the shark 0 Posted April 21, 2009 quindi per essere sicuri al 100% si usa il tnt.... certo che vedendo alcuni soci che hanno piantine di svariate qualità e tutte insieme i peperoncini usciranno sicuramente ibridi Share this post Link to post Share on other sites
simonpepper 19 Posted April 21, 2009 Usa il tnt invece della zanzariera ed il gioco è fatto. Alla Stuard usano le serre a tunnel in tnt (quelle piccoline con altezza di circa 60/80 cm) per isolare le piante dalle quali ricavare semi puri. Per noi basta avvolgere una pianta con il tnt ben sigillato sul vaso. P.s. Non avevo visto che non volevi usare il tnt ... chiedo venia. Share this post Link to post Share on other sites
nipotastro 1,440 Posted April 21, 2009 Secondo il Dott. Dadomo, l'influenza del vento nella impollinazione e' trascurabile..... Share this post Link to post Share on other sites
the shark 0 Posted April 21, 2009 Anche Secondo me è veramente quasi impossibile a molti metri di distanza in una fine zanzariera che possa avvenire un'impollinazione col vento anche perchè ragazzi i fiori dei peppers sono molto piccoli e non in una quantità tale da poter saturare l'aria di polline....tuttavia se c'è quel 0.001% di possibilità sarà meglio che costruisco una campana in tnt.... Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 21, 2009 L'influenza del vento nell'impollinazione dei peppers e' trascurabile, non solo secondo il dott. Dadomo, ma anche secondo Bosland, De Witt e varie altre fonti ... Il TNT serve per tenere lontane le api e altri insetti, non il polline portato dal vento (che potrebbe facilmente passare attraverso il tessuto). La zanzariera non e' sufficiente perche' ci sono anche insetti piu' piccoli delle api che possono impollinare i fiori; anche le formiche, per esempio. In ogni caso credo che il tnt sia piu' leggero, meno costoso e lasci passare piu' luce della zanzariera. In assenza di TNT la distanza di sicurezza tra le piante e' di chilometri; le api sono molto "operose" ... Share this post Link to post Share on other sites
the shark 0 Posted April 21, 2009 Cmq sapete qual'è l'unico motivo del perkè cercavo un'altra soluzione al tnt??? Perchè col tnt non si riesce a vedere se spunta il frutto o meno(ovviamente senza toglierlo), e soprattutto la cosa più utile sarebbe riuscire a togliere il prima possibile qualsiasi tipo di protezione,cioè se vedo ke sono spuntati un tot n° di peperoncini necessari per la produzione di semi, me li segno e poi toglo tutto Share this post Link to post Share on other sites
Chuck 7 Posted April 21, 2009 Infatti puoi usare il metodo della colla: se hai le piante in un punto ventilato e senza troppo sole è l'ideale! Share this post Link to post Share on other sites
the shark 0 Posted April 21, 2009 e ma ho letto che la percentuale di riuscita con la colla è molto scarsa... Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted April 21, 2009 ci sono anche insetti piu' piccoli delle api che possono impollinare i fiori; anche le formiche, per esempio. Ho riletto il messaggio e scritto così sembra che le formiche vadano a zonzo per le piante per impollinare i fiori Non e' così', naturalmente ... le formiche possono impollinare accidentalmente quando girano per le piante per "pascolare" gli afidi Molte formiche sulle piante sono un segnale di pericolo; afidi in vista! Share this post Link to post Share on other sites
the shark 0 Posted April 22, 2009 Ho riletto il messaggio e scritto così sembra che le formiche vadano a zonzo per le piante per impollinare i fiori Non e' così', naturalmente ... le formiche possono impollinare accidentalmente quando girano per le piante per "pascolare" gli afidi Molte formiche sulle piante sono un segnale di pericolo; afidi in vista! Si il problema delle afidi lo conosco già purtroppo...pensa che la mia serra sta proprio a fianco di una pianta di ciliegio molto alta, mio papà in questo periodo fa il trattamento a tutte le piante da frutta proprio per le afidi, l'anno scorso verso fine maggio avevamo tolto il telo della serra perchè faceva caldo e le afidi cadute dalla pianta andavano tutte su imiei peperoncini, ma io ogni giorno con uno stuzzicadente li uccidevo tutti Share this post Link to post Share on other sites
the shark 0 Posted April 22, 2009 già molto, le tengo come figlie le mie piantine ; l'anno scorso avevo pensato di fare anche a loro il trattamento antiafidi ma mio papà me l'ha sconsigliato essendo molto piccole,poi quando sono cresciute non se ne vedevano più di afidi Share this post Link to post Share on other sites
