mich 71 Posted April 23, 2010 se si puo' guadagnare tempo in qualsiasi passaggio ... ben venga! Piuccheperfetto il ragionamento! Ci sto provando pure io... piano piano arrivano tutte le soluzioni. Provo già un rispettoso timore dinnanzi all'irrigazione automatica... e ancora devo aprire le confezioni... Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 23, 2010 Provo già un rispettoso timore dinnanzi all'irrigazione automatica... e ancora devo aprire le confezioni... Quella e' davvero una manna dal cielo, credimi! Non solo per il tempo risparmiato ogni giorno, ma soprattutto per la possibilita' di assentarsi senza problemi. Share this post Link to post Share on other sites
mich 71 Posted April 23, 2010 Quella e' davvero una manna dal cielo, credimi!Non solo per il tempo risparmiato ogni giorno, ma soprattutto per la possibilita' di assentarsi senza problemi. Infatti, il senso di questa mia decisione è soprattutto quello... dell'assentarsi! Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 24, 2010 Rinvasi ... finalmente! Solo una trentina di piante oggi (e montaggio del secondo gazebo), ma domani conto di smaltire un bel po' di lavoro! Ecco un servizio fotografico del mio reporter ufficiale (Stefania) sull'attivita' ... Iniziamo dai materiali, giusto per dare un'idea a chi inizia ora cosa comporta rinvasare 200 e passa piante Vasi Agriperlite, leonardite, basacote ... Pomice e scorta di bacchette per i supporti Terriccio (principalmente Terflor Mixed e Potgrond H, piu' qualche esperimento) Bacchette per i supporti gia' pronte con la fascetta infilata Altri accessori: forbici e rafia, fascette, etichette e matita ... tutto al suo posto e un posto per ogni cosa Iniziamo! Tutti i componenti nella vaschetta (terriccio, perlite, pomice, leonardite e basacote 6M) Una bella mescolata! Uno strato di pomice e poi terriccio nel vaso Si prepara la piantina da rinvasare; per le foto ho scelto una piantina "semplice", non troppo grande e senza troppe foglie ... i chinense pieni di foglie basse sono un po' piu' laboriosi da trattare Non mi piace "stressare" le piantine tirando il fusto per estrarle dal vasetto Preferisco questo metodo: una strizzatina al vaso per staccare la terra ... ... il mio fidato "non so come chiamarlo" ... rovesciamento e ... voila' Il pane di terra ... (un po' fuori fuoco ) Posizionato il pane nel vaso, bagno abbondantemente Poi riempio di terra tutto intorno; Stefania ha trovato l'anno scorso queste palette che sono "esattamente" quello che serve per questa operazione. Una sistemata alla terra (questo e' il momento piu' bello ... giocare con la terra ) Ora passiamo al supporto, un accessorio fondamentale; piante di queste dimensioni cresciute indoor non sono proprio in grado di resistere da sole al vento, almeno per le prime settimane all'aperto. Notare il buco sul bordo del vaso ... (NB. visto il contesto, perdonerete le unghie nere ) Su ogni vaso ci sono tre buchi a 120° (buchi sui vasi e bacchette li ho preparati nell'inverno 2008 ... un ottimo passatempo per le lunghe serate invernali ) Per chi si vuole cimentare con questi supporti segnalo che i buchi alle due estremita' delle bacchette devono essere su due assi tra loro perpendicolari) Si fissano le bacchette in basso ... ... e in alto, includendo l'etichetta Si stringono le fascette e il montaggio e' completo. Non resta che legare la pianta al supporto ... Qui Stefy mi ha colto in un attimo di "studio" su quale delle tante tecniche usare. In genere bastano 3 anelli di rafia tra fusto e ciascun supporto, il piu' in alto possibile; in questo caso la pianta e' biforcata piuttosto bassa ed e' preferibile legare i due rami separatamente. Un'ultima innaffiata ... ... e il rinvaso e' completo Un doveroso grazie a Stefania che mi aiuta spesso, svolgendo tanti piccole operazioni che mi fanno risparmiare tempo (infilare le fascette nelle bacchette, preparare le etichette, preparare i vasi con pomice e il primo strato di terra ...) Share this post Link to post Share on other sites
chili 201 Posted April 24, 2010 Un ringraziamento particolare per chi come me è alle prime armi....mi hai dato delle informazioni utilissime!! Complimenti per la precisione e la passione infinita che hai!!! Share this post Link to post Share on other sites
mich 71 Posted April 25, 2010 Non mi piace "stressare" le piantine tirando il fusto per estrarle dal vasettoPreferisco questo metodo: una strizzatina al vaso per staccare la terra ... Ottima didattica, bravissimi sia Stefy che tu! Ehi, tirare le piante per il fusto per estrarle dal vaso???? Spero che nessuno lo faccia ma non mi è mai passato minimamente per l'anticamera del cervello eheheh!! Acnh'io vado decisamente di strizzatina! Mentre il tuo "non so come chiamarlo" è fantastico per il fatto che hai già vasi da due litri (se non erro). Invece nel mio caso, con i vasi da un litro, è sufficiente una manina bella Share this post Link to post Share on other sites
