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Rapace

Frutti dei Peperoncini - Tutti i problemi (svelati e non, gravi e non)

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Lonewolf

Quando fa molto caldo e il fabbisogno di acqua è rilevante, sarebbe meglio dividere in più innaffiature, ma mi rendo conto che spesso è difficile conciliare con gli impegni di lavoro ecc.

L'ideale sarebbe l'irrigazione automatica programmata in due o tre orari diversi.

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sblantipodi
2 minutes ago, Lonewolf said:

Quando fa molto caldo e il fabbisogno di acqua è rilevante, sarebbe meglio dividere in più innaffiature, ma mi rendo conto che spesso è difficile conciliare con gli impegni di lavoro ecc.

L'ideale sarebbe l'irrigazione automatica programmata in due o tre orari diversi.

 

su questo non è un problema ci pensa il mio sistema arduino :)

grazie della dritta

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Lonewolf

Esagerato :) 

Basta anche una normalissima centralina programmabile

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L0rdn40

Utilizzando questo sistema ed altri sensori come un rilevatore di umidità, un rilevatore di conduttività ed un rilevatore di PH si potrebbero creare degli automatismi interessanti e degli alert. Certo, questo per te che sei appassionato, per noi comuni mortali questa cosa si può fare anche tramite sistemi di domotica tipo alexa o ifttt trovando dispositivi compatibili. Io per il prossimo anno ho intenzione di procedere così per la parte indoor, é interessante anche per la germinazione un automatismo che consente di accendere e spegnere il tappetino per mantenere la temperatura entro un determinato range. Insomma, sono sicuro che con arduino ed un po’ di fantasia negli anni se continui riuscirai a fare cose molto interessanti. Se vuoi spunti dalla ricerca del forum, cercando “arduino” si trova qualcosa di qualcuno che ha già provato. Sono codici per me incomprensibili ma che per te potrebbero essere interessanti.

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sblantipodi
9 hours ago, L0rdn40 said:

Utilizzando questo sistema ed altri sensori come un rilevatore di umidità, un rilevatore di conduttività ed un rilevatore di PH si potrebbero creare degli automatismi interessanti e degli alert. Certo, questo per te che sei appassionato, per noi comuni mortali questa cosa si può fare anche tramite sistemi di domotica tipo alexa o ifttt trovando dispositivi compatibili. Io per il prossimo anno ho intenzione di procedere così per la parte indoor, é interessante anche per la germinazione un automatismo che consente di accendere e spegnere il tappetino per mantenere la temperatura entro un determinato range. Insomma, sono sicuro che con arduino ed un po’ di fantasia negli anni se continui riuscirai a fare cose molto interessanti. Se vuoi spunti dalla ricerca del forum, cercando “arduino” si trova qualcosa di qualcuno che ha già provato. Sono codici per me incomprensibili ma che per te potrebbero essere interessanti.

 

ci darò uno sguardo, grazie :)

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L0rdn40

Buongiorno. Oltre ad eventuali problemi idrici, c’è altro che potrebbe portare questi marciumi?

 

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Ho eliminato due frutti del cayenna per fattori estetici e praticamente dimezzato quelli del l’acrata ancora in maturazione. Le piante sono una in terra ed una in vaso in due località diverse. Mai capitato prima d’ora..

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Rapace

Ci sono alcune piante di varietà simili (forse anche della tua) che purtroppo hanno nella genatica quel tipo di seccatura.
E devo anche dirti sempre piu' o meno in quel punto.
E' un filmi che ho già visto su alcune varietà della famiglia dei "Cayenna"........ come dicevo, credo che sia genetica.

  • Thanks 1

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L0rdn40
14 hours ago, Rapace said:

come dicevo, credo che sia genetica.


Sui pomodori anche si presenta ogni tanto qualcosa del genere, in quel caso però sono dei cerchi perfetti ed é un fungo della famiglia delle pernospore. Per questo mi era venuto il dubbio..

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Frenzgyn

Come difetti dei pomodori c'è anche il "blossom-end rot", che in italiano mi pare venga chiamato marciume apicale.

 

È dovuto ad irrigazione incostante che crea delle momentanee carenze di calcio (difficilmente perché manca nel terreno, ma perché ha bisogno di acqua per essere tirato su dalle radici) che causano una deficienza di questo minerale nei frutti.

