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Lonewolf

Il messaggio citato era scritto da "neofita" (per sua stessa dichiarazione)

In effetti nessuno di noi si preoccupa tanto di raccogliere il primo frutto piuttosto che un frutto allegato in seguito perche' la possibilita' che sia ibridato e' comunque elevata (tranne, ovviamente, che per il primo fiore aperto in assoluto in tutta la coltivazione)

 

Per questo motivo isoliamo i boccioli con varie tecniche, in modo da escludere l'intervento delle api e minimizzare la possibilita' di ibridazione.

Tutti i coltivatori che desiderano mantenere linee pure utilizzano questa tecnica di isolamento dei boccioli, sia su ramo singolo che su pianta intera (cito solo Dadomo e Bosland, credo sia sufficiente)

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lupulus

Il mio intervento non voleva essere polemico, credevo solo di fare un po di chiarezza ma vedo che qui c'è gente molto ben preparata e mi fa piacere :rolleyes:

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pepentone

allora vi dico la mia: la storia dei semi dal primo frutto risale all'alba dei tempi, quando le condizioni di vita erano cosi' precarie che l'uomo non sapeva mai se sarebbe potuto rimanere sul posto per raccogliere i frutti successivi al primo... cosi', il primo per sicurezza lo metto a bordo, perche' chissa' se ci arrivo al secondo :rolleyes:

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kembol

E mia madre che dice di raccogliere i primi pomodori perchè quelle più in alto produrrebbero piante che arrivano alle stelle :D

A proposito di isolamento, non so se potevo postare il link di questo articolo: http://amicidellorto.splinder.com/post/249...semi-in-purezza
se così non fosse i moderatori lo rimuovessero e mi perdonino :rolleyes:

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naga

Ciao Lone.... la mia pianta di Naga Morich sta crescendo a vista d'occhio (alto 1mt e largo 80) e produce tanti frutti ( anzi per far del bene a questa comunità se qualcuno ne vuole posso inviarle). Ma ora come si fanno i semi in modo corretto per l'anno prossimo ovvero cosa devo fare praticamente sia per seccarli che per conservarli? Ma la pianta di naga è annuale o altrimenti quanto vive e come mantenerlo durante l'inverno? Grazie

 

 

 

La stagione degli scambi di semi e' vicina.

 

Novembre e dicembre sono il periodo giusto; tutti i frutti sono ormai maturati e c'e' tempo per organizzarsi prima delle semine di gennaio.

 

Nella produzione di semi occorre prestare attenzione alla "purezza".

 

Quando si coltivano molte varieta' e non si prendono "precauzioni" il rischio di ibridazioni tra diverse varieta' e anche diverse specie e' alto.

Ci sono alcune eccezioni, specie che mantengono la purezza nonostante la promiscuita', per esempio i C.pubescens (rocoto) e certi wild, ma in generale non si puo' mai sapere da dove arriva il polline che feconda i fiori.

Le api viaggiano anche per km!

Nelle linee guida per la produzione di semi puri di qualita' su un documento del Chile Pepper Institute (NMSU) si parla di una distanza minima (se non ricordo male) di oltre 3 km da altre varieta'!

 

Quando il polline di una specie o varieta' cade sul pistillo del fiore di un'altra, il frutto generato mantiene le caratteristiche della pianta "madre", ma i semi in esso contenuti generano l'anno successivo piante con caratteristiche intermedie (ibridi F1) e l'anno successivo possono manifestarsi caratteri instabili (ibridi F2).

 

Questo processo di rimescolamento dei caratteri puo' essere divertente e produrre qualcosa di interessante; infatti e' la base di partenza per selezionare nuove varieta'.

Tuttavia in generale chi semina determinate varieta' ha delle aspettative e puo' non gradire sorprese; raccogliere frutti rossi da una pianta di h.chocolate (come mi e' successo quest'anno) puo' essere deludente.

 

 

Le tecniche per produrre semi "puri" sono varie, tutte basate sull' "isolamento" dei fiori, in modo da essere certi che la fecondazione e' effettuata con polline della stessa pianta o addirittura dello stesso fiore.

I due metodi piu' comuni tra gli hobbysti utilizzano il tessuto non tessuto (tnt) e il vinavil.