hot cat 1,220 Posted November 13, 2010 ..con mia sorpresa la mia "tecnica" di isolamento completo ha incuriosito .... piuttosto che aprire un nuovo post,(visto che siamo in tema ) mi accodo a questo.. ..purtroppo le foto non sono un "granchè" ,ma rendono l'idea.. All'inizio,ho fatto cucire (alla mamma ) un sacco in Tnt,ho piantato dei paletti attorno alla pianta,poi ho scavato una "trincea"attorno ai paletti ci ho messo la parte aperta del sacco,e ho coperto con la terra che avevo scavato.. alla fine si presentave così.. ..dopo poche settimane,come già mi avevano detto,la pianta cresceva "troppo".. quindi ho fatto un nuovo sacco in Tnt della dimensione di un sacco della spazzatura poi,con del filo di ferro grosso (bordione)da cantiere ,ho fatto uno scheletro tipo le vecchie "abat jour",con un cerchio nella parte alta,e alla fine ..spero di essere stato "spiegato" Share this post Link to post Share on other sites
Stefania 4,333 Posted November 13, 2010 sembra un "fantasmino"! Share this post Link to post Share on other sites
francok 0 Posted January 4, 2011 e se devi intervenire,ad esempio per via di afidi o altro come lo vedi? Share this post Link to post Share on other sites
pepentone 5 Posted January 4, 2011 e se devi intervenire,ad esempio per via di afidi o altro come lo vedi? questo e' un punto dolente... alla stuard mi pare che non intervengono, in alternativa se le piante sono destinate solo alla produzione di semi e non all'alimentazione si fanno regolari interventi (che siano necessari o no, dato che non si puo' controllare bene) innaffiando il terreno con insetticidi sistemici Share this post Link to post Share on other sites
hot cat 1,220 Posted January 4, 2011 In poche parole,se vuoi fare un trattamento radicale puoi usare il "Confidor".. nel mio caso,avendo insacchettato la pianta da subito nonostante le piante "confinanti" hanno subito qualche attacco di afidi,quella insacchettata non ha visto neanche un moschino può essere che è stato solo "Cu##",ma tant'è che così è stato Share this post Link to post Share on other sites
francok 0 Posted January 4, 2011 Confidor allora, o simili Share this post Link to post Share on other sites
zampillo 0 Posted January 5, 2011 La stagione degli scambi di semi e' vicina. Novembre e dicembre sono il periodo giusto; tutti i frutti sono ormai maturati e c'e' tempo per organizzarsi prima delle semine di gennaio. Nella produzione di semi occorre prestare attenzione alla "purezza". Quando si coltivano molte varieta' e non si prendono "precauzioni" il rischio di ibridazioni tra diverse varieta' e anche diverse specie e' alto. Ci sono alcune eccezioni, specie che mantengono la purezza nonostante la promiscuita', per esempio i C.pubescens (rocoto) e certi wild, ma in generale non si puo' mai sapere da dove arriva il polline che feconda i fiori. Le api viaggiano anche per km! Nelle linee guida per la produzione di semi puri di qualita' su un documento del Chile Pepper Institute (NMSU) si parla di una distanza minima (se non ricordo male) di oltre 3 km da altre varieta'! Quando il polline di una specie o varieta' cade sul pistillo del fiore di un'altra, il frutto generato mantiene le caratteristiche della pianta "madre", ma i semi in esso contenuti generano l'anno successivo piante con caratteristiche intermedie (ibridi F1) e l'anno successivo possono manifestarsi caratteri instabili (ibridi F2). Questo processo di rimescolamento dei caratteri puo' essere divertente e produrre qualcosa di interessante; infatti e' la base di partenza per selezionare nuove varieta'. Tuttavia in generale chi semina determinate varieta' ha delle aspettative e puo' non gradire sorprese; raccogliere frutti rossi da una pianta di h.chocolate (come mi e' successo quest'anno) puo' essere deludente. Ciao scusate, questione isolamento fiore con il tnt: Se metto il sacchetto su tutta la pianta ,questa fiorisce comunque e fà i frutti con tanto di semi, allora xchè fare l'autoimpollinazione?Il processo con il pennellino non và fatto solo tra varietà diverse per ibridare o no? probabilmente non ho capito Le tecniche per produrre semi "puri" sono varie, tutte basate sull' "isolamento" dei fiori, in modo da essere certi che la fecondazione e' effettuata con polline della stessa pianta o addirittura dello stesso fiore. I due metodi piu' comuni tra gli hobbysti utilizzano il tessuto non tessuto (tnt) e il vinavil. La tecnica con il vinavil consiste nel ricoprire singoli boccioli (chiusi) con un cappuccio di colla vinilica. Generalmente si prepara un po' di colla su un piccolo recipiente e si "intingono" i boccioli, avendo cura di incollare solo i petali e non il calice. Qualcuno pratica poi un