 

Ovviamente le cause specifiche possono essere anche indirette: danno radicale di ogni tipo (asfissia radicale da ristagno, troppa salinità, danni meccanici o da patologie ecc.), mancata assimilazione di calcio per eccesso di altri ioni in competizione (il magnesio su tutti) e probabilmente altra roba.

 

Non so se sia una problematica frequente anche nei frutti di altre solanaceae.

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L0rdn40

Con i pomodori ti garantisco che é un casino, non so in vaso ma in campo non sono mai riuscito a tenere una pianta in perfetta forma per tutta la stagione, tant’è che quest’anno ho trapiantato in campo 23 piante con diversa cadenza. L’obiettivo é avere pomodori per tutta la stagione estirpando di volta in volta le piante malandate che non producono più avendone altre già pronte a maturare. Per ora pare stia funzionando. Proprio ultimamente una persona il cui padre coltivava pomodori, mi ha detto che secondo lui il problema é il ragnetto rosso dunque (anche se non volevo dar nulla) proverò con il cliner altrimenti inizierò con la selezione.. Le macchie che dico io si presentano così ed ho sempre saputo che la causa é un fungo appartenente alla famiglia delle pernospore..

 

Spoiler

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Poi, sicuramente ci saranno anche altri problemi perché sto regolarmente prevenendo con rame prima delle piogge ma cambia poco o niente... Oltretutto i pomodori andrebbero “sfemminellati” altrimenti si presentano marciumi ed é un lavoraccio (sopratutto per me che sono parzialmente allergico, appena tocco le piante mi escono sfoghi manco fosse ortica)... Insomma é un casino, una delle piante che odio di più. Subito dopo vengono le zucchine che però riesco a gestire. Per il resto, peperoncini, melanzane, basilico, quest’anno anche angurie ecc.. non mi creano alcun problema... boh!

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Frenzgyn

A me sembra proprio quel problema lì.

 

https://www.canr.msu.edu/resources/blossom_end_rot_tip_sheet

 

La peronospora pure è un problema, ma lo vedi subito, perché colpisce prima le foglie.

 

Sulla sfemminellatura, so che si usa nei posti con climi piuttosto umidi per prevenire diffondersi di patologie fungine, eliminando le parti vegetative più basse (tutte, non solo i getti ascellari) che sono più vicine al terreno o per esigenze di produzione e gestione, ovvero teoricamente concentrare più linfa nei fusti con frutti, evitando che si disperda sui rami ascellari.

 

È pratica comune e tradizionale, ma se ti dovessi dire che sono convinto che dia una produzione migliore, mentirei.

 

Quest'anno è andata male (4 piantine superstiti piantate tardissimo di piennolo giallo), ma il prossimo se riesco vorrei fare una prova con controllo:

 

5 piante sfemminellate e altrettante no.

 

Magari altre dieci piantate con ritardo, visto che credo mi dedicherò solo a piante a crescita determinata.

 

Vorrei anche provare ad usare le femminelle come talee in acqua per piante tardive o magari per qualche strano innesto, vedremo. È un po' presto :D.

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L0rdn40
2 hours ago, Frenzgyn said:

 

A me sembra proprio quel problema lì.

 

https://www.canr.msu.edu/resources/blossom_end_rot_tip_sheet

 


Comunque si, questa patologia é quella comunemente conosciuta come marciume apicale e penso sia proprio questo sui peperoncini che ho messo in foto, dopotutto riguarda comunque degli squilibri idrici che é quello che ha scritto anche lonewolf. Se avrò tempo prenderò anche del calcio per l’acrata in campo, questo in vaso é impossibile che abbia carenze già ora. Per i pomodori ripeto, é un casino capire cosa hanno, nella loro vita prendono 9000 malattie e infestazioni, almeno in campo. A maggior ragione perché più che un po’ di rame alle piante in campo non ho dato. Riesco a fare su ogni pianta 2/3 raccolti e poi sono da buttare. Altre piante, come i friarelli, nemmeno sono perfette a vederle ma sono sane e producono in abbondanza. Stessa cosa le zucchine, hanno un pessimo aspetto le piante ma producono. I pomodori semplicemente ogni anno dopo un po’ mi muoiono... :unknw:
 

P.S. Anche io credo che andrò su quelle a crescita determinata, quest’anno mi sono nate per caso da semi raccolti da pomodorini molto buoni lo scorso anno e sono molto più comode da gestire! In vaso secondo me ancor di più perché non nascono nemmeno le erbacce che le soffocano da sotto la chioma e devono essere rimosse delicatamente con tanta pazienza.