 

La tecnica con il vinavil consiste nel ricoprire singoli boccioli (chiusi) con un cappuccio di colla vinilica.

Generalmente si prepara un po' di colla su un piccolo recipiente e si "intingono" i boccioli, avendo cura di incollare solo i petali e non il calice.

Qualcuno pratica poi un piccolo foro sul cappuccio per garantire un ricambio d'aria, anche se in questo modo c'e' la remota possibilita' di ingresso di polline estraneo.

Nel cappuccio di colla il fiore non si puo' aprire e la fecondazione del pistillo avviene necessariamente con il polline dello stesso fiore.

Il piccolo frutto sviluppandosi spinge via facilmente il cappuccio di colla.

Questo metodo ha una percentuale di successi piuttosto scarsa; normalmente circa un 10% dei fiori allega, ma la percentuale sembra molto minore per i fiori trattati con vinavil.

Il pericolo maggiore e' sicuramente il caldo; un fiore coperto di colla con temperature esterne oltre 30 gradi e' chiaramente a rischio "cottura".

Probabilmente il metodo e' praticabile solo in primavera e autunno.

Anche la pioggia puo' creare problemi, sciogliendo la colla prima della fecondazione.

 

La tecnica con tnt e' piu' sicura; consiste nel chiudere in sacchetti fiori, rami o intere piante.

Prima di posizionare i sacchetti occorre eliminare dai rami tutti i fiori gia' aperti (potrebbero essere gia' fecondati) e tutti i frutti; questi ultimi possono eventualmente essere "marcati" per riconoscerli come non puri.

Il tnt si trova facilmente presso i ferramenta piu' forniti; quello utilizzato e' generalmente da 17 gr/mq.

Per rami o piccole piante e' comodo preparare dei sacchettini rettangolari.

 

post-2-1196069273.jpg

 

Per piante intere e' disponibile in commercio anche tnt tubolare di grandi dimensioni, molto comodo da utilizzare.

 

post-2-1196069285.jpg

 

post-2-1196069292.jpg

 

Anche nel tnt l'allegagione e' spesso ridotta, sia per l'assenza del prezioso lavoro delle api sia per l'eccessivo innalzamento di temperatura nelle giornate piu' calde.

Per ovviare alle alte temperature e' preferibile tenere le piante con sacchetti in tnt non in pieno sole o applicare i sacchetti in primavera o autunno.

La primavera sembra una scelta migliore perche' c'e' tempo per correggere eventuali errori e i semi dei primi frutti dovrebbero anche essere piu' vitali.

In autunno c'e' sempre il rischio di non riuscire a far maturare i frutti isolati.

Per quanto riguarda il lavoro delle api ... se si utilizzano sacchetti di grandi dimensioni e' possibile introdurre api nei sacchetti, ovviamente catturandole lontano dalle altre piante di peperoncini, altrimenti potrebbero gia' essere "sporche" di polline indesiderato (non mettetevi a ridere, l'ho fatto davvero!)

 

Per facilitare l'impollinazione e' anche possibile aprire temporaneamente i sacchetti e trasferire manualmente polline sui pistilli con l'aiuto di un pennellino, cotton-fioc umido o ... parti del corpo di api (di nuovo, non mettetevi a ridere, l'idea non e' mia; so da fonte certa che al Chile Pepper Institute hanno vaschettine piene di zampe e toraci di api).

 

 

In entrambi i casi (tnt e vinavil) i frutti puri sono segnati per identificarli al momento del raccolto; io utilizzo un pezzettino di lana legato attorno al picciolo.

 

post-2-1196069300.jpg

 

7Pod puri (i rametti che sono stati nel sacchetto si riconoscono subito per le foglie accartocciate)

 

 

Qualunque sia il metodo scelto, produrre semi puri e' impegnativo e la produzione e' generalmente limitata, soprattutto per le varieta' che contengono spesso pochi semi per frutto (per esempio i Naga).

L'allegagione in ambiente isolato e' sempre difficoltosa ed e' necessaria una certa dose di fortuna; a volte quando si aprono i sacchetti ... non si trova proprio nulla :-(

A meno di uno sforzo notevole, e' difficile fornire semi puri di una varieta' a piu' di una decina di persone.

