Oban 9,508 Posted February 6, 2022 Dopo un po' di necessario riposo, è arrivato il momento di seminare per la nuova stagione, la nona per me. Con oltre un mese di ritardo rispetto alle mie ultime semine, nei giorni scorsi ho provveduto a mettere i semi nel germbox. In realtà una semina ad inizio Febbraio, la considero comunque in largo anticipo in confronto al ciclo naturale che posso rispettare nella mia zona climatica. Mi aspettano non meno di tre mesi di coltivazione indoor, prima che possa iniziare a mettere le piante a dimora all'esterno, quattro per farlo in sicurezza. La lista che è venuta fuori è, inesorabilmente, più lunga di quella inizialmente prevista. Qualche piccolo aggiustamento lo farò subito, in base alle germinazioni ottenute, per altre aggiunte sarà meglio aspettare le idi di Marzo. Non cambia di molto l'ossatura della lista, la scelta delle varietà è ben ponderata in base ai miei gusti ed alle preferenze di impiego dei frutti che ho affinato in questi anni. Prima ancora di illustrare brevemente la lista, ringrazio tutti quelli che si sono adoperati per produrre e fornire i semi, apprezzo ogni vostro singolo sforzo. Largo spazio ai C.annuum, quasi tutte novità per valutarne la bontà dei frutti e possibilmente replicarli in purezza e documentarli. I Lazzaretti li aggiungerò in abbondanza con la seconda semina, non possono mancare. Soli due C.chinense, entrambi SuperHot, il Bombay Morich è tra le varietà storiche che ho più apprezzato in passato, i semi iniziano ad essere molto datati e non è il caso di perdere questa varietà. Il Bhut Jolokia Solid Gold invece l'ho ricoltivato proprio nel 2021 ma ho sbagliato la dimora definitiva ed ho raccolto solo una manciata di ottimi frutti. Eccezionalmente rientra subito in lista, di prepotenza. In realtà ci saranno parecchie piante di incroci interspecifici tra la Annuum clade come i C.annuum x C.chinense che considero quasi dei mangerecci. Il sapore e gli aromi finora ottenuti sono molto più vicini a questa ultima specie, sebbene meno accentuati, ma con livelli di piccantezza alti, mai estremi, perfetti per essere apprezzati dai palati meno allenati o per essere presi a morsi senza troppo timore. Una semina così anticipata è giustifica soprattutto dalla massiccia presenza di C.pubescens, al momento ho previsto dalle trenta alle trentacinque piante di questa specie. Buona parte di queste piante è riservata alla stabilizzazione dei miei C.pubescens, i Rocoto d'Abruzzo. Considerando anche la stagione in cui li concepiti e realizzati, sono al quinto anno consecutivo di coltivazione e confido di vederli, prima o poi, stabilizzati. La scelta delle varietà è anche qui dettata dall'utilizzo dei frutti, adoro i Rocoto grandi e dalla forma globosa, i più indicati per cucinare i Rocoto ripieni. Altre varietà dalle forme oblunghe li impiegherò in altre preparazioni, come le marmellate con e di Rocoto. Al solito non mancheranno i Wilds ma sto comunque svernando al freddo qualche esemplare che probabilmente regalerò in primavera. Sono in attesa che mi vengano recapitati i semi dall'Associazione Pepperfriends per aggiungere un'accessione che non ho ancora coltivato di Capsicum eximium, del CAP 470 abbiamo pochi semi puri e manca la scheda per il nostro Database. Il Capsicum cardenasii, CGN 20497 non sono riuscito a farlo germinare l'anno scorso e vorrei documentare anche questa accessione, leggermente differente da quella USDA. L'obiettivo di ottenere un Chiltepin di colore verde è rimandato solo a fine primavera. In lista ci sono incroci dai nomi esageratamente lunghi che indicano alcuni dei Rocopica ottenuti in questi anni, dal classico colore rosso a quelli gialli, marroni o verdi. Per il consumo a crudo li preferisco nettamente rispetto ai Rocoto dai quali derivano, essendo poi i frutti decidui, succosi e dalla piccantezza alta, li impiego nella preparazione di ottime salse fermentate. A chiudere la lista non poteva che esserci una perla di una bellezza immediata, di quelle che attirano e soddisfano al solo sguardo. 9 Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted February 6, 2022 Bellissima presentazione della coltvazione Daniele. Lista superinteressante. I Rocoto d' Abruzzo mi fanno venire in mente 'Dalle Ande agli Appennini' - citando all' inverso Edmondo De Amicis. Che ti dico..... un grosso in bocca al lupo per la coltivazione ! 2 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 6, 2022 12 minutes ago, Rapace said: I Rocoto d' Abruzzo mi fanno venire in mente 'Dalle Ande agli Appennini' - citando all' inverso Edmondo De Amicis. Bellissimo, in effetti è avvenuto proprio così. Per gioco! Share this post Link to post Share on other sites
