L0rdn40 3,924 Posted December 1, 2020 Grazie! Il colorito a dire il vero è merito della ricetta PF che non smetterò mai di consigliare. Poi, da quando ho messo le luci bianche, sta migliorando anche nel portamento e nello stato di salute delle foglie. Share this post Link to post Share on other sites
leo72 1,383 Posted December 1, 2020 42 minutes ago, L0rdn40 said: Grazie! Il colorito a dire il vero è merito della ricetta PF che non smetterò mai di consigliare. Poi, da quando ho messo le luci bianche, sta migliorando anche nel portamento e nello stato di salute delle foglie. Intendi la ricetta per il terriccio?in effetti si è una buona terra,le luci neon o CFL? Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 1, 2020 9 minutes ago, leo72 said: Intendi la ricetta per il terriccio?in effetti si è una buona terra,le luci neon o CFL? Si, mi riferivo alla ricetta per il terriccio di Claudio. Certo, non é l’unica opzione, si può benissimo comporre un buon terriccio in 1000 diversi modi però, per chi non ha dimestichezza, rappresenta sicuramente un’ottima soluzione pronta. L’ho usata con molto successo anche per rinvasare un’albero di limoni a innesto basso che tengo in un vaso grande. Per le luci utilizzo 2 lampade LED 6500K da 38W l’una per ripiano nello scaffale e 3 fari LED 6500k da 30W l’uno nella serra. Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted December 1, 2020 In bocca al lupo per la nuova stagione capsica 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 2, 2020 Dopo le prime avvisaglie di qualche possibile complicazione nella coltivazione, ho deciso che non sarei stato a guardare con le mani in mano. Ho cambiato il terriccio a tutte le plantule in bicchierino, a quelle con le radici già formate ho effettuato un rinvaso con ricetta PF in vaso 10 cm. Poi ho effettuato una potatura di pulizia su alcune piante con foglie sospette e somministrato un antifungino. Infine, forse non servirà alle piante ma serve a me per stare più tranquillo, ho disinfettato TUTTO con la candeggina (scaffali, pavimento ecc..). Ora mi sento decisamente più sereno! 3 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 3, 2020 Ho iniziato a preparare l’orto per l’estate. Il primo riquadro piccolo é dove ho avuto il problema con l’acrata che probabilmente é stata affetta e stroncata da “bacterial wilt”. Parlando con i miei del progetto di predisporre un orto totalmente naturale che possa far a meno anche della concimazione minerale, é venuto fuori che mia nonna materna, la quale ha sempre lavorato la terra, piantava nel periodo invernale aglio e cipolla ovunque perché sennò gli ortaggi estivi “uscivano malati”. Sono scettico sui “rimedi della nonna”, nel senso che credo ci siano delle convinzioni che in passato venivano esasperate per affermare in maniera forte pratiche utili alla sopravvivenza. In questo caso credo che nel periodo di riposo venissero messi a dimora aglio e cipolla perché sono colture invernali che non impoveriscono il terreno. Tuttavia mi son detto che tentar non nuoce ed ho lavorato questo spazio aggiungendo della torba per arricchire il terreno (l’aglio non ama i concimi in generale e deperisce con quelli organici, forse a piante mature spargerò cenere che pure sembra possa fungere da “disinfettante” del terreno) e messo a dimora dei bulbi di aglio rosa. Nel secondo riquadro ci sono in coltivazione friarielli (cime di rapa) e scarola (Cichorium endivia). Nell’ultimo riquadro ho vangato il terreno e sparso letame maturo + humus di lombrico. Di tanto in tanto lo lavorerò ed a marzo-aprile accoglierà i rocoto. Manca ancora qualche pezzo in cui credo di eseguire quest’ultima lavorazione. Sto valutando di aggiungere un po’ di torba acida. 