Oban 9,508 Posted November 19, 2019 Bhut Jolokia Solid Gold Di questo piccolo raccolto sono ben più orgoglioso e fiero, proprio perchè che sono frutti che provengono dalla monocoltura e dai quali estrarrò TUTTI i semi. Il valore che gli assegno quindi è ben più alto dell'oro.👑 Dalla settimana prossima i semi saranno disponibili presso l'Associazione PF, il tempo di asciugarli e spedirli. Arrivano in ritardo, sono peperoncini nati a fine estate con la seconda fioritura, gli ultimi frutti ancora sulla pianta li lascio maturare meglio in casa. 7 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted November 19, 2019 2 hours ago, Oban said: Bhut Jolokia Solid Gold Bello! 2 hours ago, Oban said: Dalla settimana prossima i semi saranno disponibili presso l'Associazione PF Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 26, 2019 Proprio sabato scorso, quando ho scattato questa foto, ho pensato a quanto avessi fatto bene a raccogliere i frutti ad inizio Novembre. Nessun frutto è deperito e nel giro di 2 o 3 settimane sono riuscito a smaltire l'abbondante raccolto, man mano che maturavano i frutti in casa. Gli anni passati, quando impiegavo buste o contenitori chiusi, avevo avuto molti più frutti marciti a distanza di un paio di settimane. Anche se dovessi buttare gli ultimi frutti, quelli più piccoli e appassiti, la quasi totalità del raccolto è stato trasformato in succulenti piatti, in particolare Rocoto ripieni,salse fermentate e barattoli in agrodolce. 4 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 26, 2019 Domenica però mi sono dovuto ricredere, ero andato per estirpare tutte le piante e dopo 20 giorni di assenza e non mi aspettavo di trovare ancora in perfetta forma e con frutti che nel frattempo sono cresciuti, alcuni persino maturati. Devo dire che l'esperienza degli anni passati mi ha indotto in errore e mi ha spinto ad essere prudente, del resto dalle mie parti, già è tanto arrivare a fine Ottobre. è stato un autunno eccezionalmente caldo oppure con i cambiamenti climatici in atto, dovremmo abituarci a sfruttare qualche settimana in più le miti temperature di questo periodo. Del resto Rocoto e Rocopica sono perfettamente a loro agio con minime notturne prossime ai 5 gradi, avrei dovuto lasciare i frutti in formazione ad inizio mese e li avrei raccolti ben più grandi, pazienza. Ho eliminato tutte le piante in vaso, una parte di quelle a terra, rimangono da tagliare solamente i C.pubescens appena mostrati. Ultimo raccolto in primo piano, non previsto ma che non dovrei aver problemi a smaltire nell'arco di 20 giorni e sforare gli undici mesi di coltivazione, decisamente troppi! 3 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 30, 2019 Bhut Jolokia Rust Ultimi frutti isolati dai quali estrarre i semi puri, avendo rimosso gran parte della placenta e dei semi, ammetto di averli sottovalutati un po'! La piccantezza è davvero estrema, ben al di sopra di classico SuperHot indiano. Un po' di amaro fondo c'è, credo ci siano un paio di alternative ancor più valide a questa varietà. Il Bhut Jolokia Mulatto che ho coltivato, senza dubbio più gustoso e in linea con i grandi classici di questo genere di peperoncini, tra quelli che invece ho solamente assaggiato il Bhut Jolokia Caramel mi è piaciuto molto e la piccantezza, che definirei più molto alta che estrema, lo rende uno dei peperoncini più appetibili per il mio palato. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 30, 2019 C.pubescens Frutti un po' appassiti dopo non meno di venti giorni dalla raccolta ma mi interessava la perfetta maturazioni dei semi puri contenuti, perfettamente vitali. Rocoto Relleno Con Polpettine Di Carne Rocoto Relleno Con Tonno Chili con carne Lonza Di Maiale Con Carote & Aji Amarillo In Agrodolce Uno piccante con gli Ajies in agrodolce messi in cottura e poi frullati e una poco piccante per gli ospiti. Chiltepin Cappuccino X Bhut Jolokia Mulatto (F1) Abbinamento doveroso in questo periodo! 