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Frenzgyn

Attenzione, te lo ripeto altrimenti finisce che facciamo un danno XD

Io parlavo dei pomodori, in base alle foto che hai messo, dei pepper non ho idea, lascia stare il calcio per l'acrata in campo ecc.

Suoli poveri di calcio in natura sono DIFFICILI da trovare, specialmente da noi (l'appennino da me son tutte roccie calcaree, si ha il problema contrario) e il problema quindi NON è una carenza di calcio nel suolo, ma mancato ASSORBIMENTO di calcio dalla pianta.

Potresti provare con innaffiature regolari o con un sistema di irrgazione in campo ad ala gocciolante (i tubi preforati), che non mi pare sia nemmeno un grosso investimento, a differenza dei kit per piante in vaso.

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sblantipodi

raga io ho piantato dei Lazzaretti Abruzzesi e Long Horn Mountains che dovrebbero essere intorno ai 40000 scoville.

anche quando diventano rossi non sono per niente piccanti, sicuramente non sono 40K scoville, perchè? cosa sto sbagliando?

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L0rdn40
39 minutes ago, sblantipodi said:

raga io ho piantato dei Lazzaretti Abruzzesi e Long Horn Mountains che dovrebbero essere intorno ai 40000 scoville.

anche quando diventano rossi non sono per niente piccanti, sicuramente non sono 40K scoville, perchè? cosa sto sbagliando?

 

Normalmente i lazzaretti abruzzesi sono piuttosto “mangerecci” nel senso che hanno il piccante “giusto”, non troppo ne poco. La scala scoville comunque é più che altro un riferimento per provare a dare una classificazione ai peperoncini in base alla piccantezza, tuttavia la percezione reale è molto soggettiva. Mi viene in mente ad esempio le molte persone, me compreso, che tollerano molto meglio un chinense come l’habanero che un annuum come l’acrata, nonostante il primo secondo la scala scoville abbia un valore molto superiore rispetto al secondo. O i vari rocoto che nonostante abbiano bassi livelli di capsaicina all’interno, risultano molto forti ai più. Insomma, se non si tratta di incroci quella é la piccantezza, é una questione tua soggettiva il modo di percepirla. Non meno importante considera che spesso sulle piantine in vendita mettono un po’ dei valori a caso, il lazzaretto da database dell’associazione si ferma appena a 10.000 SHU che poi secondo me é un po’ il valore che rispecchia la tua descrizione (e dell’associazione c’è da fidarsi). In ultimo, in alcuni casi ho sperimentato che i primi frutti raccolti risultano essere meno piccanti dei successivi (lo scorso anno é stato molto evidente sui chupetinho e sugli hot lemon).

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sblantipodi
9 hours ago, L0rdn40 said:

 

Normalmente i lazzaretti abruzzesi sono piuttosto “mangerecci” nel senso che hanno il piccante “giusto”, non troppo ne poco. La scala scoville comunque é più che altro un riferimento per provare a dare una classificazione ai peperoncini in base alla piccantezza, tuttavia la percezione reale è molto soggettiva. Mi viene in mente ad esempio le molte persone, me compreso, che tollerano molto meglio un chinense come l’habanero che un annuum come l’acrata, nonostante il primo secondo la scala scoville abbia un valore molto superiore rispetto al secondo. O i vari rocoto che nonostante abbiano bassi livelli di capsaicina all’interno, risultano molto forti ai più. Insomma, se non si tratta di incroci quella é la piccantezza, é una questione tua soggettiva il modo di percepirla. Non meno importante considera che spesso sulle piantine in vendita mettono un po’ dei valori a caso, il lazzaretto da database dell’associazione si ferma appena a 10.000 SHU che poi secondo me é un po’ il valore che rispecchia la tua descrizione (e dell’associazione c’è da fidarsi). In ultimo, in alcuni casi ho sperimentato che i primi frutti raccolti risultano essere meno piccanti dei successivi (lo scorso anno é stato molto evidente sui chupetinho e sugli hot lemon).