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 3, 2020 Ultimi scatti alla più piccola che oggi andrà in adozione. Tre giovani rocoto in una serretta stanno stretti e, andando verso la maturità, gli altri due stavano sovrastando la più piccola. Starà sicuramente meglio nella nuova casa! Rocoto mini olive Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 3, 2020 Jalapeno Brown Seminato per tentare un incrocio con lo Jalapeno Numex Lemon Spice al fine di ottenere in F2 uno Jalapeno Green. Forse non gradisce i piani, dall’aspetto é bello incazzato! Not Chiltepin X Cheiro Roxa F1 Scheda ibrido: http://www.pepperfriends.com/forum/topic/17709-not-chiltepin-x-cheiro-roxa-capsicum-annuum-var-glabiusculum-x-capsicum-chinense-jacq/ Pimenta De Paolo Black X Cayenne Golden F1 Scheda ibrido - by Oban: http://www.pepperfriends.com/forum/topic/17665-pimenta-de-paolo-black-x-cayenne-golden-capsicum-annuum-x-capsicum-annuum/ 2 Share this post Link to post Share on other sites
RocotoD 747 Posted December 4, 2020 Buon inizio di stagione! 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 4, 2020 Rotabasco Rocoto Mini Olive 3 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 4, 2020 (Rocoto Big Brown X Rocopica OB03 (F1 ) OB02) X (Rocoto Stolen Yellow X cap 500 (F1) OB01) (F2) OB05 LN01 (P.S. @Oban gli troviamo un soprannome più corto? ) Vedo un po’ di cap 500 in lei. Questa pianta rappresenta l’obiettivo della mia seconda semina invernale: molte piante piccole, in vaso piccolo, che si spera possano produrre qualche frutto. Ghostly Jalapeno X Bhut Jolokia Rust (F2) LN01 Colori del Bhut Jolokia Rust e fiori da chinense che però nascono 1 per nodo. Il fiore di quest’ultima foto é al momento il miglior candidato ad essere la prima allegagione indoor. Ghostly Jalapeno X Bhut Jolokia Rust (F2) LN02 Una particolarità da evidenziare. LN01 é molto più chinense rispetto a LN02. Questo é evidente confrontando i colori della pianta. Pensare che sono la stessa varietà ibrida in F2.. 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 5, 2020 Le piante della stagione 2020 continuano a resistere. Stavo spazzando il terrazzo approfittando di una bella giornata e notavo che questo rocoto in particolare sta diventando un gigante, pensate che quello sotto é un vaso da 30 cm... Se dovessi riuscire a portarla così fino a primavera, effettuerò un rinvaso in un vaso enorme (45 - 50 cm) e sono estremamente curioso di vedere cosa succede! Rocoto Rosso P.S. Questa é una delle poche piante che non sta nemmeno in terriccio composto come da ricetta PF. L’ho composto io con un buon universale PH 8.5 già alleggerito con lapillo, ammendante a base di torbe umificate pellettato (circa 30%), 10% argilla espansa e concime yara power NPK 11-22-16. Ultimamente ha ricevuto qualche irrigazione con sangue di bue e concime per piante verdi.. 2 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 5, 2020 Not Chiltepin X Cheiro Roxa F1 Direi che per essere in F1, questo mio primo ibrido é abbastanza azzeccato con le finalità riportate nella scheda! Promette molto bene.. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted December 6, 2020 On 12/4/2020 at 8:55 PM, L0rdn40 said: (Rocoto Big Brown X Rocopica OB03 (F1 ) OB02) X (Rocoto Stolen Yellow X cap 500 (F1) OB01) (F2) OB05 LN01 In realtà puoi chiamarla (Rocoto Big Brown X Rocopica OB03 (F1 ) OB02) X (Rocoto Stolen Yellow X cap 500 (F1) OB01) (F2) LN01 oppure (RBB X Rocopica OB03 (F1) OB02) X (Stolen X CAP 500 (F1) OB01) (F2) LN01 OB05 non è più necessario, basta segnarsi o ricordarsi che è nato da semi puri della pianta (F1) OB05 per tracciare negli anni l'evoluzione dell'incrocio in fase di stabilizzazione. On 12/4/2020 at 8:55 PM, L0rdn40 said: (P.S. @Oban gli troviamo un soprannome più corto? ) è una scelta quella di non dare un nome prima che si proceda all'effettiva stabilizzazione di un incrocio. Io mi riporto i nomi di ciò che coltivo in firma per averli sempre a disposizione per essere copiati e incollati. Ad ogni modo sempre di un Rocopica si tratta, o di qualcosa di molto simile. 