) può anche essere un buon sistema per migliorare il "potere tampone" del suolo migliorandone altresì la struttura qualora il terreno fosse eccessivamente pesante.

 

Non so quanti di voi attuino una coltivazione "industriale" o "professionale" ... perchè in questi ultimi 2 casi è evidente che anche soluzioni più complesse possono essere giustificabili ... in caso contrario per motivi di costi le soluzioni più semplici possono comunque andare bene ...

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Piccantilly

Grazie per le utili precisazioni

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luca1973

Mi sono letto tutta l'interessanissima e istruttiva discussione.

Non avendo momentaneamente alcuno strumento per misurare il ph dell'acqua ero dalgata mio acquedotto ho trovato, nel sito della società che lo gestisce, la seguente tabella aggiornata (allego link):

http://www.smatorino.it/monitoraggio?comune=torino&Submit=Cerca

 

Vi è riportato che nella mia zona il ph dell'acqua dovrebbe essere in media 7,5 (7,6 al al m.assimo).

Secondo voi sono parametri di riferimento attendibili?

Se ho capito bene, posso evitare di acidificare l'acqua per irrigare i vasi se ho un buon terriccio per merito dell'effetto tampone dello stesso.

Occorrerebbe invece acidificare leggermente in caso di utilizzo dell'acqua con insetticidi.

Nelle confezioni di acido cidrico vi sono le dosi da utilizzare, es. tot. gr. per abbassare il ph di 1 in tot lt. di acqua? (o cmq. indicazioni simili)

Grazie

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Rapace

 

Vi è riportato che nella mia zona il ph dell'acqua dovrebbe essere in media 7,5 (7,6 al al m.assimo).

Secondo voi sono parametri di riferimento attendibili?

 

 

Penso che si possa considerare attendibile (a Firenze ci sono dati simili....).

Fra l' altro vedo che quasi tutti i valori delle zone riportate nella tabella sono poco piu' o poco meno di 7,5, quindi anche questo mi sembra una prova che la tua acqua non sarà molto lontana da quel valore di PH

 

 

Se ho capito bene, posso evitare di acidificare l'acqua per irrigare i vasi se ho un buon terriccio per merito dell'effetto tampone dello stesso.

Occorrerebbe invece acidificare leggermente in caso di utilizzo dell'acqua con insetticidi.

Nelle confezioni di acido cidrico vi sono le dosi da utilizzare, es. tot. gr. per abbassare il ph di 1 in tot lt. di acqua? (o cmq. indicazioni simili)

 

 

L' ideale è secondo me irrigare con acqua attorno a 6 / 6,5

Penso che se irrighi con acqua a 7,6 non è che fai molto danno, ma non è l' ideale per l' assorbimento dei nutrienti.

Non ho mai usato l' acido citrico in confezioni..... uso semplicemente una strizzata di limone nell' acqua.

Ti consiglio, comunque, di procurarti delle cartine per misurare il PH (o un Ph-metro se vuoi essere piu' sofisticato, ma le cartine vanno bene).

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Tornasole

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leonidas

Ragazzi mi hanno regalato questo prodotto per la misurazione del PH, ma non ho capito se si usa come una cartina tornasole eeee...come si legge?

post-1055-0-95270900-1424111348.jpg

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leonidas

Ho provato e questo é il risultato

post-1055-0-50850400-1424112119.jpgpost-1055-0-84263300-1424112156.jpg

 

Se qualcuno ci capisce qualcosa e ha voglia di spiegarmi...

Io ascolto

Leonida

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biopeppers

Ragazzi sapreste indicarmi dove è possibile acquistare acido citrico?..... liquido ovviamente, perchè in polvere diventerebbe più complicato misurare la dose da diluire

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Lonewolf

Se qualcuno ci capisce qualcosa e ha voglia di spiegarmi...

 

Un po' in ritardo :pardon:, solo per dire che non distinguo (bene) i colori e quel metodo non fa per me :lol:

Comunque l'idea e' che si immerge la cartina nel liquido e poi si confrontano i colori risultanti con lo schema per verificare a quale PH corrispondono.

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Lonewolf

Ragazzi sapreste indicarmi dove è possibile acquistare acido citrico?..... liquido ovviamente, perchè in polvere diventerebbe più complicato misurare la dose da diluire

 

Ho usato sia acido citrico liquido (soluzione al 40%) che solido (puro)

Non trovo piu' online il prodotto liquido che avevo usato, ma non sono sicuro di ricordare il nome (Citrifol?!)

 

Comunque non c'e' motivo per preferire la forma liquida; la forma solida e' una polvere solubile (sembra zucchero) e si puo' facilmente dosare in volume con un misurino (in ml, non in g)

Una volta trovata la dose corretta, e' in realta' piu' facile dosare la polvere che un liquido.