2 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 30, 2019 Bengle Naga X CAP 1478 (F1) Unica pianta che terrò in casa a svernare, i colori dei fiori sono del tutto sbiaditi, ben diversi di come sono all'aria aperta, in pieno sole. Devo ancora raccogliere gli ultimi frutti Peccato non aver fatto alcun bonchi con le piante estirpate, quelle cresciute a terra avevano fusti imponenti e ben lignificati, davvero spessi per piante seminate ad inizio anno. Naga Myanmar Ultimi frutti di una pianta seminata a fine Aprile. Bhut Jolokia Solid Gold La polvere è uscita sottilissima, una volta privati i frutti di placenta e semi, quelli verdi all'interno sono un po' indietro con la maturazione, quando la placenta diventa lattescente anche il sapore è meno erbaceo. 2 Share this post Link to post Share on other sites
eleonora 1,516 Posted November 30, 2019 Una bella ricetta vegetariana ?😋😋😋 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 30, 2019 Video su YouTube: NnHjND62p5c A curiosare in un negozio di prodotti etnici non è mai peccato, sopratutto se poi trovi frutti congelati di ben tre specie di Capsicum,disponibili in qualsiasi stagione. C.pubescens, C.baccatum ed un C.chinense tra i più comuni in Perù. In basso a destra ci sono gli Aji Limo, nome generico che con il quale in Perù indicano molte varietà di peperoncino, anche dalle forme e colori molto eterogenei, rosso intenso, arancione, giallo, verde, bianco e marrone. Limo non ha nulla a che fare con il colore dei frutti o con l'aroma citrico di alcuni peperencini, il nome deriva da Lima, la capitale del suddetto stato esebbene siano molto comuni in Perù, sono coltivati in larga scala nelle regioni dell'estremo Nord del Perù, nelle regioni di Tumbes,Piura eLambayeque. Fonte:Pimientos, rocotos y ajíes - Capsicum del Perú 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 30, 2019 37 minutes ago, eleonora said: Una bella ricetta vegetariana ?😋😋😋 In effetti persino quei funghi comunemente chiamati "Morette" sono di consistenza carnosa! Però hanno anche un sapore terroso, da qui il nome scientifico Tricholoma terreum...accontentati Bellezza! 1 Share this post Link to post Share on other sites
eleonora 1,516 Posted November 30, 2019 non avevo riconosciuto i funghi !!!!!! Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted December 7, 2019 Con l'arrivo delle prime gelate, anche questa lunga stagione si è ufficialmente conclusa. Sto finendo di consumare gli ultimi frutti maturati indoor, in vari modi, oltre a quelli classici, sperimentando nuovi metodi di fermentazione. In particolare sto variando le percentuali di sale (ricordo che deve essere NON iodato per non interferire con i processi fermentativi), provando alcuni starter della fermentazione, aggiungendo zucchero nelle fasi iniziali, persino impiegando acqua minerale.😅 In alcuni casi non ho frullato immediatamente i frutti, per farlo in un secondo momento, non appena i processi fermentativi siano terminati e sia cambiata la consistenza dei frutti. Finora procede bene e sono nel vivo della fermentazione lattica, la produzione di CO2 è costante con le evidenti bollicine, il liquido inizia ad essere torbido ed il ph sta scendendo drasticamente, ottimo. Sono curioso di assaggiare la salsa fermentata fatta con i C.baccatum, i frutti arancioni a sinistra. Conservati in agrodolce ho scorte per un paio di anni e non credo di ricoltivarli la prossima stagione. Il Rocopisco invece, fatto con le migliaia di bacche di Rocopica (solo le 6 piante a terra hanno prodotto altrettanti Kg di frutti) è una certezza, buono e dal retrogusto dolciastro. Gli ultimi Rocoto maturati, raccolti acerbi oltre un mese fa, sono oramai rinsecchiti. Li ho cucinati lo stesso, proprio per non sprecarli, meno saporiti ma tutto sommato buoni anche con un esocarpo sottile, poco polposo. Gli ultimi SuperHot freschi, fanno ancora sudare! Prima di chiudere il blog posterò le foto di qualche frutto immortalato in montagna, in alcune escursioni classiche che si possono fare qui in Abruzzo o nelle immediate vicinanze, a confine con il Lazio. 5 Share this post Link to post Share on other sites