Vincer 4,834 Posted February 7, 2022 Ciao Daniele....ottima lista e ottima introduzione. Buona coltivazione!!! Ciao Vincenzo Share this post Link to post Share on other sites
nipotastro 1,449 Posted February 7, 2022 Notevole! Buona nuova avventura! Share this post Link to post Share on other sites
Fuzze 52 Posted February 7, 2022 Complimenti per la quantità e varietà scelte! Buon anno di coltivazione! Share this post Link to post Share on other sites
Batigolle 1,174 Posted February 7, 2022 Buona coltivazione ! Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 9, 2022 Una semina con così tante varietà ed un gran numero di semi va effettuata con il massimo dell'attenzione, per evitare accidentali mescolamenti che possono avvenire dalla disinfezione dei semi, al risciacquo, fino all'effettiva posa dei semi nel germbox. Dalla lastra in Rockwool, sempre la stessa che impiego da 5 anni esclusivamente come substrato di germinazione, ricavo i singoli cubetti dai inserire nelle caselle del portaminuteria. Quest'anno per la disinfezione dei semi ho utilizzato una soluzione di acqua e candeggina (9:1). Rispetto alla disinfezione in con TSP, il Sodio Fosfato Tribasico (Na3PO4) ho potuto evitare il doppio risciacquo dal disinfettante, accorciando notevolmente i tempi. Dopo 10 minuti di immersione nel disinfettante, si scolano i semi e dopo un abbondante risciacquo, si possono posare i semi sul substrato di germinazione secondo l'ordine che si è stabilito prima. Un piccolo accorgimento, prima della disposizione dei semi, conviene bagnare la lana di roccia per far aderire bene i semi appena scolati sul substrato di germinazione. In passato mi è successo, a causa di mie manovre maldestre, di osservare qualche seme saltare da una casella all'altra. Un'accurata disinfezione preliminare dei semi è sempre consigliata, anzi imprescindibile, considerando il tempo e le risorse che dedichiamo successivamente alle nostre piante. Una volta distribuiti i semi negli appositi spazi, si inserisce la sonda del termostato nelle caselle riservate e si può far partire il cavo termico, da 80W e lungo 5 metri nel mio caso. Nei primi giorni imposto la temperatura massima del termostato a 25°C, dal terzo giorno salgo a 27°C. Con un po' di isteresi dovuta al cavetto termico molto potente, si va da un minimo di 26°C ad un massimo di 30°C nei minuti successivi a quando il temostato stacca l'alimentazione al cavo termico. Valori intorno ai 27,5 °C sono buoni parametri per la germinazione dei semi, umidità molto alta, deve formarsi la condensa sul coperchio, la luce non è necessaria in questa fase. 7 Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted February 9, 2022 Notare la 'finezza' che anche io ho applicato in passato. Per ottimizzare lo spazio si possono mettere nella stessa 'celletta' semi neri di Rocoto con semi di colore pagllierino di altre specie...... in questo modo è impossible sbagliarsi ed in ogni cella posso far germinare due varietà contemporaneamente senza rischio di 'marcare' in modo sbagliato i semi germinati 4 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 12, 2022 Certamente ha i suoi vantaggi questo metodo per ottimizzare gli spazi in caso di tanti set di semi da mettere a germinare, ma ha anche alcuni svantaggi. Primo fra questi è che se si mettono tanti semi, nel giro di qualche giorno o settimana si forma un groviglio di radichette e poi piantine, che possono confondersi. In questo caso conviene interrare subito i semi germinati, prima che si intreccino. Inoltre se compare della muffa su un set di semi, si può propagare facilmente al secondo set di semi adiacente, contaminandoli. Il primo controllo all'interno del germbox l'ho effettuato a distanza di 60 ore dalla posa su lana di roccia, proprio per controllare l'eventuale formazione di muffa intorno ai semi. Day 2,5 Tutto nella norma, ad eccezione di una leggera patina si è formata intorno ai semi di Rocoto Sukania, da me estratti un paio di giorni prima e non ancora asciutti. I semi di questo Rocoto sono abbastanza