 

L'acido citrico solido si trova anche online oppure nelle rivendite di materiale per enologia.

Ecco un paio di siti:

Come si puo' notare nel secondo sito, costa davvero poco (7 euro per 1 KG)
Considerando che tipicamente ne serve un quarto di ml per litro d'acqua, 1 KG basta per anni ...

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redchilli

Ma si può volendo preparare che só una dozzina di bottiglie di acqua acidificata e conservarle? Perché sennò ogni volta è un po' una perdita di tempo stare ad acidificarla tra altro me ne dimentico spesso:) non si degrada ? Ringrazio anticipatamente :P

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Lonewolf

No, meglio preparare l'acqua al momento dell'uso; l'acqua conservata a lungo varia il PH per vari motivi e meccanismi chimico.fisici.

E' un'operazione veloce, basta un misurino e una caraffa o innffiatoio (parlo per piante piccole o poche piante, quando serve poca acqua)

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redchilli

Ok grazie...si in effetti non è un grande lavoro (: :) mi preparerò tutto in dosi mono uso sono proprio uno sfaticato :P

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ChemJala

Con un po' di ritardo ma confermo: una soluzione di acido citrico si conserva per poco, dato che i batteri in pratica se lo mangiano, e anche facendone una soluzione con acqua distillata e disinfettata e mettendola in frigo non dura poi un granchè... insomma non vale la pena! meglio trovare la dose giusta subito e usare sempre la stessa quantità magari andando "a cucchiaini". Conviene giusto controllare una volta al mese che il pH dell'acqua non richieda di cambiare dose

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ricciardy

Ciao ragazzi, una domanda:

e' corretto misurare il Ph dell'acqua in uscita dal vaso (nel sottovaso)?
Ieri sera ho fatto una prova:
Ho portato l'acqua per annaffiare a ph 6,3 come faccio di solito. Poi per curiosità ho letto il valore dell'acqua nel sottovaso e mi segnava ph 7,7 icon_eek.gif!!
Per leggere un'acqua con ph 6,3-6,4 ho dovuto abbassare il ph dell'acqua da innaffiatura a 4,6 !!
Le piante di peperoncino prelevano l'acqua dal terriccio, quindi in teoria la lettura dal sottovaso dovrebbe rispecchiare ciò che in quel momento stanno assorbendo le radici. Il mio ragionamento è corretto?

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Lonewolf

Il ragionamento mi sembra corretto, ma confesso di non essere preparatissimo sull'argomento.

 

A logica, non conta tanto il PH dell'acqua in se, ma il valore che assume nel terriccio, perche' e' quel valore che influenza l'assunzione di nutrienti.

 

Di norma, il terriccio fa da tampone, smorza gli eccessi in un senso o nell'altro.

L'incremento di PH nell'attraversare il terriccio significa che l'acqua sta dilavando componenti del terriccio basici (concime o altro)

Sarebbe anche interessante sapere come varia l'EC di quell'acqua, se la causa della variazione di PH comporta anche un forte aumento della salinita'.

 

Sono prove che non ho mai fatto, anche perche' in genere sono tirchio con l'acqua e molto difficilmente esce acqua dal fondo dei vasi.

Pero' e' uno studio interessante, penso lo applichero' alle mie piante al piu' presto.

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ricciardy

Ciao Claudio, grazie per la risposta, come al solito preciso e puntuale. Ho girato la domanda anche a Luigi (Mex), vediamo cosa mi dice in merito. La miscela del terriccio è identica alla tua, l'unica differenza è che al posto della pomice uso le zeoliti che anno un ph che varia da 6,9 a 7,1. Purtroppo il misuratore di ec non l'ho ancora acquistato, ma quest'inverno lo farò. L'anno prossimo voglio cimentarmi nell'uso del concime idrosolubile. :blum:

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Lonewolf

Sarebbe interessante conoscere in dettaglio come viene determinato il PH dei substrati.

La norma di riferimento e' UNI EN 13037:2002 (rev. 2012), ma non riesco a trovare il dettaglio online.

Sul sito UNI e' ovviamente presente, ma a pagamento 835 euro) :(

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ChemJala

Posso rispondervi io, reduce da un recente esame di chimica agraria nel corso di metodologie chimiche avanzate, quindi in teoria dovrei poter rispondere in modo abbastanza corretto. Premetto che non ho però cercato documentazioni ulteriori agli appunti del corso, durante il quale non ci si è addentrati troppo nell'argomento.
Nel caso di suoli ed acqua che li attraversano, si distinguono diversi tipi di pH, nello specifico descrivo i due che se ho ben capito erano oggetto dei messaggi tra Lone e Ricciardy.
- Acidità attiva : data dall'attività di H+ nella soluzione, ovvero quella misurata da Ricciardy all'uscita dal vaso
- Acidità di scambio : quella "del substrato", in realtà si tratta di cationi (tra cui l' H+) immobilizzati nel terreno e che possono essere rilasciati in soluzione in certe condizioni, che vengono sfruttate anche per misurarla

Tant'è che non è possibile nel modo più assoluto misurare il pH di un terreno in modo completo semplicemente misurando quello dell'acqua che lo attraversa.