Batigolle 1,173 Posted December 7, 2019 3 hours ago, Oban said: Sto finendo di consumare gli ultimi frutti maturati indoor, in vari modi, oltre a quelli classici, sperimentando nuovi metodi di fermentazione. In particolare sto variando le percentuali di sale (ricordo che deve essere NON iodato per non interferire con i processi fermentativi), provando alcuni starter della fermentazione, aggiungendo zucchero nelle fasi iniziali, persino impiegando acqua minerale.😅 Sono incuriosito dalla tua sperimentazione dei metodi di fermentazione. Immagino che tu faccia una fermentazione spontanea , aspettando che i lieviti presenti nell'ambiente inizino a fare il suo lavoro, oppure inserisci dei ceppi di lievito per accellerare il processo? Ok per lo zucchero , ma l'acqua minerale come interagirebbe con la fermentazione ? Share this post Link to post Share on other sites
Frenzgyn 560 Posted December 7, 2019 Trattandosi di fermentazione lattica non credo sia utile usare starter di lieviti, in genere è spontanea con specie wild direttamente presenti nei vegetali o inevitabilmente presenti nell'aria e sulle attrezzature. la fermentazione è ad opera più di batteri che lieviti, una delle specie più importanti e virtualmente sempre presente (quando va a buon fine ) è di certo il Lactobacillus plantarum, che si fa l'ultima parte di fermentazione perché regge bene alla salinità e a PH fino a circa 3. Facendo i crauti o la pasta madre non ho mai dovuto mettere starter (cosa che invece si fa volendo fare kefir o kombucha) e credo che non siano necessari nemmeno in questo caso, però è interessante capire se con qualche aggiunta mirata, si possano ottenere sapori ed aromni diversi. Quando ne avrò la possibilità devo provare ad utilizzare sia un po' di lievito madre che un po' di kefir o, se lo avrò disponibile, qualche cucchiano del liquido di inizio fermentazione dei crauti, perché credo possano ospitare, tra i tanti micorganismi vivi, anche specie adatte a quei substrati, cosa dubbia invece per quanto riguarda lo yogurt: i due batteri lì presenti hanno parametri nutrizionali e di temperature molto particolari e praticamente in una purea di pepper morirebbero di fame o verrebbero facilmente sopraffatti. Su che range di sale stai variando? Io non mi son mai discostato dal canonico 2-3% Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted December 8, 2019 17 hours ago, Frenzgyn said: Trattandosi di fermentazione lattica non credo sia utile usare starter di lieviti, in genere è spontanea con specie wild direttamente presenti nei vegetali o inevitabilmente presenti nell'aria e sulle attrezzature. la fermentazione è ad opera più di batteri che lieviti, una delle specie più importanti e virtualmente sempre presente (quando va a buon fine ) è di certo il Lactobacillus plantarum, che si fa l'ultima parte di fermentazione perché regge bene alla salinità e a PH fino a circa 3. Facendo i crauti o la pasta madre non ho mai dovuto mettere starter (cosa che invece si fa volendo fare kefir o kombucha) e credo che non siano necessari nemmeno in questo caso, però è interessante capire se con qualche aggiunta mirata, si possano ottenere sapori ed aromni diversi. Quando ne avrò la possibilità devo provare ad utilizzare sia un po' di lievito madre che un po' di kefir o, se lo avrò disponibile, qualche cucchiano del liquido di inizio fermentazione dei crauti, perché credo possano ospitare, tra i tanti micorganismi vivi, anche specie adatte a quei substrati, cosa dubbia invece per quanto riguarda lo yogurt: i due batteri lì presenti hanno parametri nutrizionali e di temperature molto particolari e praticamente in una purea di pepper morirebbero di fame o verrebbero facilmente sopraffatti. Su che range di sale stai variando? Io non mi son mai discostato dal canonico 2-3% caspita!! sei ferratissimo! Abbiamo fatto un ottimo acquisto Share this post Link to post Share on other sites