chocolatorang 2,214 Posted April 25, 2010 Non vi si può fare altro che i complimenti per il lavoro, per la precisione, per la passione che ci mettete e per l'ottimo reportage. Anch'io per togliere le piante dai vasi uso la tecnica della strizzatina e poi, la manona sotto, solo al pensiero di tirare la pianta per il fusto mi fa sentire male come se mi tirassero i(pochi) capelli. Share this post Link to post Share on other sites
kendalen 0 Posted April 25, 2010 Davvero complimenti: dovresti prendere in seria considerazione l'ipotesi di fare un manuale per noi poveri pivelli (ma credo anche per gente un po' più esperta)! Share this post Link to post Share on other sites
mascalzone 2 Posted April 25, 2010 Gran bel lavoro Claudio preciso, pulito e ordinato, uso anch'io mescolare il terriccio in quel modo ma lo trovo particolarmente scomodo soprattutto perchè non viene mai uniforme, nel senso che sotto è difficile arrivarci e mescolare il tutto, quindi conviene non riempirlo tutto e magari avvalersi di un altra vaschetta. Un altra procedura che utilizzo è quella di mischiare man mano che inserisco il terriccio con ..... nel mio caso il dermazoto fino ad arrivare in superfice già con il terriccio mescolato. L'ideale sarebbe fare un cumulo e mescolare il tutto con una pala come fanno i muratori quando fanno gli impasti Ciao caro e complimenti per tutto Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 25, 2010 il tuo "non so come chiamarlo" è fantastico per il fatto che hai già vasi da due litri (se non erro). Invece nel mio caso, con i vasi da un litro, è sufficiente una manina bella E' facile estrarre le piante dai vasi da due litri (neri, da vivaio, FG) perche' sono molto morbidi e si "strizzano" facilmente. I vasi verdi (1 litro) e color mattone (1.4 litri) sono invece piu' tenaci; occorre una certa forza per strizzarli. In tutti i casi la mia mano non basta a coprire l'intera superficie del vaso per non far cadere terra sulle foglie, ecco perche' uso il "non so come si chiama", un semplice cartone rigido con un taglio per infilare il fusto. Share this post Link to post Share on other sites
pepentone 5 Posted April 25, 2010 Ehi, tirare le piante per il fusto per estrarle dal vaso???? Spero che nessuno lo faccia ma non mi è mai passato minimamente per l'anticamera del cervello eheheh!! speriamo che non passi dalle mie parti quando ripicchetto i semenzai... io le piante le strappo! per quanto riguarda l'estrazione di piante da vasi "rigidi" non serve strizzare, basta battere il bordo del vaso capovolto su qualcosa di rigido, per me e' perfetta la ringhiera del balcone. inoltre se non strizzi cade molta meno terra "sciolta" anche se molto dipende da quanto e' bagnato il terriccio. eh, i bei tempi dei vasi di coccio! un paio di martellate e via Share this post Link to post Share on other sites
blast 1 Posted April 25, 2010 ammazza che precisione Lone.....poi dite sempre a me di essere quello preciso!!! se vedessi come faccio i rinvasi ....sono un pò più "barbaro" diciamo.... Comunque sempre i complimenti per la passione e l'impegno notevole che mettete in ogni minima operazione.... Share this post Link to post Share on other sites
emiliano 9 Posted April 25, 2010 Alla faccia delle tecniche per il travaso, proprio ben organizzato, ottima la paletta per raboccare i vasi, per mischiare la terra con i suoi elementi non fai prima a mano ? adotto questa tecnica soprattutto per sentire se ci sono dei grumi nel terriccio. Fai il fondo col primo strato di terriccio in altezza per la pianta ospite e con la paletta poi riempi lo spazio intorno, giusto ? Io invece faccio il fondo, poi riempio totalmente il vaso sino all'orlo, con le manine allargo il terriccio e creo un buco delle dimensioni del panetto da travasare, tolgo la pianta e la metto nel buco, in questo modo risparmio tempo essendo già presente molta terra ai lati. Share this post Link to post Share on other sites
WoodooChili 0 Posted April 25, 2010 Molto esauriente Lone... Ora ci provo anche io ! Share this post Link to post Share on other sites