 

anche i long horn mountains non sono per niente piccanti, sinceramente dei lazzaretti così poco piccanti non li avevo mai mangiati :)

speriamo che diventino un pò più piccanti i successivi :) grazie della risposta comunque

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L0rdn40

Buonasera a tutti. Cosa pensate abbia questo frutto? Conviene eliminare la pianta?

 

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Lonewolf

Alternaria? o qualche batteriosi?

Se la pianta non ha sintomi (foglie, fusto) e altri frutti sono sani, butterei semplicemente quel frutto ...

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kapto

I sintomi sul frutto sono decisamente simili a quelli del TSWV, ma già è difficile essere certi nell'identificazione di un virus, con solo la foto di un frutto non si può affermare nulla.

 

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Frenzgyn

Ho un dubbio sulla nautra dei danni evidenziati sui frutti.

Pensavo fossero scottature solari, ma poi alcune macchie mi hanno insospettito.

Possibile che quelle in rosso scuro siano effettivamente scottature, quelle in giallo punture di cimice (qualcuna c'è) e quelle in viola qualche tentativo di perforazione da parte di bruchi?

All'interno alcuni frutti erano puliti, altri presentavano il corrispettivo della macchia e un paio un principio di muffa.

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Lonewolf

Le macchie chiare (sia frecce rosse che gialle) sono sicuramente punture di cimice :(

Quelle scure (freccia viola), forse una minima batteriosi o patologia fungina, niente di grave.

 

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Frenzgyn

Comincio ad immaginare la tua frustrazione. Sui chinense di quest'ultimo raccolto i danni non sono estremi, ma ci sono, direi un 15-20% dei frutti toccati.

Stranamente su Cayenna (dove ho scovato molte cimici durante raccolti e controlli, anche appena schiuse ancora in fase di "gruppo") e su Rocoto (due su due piante in totale) non ho trovato danni sui frutti, nemmeno all'interno. Su Neyde ne ho trovate, ma anche qui nessun frutto con macchie.

Quello che mi spaventa sono i Tabasco: in assoluto sono le piante che ho "spulciato" di più, quindi deduco a cui le cimici sono più interesssate, per motivi che ignoro. Speriamo il raccolto non sia compromesso.

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Lonewolf
1 hour ago, Frenzgyn said:

Comincio ad immaginare la tua frustrazione.

 

In realtà questa stagione sta procedendo abbastanza bene per quanto riguarda il problema cimici.

C'è una differenza enorme tra coltivare in balcone o a terra, anche se la distanza è meno di 15 metri e il dislivello 3 metri.

Il balcone = "piante vicino a case" attrae le cimici asiatiche in modo irresistibile, mentre nella coltivazione attuale non ho visto ancora alcuna cimice asiatica, solo qualcuna autoctona (verde).

Ho già effettuato vari raccolti di jalapeno e simili, subito  trasformati in vasetti in agrodolce, e ho trovato in tutti solo un paio di frutti punti.

Il controllo è molto accurato perché per la conservazione in agrodolce taglio tutto a rondelle; eventuali danni da punture, anche solo interni, si vedono facilmente in sezione.

 

Anche i Vanuatu in monocoltura a casa di mia mamma sembrano per ora al riparo, ho trovato solo alcune neanidi.

L'anno scorso, da agosto in poi, non c'era un solo frutto (di morouga) sano.

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Frenzgyn

Eh, ho notato: le cimici sono dannatamente attratte dalle pareti esterne della mia casa (infatti l'anno scorso facevo un paio di giri in balcone al giorno e ne eliminavo almeno una decina a passaggio, in rari casi son arrivato ad un centinaio al giorno! Quest'anno fortunatamente pochissime).

Comunque di asiatiche ne ho viste davvero poche in tutta la stagione: forse una decina di adulti e forse poco più di neanidi. L'hanno fatta da padrone le cimici verdi, per ora.

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Rapace

Quest' anno anche da me molte meno cimici dell' anno scorso.

 

Sarebbe carino capire .... il perché ....

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