Il processo di diffusione di una varieta' nuova o rara potrebbe seguire una progressione, assumendo che ognuno distribuisca semi ad altrettante persone l'anno successivo ... 10 il primo anno, 100 il secondo, 1000 il terzo ecc.

 

 

C'e' sempre da diffidare di chi distribuisce semi a destra e a manca in grandi quantita', sia per scambi che a pagamento (come certi venditori su eBay).

Purtroppo anche siti specializzati nella vendita di semi forniscono a volte "bufale" clamorose, varieta' diverse da quanto dichiarato, in certi casi addirittura di specie diverse!

 

 

In considerazione delle difficolta' a produrre semi puri, penso che non abbia molto senso produrne di varieta' per cui sono disponibili fonti "sicure".

Per esempio e' possibile acquistare semi puri "originali" di Dorset Naga e Bhut Jolokia rispettivamente da http://www.reallycoolseeds.co.uk/ e dal Chile Pepper Institute, a costi ragionevoli.

 

 

Dopo questa lunga spiegazione (ben nota a chi coltiva da un po' di tempo) non resta che organizzarsi per gli scambi.

 

A breve, appena completata la maturazione di tutti i frutti isolati, pubblichero' una lista delle varieta' per cui dispongo di (pochi) semi puri e una lista (ben piu' lunga) per i semi non puri, disponibili invece in grandi quantita'.

Chi e' interessato puo' contattarmi all'indirizzo claudio chiocciola eurekasas1.191.it

(sostituite la parola chiocciola con il relativo simbolo senza spazi prima e dopo, lo scrivo staccato per evitare che l'indirizzo sia catturato da programmi automatici di invio spam).

 

Come dovrebbe essere evidente da quanto ho scritto sopra, i semi puri di alcune varieta' particolari saranno per pochi; in particolare i semi puri del mitico 7Pod sono praticamente gia' tutti impegnati (ma molto dipende da quanti semi trovero' nei frutti una volta maturati).

 

 

Alcuni consigli per gli scambi di semi ...

 

E' corretto indicare sempre se si tratta di semi puri o meno.

 

E' anche sempre bene dichiarare eventuali malattie batteriche, virali o fungine delle piante da cui sono ricavati semi; c'e' il rischio di trasmissione di tali malattie attraverso i semi ed e' quindi giusto che chi li riceve sappia di correre dei rischi.

 

E' preferibile mantenere separati i semi non puri per singolo frutto; se da un frutto nascono piante "pure" (o altrimenti interessanti) e' possibile risalire a tutti i semi di quel frutto, che a quel punto possono essere considerati puri (o interessanti).

 

Un minimo di cortesia e' sempre doveroso nelle richieste (verso chiunque), soprattutto se non si hanno semi da scambiare.

Mi e' capitato anche di recente di ricevere richieste in stile "ordine cliente", senza nessuna formula di cortesia, nessun ringraziamento, nessuna proposta di scambio :-(

 

 

Solo un accenno, per chiudere, alla pratica delle ibridazioni "volute".

Ci si puo' divertire a incrociare di proposito diverse varieta'/specie per vedere cosa ne esce.

L'anno prossimo ho intenzione di effettuare qualche esperimento.

Il mio sogno e' riuscire ad ottenere un frutto speciale, scuro e piccantissimo ... un Naga chocolate :-)

 

Il prossimo capitolo: conservare i semi.

 

post-2-1196069307.jpg

 

La coda dello Scorpion "puro" :rolleyes:

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valt
... e produce tanti frutti (anzi per far del bene a questa comunità se qualcuno ne vuole posso inviarle)....

 

Nel caso, te ne sarei grato a vita. :rolleyes:

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nipotastro

beh... per avere semi in purezza avresti dovuto isolare i fiori prima dell'apertura...

 

 

ma se vuoi provarci lo stesso, prendi un frutto ben maturo, taglialo per il lungo, estrai i semi e mettili in un bicchierino di carta (eventualmente coperto con una garza o con un tovagliolo per evitare insetti o altro) e riponilo in un luogo non umido; in 15 gg al massimo i semi saranno secchi e potrai metterli in bustina e conservarli (sempre in luogo non umido).

