Oban 9,508 Posted July 10, 2017 Grazie, scattare così tante foto mi aiuta a soffermarmi su alcuni particolari, anche a distanza di molto tempo. Condividere con voi tali bellezze della natura, non può che farmi piacere. Cosa ha quel frutto di Stolen ? Sembra marcito o rovinato..... cimici forse ? Per il momento di cimici se ne vedono poche, sempre le classiche Nezara viridula, a qualcosa serviranno pure le forti gelate invernali. Quella è una scottatura o ustione da contatto, il frutto infatti poggiava su una grata in ferro battuto. In questi giorni torridi, non oso immaginare che temperature possano raggiungere tali strutture metalliche. Non a caso è il primo frutto a iniziare a virare di colore, è quasi screpolato, ma certamente non è trai primi allegati. Per fortuna qui la notte si respira ancora ed è l'unico motivo per il quale non invidio, poi così tanto, i vostri frutti maturi ad inizio stagione. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted July 10, 2017 Rocoto Stolen YellowCon questo C.pubescens ho voluto provare una dimora definitiva insolita, l'ho visto fare l'anno scorso da SHPL, un utente dell'altro forum di appassionati di peperoncino.Nella sua genialità aveva messo anche una pianta di basilico sul lato opposto, io ho evitato di mettere una seconda pianta nello stesso vaso, per garantire il massimo trofismo alle radici del Rocoto.L'idea è molto buona, ma del resto lo Sky Planter è stato ideato dal desiner neozelandese Patrick Morris ed è stato finalista alla fiera mondiale di giardinaggio 2010 di Tokyo, vincitore del Reddot Design Award 2011. La mia realizzazione ovviamente è molto più rustica, a partire dalla catena per sorreggere sospeso un vecchio vaso da 15 L, non è in acciaio inox e si è subito arrugginita. Il vaso da vivaio in PVC è leggero, ma un po' si deforma quando il terreno si inzuppa di acqua. Per non rovinare troppo la chioma ed il pane di terra della pianta, è meglio inserire la pianta dal basso, e poi aggiungere terriccio dall'alto. L'ideale sarebbe rinvasare una pianta contenuta in un vaso piccolo, in modo tale da limitare l'apertura in basso ed evitare la fuoriuscita del terriccio. A fine Aprile il Rocoto era in vaso da 2,5 L e per non far fuoriuscire il terriccio, in attesa che si formassero bene le radici, ho messo i segmenti in PVC ritagliati ed un po' di cartone. La tendenza della pianta, fin dai primi giorni, è quella di ricreare il naturale orientamento di rami e foglie, in cerca di luce. Nei polloni, più leggeri dei lunghi rami, questa cosa è ancor più evidente. Il Rocoto si presta bene per il fatto che un minimo di ombra se la crea autonomamente e non bisogna preoccuparsi di tutorare i rami. Ahimè ho uno spazio limitato in altezza, quando i frutti e le foglie hanno iniziato a toccare e logorarsi contro la grata, ho messo un tutore per rialzarli e scaricare un po peso dal fusto principale. 5 Share this post Link to post Share on other sites
Ajivasco 10 Posted July 10, 2017 Lovely pictures. Rocopica dark striped sounds interesting. Was it difficult to germinate? Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,288 Posted July 10, 2017 Beh non ho parole, sei un gran lavoratore e il Rocoto rovesciato non ha eguali!!! Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted July 11, 2017 Esperimento interessante!! Ci sarebbe voluto un altro rocoto uguale per vedere eventuali differenze. Mi preoccupa un po' quello che si vede nella quartultima foto. Forse potresti prendere un sottovaso di diametro adeguato e praticare una fessura di 2-3 cm lungo un raggio che sia un po' oltre il centro in modo da infilarci la base del fusto e creare un nuovo fondo per non far cadere la pianta. Spero di essermi spiegato, altrimenti faccio un disegno. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted July 11, 2017 Lovely pictures. Rocopica dark striped sounds interesting. Was it difficult to germinate? Thanks, it is no longer difficult to germinate than another Rocopica or another wild chili. The real difficulty in Rocopica, once the small root has come to light. The seeds, in fact, have a very thick and coriaceus seed cout: the chances of the cotyledons sticking in the seed is very high, if not insured. They are also very slow to emerge from the soil, once they are soaked, they take from 6 to 8 days, always if the germination process doesn't stop in the meantime. Anyway, I take it like any other seed, put on scottex or rockwool (much better for sour seeds as wild chillies) in germbox and just tick the whole radish under 3-4 mm sowing soil. It may be useful to pre-treat the seeds from 24 to 48 hours in saline (osmopriming). Beh non ho parole, sei un gran lavoratore e il Rocoto rovesciato non ha eguali!!! Grazie Leonida, ho solo ripreso un'idea geniale di altri, sono molto contento della pianta ottenuta anche se sul piano estetico è migliorabile. Esperimento interessante!! Ci sarebbe voluto un altro rocoto uguale per vedere eventuali differenze. Eh, i C.pubescens sono per me ancora un'incognita, nonchè una scommessa, troppo difficile fare valutazioni e comparazioni quando a malapena si riesce ad ottenere qualche frutto. Del resto con altre specie coltivate non ho alcun interesse a posizionarlo in quella dimora definitiva, con quelli è più facile ottenere risultati migliori, sia in termini estetici che in termini di produttività. Certo, un C.flexuosum che si innaffia da solo durante l'autunno o l'inverno e si protegge autonomamente dalle gelate notturne con un ampio vaso, è in cima alla lista delle cose da realizzare in futuro. Mi preoccupa un po' quello che si vede nella quartultima foto. Forse potresti prendere un sottovaso di diametro adeguato e praticare una fessura di 2-3 cm lungo un raggio che sia un po' oltre il centro in modo da infilarci la base del fusto e creare un nuovo fondo per non far cadere la pianta. Spero di essermi spiegato, altrimenti faccio un disegno. Inteso bene, adesso che il peso della pianta è aumentato, la ritenzione delle radici potrebbe non essere più sufficiente con tutto quello spazio, meglio assicurarla con un coperchio, ho giusto un sottovaso senato. Vediamo se in questi giorni i polloni non sono cresciuti troppo e riesco ad inserirlo lateralmente, buona idea, grazie. Oltre alla fessura per far passare il fusto, faccio due buchi in prossimità del bordo del vaso e lego con la rafia la tutore? Voglio comunque mantene il vaso e le legature indipendenti dall'arco in ferro, per poterlo spostare in qualsiasi momento o appenderlo ad un ramo di un albero, all'ombra. Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted July 11, 2017 Inteso bene, adesso che il peso della pianta è aumentato, la ritenzione delle radici potrebbe non essere più sufficiente con tutto quello spazio, meglio assicurarla con un coperchio, ho giusto un sottovaso senato. Vediamo se in questi giorni i polloni non sono cresciuti troppo e riesco ad inserirlo lateralmente, buona idea, grazie. Oltre alla fessura per far passare il fusto, faccio due buchi in prossimità del bordo del vaso e lego con la rafia la tutore? Voglio comunque mantene il vaso e le legature indipendenti dall'arco in ferro, per poterlo spostare in qualsiasi momento o appenderlo ad un ramo di un albero, all'ombra. Una volta infilato , io fare una legatura a 4 intorno al vaso, tipo pacco con lo spago, al limite a 6. Cosi' puoi spostare tutto a tuo piacimento. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted July 11, 2017 Coltivazione superlativa! Mi spiace non riuscire a seguirla come vorrei (confesso che ho saltato un po' di pagine ), ma gli impegni sono davvero troppi (stasera quasi 4 ore ad estrarre semi ) Tuttavia, con calma, vale proprio la pena leggersi tutto con attenzione Bellissimi i C.cardenasii Quest'idea del rocoto a testa in giu' e' interessante e curiosa, ma vorrei sapere quali sono le basi "teoriche" per questa scelta C.flexuosum La bacca è facile da riconoscere, se si osserva il calice, privo di denti. Nei Wilds, questa caratteristica si riscontra in sole altre due specie, il C.campylopodium (mai visto, nemmeno in foto) ed un'altra specie selvatica presente sul nostro Database specie e varietà → Wild species. Bravo, hai studiato! Pero' mi vengono in mente almeno 5 specie selvatiche con calice senza denti, oltre al C.flexuosum; il gia' citato C.campylopodium, il C.schottianum (che pero' a volte ha un accenno di denti), il C.pereirae, il C.caatingae e il C.galapagoense. Nemmeno io ho mai visto il C.campylopodium ... o forse si?! In effetti e' una specie fantasma che, a mio modesto avviso, non esiste proprio; sono convinto che tutti i (pochissimi) ritrovamenti documentati siano C.schottianum, con particolarita' transitorie o occasionali, come gli stami di lunghezza (temporaneamente) diversa e il frutto compresso lateralmente. Share this post Link to post Share on other sites
Vincer 4,834 Posted July 12, 2017 Ciao Daniele...un thread dalle mille sorprese...complimenti!!! Ciao Vincenzo Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted July 12, 2017 Nemmeno io ho mai visto il C.campylopodium ... o forse si?! Beh, forse piante di quella specie le ho viste anche io........ synonym of Capsicum annuum var. glabriusculum (Dun.) Heiser & Pickersgill http://www.gbif.org/species/7299513 http://www.gbif.org/species/7299513/classification Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted July 12, 2017 No, il GBIF e' completamente fuori strada. Il C.campylopodium, se esiste come specie a se', e' una specie selvatica del SE del Brasile con semi neri e 26 cromosomi. Non ha nulla a che fare con il C.annuum var glabriusculum. Il mio dubbio non riguarda le sue caratteristiche, ma il fatto che e' tanto, troppo simile a C.schottianum per poter essere definito specie autonoma. In tutti i luoghi di passati ritrovamenti di questa specie che ho visitato ho sempre trovato C.schottianum, mai piante con le caratteristiche attese che si potessero definire C.campylopodium. Tuttavia le due principali caratteristiche, androceo eterodinamo ( ) e frutto compresso lateralmente non sono così discriminanti. Frutti compressi si trovano occasionalmente anche in C.schottianum (dipende dalla disposizione interna dei semi) e stami di diversa lunghezza sono comuni in molte specie e sono uno stato transitorio; semplicemente alcuni stami crescono e maturano prima di altri! Ho moltissime foto di questo fenomeno in molte specie diverse e in alcuni casi (p.es. C.lanceolatum) ho potuto verificare che uno e due giorni dopo gli stami erano tutti lunghi uguali ... Anche il colore della corolla non e' determinante; C.schottianum presenta molte variazioni a seconda del luogo e anche della stagione: corolle con macchie con diverse tonalita' di giallo o verde, con o senza spot rossastri. In ogni caso, anche il C.annuum var glabriusculum presenta casi di calice senza denti, per esempio nei chiltepins. Oban, scusa l'OT Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted July 12, 2017 Aggiungo una osservazione tassonomica che rende ancor piu' evidente l'errore in GBIF (tra l'altro, e' un po' preoccupante che anche enti "seri" scrivano stupidaggini). Se C.annuum var glabriusculum e C.campylopodium fossero realmente sinonimi, i Chiltepins si dovrebbero definire come appartenenti alla specie C.campylopodium In botanica, infatti, vale la prima definizione di una specie e non c'e' dubbio che il nome C.campylopodium (definito in Flora Brasiliensis, 1846) preceda l'altro (definito solo nel 1975). Share this post Link to post Share on other sites