irregolari, oltre che nettamente più chiari di altri semi dei C.pubescens. Devo aver lasciato anche qualche porzione di polpa che, ancora fresca, facilita la formazione di muffa. Non ho avuto tempo per disinfettare nuovamente i semi disposti di quella casella, ho rimandato questa operazione al giorno successivo ed a 96 ore dalla posa, si presentavano così. Day 4 Di norma prima si ripuliscono e meglio è, in quanto immergere nel disinfettante (per quanto blando) eventuali radichette appena fuoriuscite, può pregiudicarne la vitalità stessa del seme germinato. Si cambia il cubetto in Rockwool contaminato, ma a prescindere da questo, la muffa si può sempre riformare, anche dopo una seconda accurata disinfezione. Fortunatamente il giorno dopo della seconda pulizia, è germinato un seme e l'ho interrato immediatamente, come sono solito fare con tutti i semi che metto a germinare. Ah, la prima radichetta della stagione è spuntata in 60 ore proprio dal Rocoto Sukanya x Capsicum eximium, White Flower (F1) che avevo estratto qualche settimana prima da un frutto di fine stagione. In realtà poi, il primo ad emergere dal terreno è stato Rocoto Cuzco Manzano Amarillo ed in mia assenza, al buio, ha filato parecchio. Essendo un caso isolato, non ho interrato altri semi di questa varietà, proverò a recuperarla al momento del rinvaso, interrandola un po' di più. 4 Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted February 12, 2022 2 hours ago, Oban said: Tutto nella norma, ad eccezione di una leggera patina si è formata intorno ai semi di Rocoto Sukania, da me estratti un paio di giorni prima e non ancora asciutti. sono quelli nella seconda foto prima fila in basso al terzo posto? sembra proprio quella cosa che abbiamo riscontrato in tanti e discusso poco tempo fa. Alla fine niente di che, i semi germinano tranquillamente. se non lo fanno no credo sia da imputare a questo fenomeno. mia idea, eh. Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted February 12, 2022 2 hours ago, joefish said: sono quelli nella seconda foto prima fila in basso al terzo posto? sembra proprio quella cosa che abbiamo riscontrato in tanti e discusso poco tempo fa. Alla fine niente di che, i semi germinano tranquillamente. se non lo fanno no credo sia da imputare a questo fenomeno. mia idea, eh. Confermo, anche a me sembra quella sorta di “mucillagine”. Ho fatto un test per capire se fosse muffa mettendo in uno scomparto dei semi con polpa non disinfettati. È del tutto diversa la muffa che si presenta come una peluria bianca che poi tende a scurire. Queste sono proprio goccioline e rimangono così, tendono solo ad infittirsi. Share this post Link to post Share on other sites
Al Caloide 39 Posted February 13, 2022 Buona coltivazione Oban e in bocca al lupo con il Rocoto d'Abruzzo. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 14, 2022 On 2/12/2022 at 5:40 PM, joefish said: sono quelli nella seconda foto prima fila in basso al terzo posto? Si certo, l'unico set di semi sul quale si è manifestata. Quote sembra proprio quella cosa che abbiamo riscontrato in tanti e discusso poco tempo fa. Alla fine niente di che, i semi germinano tranquillamente. se non lo fanno no credo sia da imputare a questo fenomeno. mia idea, eh. Dopo averli disinfettati nuovamente non si è più riformata. Quei semi nei giorni successivi sono germinati tutti, 10 su 10, li ho eliminati dal germbox proprio ieri dopo aver ottenuto la piantina che desideravo coltivare. On 2/12/2022 at 8:27 PM, L0rdn40 said: Confermo, anche a me sembra quella sorta di “mucillagine”. Ho fatto un test per capire se fosse muffa mettendo in uno scomparto dei semi con polpa non disinfettati. È del tutto diversa la muffa che si presenta come una peluria bianca che poi tende a scurire. Queste sono proprio goccioline e rimangono così, tendono solo ad infittirsi. Qualsiasi sia la natura, non ho piacere ad interrare semi che mostrano evidenti alterazioni, anche se poi può essere innocuo farlo. On 2/13/2022 at 1:52 AM, Al Caloide said: Buona coltivazione Oban e in bocca al lupo con il Rocoto d'Abruzzo. Grazie, il grosso degli sforzi nella selezione è stato concentrato negli anni precedenti, adesso si tratta solo di continuarli a replicarli in purezza. Insomma, nulla di più facile! 