Piccantilly 15 Posted September 19, 2009 Prima di tutto vorrei ringraziare Gianluca84 che mi ha stimolato, anche con qualche eccesso di giudizio ed affermazioni, ad aprire questa nuova discussione. Ho sempre detto largo ai giovani e se questi giovani sono degli studiosi come Gianluca benvenga il loro apporto. Ho notato che bisogna mettere a punto un metodo di rotazione per chi coltiva in campo i beneamati peperoncini ed allora vorrei che ognuno di noi apportasse un contributo, sia di esperienza che di conoscenza teorica, al fine di realizzare un procollo di coltivazione che non sia troppo oneroso e facile da applicare. Parto con il mio primo contributo: Il bromuro di metile è vietato dal 2005, salvo rare eccezioni preventivamente autorizzate dagli organi competenti http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesag.../ra0606067s.pdf http://ehttp://ur-lex.europa.eu/LexUriServ...032:0034:IT:PDF sono in studio delle valide alternative http://www.fertirrigazione.it/ita_865/ ed a questo punto vorrei che Gianluca84 ci desse delle indicazione sull'uso delle brassicacee per effettuare una bio-fumigazione del terreno Forza Gianluca84, studia il problema per noi e facci, se puoi, un resoconto. Share this post Link to post Share on other sites
Piccantilly 15 Posted September 19, 2009 Un altro aspetto che vorrei approfondire e quello dei tempi di rotazione. Una rotazione triennale o quadriennale è reamente eccessiva per noi, anche perchè saremmo costretti ad avere larghi spazi, non sempre disponibili, e a coltivare piante di cui, molto spesso, non ce ne frega nulla (passatemi l'espressione). Una rotazione in un orticello di 300-400 o anche 1.000 mq non ha senso, perché io penso che una infestazione di elminti o funghi non può certo essere fermata con la rotazione in uno spazio così esiguo. Infatti, se la rotazione può essere valida sulle grandi estensioni, per un piccola area ci deve essere un'alternativa alla rotazione pluriennale. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted September 19, 2009 Com'e' noto non coltivo a terra, quindi non ho esperienza, ma ... in un piccolo campicello/orto perche' non alternare coltivazione a terra e in vaso? Share this post Link to post Share on other sites
Gianluca84 1 Posted September 19, 2009 Un altro aspetto che vorrei approfondire e quello dei tempi di rotazione. Una rotazione triennale o quadriennale è reamente eccessiva per noi, anche perchè saremmo costretti ad avere larghi spazi, non sempre disponibili, e a coltivare piante di cui, molto spesso, non ce ne frega nulla (passatemi l'espressione). Una rotazione in un orticello di 300-400 o anche 1.000 mq non ha senso, perché io penso che una infestazione di elminti o funghi non può certo essere fermata con la rotazione in uno spazio così esiguo. Infatti, se la rotazione può essere valida sulle grandi estensioni, per un piccola area ci deve essere un'alternativa alla rotazione pluriennale. Non sono assolutamente un esperto ma essendo di mio interesse mi informo. Iniziamo dal bromuro di metile che come hai ben detto è vietato dal 2005, e viene utilizzato solo in casi particolari(che non conosco), ma anche se non fosse vietato le ditte che effettuano questo lavoro non sprecherebbero tempo per disinfestare un orto di piccole dimensioni. Inoltre il bromuro di metile distrugge proprio tutto, quindi sia funghi e agenti patogeni ma anche i microrganismi "buoni" che deconpongono gli scarti vegetali e il letame rendendolo assimilabile alle piante. Per chi ha lo spazio per effettuare le rotazioni e soprattutto coltiva altri ortaggi è consigliato di fare una rotazione di almeno 3 anni(è quello che leggo su internet) però non vanno coltivate altre solanacee sullo stesso posto. Io sono un comune mortale come voi e anche io non ho la possibilità di effettuare le rotazioni, perchè coltivo quasi esclusivamente solanacee, quindi peperone, peperoncino, pomodoro e melanzane. Per chi uan uno spazio non limitatissimi potrebbe eseguire la solarizzazione per disinfettare il terreno, La solarizzazione consiste nello stendere un telo trasparente, come quello delle serre sul terreno per tutta l'estate, l'effetto serra creerà un'alta temperatura che distruggerà i funghi e altri agenti patogeni. Mentre proprio ieri da un link postato da piccantilly stavo leggendo delle brassicacee( quindi cavoli, cavoleti di bruxels ecc.) che se interrate hanno un effetto biocida, cioè uccidono i funghi dannosi. I cavoli se non sbaglio si piantano in inverno, quindi i peperoncini sono morti e potremo mettere le brassicacee, e io aggiungerei anche del favino sparso che con l'interramento o sovescio fa da concime. Con questo è tutto Spero di esservi stato utile Share this post Link to post Share on other sites