Quello che vedono effettivamente le piante non è né uno dei due sopra, né quello dell'acqua usata per irrigare, ma l'interazione tra queste, altri composti ed altri equilibri. Quello con cui si irriga però è quello con maggiore influenza, perché è di impatto immediato sulle radici.
L'acqua percolata dai buchi del vaso, se è piuttosto basica, può voler dire che magari l'acqua con cui si annaffia contiene molti carbonati, oppure che li conteneva il terriccio di partenza.
Mi sembra strano però che per arrivare al sub-acido sia stato necessario arrivare fino a pH 4,4 ...
Ammettendo un uso e manutenzione del pHmetro corretti, io sconsiglierei fortemente di bagnare con soluzioni così acide, c'è l'enorme rischio di ammazzare la pianta nel giro di pochissimo tempo.

Misurare la conducibilità potrebbe aiutare nello scoprire cosa rende così basica l'acqua percolata, ma anche qua, và ricordato che l'EC è influenzata dal pH ben più che dalla concentrazione di sali, che è molto sensibile alla temperatura (più del pH), e altre 300 grane che se non si conoscono si rischia solo di ottenere dati che portano a ragionamenti sbagliati...

Tutta questa tecnologia è potenzialmente molto utile, ma io la vedo anche un ottimo modo per bruciarsi la coltivazione in toto se ci si affida a dati ottenuti in modo superficiale.

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Lonewolf

Grazie!

In effetti ho coltivato per circa 12 anni con discreti risultati senza mai misurare PH ed EC dell'acqua percolata, forse non e' così necessario :lol:

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ricciardy

Posso rispondervi io, reduce da un recente esame di chimica agraria nel corso di metodologie chimiche avanzate, quindi in teoria dovrei poter rispondere in modo abbastanza corretto. Premetto che non ho però cercato documentazioni ulteriori agli appunti del corso, durante il quale non ci si è addentrati troppo nell'argomento.

Nel caso di suoli ed acqua che li attraversano, si distinguono diversi tipi di pH, nello specifico descrivo i due che se ho ben capito erano oggetto dei messaggi tra Lone e Ricciardy.

- Acidità attiva : data dall'attività di H+ nella soluzione, ovvero quella misurata da Ricciardy all'uscita dal vaso

- Acidità di scambio : quella "del substrato", in realtà si tratta di cationi (tra cui l' H+) immobilizzati nel terreno e che possono essere rilasciati in soluzione in certe condizioni, che vengono sfruttate anche per misurarla

 

Tant'è che non è possibile nel modo più assoluto misurare il pH di un terreno in modo completo semplicemente misurando quello dell'acqua che lo attraversa.

 

Quello che vedono effettivamente le piante non è né uno dei due sopra, né quello dell'acqua usata per irrigare, ma l'interazione tra queste, altri composti ed altri equilibri. Quello con cui si irriga però è quello con maggiore influenza, perché è di impatto immediato sulle radici.

L'acqua percolata dai buchi del vaso, se è piuttosto basica, può voler dire che magari l'acqua con cui si annaffia contiene molti carbonati, oppure che li conteneva il terriccio di partenza.

Mi sembra strano però che per arrivare al sub-acido sia stato necessario arrivare fino a pH 4,4 ...

Ammettendo un uso e manutenzione del pHmetro corretti, io sconsiglierei fortemente di bagnare con soluzioni così acide, c'è l'enorme rischio di ammazzare la pianta nel giro di pochissimo tempo.

 

Misurare la conducibilità potrebbe aiutare nello scoprire cosa rende così basica l'acqua percolata, ma anche qua, và ricordato che l'EC è influenzata dal pH ben più che dalla concentrazione di sali, che è molto sensibile alla temperatura (più del pH), e altre 300 grane che se non si conoscono si rischia solo di ottenere dati che portano a ragionamenti sbagliati...

 

Tutta questa tecnologia è potenzialmente molto utile, ma io la vedo anche un ottimo modo per bruciarsi la coltivazione in toto se ci si affida a dati ottenuti in modo superficiale.

Ok grazie per la risposta esauriente. Ti posso assicurare che ho dovuto bagnare su tre piante diverse a ph 4,6- 4,7 per leggere sull'acqua percolata ph 6,3. Il phmetro è nuovo l'ho aquistato l'anno scorso e l'ho proprio ritarato priva di fare questa misurazione! Continuerò a bagnare con acqua a ph 6!! Buona giornata :good:

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