 

qualsiasi peperoncino in teoria e' pluriennale, ma nel suo ambiente naturale. Sopravvive anche da noi se non e' esposto a temperature troppo basse, ma spesso va in stasi vegetativa... in pratica perde le foglie e assume un aspetto "secco"; ai primi caldi poi riparte, ma per alcune varieta' tardive si fa prima a riseminare per avere frutti entro agosto.

 

L'alternativa e' quella di tenere la pianta "sveglia", ovvero fornirle temperatura e luce soddisfacenti... ma non sempre cio' e' fattibile.

 

(ma puoi sempre provarci)

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Maverick
beh... per avere semi in purezza avresti dovuto isolare i fiori prima dell'apertura...

 

 

ma se vuoi provarci lo stesso, prendi un frutto ben maturo, taglialo per il lungo, estrai i semi e mettili in un bicchierino di carta (eventualmente coperto con una garza o con un tovagliolo per evitare insetti o altro) e riponilo in un luogo non umido; in 15 gg al massimo i semi saranno secchi e potrai metterli in bustina e conservarli (sempre in luogo non umido).

 

qualsiasi peperoncino in teoria e' pluriennale, ma nel suo ambiente naturale. Sopravvive anche da noi se non e' esposto a temperature troppo basse, ma spesso va in stasi vegetativa... in pratica perde le foglie e assume un aspetto "secco"; ai primi caldi poi riparte, ma per alcune varieta' tardive si fa prima a riseminare per avere frutti entro agosto.

 

L'alternativa e' quella di tenere la pianta "sveglia", ovvero fornirle temperatura e luce soddisfacenti... ma non sempre cio' e' fattibile.

 

(ma puoi sempre provarci)

 

Quoto! :rolleyes:

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soundboykila

;):lol::D sieti dei grandi a condividere tutto queste informazioni.... grazie..... :D :D

 

sono ancora un pischello :D quindi x semi in purezza se ne parlera' il prossimo anno....per adesso provero' a conservare i semi cosi' come li ho (peccato erano le mie prime piante)

anche se devo dire che non mi dispiacerebbe la natura mi regalasse un bel haba morich :):D

 

ora vado a leggermi il post x creare ibridi ............grazie ancora

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debilu

io come faccio che ho tante piantine. e le devo piantare nel giardino ^??????

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Maverick

io come faccio che ho tante piantine. e le devo piantare nel giardino ^??????

Fai una selezione di cosa vuoi isolare!!!!

Giusto, oppure isoli qualche rametto per ciascuna di esse...

Per precisione: isolare non significa distanziare le piante :D!!

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debilu

ok. quindi se stanno tutte insieme , devo isolare i fiori che voglio... :logik:

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Maverick

ok. quindi se stanno tutte insieme , devo isolare i fiori che voglio... :logik:

Yes!

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SirMark246

domanda:

 

Se un coltivatore ha una ed una sola pianta di peperoncino, sul forum, (e dico "sul forum" perche in generale la domanda avrebbe meno senso) i semi prodotti verrebbero considerati puri, pur non avendo preso precauzione alcuna, oppure vengono considerati puri solo ed esclusivamente i semi prodotti tramite sacchetto o serretta di tnt (o metodo con colla)?

 

Lo chiedo perche ovviamente la mia ignoranza non mi garantisce nemmeno lontanamente che il mio vicino del piano di sopra non abbia decine di piante pronte ad ibridarmi alla prima fioritura...

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big jolokia

In realtà ti sei già risposto da solo: se non hai la certezza che nelle immediate vicinanze non ci siano altre piante di peperoncino la garanzia ce l'hai solo isolando :) .

Poi il concetto di "immediate vicinanze" è un po' vago, anche perchè le api possono percorrere chilometri.

 

roberto

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SirMark246

Appunto e in citta o in periferia non potrai mai avere la certezza. (semplicemente in tutta italia, pochissimi possono avere la certezza, con la densita di popolazione che abbiamo)

 

Però si parla sempre di una percentuale di rischio, c'è sempre un margine e mi incuriosiva sapere se di solito considerate sicuri solo i semi "da TNT" o anche quelli di chi ha solo una pianta...

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big jolokia

In realtà potresti avere una o più piante in monocoltura in un posto isolato come ha fatto lo scorso anno Lonewolf (guarda questo link) e allora semi puri a volontà :)

 

roberto

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Maverick

Posto qui dato che è il topic "riassunto" sull'argomento.