Frenzgyn 560 Posted December 8, 2019 Nah, son solo curioso, pignolo e mi piace approfondire, che poi sono i motivi che - per puro caso - mi han fatto trovare questo forum . Nel caso specifico, sono un paio di anni che sperimento con i fermentati (di verdure, tipo i crauti o varianti, appunto) e con la pasta madre acida (il cui ceppo dopo l'ultimo trasloco è andato in adozione ad un amico che ha il forno elettrico buono adatto a fare il pane, io purtroppo non riesco più), ma in fondo lo yogurt in casa penso l'abbiamo provato a fare un po' tutti una volta nella vita , il concetto resta lo stesso. E' un po' che mi frulla di prendere i grani per fare kefir, ma ho sempre desistito perché si è abbastanza contigentati con i tempi e non è che ne sia un grosso consumatore, però se andrà bene la prossima annata coi pepper, l'idea è proprio quella di provare a fare una (o più) salse tipo tabasco (o sriracha). Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted December 9, 2019 9 hours ago, Frenzgyn said: ..... ma in fondo lo yogurt in casa penso l'abbiamo provato a fare un po' tutti una volta nella vita , il concetto resta lo stesso. ..... secondo me dai per scontato cose che non lo sono per niente 😎 Io ad esempio non ne ho proprio idea di come fare lo yogurt in casa..... Share this post Link to post Share on other sites
Frenzgyn 560 Posted December 9, 2019 Davvero? Tralasciando le "diavolerie" moderne (yogurtiere, starter disidratati, inoculi e quant'altro), io ricordo che già alle scuole elementari, negli ormai lontani anni '90, ci facevano fare l'esperimento di mettere un recipiente con del latte nel quale eran stati versati un paio di cucchiani di yogurt bianco (starter) nei pressi di un calorifero (40° circa) per fare altro yogurt. Per carità, magari ho avuto n'infanzia difficile e andavo in una scuola elementare di survivalisti. Share this post Link to post Share on other sites
Vincer 4,834 Posted December 9, 2019 15 hours ago, Rapace said: Io ad esempio non ne ho proprio idea di come fare lo yogurt in casa..... Ciao Carlo....più semplice di certe piante di peppers Latte, yogurt come starter e yogurtiera (ovvero temperatura costante di circa 40°).....una dozzina d'ore ed è fatto.... Ciao Vincenzo Share this post Link to post Share on other sites
eleonora 1,516 Posted December 9, 2019 Oppure i fermenti lattici vivi. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted December 10, 2019 On 12/7/2019 at 5:40 PM, Batigolle said: Sono incuriosito dalla tua sperimentazione dei metodi di fermentazione. Immagino che tu faccia una fermentazione spontanea , aspettando che i lieviti presenti nell'ambiente inizino a fare il suo lavoro, oppure inserisci dei ceppi di lievito per accelerare il processo? Si, si, in questi anni non ho mai impiegato starter della fermentazione; peperoncino, sale, talvolta acqua e dopo qualche giorno la fermentazione lattica è sempre partita spontaneamente. Tutto sta a creare le condizioni favorevoli di sviluppo per alcuni lieviti e batteri, naturalmente presenti negli alimenti. Quote Ok per lo zucchero , ma l'acqua minerale come interagirebbe con la fermentazione ? No, non credo interagisca, era solamente una prova per vedere se con acqua minerale la fermentazione partisse prima e meglio: con la potabilizzazione dell'acqua corrente, viene