13 hours ago, L0rdn40 said: Direi che per essere in F1, questo mio primo ibrido é abbastanza azzeccato con le finalità riportate nella scheda! Promette molto bene.. Essendo quello delle foglie scure un carattere dominante rispetto a quelle verdi, non sarà difficile selezionare fin da subito le plantule dalle foglie più scure. 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 7, 2020 Oggi continua l’esperimento sulla germinazione dei wild che riporto in spoiler. Spoiler On 11/28/2020 at 11:51 PM, L0rdn40 said: Quest’anno vista la quantità di semi che ho, non ci sarà una vera e propria lista ma quest’ultima sarà in continuo aggiornamento. Troverò il modo per aggiornarla man mano, intanto però ho delle certezze su cui ho già iniziato a lavorare e sono dei wild che andranno in un’aiuola che ho intenzione di costruire in terrazzo utilizzando dei vasi rettangolari di grandi dimensioni. Presumibilmente saranno gli unici capsicum in terrazzo e saranno affiancati da fuori, un paio di alberi in vaso ed essenze. L’elenco é questo: C. lanceolatum C. cardenasii C. flexuosum C. trovarii Cumari Alongado - C. praetermissum x C. annuum Ho 10+ semi di ognuno dunque, per cercare di uniformare e massimizzare le germinazioni, ho avviato per 5 semi di ogni specie una vernalizzazione un po’ particolare. OCCORRENTE - Torba acida (PH 4 o inferiore), - confezione in plastica, - scottex, - candeggina, - pellicola per alimenti. PROCEDIMENTO Ho sterilizzato tutto: la torba acida l’ho messa 5 minuti in microonde a potenza massima, la confezione in plastica l’ho lavata con la candeggina ed ho fatto ai semi il solito lavaggio in candeggina. Questo sia per evitare muffe essendo un lungo processo, sia perché andranno in frigo. Successivamente ho fatto rinvenire la torba in acqua fredda. Ho lasciato scolare l’acqua in eccesso ed ho steso la torba nel contenitore di plastica pressandola per bene e facendola compattare. La consistenza finale é quella di un materiale “tessuto”. Ho messo un velo di scottex sopra e, dopo aver disinfettato i semi come da prassi (5-10 minuti in soluzione 9:1 acqua candeggina e successivo risciacquo), li ho poggiati ordinatamente sullo scottex. Ho ricoperto con un altro velo di scottex e poi con altra torba acida pressandola leggermente. Infine ho irrorato con acqua distillata, chiuso la confezione, etichettato e sigillato con pellicola per alimenti praticando qualche foro di areazione in alto. Ho riposto tutto nello scomparto delle verdure nel frigo dove ci rimarrà 10 giorni. Lo scopo di questo procedimento é capire se la vernalizzazione possa apportare benefici alla germinazione dei semi di wild ed a quali. Ad esempio mi aspetto ottimi risultati dal C. flexuosum. Per ottenere un riscontro quando poserò questi semi in scottex insieme poserò anche un numero equivalente di semi non trattati e rileverò eventuali differenze. Mentre la vernalizzazione è pratica comune per altre piante la posa in torba acida deriva da un mio ragionamento. Conto che il ricreare una condizione simile all’inverno in natura e l’acidità della torba, prossima a quella dell’aceto, possano in qualche modo scarificare e stratificare il tegumento anche in minima parte facilitando la successiva germinazione. Non ho predisposto un controllo con e senza torba perché l’obiettivo di questo test é solo ricercare un metodo per uniformare e massimizzare la germinazione dei semi di Capsicum wild. Aggiornerò con le ulteriori operazioni e le rilevazioni effettuate. Ho deciso che non metterò a germinare semi di controllo dal momento che sarebbe inevitabile che questi ultimi ci mettano di più in quanto, utile o meno lo scopriremo, quelli sottoposti a vernalizzazione in torba acida sono già a mollo da 9 giorni difatti é già possibile notare il rigonfiamento tipico della pre-germinazione che mi lascia ben sperare. Per questo stabilirò dei