eleonora 1,520 Posted April 4 Ti faccio un esempio, proprio oggi stavo guardando le mie piante e una di Habanero Orange è piccola rispetto all'altra , le ho messe nei vasetti nello stesso giorno. Allora ho preso quella pianta ho tolto il terriccio e le radici erano tutte appiccicate ,buttato via il terriccio che era alla fondo molto bagnato pulito le radici ,asciugate e poi ho messo di nuovo la pianta nel vasetto con terriccio asciutto. Adesso aspetto, ma sono quasi sicura di averla bagnata troppo. 2 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 4 8 hours ago, L0rdn40 said: Claudio irriga le piante pesando i vasetti uno ad uno e riportandoli al peso ottimale (con la giusta quantità di acqua) ogni volta. Non sempre e non per tutte le piante, ma più o meno ogni giorno peso bicchierini o vasetti a campione e mi regolo su quanto innaffiare. Sempre meglio poco che troppo! La bilancia è sempre a portata di mano. Ho tabelle con i pesi minimo (al limite della crisi idrica) e ideale per ogni dimensione di bicchierino, vasetto o vaso nei vari stadi. Per i vasi grandi è facile rendersi conto se troppo pieni di acqua anche soppesandoli, ma per vasetti piccoli è difficile; non sono in grado di rilevare solo sollevando vasetti diametro 10 la differenza tra 180 g (perfetto) e 200 (troppo). Peraltro la stessa tecnica l'ho vista usare, su scala industriale, in Ortomio; ogni tot vaschette da 15 o 20 piante, una poggia su un sensore che rileva il peso; in base a quello decidono quando e quanto innaffiare 6 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 4 9 hours ago, ReverseCrossbreed said: una lampada LED con queste specifiche: 3000k (più UV/infrared come spettro) Qui ci vuole Joefish Io continuo ad usare i neon con sigla 865, mi trovo bene, posso tenere le piante molto vicine senza problemi. Ovviamente il consumo è notevolmente maggiore che non con i led, ma ... ho un mega impianto fotovoltaico e in questo periodo la produzione supera il consumo (di tutta la casa) 4 1 Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted April 4 12 hours ago, ReverseCrossbreed said: Ok, vado per esclusione in quanto non vedo troppa differenza di gradi ambientali e di terriccio in fase di semina (quindi escludo anche i fertilizzanti): ho una lampada LED con queste specifiche: 3000k (più UV/infrared come spettro) che va tenuta a 1 metro di distanza per evitare bruciature. Da ricerca vedo che spesso i vostri parametri sono 6500k, con led a luce fredda o neon e distanza ravvicinata. Al momento avevo solo questa lampada rispetto alla luce naturale, non so se ne avete esperienza; che ne pensi, può essere imputabile a questa differenza di temperatura/distanza? 3 hours ago, Lonewolf said: Qui ci vuole Joefish Io continuo ad usare i neon con sigla 865, mi trovo bene, posso tenere le piante molto vicine senza problemi. Ovviamente il consumo è notevolmente maggiore che non con i led, ma ... ho un mega impianto fotovoltaico e in questo periodo la produzione supera il consumo (di tutta la casa) Allora, premettiamo che sono pignolo e rompiglione!!!! Da tutte le discussioni fatte con i colleghi di agraria e le letture le piante vogliono la luce solare.... in mancanza principalmente blu a 450 nm e rosso a 660 nm nel rapporto 3:7 non rigorosissimo. Rapporto non in termini di numero di led lampade o altro ma rapporto nel PPF, ora qui e' impossibile recuperare in poco spazio, ci sono tante discussioni in cui credo di aver spiegato bene la storia (e un update che iniziai a scrivere ma che ancora e' fermo). Poi ci sono variazioni sul tema, chi aggiunge questa o quella lunghezza d'onda ma sono cose piccole e dedicate. Il grosso e' sempre 450 + 660 e un po' di 730. 