2 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 14, 2022 Le germinazioni procedono secondo le aspettative, mi sono stati recapitati i semi dall'Associazione ed in settimana li ho aggiunti. Ho aggiunto altri semi di Bombay Morich oltre ai 6 che avevo in casa, sempre prodotti nel 2014. Il giorno dopo ne germinato uno ed oggi è emerso dal terreno, ottimo ma ho sprecato tutti i semi aggiunti successivamente. Sono spuntate un paio di radichette del Portokolova Fifironka, per i Wilds aggiunti assieme ci sarà da aspettare ancora un po'. L'Hangjiao 4 Space Pepper Comet's Tail ha tardato un po' ma sono in attesa che emerga dal terreno. I Rocoto sono germinati quasi tutti, del Rocoto Arequipa Amarillo avevo solo tre semi e l'unico germinato non è più emerso dal terreno. Può succedere quando si impiegano così pochi semi, oggi ho aggiunto il Rocoto Marlene che avevo prodotto nel 2016, dovrebbero essere ancora vitali. 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted February 14, 2022 @Oban Rocoto Puno Blanco è germinato? Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 14, 2022 Si, ho ottenuto due plantule ed ho interrato un terzo seme germinato, sono in attesa che emerga dal terreno. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 17, 2022 Dopo aver seminato ho provveduto a preparare il terriccio per questa fase, la più importante e delicata per le giovani piantine. Il substrato di coltivazione sarà lo stesso degli ultimi anni. On 1/22/2021 at 9:38 AM, Oban said: Al solito, utilizzo il terriccio Neuhaus Klasmann Huminsubstrat N3 per tutte le fasi di coltivazione: semina, rinvaso intermedio e rinvaso definitivo; l'unica cosa che vario nella composizione del substrato, durante le distinte fasi, è la tipologia e la percentuale degli inerti, oltre all' eventuale aggiunta di concime. Neuhaus Klasmann Huminsubstrat N3 (785).pdf NEUHAUS.pdf In realtà si tratta di un substrato da semina dalla struttura super fine, adatta ai contenitori alveolari più piccoli. Miscelato con inerti, ammendanti e concimi, andrà bene anche per il rinvaso definitivo, del resto il substrato si è rivelato valido per le piante coltivate negli ultimi 4 anni. Sfruttando due grossi mastelli ho mescolato velocemente inerti ed ammendanti al terriccio, bastano pochi passaggi da un vaso ad un altro per trovarsi il substrato pronto all'uso. Per la fase di semina ho mescolato: 25 L di terriccio 5gr/L di leonardite in polvere 30% di agriperlite 3gr/L di osmocote Quest'ultimo è un concime a lento rilascio, non necessario nella fase di semina, ma non so ancora quando potrò effettuare i primi rinvasi e quest'anno l'ho aggiunto se dovessi ritardarli. Poi ho trasferito il substrato in comodi secchi con coperchio ermetico, in questo modo è sempre pronto per interrare i semi appena germinati. 3 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 17, 2022 Le germinazioni intanto procedono, ho fatto qualche aggiunta di semi e varietà in un secondo momento, ma il grosso dei semi aggiunto ad inizio mese sta germinando bene. Per tenere traccia di tutte le radichette che interro, uso sempre il solito file excel che segue lo schema del portaminuterie a 24 spazi. Riporto solo la data di comparsa della radichetta come riferimento per capire se i semi interrati tardano, oltre le aspettative, ad emergere dal terreno. Il colore blu indica che il seme è stato interrato, quando si forma l'archetto o si liberano i cotiledoni, cambio il colore della casella in verde. Ovviamente il foglio di lavoro si può stampare e prendere nota alla vecchia maniera man mano che compiono le nuove radichette. In questo modo riesco a tenere traccia di tutto quello che voglio coltivare e sto interrando, senza fare ogni volta un censimento di tutte le piante ma soprattutto per evitare di coltivare troppi doppioni che non saprei a chi regalare in questo periodo. 3 Share this post Link to post Share on other sites
Alexrm 5,005 Posted February 18, 2022 Bella lista!! Grande Buona coltivazione!! Share this post Link to post Share on other sites