megamastger71 8 Posted September 19, 2009 io penso che Gianluca abbia ragione nel dire che la rotazione è l'optimum .... ne sono consapevole ... tanto che al CRA ne parlai ... e parlammo anche della solarizzazione solo che questa affermazione spesso si scontra con problemi pratici .... estensione dl terreno .... morfologia dello stesso .... eventuale esposizione ... copertura dal vento, ecc, ecc per me cambiare zona è fattibile (ho altra terra, circa 9000 mq) ... solo che cambiano molte cose (più vento, più alberi, assenza di recinzione, distanza dalla fonte d'acqua, ecc) vorrei trovare qualcosa di naturale per limitare l'eventuale proliferare di patogeni @Claudio ...... la rotazione vaso/terra potrebbe andare bene per non impoverire alla lunga il terreno .... ma per i patogeni non so se sia valida Share this post Link to post Share on other sites
Gianluca84 1 Posted September 19, 2009 Com'e' noto non coltivo a terra, quindi non ho esperienza, ma ...in un piccolo campicello/orto perche' non alternare coltivazione a terra e in vaso? Se ti abitui alla coltivazione in terra credo che non la abbondoni più. Se ti dimentichi di innaffiare anche 3 gionri non succede nulla, anche non concimando ottieni ottimi risultati, le piante sono più grandi e belle e non devi fare il lavoraccio del travaso. Share this post Link to post Share on other sites
Gianluca84 1 Posted September 19, 2009 io penso che Gianluca abbia ragione nel dire che la rotazione è l'optimum .... ne sono consapevole ... tanto che al CRA ne parlai ... e parlammo anche della solarizzazione solo che questa affermazione spesso si scontra con problemi pratici .... estensione dl terreno .... morfologia dello stesso .... eventuale esposizione ... copertura dal vento, ecc, ecc per me cambiare zona è fattibile (ho altra terra, circa 9000 mq) ... solo che cambiano molte cose (più vento, più alberi, assenza di recinzione, distanza dalla fonte d'acqua, ecc) vorrei trovare qualcosa di naturale per limitare l'eventuale proliferare di patogeni @Claudio ...... la rotazione vaso/terra potrebbe andare ben per non impoverire alla lunga il terreno .... ma per i patogeni non so se sia valida è anche un problema perchè in quel pezzo di terra hai gia preparato l'impianto di irrigazione. Share this post Link to post Share on other sites
megamastger71 8 Posted September 19, 2009 Se ti abitui alla coltivazione in terra credo che non la abbondoni più.Se ti dimentichi di innaffiare anche 3 gionri non succede nulla, anche non concimando ottieni ottimi risultati, le piante sono più grandi e belle e non devi fare il lavoraccio del travaso. non sono sicuro ..... fintantochè sono rimasto a Catania, le piante in vaso sono andate molto meglio ... erano il doppio di quelle in campo la mia assenza di oltre un mese le ha poi bloccate (a differenza della terra in vaso si deve concimare spesso e l'erogazione dll'acqua va costantemente monitorata) quella in ufficio ha avuto costantemente acqua (non concime) ... ha perso molte foglie ... ma è cresciuta ugualmente ed oramai tocca il tetto ..... Share this post Link to post Share on other sites
Gianluca84 1 Posted September 19, 2009 non sono sicuro ..... fintantochè sono rimasto a Catania, le piante in vaso sono andate molto meglio ... erano il doppio di quelle in campo la mia assenza di oltre un mese le ha poi bloccate (a differenza della terra in vaso si deve concimare spesso e l'erogazione dll'acqua va costantemente monitorata) quella in ufficio ha avuto costantemente acqua (non concime) ... ha perso molte foglie ... ma è cresciuta ugualmente ed oramai tocca il tetto ..... forse perchè ha seguito di meno quelle in terra, teoricamente in terra dovrebbero crescere e produrre di più perchè c'è maggio spazio, ma è anche vero che ci mettono più tempo a partire perchè il terreno è più duro e asfittico rispetto al terriccio. Però se le piante in vaso vengono coltivate molto bene danno grandissimi risultati. le piante in vasi più grandi hanno dato maggior risultato? Share this post Link to post Share on other sites