3000K non vogliono dire molto, ci vorrebbe lo spettro per vedere quanto rosso c'e'. Ho pubblicato degli spettri di led caldi e freddi e in ogni caso erano insufficienti come percentuale a 660. Gli esperimenti che abbiamo tentato di condurre non hanno portato a grossi risultati evidenti nella differenza tra led freddi e lampade solo rosso e blu nella giusta proporzione di PPF. E l'esperienza mostra che tutti coltiviamo felicemente con i tubi fluorescenti 865, led coolwhite e simili. Anche l'UV e l'infrarosso di cui parli senza la lunghezza d'onda e soprattutto il loro relativo PPF possono dire tutto e niente. Ho recentemente acquistato una striscia led cosiddetta a spettro solare ma ancora non ho avuto il tempo di misurare lo spettro. Per la storia di Lonewolf, non credo sia la sorgente luminosa il trucco, ma la sua dedizione, l'esperienza e la cura dei dettagli che fanno la differenza. Mi sono impegnato varie volte ma poi resti sempre a bocca aperta quando vai a fare il confronto. Un altro e' Gerri Scotti la cui assenza ci fa tanto dispiacere. Dobbiamo fare un reality: Lonewolf e le sue piantine! Ma non credo sia molto d'accordo ahahahaha 2 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted April 4 18 minutes ago, joefish said: Da tutte le discussioni fatte con i colleghi di agraria e le letture le piante vogliono la luce solare.... in mancanza principalmente blu a 450 nm e rosso a 660 nm nel rapporto 3:7 non rigorosissimo. Beh… Diciamo che letto così questo dato va contro tutto quello che facciamo in tanti regolarmente (luce bianca >6000k)… Questo anche senza fare troppe misurazioni si può affermare! Quindi ribadirei che “le piante crescono nonostante le nostre cure” ma se sei @Lonewolf crescono meglio! 1 Share this post Link to post Share on other sites
Ciondolino 761 Posted April 4 4-5 messaggi ben assestati e sto Forum continua a farmi brillare gli occhi semplicemente LEGGENDO! Siete fortissimi! Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 6 Qualche foto ... qualità scarsa, ma rendono l'idea dell'effetto del rinvaso. C.annuum subito dopo il rinvaso il 30 marzo (sera) C.chinense subito dopo il rinvaso il 1 aprile (sera) C.annuum oggi, 6 aprile (mattino) C.chinense oggi, 6 aprile (mattino) Già che ci sono, alcune foto (scattate uno o due giorni fa) del mio attuale ambiente di coltivazione: scaffali con i neon e germ-box e tavolo di lavoro ... 8 Share this post Link to post Share on other sites
eleonora 1,520 Posted April 6 Provo un misto di invidia e ammirazione 1 1 Share this post Link to post Share on other sites
Pippo.. 453 Posted April 6 Le mie, seminate molto prima, sono molto più indietro. Di sicuro ho sbagliato terra (pH troppo alto) e di sicuro ho sbagliato tanto altro. Il prossimo anno inizio a correggere gli errori fatti... Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 13 Veloce aggiornamento, foto sempre scarse ... (devo decidermi a utilizzare di nuovo la reflex, anche se è più laborioso scaricare le foto ... ) Vista d'insieme I C.annuum I C.chinense Le piccoline nate da poco (il germ-box è spento). Dettaglio del Vietato; anche se la foto non è nitida, si intravede un bocciolo che si aprirà a breve, forse già domani. Nonostante la scarsa qualità si può forse notare che le piante manifestano tutte i segni di "edema", quei puntini simili a verruche che indicano condizioni di umidità e/o temperatura non ottimali. In effetti ora, con 4 plafoniere e complice anche il caldo esterno, la temperatura è salita parecchio; intorno agli scaffali sfiora i 30°C Conto di portare le piantine all'aperto prima possibile, ma vorrei mantenere isolati i fiori che stanno per sbocciare, quindi non vanno bene le solite serrette con copertura in tnt che devono per forza essere parzialmente aperte. Devo trovare il tempo e la voglia di predisporre le coperture integrali con rete anti-insetto. Intanto sono passato all'utilizzo dei sottovasi singoli per ogni piantina, mi consentono una distribuzione migliore rispetto all'uso di vaschette di vario tipo e anche un controllo migliore delle innaffiature. In effetti non servirebbero nemmeno i sottovasi, è molto raro che esca acqua dai vasetti, sono piuttosto risparmioso con l'acqua. Però in caso di necessità (poco tempo al mattino per impegni di lavoro fuori ufficio, per esempio) posso innaffiare da sotto, versando acqua direttamente nei sottovasi. 6 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 14 Stamattina innaffiando ho visto vari fiori aperti Eccone uno, varietà Vietato. In primo piano si intravedono le foglie con evidente fisiopatia (edema, una volta le chiamavamo enazioni). 1 Share this post Link to post Share on other sites