Toolshed 4,341 Posted February 18, 2022 ciao Daniele e complimenti, dalla lista, ai tuoi post, alle foto ed i commenti esplicativi. Non ti smentisci mai! un solo chinense......STRANO che hai messo proprio quello eh! auguri per la coltivazione 2022! un abbraccio Dario Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted February 18, 2022 2 hours ago, Toolshed said: ciao Daniele e complimenti, dalla lista, ai tuoi post, alle foto ed i commenti esplicativi. Non ti smentisci mai! un solo chinense......STRANO che hai messo proprio quello eh! auguri per la coltivazione 2022! un abbraccio Dario E' scritto troppo piccolo..... che ha messo il Fatalii ? Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 18, 2022 6 hours ago, Toolshed said: un solo chinense......STRANO che hai messo proprio quello eh! Con poco spazio per questa specie la scelta è scontata, uno trai SuperHot Indiani, tutto un altro mondo. Si, il Bombay Morich mi aveva colpito, l'ho coltivato già due volte da fonte dei semi diversa ma quest'anno coltivo i semi dell'Associazione. Sono ancora più fiducioso! 3 hours ago, Rapace said: E' scritto troppo piccolo..... che ha messo il Fatalii ? I Cosii Gialii sono mal digeribili/indigeribili pure in foto! E pensare che c'è gente che mal tollera i peperoni, gli si "ripropongono". 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 22, 2022 Le germinazioni iniziano a diradarsi nel tempo ma quasi tutte le varietà sono nate, mancano all'appello qualche Rocoto, un Rocopica ed il Capsicum eximium, CAP 470. Ho interrato due semi di Capsicum cardenasii, CGN 20497 ad appena 8 giorni dalla posa su lana di roccia, una terza radichetta è appena comparsa al decimo giorno. L'anno scorso devo aver sbagliato qualcosa, non ottenni nessuna germinazione da questa accessione. Non appena interro i semi germinati, metto i bicchierini all'interno del Germbox per garantire ai semi la stessa temperatura del porta minuterie. Il primo errore della stagione l'ho commesso nei giorni scorsi, qualche ansa del cavetto termico l'ho frettolosamente poggiata sul coperchio del porta minuteria dove ci sono i semi e, fornendo calore dall'alto invece che dalla base della scatolina di plastica, ho cotto qualche radichetta per l'alta temperatura. Per fortuna avevo interrato già quasi tutto ma le radichette non interrate hanno assunto una colorazione più scura, erano più corte e prive di peli radicali, quasi certamente lo sviluppo è compromesso in questi casi. Via via che si formano gli archetti, tolgo i bicchierini con le plantule appena fuoriuscite dal terriccio e le metto sotto la luce fredda della IKEA SAMLA - Contenitore 65 L - LED Lightbox. Al solito sto impiegando i bicchierini da caffè da 80cc, i rinvasi seguiranno grossomodo la pianificazione degli anni passati: On 1/22/2021 at 10:17 AM, Oban said: Per la semina, o meglio per l'interramento dei semi appena germinati, ovvero quando compare la radichetta dai semi posti nel germbox, impiego i classici bicchierini da caffè da 80cc di capienza. In questo modo posso impiegare poco substrato, interrare tanti semi e coltivare molte piante in poco spazio fino a selezionare quali intendo tenere per me, le più vigorose. Il substrato garantisce non meno di 4 settimane di autonomia per la crescita delle plantule senza andare incontro ai primi segni di carenza dei nutrienti. Dopo un mesetto circa dalla comparsa dei cotiledoni, è il momento del primo rinvaso intermedio, impiegherò vasi di questa capienza: Vaso Quadro Alto 7x7x10h 0,5 L In questo modo l'aggiunta del nuovo substrato darà una buona spinta vegetativa alle piantine ed il nuovo terriccio sarà meno soggetto alla compattazione dovuta alle precedenti innaffiature. Per i successivi rinvasi intermedi utilizzerò: Vaso Quadro 10x10x12h 1 L Vaso Quadro Alto 10x10x17h 1,4 L Vaso Quadro Alto 13x13x18h 2,5 L Vaso Quadro Alto 15x15x20h 3,5 L La scelta del vaso del secondo rinvaso intermedio sarà basata sul diverso sviluppo delle singole piante e potrò livellare le altezze delle piante all'interno della lightbox in base al portamento delle piante. Non appena le temperature minime della mia zona lo consentiranno, a Maggio inoltrato, le piante finiranno a dimora definitiva, a terra o in vasi più capienti. 3 Share this post Link to post Share on other sites
Toolshed 4,341 Posted February 22, 2022 tanti rinvasi intermedi sono un bel lavoraccio, specie se si gestiscono tante piante come nel tuo caso, d'altro canto, è innegabile il beneficio di cui godono le piantine nell'avere sempre terriccio fresco e ricco ad intervalli regolari, ed avere una pianta robusta e vigorosa all'inizio del periodo "clou", ovvero a primavera più o meno inoltrata, è un'ottima premessa per una produzione precoce ed abbondante. Share this post Link to post Share on other sites