parametri di riferimento al fine di valutare eventuali vantaggi su tempi di germinazione e numero di germinazioni. Sarà considerato utile ai fini dell’esperimento tutto ciò che germinerà entro i prossimi 31 giorni, prendendo come parametro base per una germinazione completa senza vernalizzazione 40 giorni in germbox. Al 31 giorno (che compreso i 9 di vernalizzazione eguaglia i 40 giorni tipici), in assenza di germinazione di almeno il 50% dei semi ed almeno 1 per specie, l’esperimento sarà considerato fallito. ASPETTATIVE: molto ambiziose, conto di ottenere i risultati di cui sopra entro un massimo di 7-15 giorni con le prime germinazioni paragonabili al tempo necessario ad un annuum in germbox. Trascorso questo periodo anche se continuerò a rilevare i dati la tecnica la archivierò come non interessante anche se l’esperimento dovesse riuscire. PROCEDURA: Innanzitutto, considerando che l’esperimento potrebbe miseramente fallire e ci potrebbe volere più di un mese per le germinazioni essendo specie wild, ho sterilizzato TUTTO! Successivamente ho preparato la soluzione già rodata con cui ho poi imbevuto lo scottex fatta di acqua distillata e NAA allo 0,02%. Ho preparato il porta minuterie Poi ho aperto il contenitore dove ho messo i semi a vernalizzare ed ho rimosso la torba acida. É importante utilizzare la frazione più doppia così verrà via molto facilmente e potrà essere riutilizzata una volta asciutta e sterilizzata. Alzando lo strato di separazione di scottex i semi si mostrano belli rigonfi, segno che dovrebbero aver ripreso la loro vitalità saturandosi di acqua Li ho quindi adagiati nel porta minuterie, con l’ausilio di una pinzetta sterile, irrorati ancora un po’ con soluzione di cui sopra e riposti in germbox a temperatura controllata con minime di 25º e massime di 30º. Ora inizia il conto alla rovescia... GIORNO 0: C. lanceolatum 0/5 C. cardenasii 0/5 C. flexuosum 0/5 C. trovarii 0/5 Cumari Alongado 0/5 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 7, 2020 Un piccolo sipario su qualche accadimento capsico. Hanno regalato a mio suocero una pianta che produce dei minuscoli peperoncini (1-1,5 cm). A prima vista direi un annuum ma non ne sono tanto convinto, devo capire chi gliel’ha regalata perché ho il serio dubbio che possa essere un frutescens. Infatti i frutti eretti nascono sparpagliati, di colore bianco e maturano a rosso passando per l’arancio, tipica caratteristica dei frutescens. Il frutto é buono, ha un evidente profumo di frutta matura e sapore diverso dai classici annuum, un po’ più acidulo. Piccantezza moderata, si mangia in un morso senza soffrire. È così che sono i frutescens? (Non ne ho mai assaggiato uno... Ops)! Ad ogni modo mi sono fatto dare un frutto e ne ho estratto i semi, seminerò più in la qualche pianta così tentiamo l’identificazione. La sua pianta era ormai bruciata dal freddo. Peppers a parte, ho seminato dei pomodori neri sardi (così, senza precisi piani o motivo, potrebbero finire presto nella serra fuori). Beh, ho dovuto constatare che ho seminato tante di quelle cose che oramai mi nascono i peppers spontanei anche in serra! Probabilmente qualche seme non germinato, ho riciclato del terriccio utilizzato indoor per i pomodori.. Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 7, 2020 Ghostly Jalapeno X Bhut Jolokia Rust F2 LN01 @Oban ci siamo, come previsto é stata la prima allegagione indoor! Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 8, 2020 Pimenta de Paolo Black X Cayenna Golden F1 - By Oban Jalapeno Numex Lemon Spice Not Chiltepin X Cheiro Roxa F1 Dark Pheno Light Pheno Infine una vista d’insieme di alcune più grandi; da sinistra verso destra: 2x Rotabasco - 2x Rocoto Mini Olive 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted December 8, 2020 12 hours ago, L0rdn40 said: @Oban ci siamo, come previsto é stata la prima allegagione indoor! Non era affatto scontato che ci riuscissi, ti faccio io miei complimenti oltre che per i risultati finora ottenuti, alle ottime tempistiche. Seminare con così largo anticipo può sembrare utile ai meno esperti per fare le cose con calma o per mettere una pezza quando sopraggiungono delle difficoltà o dei rallentamenti. Nulla di più sbagliato, per il modesto parere. Di fatto seminare così presto è tutt'altro che facile se non si è organizzati e preparati ad una corretta gestione delle piante, dell'ambiente di coltivazione, inoltre lo spazio occupato dentro casa aumenta sensibilmente col passare dei mesi, prima che le piante possano essere spostate all'esterno senza correre rischi. L'impegno è notevole rispetto ad una classica semina anticipata che può avvenire tranquillamente a Febbraio o Marzo. 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 8, 2020 4 minutes ago, Oban said: Seminare con così largo anticipo può sembrare utile ai meno esperti per fare le cose con calma o per mettere una pezza quando sopraggiungono delle difficoltà o dei rallentamenti. Nulla di più sbagliato, per il modesto parere. In questo caso la mia idea di seminare così presto (ho iniziato a settembre in pratica) é nata dalla volontà di: Riprodurre semi puri di alcune varietà ottenendo tutti frutti isolati in quando cresciuti indoor; Collaborare con l’associazione e nello specifico con te per anticipare i tempi di sviluppo di ibridi. Comfermo, é tutt’altro che facile portare avanti una coltivazione indoor, necessita di impegno quotidiano perché i parametri ideali cambiano continuamente e si deve adeguare continuamente la configurazione oltre ad essere pronto ad intervenire alla prima avvisaglia di problemi che indoor sarebbero devastanti. Se poi si ha un carattere come il mio dove ogni minima imperfezione mi fa venir voglia di bruciare tutto, é ancora peggio. Lo so, sono esagerato ma quando ho avuto un’avvisaglia di batteriosi sulle piante ho dormito male di notte e la mattina dopo il primo pensiero é stato irrorare le pinte con rame.. In cambio però, si impara molto perché riesci a capire effettivamente come le piante rispondono ad ogni minima sollecitazione ambientale, in questo caso gestita da chi coltiva artificialmente. Ti ringrazio per i complimenti ma la strada é ancora lunga... Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 8, 2020 Non vorrei essere azzardato ma secondo me nella germbox qualcosa si muove. Dopo aver visto comparire un discreto numero di radichette ci fai l’occhio e se confermato sarebbe un ottimo segno perché si tratta del Capsicum cardenasii. Domani dovremo essere in grado di capire se é fondata questa mia impressione.. Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 9, 2020 Bah, oggi giornata no per la coltivazione.. Le grandi sono affette da cascola, é caduto anche quel fiore che sembrava aver allegato facendomi prendere una collera pazzesca! Il Bhut Jolokia Rust mostra contro luce altri puntini traslucidi ma tant’è, il rame l’ho dato e le foglie nuove sono sane quindi stiamo a guardare... Intanto nello scomparto delle nuove semine le enazioni del rocopica stanno comparendo anche sull’altra pianta, le piantine di Jalapeno ingialliscono un po’ le punte delle foglie... L’umidità intanto é ottima e credo sia solo una questione di ricambio d’aria o nel caso degli Jalapeno di vaso troppo grande che è ormai zuppo da quasi una settimana... Il bonchi l’ho concimato con sangue di bue, lascio alla vostra immaginazione le conseguenze e l’aspetto che ha ora... Io contemporaneamente non c’ho voglia di stargli dietro ed indagare oggi, la prenderò con più leggerezza tanto crescendo si adatteranno da sole come è successo con le altre! Pare che seguano il mio umore... Se mi ricordo lascerò l’anta del box aperta nelle ore di buio e metterò in atto la ormai rodata “terapia lazzaretto” (@Frenzgyn a volte ritornano), niente più di questo altrimenti diventa sfiancante! Questo é tutto per oggi dalla coltivazione infinita... 1 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 10, 2020 Rocopica F2 OB05 LN01 Pimenta de Paolo Black X Cayenna Golden F1 Not Chiltepin X Cheiro Roxa F1 Ghostly Jalapeno X Bhut Jolokia Rust F2 LN02 2 Share this post Link to post Share on other sites