eleonora 1,520 Posted April 14 Ebbasta, se mi vuoi far morire di invidia capsica ci stai riuscendo. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 15 Le piante indoor non sono più a loro agio, troppo caldo (complice il caldo esagerato esterno e il fatto che momentaneamente non funziona il condizionatore in mansarda). Per qualche giorno mi sono arrovellato su come riuscire a preparare subito le serrette con rete a prova di insetto per evitare impollinazione incrociata sui fiori già aperti e sui tanti che si apriranno a breve. In questo periodo mi manca il tempo e (soprattutto) la voglia per questa preparazione. Poi mi sono reso conto che in realtà la mia preoccupazione era infondata. Non mi servono affatto semi puri dei C.annuum già in fiore, ho già semi in abbondanza e recenti per quelle varietà. I C.chinense sono ancora ben lontani dalla fioritura. Oggi nella pausa pranzo ho quindi preparato quanto serve per mettere in funzione sul balcone le piccole serrette provvisorie. E' un metodo già collaudato con successo l'anno scorso e ho tutto pronto (solo quanche difficoltà a trovare dove avevo messo questo o quello). Ecco le serrette in fase di preparazione (una già coperta con tnt) e alla fine (inclusa rete ombreggiante). Mancano solo ... le piante Le metterò all'aperto verso sera. In caso di forte maltempo, posso ritirarle indoor velocemente, la porta scorrevole della sala è proprio alle spalle delle serrette ... PS. Le serrette definitive sono molto più grandi, 160x80x120h. Queste sono, mi sembra, 60x60x120 5 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted April 15 Non credo sia complicato preparare delle serrette antinsetto… Il punto è più che altro capire tirando le somme quanto ne valga la pena! Facendo crescere le piante senza costringerle a rimanere piccole (che a quanto ho capito era un po’ la tua idea) si possono installare i classici sacchetti con cui si riescono ad isolare anche intere branche (che su di una pianta grande possono produrre quanto un’intera pianta compatta). Abbiamo l’esempio di Oban che così è riuscito per anni a produrre una gran quantità di semi. Di sicuro in questo modo senza stressarti ti potrai godere la coltivazione ed ottenere semi che basteranno per te e volendo anche per tutti i soci che ne facciano richiesta se vorrai distribuirli! Anche perché non dimenticare che pianta piccola=vaso piccolo=irrigazioni più volte al giorno in estate… Il senso di distribuire semi puri è quello di istruire le persone affinché venissero preservate le varietà pure; oramai in tanti anni e con tante letture a disposizione tutti i PF dovrebbero aver imparato come si producono semi puri e chi non lo ha ancora fatto ha tutto il materiale a disposizione per imparare… Semi puri da cui partire ne sono stati distribuiti in abbondanza negli anni e ce ne sono ancora abbastanza per cominciare se qualcuno ne avesse voglia… Dunque visto che non hai voglia e tempo che siano gli altri che invece ne hanno a riprodurle così possono scambiarle, associarsi e spedirle in associazione per conservarle e ricevere qualcosa che gli interessa in cambio… Insomma oramai anche se per lo più a distanza ci conosciamo da un po’ e sento di poterti dare un consiglio fraterno: non ucciderti a riprodurre nelle serrette anti insetto che secondo me sarà una faticaccia che non necessariamente avrà risultati migliori del classico isolamento che per quel che ci servirà negli anni a venire, basta e avanza! 