megamastger71 8 Posted September 19, 2009 in condizioni normali hai senz'altro ragione ma se riesci a controllare ph ed EC, giostrandoli attentamente nelle varie fasi, allora il vaso per me è il massimo ..... meglio ancora usando solo inerti ma questa è un altra storia p.s. si ... nei vasi grandi (da 15 litri in su) ho avuto risultati migliori Share this post Link to post Share on other sites
Gianluca84 1 Posted September 19, 2009 in condizioni normali hai senz'altro ragionema se riesci a controllare ph ed EC, giostrandoli attentamente nelle varie fasi, allora il vaso per me è il massimo ..... meglio ancora usando solo inerti ma questa è un altra storia p.s. si ... nei vasi grandi (da 15 litri in su) ho avuto risultati migliori Xbomber è un esempio, come ha detto in vaso controllando i parametri ha ottenuto di più delle piante in terra, me pensa se si controllano i parametri nelle piante a terra Share this post Link to post Share on other sites
megamastger71 8 Posted September 19, 2009 Xbomber è un esempio, come ha detto in vaso controllando i parametri ha ottenuto di più delle piante in terra, me pensa se si controllano i parametri nelle piante a terra questo punto ancora non l'ho affrontato ma credo che in terra sia tremendamente difficle .... troppe variabili (estensione radici, effetto tampone terreno, struttura dello stesso, dilavamento nutrienti, ecc, ecc) ..... Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted September 19, 2009 ....Se ti dimentichi di innaffiare anche 3 gionri non succede nulla... Magari!! purtroppo dipende dal tipo di terreno, profondità della falda ( nella mia campagna è a 90 metri) ed esposizione. Nel mese di agosto annaffiavo abbondantemente, a volte sia all'alba che al tramonto perchè le temperature erano altissime e le piante soffrivano Share this post Link to post Share on other sites
Gianluca84 1 Posted September 19, 2009 Magari!!purtroppo dipende dal tipo di terreno, profondità della falda ( nella mia campagna è a 90 metri) ed esposizione. Nel mese di agosto annaffiavo abbondantemente, a volte sia all'alba che al tramonto perchè le temperature erano altissime e le piante soffrivano Ciao tribo, a 90 metri cosa? io ho il pozzo artesiano a 80 metri di profondità, ti riferisci a questo? hai ragione , con terreni sabbiosi o tendenzianlmente sabbiosi si deve innaffiare ogni giorno. Il mio terreno è argilloso e se mi scordo di innaffiare le piante sembrano sempre uguali, in piena estate innaffiavo a giorni alterni Share this post Link to post Share on other sites
Piccantilly 15 Posted September 19, 2009 Altra considerazione che vi riporto dopo aver letto ... accidenti non mi ricordo più dove ... che la rotazione delle orticole non necessariamente deve essere fatta considerando il periodo annuale, ma considerando il periodo di vegetazione. Mi spiego meglio: ad esempio alternare una coltivazione primaverile-estiva come quella dei peperoncini, con una autunnale-invernale come i broccoletti o i cavoli è considerata già una valida rotazione e si risparmia quindi tempo. Share this post Link to post Share on other sites
supertrex 0 Posted September 20, 2009 avendo la fortuna di possedere oltre 2Ht di terreno, con relativo pozzo (95 metri, pelo dell'acqua 62)..l'orto di casa tutti gli anni viene spostato..in qualsiasi parte del terreno, in quanto sono dislocati 12 prese acqua a doppio attacco sempre a pressione.. utilizziamo sia per la preparazione sia per la concimazione guasi del tutto prodotti naturali, quali favino, favetta, letame, e scarti di ortaggi e potature...raramente concime granulare. io faccio una rotazione biennale...mai andato oltre. Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted September 20, 2009 Ciao tribo, a 90 metri cosa? io ho il pozzo artesiano a 80 metri di profondità, ti riferisci a questo? hai ragione , con terreni sabbiosi o tendenzianlmente sabbiosi si deve innaffiare ogni giorno. Il mio terreno è argilloso e se mi scordo di innaffiare le piante sembrano sempre uguali, in piena estate innaffiavo a giorni alterni terreno argilloso con poca terra, nei punti migliori sfiora i due metri, poi c'è un banco compatto di roccia,, la falda acquifera si trova a circa 90 metri di profondità. Credo che un fattore importante sia il fatto che il terreno è molto esposto al maestrale che asciuga il terreno e deidrata le piante. Insomma, le mie piante durante i giorni più caldi mostravano segni di sofferenza alla sera, quindi era impensabile irrigare a giorni alterni. Il terreno di Mega è sicuramente molto più ricco d'acqua del mio perchè è pieno di verde, la mia campagna ad agosto è desertica Share this post Link to post Share on other sites