L0rdn40 3,924 Posted December 12, 2020 Da quando sto lasciando aperte le ante del growbox a scaffale nelle ore di buio, le piante sono decisamente migliorate esteticamente, pare essersi bloccato il fenomeno delle enazioni e le foglie stanno riprendendo un portamento naturale. Curioso il fatto che nella growbox totalmente chiusa, con tassi di umidità anche più elevati di quella a scaffale ma mai superiori al 70%, il movimento e ricambio d’aria che ho ricreato con l’ausilio di mini ventilatore e ventole da PC aiuta moltissimo e le piante che sono lì, da quando ho rimosso le luci RB, sembrano godere tutte di ottima forma anche estetica e superficiale. Non posso che giungere ad una conclusione: il ricambio d’aria é importantissimo in una growbox a prescindere da temperatura ed umidità; in questo senso inizia ad essere interessante il concetto di LNAB lasciando quantomeno un lato della serra o parte di esso aperto in mancanza di ventole e ventilatore. @Oban se dovessi rivestire la LNAB presta attenzione a questo particolare! Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted December 12, 2020 37 minutes ago, L0rdn40 said: Da quando sto lasciando aperte le ante del growbox a scaffale nelle ore di buio, le piante sono decisamente migliorate esteticamente, pare essersi bloccato il fenomeno delle enazioni e le foglie stanno riprendendo un portamento naturale. Curioso il fatto che nella growbox totalmente chiusa, con tassi di umidità anche più elevati di quella a scaffale ma mai superiori al 70%, il movimento e ricambio d’aria che ho ricreato con l’ausilio di mini ventilatore e ventole da PC aiuta moltissimo e le piante che sono lì, da quando ho rimosso le luci RB, sembrano godere tutte di ottima forma anche estetica e superficiale. Non posso che giungere ad una conclusione: il ricambio d’aria é importantissimo in una growbox a prescindere da temperatura ed umidità; in questo senso inizia ad essere interessante il concetto di LNAB lasciando quantomeno un lato della serra o parte di esso aperto in mancanza di ventole e ventilatore. @Oban se dovessi rivestire la LNAB presta attenzione a questo particolare! Concordo, grazie. Il ricambio di aria è sempre fondamentale nella coltivazione indoor. 38 minutes ago, L0rdn40 said: Non posso che giungere ad una conclusione: il ricambio d’aria é importantissimo in una growbox a prescindere da temperatura ed umidità; in questo senso inizia ad essere interessante il concetto di LNAB lasciando quantomeno un lato della serra o parte di esso aperto in mancanza di ventole e ventilatore. Lasciare aperto un lato non ha molto senso, aumenti di poco la riflettanza ma tutto il poco calore prodotto dall'illuminazione a LED andrebbe disperso e la temperatura interna sarebbe esattamente pari a quella ambientale. Se le temperature interne sono troppo elevate durante il ciclo di illuminazione, ha senso permettere un minimo di ricambio di aria. 40 minutes ago, L0rdn40 said: Da quando sto lasciando aperte le ante del growbox a scaffale nelle ore di buio è quello che faccio da anni con le scatole ermetiche in plastica che impiego come LB. Durante il ciclo di illuminazione lascio il coperchio chiuso (socchiuso quando le piante sono cresciute ed occupano quasi tutto il volume della scatola) per trattenere tutto il calore prodotto. A fine ciclo di illuminazione artificiale (notturna), quando sono in casa, rimuovo il coperchio per far asciugare tutta l'eventuale condensa prodotta e ricambiare totalmente l'aria. 2 Share this post Link to post Share on other sites