Toolshed 4,341 Posted July 12, 2017 che figata il rocoto a testa in giù, molto bello esteticamente. Bravo Daniele!!! Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted July 12, 2017 No, il GBIF e' completamente fuori strada. Il C.campylopodium, se esiste come specie a se', e' una specie selvatica del SE del Brasile con semi neri e 26 cromosomi. Non ha nulla a che fare con il C.annuum var glabriusculum. Il mio dubbio non riguarda le sue caratteristiche, ma il fatto che e' tanto, troppo simile a C.schottianum per poter essere definito specie autonoma. In tutti i luoghi di passati ritrovamenti di questa specie che ho visitato ho sempre trovato C.schottianum, mai piante con le caratteristiche attese che si potessero definire C.campylopodium. Tuttavia le due principali caratteristiche, androceo eterodinamo ( ) e frutto compresso lateralmente non sono così discriminanti. Frutti compressi si trovano occasionalmente anche in C.schottianum (dipende dalla disposizione interna dei semi) e stami di diversa lunghezza sono comuni in molte specie e sono uno stato transitorio; semplicemente alcuni stami crescono e maturano prima di altri! Ho moltissime foto di questo fenomeno in molte specie diverse e in alcuni casi (p.es. C.lanceolatum) ho potuto verificare che uno e due giorni dopo gli stami erano tutti lunghi uguali ... Anche il colore della corolla non e' determinante; C.schottianum presenta molte variazioni a seconda del luogo e anche della stagione: corolle con macchie con diverse tonalita' di giallo o verde, con o senza spot rossastri. In ogni caso, anche il C.annuum var glabriusculum presenta casi di calice senza denti, per esempio nei chiltepins. Oban, scusa l'OT Aggiungo una osservazione tassonomica che rende ancor piu' evidente l'errore in GBIF (tra l'altro, e' un po' preoccupante che anche enti "seri" scrivano stupidaggini). Se C.annuum var glabriusculum e C.campylopodium fossero realmente sinonimi, i Chiltepins si dovrebbero definire come appartenenti alla specie C.campylopodium In botanica, infatti, vale la prima definizione di una specie e non c'e' dubbio che il nome C.campylopodium (definito in Flora Brasiliensis, 1846) preceda l'altro (definito solo nel 1975). Chiudo questo OT (scusa anche da parte mia Daniele) con una amara considerazione. Ma come è possibile che nessuno segnali a questi "enti seri" l' errore marchiano ? Vengono citati articoli e segnalazioni ..... ma come è possibile ? Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted July 12, 2017 Questi siti si limitano a raccogliere segnalazioni di ritrovamenti e dati dalle schede di erbario, non e' detto che chi inserisce i dati o effettua i collegamenti sia in grado di effettuare verifiche e controlli (di certo non puo' essere esperto di TUTTE le specie vegetali) Inoltre, spesso, le schede di erbario e le note sui ritrovamenti conservano le note originali, molto datate od obsolete, fino a quando qualche botanico che studia quel gruppo di specie non si prende la briga di correggere e sistemare ... Per questo, si trovano spesso errori enormi. Solo a titolo di esempio, consultando le info disponibili relative agli erbari, in una localita' nel sud est del Brasile vicino a Curitiba risultano convivere lungo la stessa strada tre diverse specie: C.cornutum, C.recurvatum e ... C.minutiflorum. Passi per le prime due, ma la terza e' una specie boliviana, cresce abitualmente circa 2200 km piu' a nord-ovest ... Una volta visitato il posto e visto il fiore, diventa chiaro il motivo di questa bizzarra classificazione; il fiore bianco con macchie verde-giallo si puo' confondere con quello del C.cornutum e, con moooolta fantasia, con quello del