Piccantilly 15 Posted September 20, 2009 Allora, volendo fare un primo riassunto di quanto scritto, ne risulta che la rotazione della coltivazione va fatta più per evitare patogeni che per l’impoverimento del terreno. Questa prima considerazione mi sembra abbastanza ovvia perché abbiamo tutta una serie di concimi sia organici che inorganici, oltre che di inerti, che possono restituire al terreno le giuste proprietà nutritive. La seconda considerazione, che scaturisce dalle nostre esperienze e da quelle di coloro che effettuano monocolture a livello agro-industriale, è che è sufficiente una rotazione biennale, cioè ad anni alterni. Per coloro che hanno problemi di spazio, sembra essere sufficiente alternare nello stesso anno la coltura di solanacee con la coltura di brassicacee con opportuni accorgimenti: Quando si effettua il sovescio, sarebbe opportuno coprire il terreno con un telo di plastica che ha la tripla funzione 1) di trattenere i gas solforati che si sprigionano dalla decomposizione di queste piante (effetto fumigante), 2) di aumentare la temperatura della superficie e 3) di fungere come pacciamante per la coltura successiva. Share this post Link to post Share on other sites
emiliano 9 Posted September 20, 2009 Se il problema e di strrilizzazione più che di nutrienti, perchè non adoperare la calciocianamide? non dovrebbe essere un prodotto naturale ? Parlando da profano in materia aspetto lumi. Share this post Link to post Share on other sites
Piccantilly 15 Posted September 20, 2009 Se il problema e di strrilizzazione più che di nutrienti, perchè non adoperare la calciocianamide? non dovrebbe essere un prodotto naturale ?Parlando da profano in materia aspetto lumi. Secondo me hai trovato la giusta soluzione ai nostri problemi, poi la calciocianamide decomponendosi apporta azoto al terreno, quindi cosa chiediamo di più. Bravissimo Emiliano ! P.S. Ho letto che basta apportare la cianocobalamide, alla dose di 400Kg/ha, 8-10 giorni prima della messa a dimora delle piante Share this post Link to post Share on other sites
Piccantilly 15 Posted September 20, 2009 Aggiungo, poi, che questa può essere la giusta soluzione al riciclo del terriccio dei vasi utilizzato quest'anno !!! Ma che bella idea e pensare che ne ho sentito parlare, qui in Sabina, per disinfestare il terreno degli olivi e della vite dai nematodi Share this post Link to post Share on other sites
Gianluca84 1 Posted September 20, 2009 Se il problema e di strrilizzazione più che di nutrienti, perchè non adoperare la calciocianamide? non dovrebbe essere un prodotto naturale ?Parlando da profano in materia aspetto lumi. mi ero gia informato sulla calciocianamide, l'ha usata kirmen nel suo orto. Ma non serve a molto, non uccide molti i batteri(sempre da fonti sul web) Però penso di usarla anche io. Quindi in conclusione possiamoi dire che usando la calciocianamide ed effettuando una coltura di brassicacee dopo i peperoncini dovrebbe ridurre i patogeni, ed infine serve solo un pò di fortuna Ps. Emiliano, che prezzi ha la calcionamide? Share this post Link to post Share on other sites
Piccantilly 15 Posted September 20, 2009 Quindi in conclusione possiamoi dire che usando la calciocianamide ed effettuando una coltura di brassicacee dopo i peperoncini dovrebbe ridurre i patogeni, ed infine serve solo un pò di fortuna quella serve sempre Share this post Link to post Share on other sites
Gianluca84 1 Posted September 29, 2009 Credo che emiliano e kirmen abbiamo usato la calciocianamide, vorrei chiedervi suppergiù qual'è il suo prezzo Share this post Link to post Share on other sites
Piccantilly 15 Posted September 29, 2009 Credo che emiliano e kirmen abbiamo usato la calciocianamide, vorrei chiedervi suppergiù qual'è il suo prezzo Ho trovato questo link http://cgi.ebay.it/CONCIME-CALCIOCIANAMIDE...id=p3286.c0.m14 Comunque penso che nei consorzi agrari sia facilmente reperibile Share this post Link to post Share on other sites