mich 71 Posted April 25, 2010 speriamo che non passi dalle mie parti quando ripicchetto i semenzai... io le piante le strappo!per quanto riguarda l'estrazione di piante da vasi "rigidi" non serve strizzare, basta battere il bordo del vaso capovolto su qualcosa di rigido, per me e' perfetta la ringhiera del balcone. inoltre se non strizzi cade molta meno terra "sciolta" anche se molto dipende da quanto e' bagnato il terriccio. eh, i bei tempi dei vasi di coccio! un paio di martellate e via Eh eh eh, paese che vai usanza che trovi! adotto questa tecnica soprattutto per sentire se ci sono dei grumi nel terriccio. Idem! Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 25, 2010 adotto questa tecnica soprattutto per sentire se ci sono dei grumi nel terriccio. Gli anni scorsi dovevo spesso usare la paletta di ferro o le mani per spaccare i grumi di terra ... ma il Terflor Mixed (che bello!) semplicemente non ha grumi nemmeno l'ombra! Io invece faccio il fondo, poi riempio totalmente il vaso sino all'orlo, con le manine allargo il terriccio e creo un buco delle dimensioni del panetto da travasare, tolgo la pianta e la metto nel buco, in questo modo risparmio tempo essendo già presente molta terra ai lati. Uso esattamente questa tecnica per il primo rinvaso, ma aprire un buco per un vaso da 2 litri non e' piu' rapido che mettere la terra dopo; poi le palette (regalo di Stefania) sono davvero favolose; una palettata e' piu' di 1 litro di terriccio e la forma/dimensione e' proprio perfetta per le dimensioni dello spazio da riempire (prima di usare queste mi ero costruito qualcosa del genere tagliando una borraccia di plastica ) Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 25, 2010 Uff Meno male che domani si lavora e ... mi posso riposare Non ho rinvasato tantissime piante oggi (una trentina), ma so per esperienza che ora il "peggio" e' passato. Tutte le piante alte e/o esili sono ormai sistemate; con i C.Chinense piu' compatti si procede piu' spediti ... Poi la situazione sul tavolo e' notevolmente migliorata (in effetti e' quasi vuoto) e non c'e' piu' tutta questa fretta ... Uno degli svantaggi del sovraffollamento e' che non si riesce a gustarsi le crescita delle piantine ... in mezzo alla giungla ho trovato piccoli gioielli nascosti ... Per esempio il Triple Chili di Junglerain, una pianta con una densita' di rametti e foglie mai vista prima! E il "lungo arancio matrimonio M&M", altra pianta davvero bella (sorry, seeds not available, copyright Stuard ) E due bellissimi P.Morango: stessa taglia, stesse ramificazioni, entrambi con frutto alla prima biforcazione con la stessa tonalita' di colore, praticamente identici (foto presto) Infine i due "presunti" C.Buforum: Quello della foto era appoggiato su molte altre piante intorno, privo di tutte le foglie basse (cadono quando finiscono in ombra), ma in ottima salute ... ci sono anche dei fiori! A dire il vero dai fiori sembra un C.Eximium, ma aspettiamo anche i frutti ... Poi il Buforum non lo sa nessuno come dovrebbe essere, come controllare? Per completare l'attivita' giornaliera ho trattato con Neem tutte le piantine rinvasate ... prevenire e' meglio che curare Ho trovato anche il tempo e fiato per una lunga corsa (ultimamente i peppers rubano tempo anche all'allenamento ) Si, davvero una giornata intensa Share this post Link to post Share on other sites
mich 71 Posted April 26, 2010 E allora un intensissimo complimento alla tua Opera! Anche qui ho trovato cose interessanti nella giungla: fiori di Ulupica! Frutti ancora non ne ho visti... Share this post Link to post Share on other sites
tattico 238 Posted April 26, 2010 bellissimo reportage!! complimenti davvero, siete dei professionisti del rinvaso (e anche di tutto il resto... ) Share this post Link to post Share on other sites
Vincenzo 1 Posted April 26, 2010 veramente complimenti per le modalità con le quali hai spiegato ogni operazione! secondo me potresti tranquillamente insegnare quantomeno in un istituto agrario. non hai mai pensato di realizzare qualcosa del tipo:"il manuale del perfetto coltivatore in vaso" non è ne uno scherzo ne piaggeria, sono serissimo Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 26, 2010 il manuale del perfetto coltivatore in vaso" Semmai "Il manuale del perfetto coltivatore di peperoncino piccante in vaso" Chissa' ... Share this post Link to post Share on other sites
tattico 238 Posted April 26, 2010 sono daccordo con Vincenzo Prima o poi un manuale sulla coltivazione del peperoncino lo devi scrivere Claudio Share this post Link to post Share on other sites
Vincenzo 1 Posted April 26, 2010 secondo me molte delle operazioni che compiamo si peps sono serenamente generalizzabili anche per altre coltivazioni Share this post Link to post Share on other sites
kendalen 0 Posted April 26, 2010 E poi magari potresti pubblicarlo con l'on demand, tipo Lulu... In attesa di ottenere attenzione dalle case editrici! Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 26, 2010 Eh eh ... Una precisazione, per chi volesse utilizzare la mia tecnica per i supporti. Se notate, quest'anno ho lasciato le fascette intere, senza tagliarle appena dopo la chiusura. Con il taglio rimane uno spezzone con bordo tagliente su cui spesso si rovinano le foglie sbatacchiate dal vento. Share this post Link to post Share on other sites