piccolo foro sul cappuccio per garantire un ricambio d'aria, anche se in questo modo c'e' la remota possibilita' di ingresso di polline estraneo. Nel cappuccio di colla il fiore non si puo' aprire e la fecondazione del pistillo avviene necessariamente con il polline dello stesso fiore. Il piccolo frutto sviluppandosi spinge via facilmente il cappuccio di colla. Questo metodo ha una percentuale di successi piuttosto scarsa; normalmente circa un 10% dei fiori allega, ma la percentuale sembra molto minore per i fiori trattati con vinavil. Il pericolo maggiore e' sicuramente il caldo; un fiore coperto di colla con temperature esterne oltre 30 gradi e' chiaramente a rischio "cottura". Probabilmente il metodo e' praticabile solo in primavera e autunno. Anche la pioggia puo' creare problemi, sciogliendo la colla prima della fecondazione. La tecnica con tnt e' piu' sicura; consiste nel chiudere in sacchetti fiori, rami o intere piante. Prima di posizionare i sacchetti occorre eliminare dai rami tutti i fiori gia' aperti (potrebbero essere gia' fecondati) e tutti i frutti; questi ultimi possono eventualmente essere "marcati" per riconoscerli come non puri. Il tnt si trova facilmente presso i ferramenta piu' forniti; quello utilizzato e' generalmente da 17 gr/mq. Per rami o piccole piante e' comodo preparare dei sacchettini rettangolari. Per piante intere e' disponibile in commercio anche tnt tubolare di grandi dimensioni, molto comodo da utilizzare. Anche nel tnt l'allegagione e' spesso ridotta, sia per l'assenza del prezioso lavoro delle api sia per l'eccessivo innalzamento di temperatura nelle giornate piu' calde. Per ovviare alle alte temperature e' preferibile tenere le piante con sacchetti in tnt non in pieno sole o applicare i sacchetti in primavera o autunno. La primavera sembra una scelta migliore perche' c'e' tempo per correggere eventuali errori e i semi dei primi frutti dovrebbero anche essere piu' vitali. In autunno c'e' sempre il rischio di non riuscire a far maturare i frutti isolati. Per quanto riguarda il lavoro delle api ... se si utilizzano sacchetti di grandi dimensioni e' possibile introdurre api nei sacchetti, ovviamente catturandole lontano dalle altre piante di peperoncini, altrimenti potrebbero gia' essere "sporche" di polline indesiderato (non mettetevi a ridere, l'ho fatto davvero!) Per facilitare l'impollinazione e' anche possibile aprire temporaneamente i sacchetti e trasferire manualmente polline sui pistilli con l'aiuto di un pennellino, cotton-fioc umido o ... parti del corpo di api (di nuovo, non mettetevi a ridere, l'idea non e' mia; so da fonte certa che al Chile Pepper Institute hanno vaschettine piene di zampe e toraci di api). In entrambi i casi (tnt e vinavil) i frutti puri sono segnati per identificarli al momento del raccolto; io utilizzo un pezzettino di lana legato attorno al picciolo. 7Pod puri (i rametti che sono stati nel sacchetto si riconoscono subito per le foglie accartocciate) Qualunque sia il metodo scelto, produrre semi puri e' impegnativo e la produzione e' generalmente limitata, soprattutto per le varieta' che contengono spesso pochi semi per frutto (per esempio i Naga). L'allegagione in ambiente isolato e' sempre difficoltosa ed e' necessaria una certa dose di fortuna; a volte quando si aprono i sacchetti ... non si trova proprio nulla :-( A meno di uno sforzo notevole, e' difficile fornire semi puri di una varieta' a piu' di una decina di persone. Il processo di diffusione di una varieta' nuova o rara potrebbe seguire una progressione, assumendo che ognuno distribuisca semi ad altrettante persone l'anno successivo ... 10 il primo anno, 100 il secondo, 1000 il terzo ecc. C'e' sempre da diffidare di chi distribuisce semi a destra e a manca in grandi quantita', sia per scambi che a pagamento (come certi venditori su eBay). Purtroppo anche siti specializzati nella vendita di semi forniscono a volte "bufale" clamorose, varieta' diverse da quanto dichiarato, in certi casi addirittura di specie diverse! In considerazione delle difficolta' a produrre semi puri, penso che non abbia molto senso produrne di varieta' per cui sono disponibili fonti "sicure". Per esempio e' possibile acquistare semi puri "originali" di Dorset Naga e Bhut Jolokia rispettivamente da http://www.reallycoolseeds.co.uk/ e dal Chile Pepper Institute, a costi ragionevoli. Dopo questa lunga spiegazione (ben nota a chi coltiva da un po' di tempo) non resta che organizzarsi per gli scambi. A breve, appena completata la maturazione di tutti i frutti isolati, pubblichero' una lista delle varieta' per cui dispongo di (pochi) semi puri