Non so perchè, ma anche quest'anno ho difficoltà nell'ottenere allegagioni di Capsicum chinense (vedi Naga, Bhut, Trinidad...insomma le più piccanti...) all'interno dei sacchetti di tnt nonostante i continui interventi di "impollinazione manuale" da me stesso esercitati (e non ridete :D).

Sono quindi a chiedervi se potete postare i vostri metodi per ottenere semi puri (compreso anche se mantenete le piante al sole o in ombra) e quali risultati avete ottenuto in questi giorni (oppure mesi, oppure anni).

Potete rispondere tutti, non necessariamente e solamente i "pepper guru"!.

 

Grazie

Alessandro

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Lonewolf

In generale non ho difficolta' particolari a ottenere allegagioni in tnt, con alcune eccezioni.

So, per esempio, che l'habanero white giant fa molta fatica. Idem il Cucciolokia.

Nel primo anno di coltivazione del BJ#1 non sono riuscito a ottenere alcun frutto isolato, ma la stessa pianta all'inizio della stagione successiva mi regalo' (se non ricordo male) 17 frutti isolati in due sacchetti (dimensioni foglio A4)

Le mie piante sono prevalentemente in ombra, sole pieno solo dalle 10 alle 14 e per una parte anche dopo le 16 (in giugno)

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madreluna

Io utilizzo il metodo dei sacchetti di tessuto non tessuto,

da questo periodo fino a inizio luglio allegano senza alcun problema anche al sole,

poi, causa il caldo eccessivo levo i sacchetti per evitare cascole accentuate e se qualcosa è andato storto ci riprovo a settembre.

Per le piante più "difficili" tipo habanero white giant, ho migliorato le allegagioni tenendo la pianta a mezz'ombra.

Le allegagioni stanno andando bene soprattutto per i chinense.

Per migliorare e favorire fioritura e allegagione posso consigliare un trattamento fogliare con Boro (ammesso in agricoltura bio) che in precedenza, in un anno di cascola eccessiva, ha migliorato notevolmente la situazione.

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kembol

Per migliorare e favorire fioritura e allegagione posso consigliare un trattamento fogliare con Boro (ammesso in agricoltura bio) che in precedenza, in un anno di cascola eccessiva, ha migliorato notevolmente la situazione.

Confermo, per esperienza, l'utilizzo positivo del Boro ma solo (nel mio caso) nel trattamento fogliare per gli ulivi!

Non avevo pensato ad un'eventuale utilizzo anche per i peppers :good:.

C'è da dire comunque che, per le piante di ulivo, si tratta col Boro quando ve né è veramente carenza altrimenti serve a poco.... ;)

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Maverick

Grazie per le risposte.

 

Ecco una nuova domanda: vado sicuro sui pubescens per la produzione di semi senza isolamento?!. Mi spiego: ho solo i Rocoto come specie di pubescens e ho letto che non si incrociano con gli altri; si tenga però presente che le piante si trovano a non più di 10cm dai fiori di altre specie (in particolare C.Chinense).

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Lonewolf

vado sicuro sui pubescens per la produzione di semi senza isolamento?!

 

In tutta la letteratura scientifica sul genere Capsicum si afferma che i C.pubescens possono ibridarsi solo con specie del loro stesso Complex, quindi C.cardenasii, C.eximium, C.esbaughii, C.tovarii

La distanza da fiori di altre specie e' ininfluente, non sarebbe possibile un incrocio nemmeno spennellando volutamente il pistillo di C.pubescens con polline di C.chinense ecc

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Maverick

In tutta la letteratura scientifica sul genere Capsicum si afferma che i C.pubescens possono ibridarsi solo con specie del loro stesso Complex, quindi C.cardenasii, C.eximium, C.esbaughii, C.tovarii

La distanza da fiori di altre specie e' ininfluente, non sarebbe possibile un incrocio nemmeno spennellando volutamente il pistillo di C.pubescens con polline di C.chinense ecc

Grazie!.

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leonidas

Si...ma io non ho ancora capito se è bene tirare via anche le foglie dal ramo incappucciato, che stropicciandosi possono marcire e far a loro volta marcire tutto il ramo, come è già successo a qualcuno/a...

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