1 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 15 17 hours ago, L0rdn40 said: Non credo sia complicato preparare delle serrette antinsetto… Per fare una cosa decente, cioè una rete cucita a parallelepipedo che si adatti bene alle serrette, servono 12,8 metri di cuciture (per due serrette). Non è certo sia possibile farle a macchina su quel tipo di retina ... bisogna provare. Il problema principale è quello. Quote Il punto è più che altro capire tirando le somme quanto ne valga la pena! Facendo crescere le piante senza costringerle a rimanere piccole (che a quanto ho capito era un po’ la tua idea) si possono installare i classici sacchetti con cui si riescono ad isolare anche intere branche (che su di una pianta grande possono produrre quanto un’intera pianta compatta). Abbiamo l’esempio di Oban che così è riuscito per anni a produrre una gran quantità di semi. Di sicuro in questo modo senza stressarti ti potrai godere la coltivazione ed ottenere semi che basteranno per te e volendo anche per tutti i soci che ne facciano richiesta se vorrai distribuirli! Anche perché non dimenticare che pianta piccola=vaso piccolo=irrigazioni più volte al giorno in estate… Il senso di distribuire semi puri è quello di istruire le persone affinché venissero preservate le varietà pure; oramai in tanti anni e con tante letture a disposizione tutti i PF dovrebbero aver imparato come si producono semi puri e chi non lo ha ancora fatto ha tutto il materiale a disposizione per imparare… Semi puri da cui partire ne sono stati distribuiti in abbondanza negli anni e ce ne sono ancora abbastanza per cominciare se qualcuno ne avesse voglia… Dunque visto che non hai voglia e tempo che siano gli altri che invece ne hanno a riprodurle così possono scambiarle, associarsi e spedirle in associazione per conservarle e ricevere qualcosa che gli interessa in cambio… Insomma oramai anche se per lo più a distanza ci conosciamo da un po’ e sento di poterti dare un consiglio fraterno: non ucciderti a riprodurre nelle serrette anti insetto che secondo me sarà una faticaccia che non necessariamente avrà risultati migliori del classico isolamento che per quel che ci servirà negli anni a venire, basta e avanza! Il principale scopo delle reti anti-insetto non è la produzione di semi puri, ma salvare i frutti dalle punture di cimici. Il danno delle punture è diretto (metà frutti da buttare) e indiretto (necessità di controllare attentamente ogni singolo frutto da tagliare per l'essiccazione o la conservazione sottaceto, impossibilità di conservare jalapeño sottaceto interi ecc). Coltivare nelle condizioni dell'anno scorso non ha senso. Scotti, che ha lo stesso problema, ha espresso in modo perfetto il concetto: raccolta con due secchi, uno piccolo per i frutti buoni e uno grande per quelli da buttare. In altri ambienti il problema è meno rilevante, p.es. anche da mia mamma. Qui a casa ci sono le condizioni ideali per le cimici; poche coltivazioni appetibili nei dintorni, coltivazione di frutti gustosi vicino alla casa (condizione che preferiscono all'aperta campagna), piante in alto sul balcone, ampia superficie di ingresso (12 metri) ... praticamente la situazione perfetta per le maledette ... Già coltivando in basso, in terrazza, il problema era meno grave (ma la terrazza non è più disponibile). La produzione di semi puri è un plus, ma mi va bene sia solo per alcune varietà di C.chinense. Per i C.annuum posso benissimo usare i soliti sacchetti, solo per l'unica varietà dove i semi che abbiamo non sono recentissimi. L'irrigazione in vasi non è un problema; con la nuova centralina posso programmare un numero illimitato di cicli giornalieri a orari a scelta e di durata a scelta. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 16 Per dare un'idea del problema, ancora non si vedono cimici in circolazione qui a casa (in aperta campagna mi dicono che è pieno), ma stamattina, quando ho portato nelle serrette le prime piante (ieri sera non avevo fatto in tempo), ho trovato una cimice asiatica nascosta nel risvolto della copertura in tnt delle serrette (prontamente "terminata"). 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted April 16 5 minutes ago, Lonewolf said: Per dare un'idea del problema, ancora non si vedono cimici in circolazione qui a casa (in aperta campagna mi dicono che è pieno), ma stamattina, quando ho portato nelle serrette le prime piante (ieri sera non avevo fatto in tempo), ho trovato una cimice asiatica nascosta nel risvolto della copertura in tnt delle serrette Furba lei! Perché faticare quando sai che da qui ad un mese ti serviranno una gran varietà di prelibatezze?! Battute a parte è chiaro ora quale sia il problema, ovviamente dove non passa la cimice non passa nemmeno l’insetto impollinatore, ancor peggio nemmeno il predatore mentre i parassiti si quasi tutti, ma almeno per la prima cosa l’azione del vento dovrebbe bastare. Curioso a questo punto dei risvolti! Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 16 10 minutes ago, L0rdn40 said: non passa nemmeno l’insetto impollinatore, ancor peggio nemmeno il predatore mentre i parassiti si quasi tutti, ma almeno per la prima cosa l’azione del vento dovrebbe bastare. L'azione del vento non è significativa per l'impollinazione dei peperoncini (altrimenti non funzionerebbe nemmeno l'isolamento con sacchetti in organza e altri materiali dove il polline potrebbe passare). Vero che la rete anti-insetti non ferma certi insetti molesti, per esempio tripidi e acari tarsonemidi, ma ferma i loro predatori. Questo potrebbe essere un problema ... Comunque sto ancora meditando su come fare ... con l'unica certezza che meglio avere pochi frutti sani che tanti mezzi rovinati. A parte le enormi difficoltà per i sottaceti (che adoro), la preparazione di C.chinense per l'essicazione richiede un tempo almeno cinque volte maggiore rispetto a qualche anno fa. La differenza tra tagliare in velocità prestando solo attenzione che non ci sia marciume interno e osservare con la massima attenzione ogni singolo pezzo tagliato ... 2 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 16 2 hours ago, Lonewolf said: osservare con la massima attenzione ogni singolo pezzo tagliato ... il che per uno "miope invecchiato" come me comporta di togliersi gli occhiali e "piantare il naso" quasi dentro i frutti ... operazione che a lungo andare con i super-hot causa qualche effetto collaterale 1 Share this post Link to post Share on other sites
Ciondolino 761 Posted April 16 1 hour ago, Lonewolf said: ... il che per uno "miope invecchiato" come me comporta di togliersi gli occhiali e "piantare il naso" quasi dentro i frutti ... operazione che a lungo andare con i super-hot causa qualche effetto collaterale È pur sempre ARTE! Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 16 Naturalmente prima di metter fuori le piante (solo alcune, per ora) ho verificato il meteo per i prossimi giorni. Le previsioni per oggi guardate ieri sera erano tranquille; nuvoloso, venticello lieve, temperatura moderata, niente pioggia. Previsto vento più forte solo venerdi ... Ora tira vento con raffiche a 35 km/ora e il sole spacca i sassi ... Ovviamente le previsioni per oggi sono cambiate, prevista anche pioggia in serata. Nelle serrette le piante sono ben protette, ma come primo giorno ho preferito riportarle indoor per un po', davanti alla vetrata che si affaccia sul balcone. Spesso per definire quanto complesso sia il meteo, si dice che basta un battito d'ali di farfalla in un paese lontano per modificare le previsioni. Forse è una esagerazione, ma dopo anni di esperienza posso affermare senza tema di smentita che per far alzare il vento e peggiorare il meteo locale basta semplicemente portar fuori un po' di piante 3 3 Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,288 Posted April 16 Beh io sabato ho messo a dimora il Neyde svernato e sono tre giorni che tira un vento bestiale qua da me, da far male anche a me, spero che non muoia la mia unica pianta di Neyde e spero di ritrovare domattina i due frutti isolati ancora attaccati, ma dubito, perché anche ora c'è una mezza bufera Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,628 Posted April 16 Adesso fuori c'è anche freddo Sempre così; 10 giorni di bel tempo, caldo eccezionale, niente vento. Metti fuori le piante, diventa subito scandinavia 1 1 Share this post Link to post Share on other sites
eleonora 1,520 Posted April 17 16 hours ago, leonidas said: Beh io sabato ho messo a dimora il Neyde svernato e sono tre giorni che tira un vento bestiale qua da me, da far male anche a me, spero che non muoia la mia unica pianta di Neyde e spero di ritrovare domattina i due frutti isolati ancora attaccati, ma dubito, perché anche ora c'è una mezza bufera Ti prego falle scudo con il tuo corpo, ma salvala... 3 Share this post Link to post Share on other sites