e una lista (ben piu' lunga) per i semi non puri, disponibili invece in grandi quantita'. Chi e' interessato puo' contattarmi all'indirizzo claudio chiocciola eurekasas1.191.it (sostituite la parola chiocciola con il relativo simbolo senza spazi prima e dopo, lo scrivo staccato per evitare che l'indirizzo sia catturato da programmi automatici di invio spam). Come dovrebbe essere evidente da quanto ho scritto sopra, i semi puri di alcune varieta' particolari saranno per pochi; in particolare i semi puri del mitico 7Pod sono praticamente gia' tutti impegnati (ma molto dipende da quanti semi trovero' nei frutti una volta maturati). Alcuni consigli per gli scambi di semi ... E' corretto indicare sempre se si tratta di semi puri o meno. E' anche sempre bene dichiarare eventuali malattie batteriche, virali o fungine delle piante da cui sono ricavati semi; c'e' il rischio di trasmissione di tali malattie attraverso i semi ed e' quindi giusto che chi li riceve sappia di correre dei rischi. E' preferibile mantenere separati i semi non puri per singolo frutto; se da un frutto nascono piante "pure" (o altrimenti interessanti) e' possibile risalire a tutti i semi di quel frutto, che a quel punto possono essere considerati puri (o interessanti). Un minimo di cortesia e' sempre doveroso nelle richieste (verso chiunque), soprattutto se non si hanno semi da scambiare. Mi e' capitato anche di recente di ricevere richieste in stile "ordine cliente", senza nessuna formula di cortesia, nessun ringraziamento, nessuna proposta di scambio :-( Solo un accenno, per chiudere, alla pratica delle ibridazioni "volute". Ci si puo' divertire a incrociare di proposito diverse varieta'/specie per vedere cosa ne esce. L'anno prossimo ho intenzione di effettuare qualche esperimento. Il mio sogno e' riuscire ad ottenere un frutto speciale, scuro e piccantissimo ... un Naga chocolate :-) Il prossimo capitolo: conservare i semi. La coda dello Scorpion "puro" Share this post Link to post Share on other sites
mich 71 Posted January 5, 2011 Ehm, zampillo, non so se hai scritto qualcosa di tuo... insomma, dal tuo reply non si capisce se hai bisogno... puoi precisare o "colorare" i tuoi interventi che probabilmente sono all'interno del testo di Lone, per favore? Grazie! Share this post Link to post Share on other sites
zampillo 0 Posted January 5, 2011 Scusa , ma sto ancora facendo qualche pasticcio nel rispondere ai messaggi nonostante qualche chiarimento di Stefania.La mia era una domanda.. e non so più dove sia.... è sparita...sembra che abbia copiato un messaggio di Lone Share this post Link to post Share on other sites
mich 71 Posted January 5, 2011 Scusa , ma sto ancora facendo qualche pasticcio nel rispondere ai messaggi nonostante qualche chiarimento di Stefania.La mia era una domanda.. Esempio: chissà dov'è finita la tua domanda ehehehe! (ho scritto, poi messo in grassetto e in blu ) e non so più dove sia.... è sparita...sembra che abbia copiato un messaggio di Lone Non ti preoccupare! Se vuoi, puoi postare domande dentro i quote degli altri, basta che le colori (esempio qui sopra). Anch'io agli inizi non ci capivo un'acca, mai forumeggiato prima di 2 anni fa.... Share this post Link to post Share on other sites
pepentone 5 Posted January 5, 2011 vabbe', ma... la domanda? adesso siamo curiosi... Share this post Link to post Share on other sites
mich 71 Posted January 5, 2011 vabbe', ma... la domanda? adesso siamo curiosi... Non se la ricorda più Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted January 5, 2011 Ho colorato io la domanda. Ed ecco una risposta ... L'uso del pennellino (o altro) per spostare polline da un fiore all'altro puo' servire sia per favorire una maggior fruttificazione (soprattutto indoor dove non ci sono insetti impollinatori) sia per effettuare una ibridazione mirata (quindi un incrocio voluto) I sacchetti tnt si usano per "impedire" l'impollinazione incrociata (con fiori di altre piante); poiche' alcune specie stentano ad impollinarsi in assenza di api, a volte e' opportuno usare il pennellino per il primo dei motivi descritti sopra, cioe' favorire una maggior fruttificazione. Nell'usare l'impollinazione "artificiale" su piante in tnt occorre ovviamente far in modo che il pennellino sia assolutamente pulito (non sporco con polline di altre varieta') e che nel momento in cui si effettua l'operazione non arrivino api sulla pianta L'anno scorso ho aperto un sacchetto tnt dove non allegava nulla nonostante molti fiori e proprio mentre mi avvicinavo con il pennellino ... un'ape mi ha preceduto Share this post Link to post Share on other sites