aggiunto Cloro, Fluoro, elementi che a quelle percentuali esercitano una blanda azione antisettica e battericida. Un po' come lo iodio aggiunto nel sale iodato che però viene addizionato per prevenire i disturbi da carenza iodica. Al momento non ho riscontrato grosse differenze nei due vasetti, ma mi limito ad una semplice osservazione visiva e a qualche sporadica misurazione del ph. Chiaramente la fermentazione parte anche con acqua del rubinetto, si potrebbe bollire e far decantare per qualche giorno prima di impiegarla per fermentare. On 12/7/2019 at 7:18 PM, Frenzgyn said: Trattandosi di fermentazione lattica non credo sia utile usare starter di lieviti, in genere è spontanea con specie wild direttamente presenti nei vegetali o inevitabilmente presenti nell'aria e sulle attrezzature. la fermentazione è ad opera più di batteri che lieviti, una delle specie più importanti e virtualmente sempre presente (quando va a buon fine ) è di certo il Lactobacillus plantarum, che si fa l'ultima parte di fermentazione perché regge bene alla salinità e a PH fino a circa 3. Facendo i crauti o la pasta madre non ho mai dovuto mettere starter (cosa che invece si fa volendo fare kefir o kombucha) e credo che non siano necessari nemmeno in questo caso, però è interessante capire se con qualche aggiunta mirata, si possano ottenere sapori ed aromni diversi. Gli unici starter che ho impiegato quest'anno sono proprio alcune foglie di cavolo cappuccio o un po' di buccia di cetriolo, erano di sicura provenienza biologica e dovrebbero essere ricchi di batteri e lieviti utili a questo scopo. Prima ancora che mi riempissi la casa di barattoli di Jalapeno sott'aceto, ho ereditato da mio nonno e mio padre la consuetudine di fare i peperoni in vino e aceto, da consumare pieno in inverno. Mi sono tenuto da parte un po' di liquido e di Madre dell'aceto, quella piccola patina che talvolta si forma in superficie, a contatto con l'aria. Dovrebbe essere ricca di batteri utili alla fermentazione, magari lo impiego come starter per i prossimi Rocopica che matureranno. Quote Su che range di sale stai variando? Io non mi son mai discostato dal canonico 2-3% Sono partito dal 8%, alcune a 6% fino a scendere al 4% in altri vasetti. Nel caso di peperoncini messi a fermentare in salamoia, la percentuale è sul peso totale del composto, non sul solo peso dei frutti. Ma del resto non mi preoccupa il fatto che la salsa fermentata esca salata: una salsa salata ed acida è assolutamente sicura dal punto di vista alimentare, a maggior ragione perché si tratta di salse NON pastorizzate. Oltretutto una volta che vogliamo interrompere la fermentazione o si esaurisce naturalmente, si può rimuovere il liquido in eccesso, frullare il composto e "stabilizzare" la salsa con aceto. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted December 10, 2019 Domenica ho estirpato le ultime piante a terra e sono saltati fuori gli ultimi Rocoto e Rocopica da raccogliere. Ho avuto un ulteriore riprova di quanto siano specie resistenti a temperature prossime allo zero e che mi sono affrettato inutilmente a raccogliere tutto ad inizio novembre. Posso sfruttare qualche settimana in più per far accrescere meglio i frutti e poi farli maturare in casa, con tutta calma. C.flexuosum Tanti frutti piccoli e partenocarpici, questa piantina la sverno al coperto e al freddo, le altre a terra dovranno sopravvivere all'aria aperta, del resto è l'unica specie di Capsicum che resiste al gelo, non c'è da preoccuparsi. Share this post Link to post Share on other sites
eleonora 1,516 Posted December 11, 2019 Sperimenti nuovi tipi di fermentazione?😋😋😋😋😋😋😋 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted December 11, 2019 Si, è un buon modo di conservare un gran numero di frutti in poco tempo. Share this post Link to post Share on other sites