C.minutiflorum (solo se ci si basa sulle descrizioni, non certo se lo si e' visto dal vivo) Tuttavia, il resto della pianta e' totalmente diverso, a iniziare dal frutto che matura a giallo e non a rosso ... Eppure, quell'informazione sul C.minutiflorum nel sud-est del Brasile e' online e, per chi non se ne intende, ha pari dignita' della corretta identificazione di quella popolazione come C.recurvatum. Del resto, ancora si trovano in circolazione informazioni sul C.flexuosum var schottianum ( ) causate da una errata identificazione di C.schottianum come variante di C.flexuosum. Autore di questa clamorosa topica nientemeno che A.T.Hunziker, uno dei massimi studiosi di Capsicum! In seguito ha chiarito di essersi basato solo su una immagine per esprimere un suo parere (anche in questo caso non solo cambia il colore dei frutti maturi, ma le piante sono diversissime). Nonostante la rettifica, l'informazione errata e' tuttora abbastanza diffusa ... Del resto, Internet e' piena di informazioni corrette e di autentiche stupidaggini su qualsiasi argomento, la botanica sistematica non fa eccezione. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted July 12, 2017 Gli OT sono interessanti ed offrono molti punti di approfondirento, non dovete certo scusarvi.Riguardo l'assenza di denti nel calice, mi riferivo proprio al bellissimo c.caatingae.Mi è rimasto impresso da quando lessi il resoconto del viaggio in Brasile di Lonewolf: passò inconsapevolmente sotto l'imponente chioma alta quattro metri, ma solo successivamente si accorse che si trattava di un Capsicum. Quel passaggio merita di essere integrato nella scheda del Database!Vado a leggermi le schede delle altre specie citate, grazie. Bellissimi i C.cardenasii E stanno producendo anche bene, affianco a tutte le piante compatibili che ho quest'anno. Non posso dire lo stesso dei 3 Rocopica in isolamento sul balcone, spero in bene per la seconda fioritura. Ciao Daniele...un thread dalle mille sorprese...complimenti!!!CiaoVincenzo Grazie Vincenzo, gentilissimo come sempre. che figata il rocoto a testa in giù, molto bello esteticamente.Bravo Daniele!!! Ero sicuro ti piacesse l'accrocco. Share this post Link to post Share on other sites
Toolshed 4,341 Posted July 13, 2017 Ero sicuro ti piacesse l'accrocco. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted July 13, 2017 Quest'idea del rocoto a testa in giu' e' interessante e curiosa, ma vorrei sapere quali sono le basi "teoriche" per questa scelta Niente in particolare in realtà, lo reputo più un tentavo empirico che finora ha dato i risultati sperati, non so se per mera fortuna o casualità. Qualche valutazione l'ho fatta prima ed altre le sto facendo solamente adesso. Ad ogni modo, l'anno scorso ho ottenuto pessimi risultati, in termini di produttività, con due delle tre piante di c.pubescens che ho coltivato. Pur sapendo che i c.pubescens sono ostici per l'allegagione dei frutti alle nostre latitudini, se non si parte con largo anticipo, nutrivo una flebile speranza che si adattassero bene al particolare clima della mia zona: forti escursioni termiche tra giorno e notte (così come tra estate ed inverno). Chiaramente mi sbagliavo alla grande. Dopo aver visto ed assaggiato i bellissimi Rocoto del mercato Esquilino importati dal Perù, ho voluto di documentami al meglio e cercare informazioni riguardo i luoghi di produzione in Perù: Le coltivazioni, estese per numerosi ettari, avvengo su pendii molto scoscesi, in zone disboscate, al limite con la foresta e la jungla. Le altitudini sono ben maggiori rispetto alle nostre, siamo sui 1800 m.s.l.m, il clima è più mite, con temperature stabili intorno ai 20°C, zone ventose con un' umidità relativa bassissima: le piante sono letteralmente sdraiate a terra. Non si preoccupano minimamente di tutorare le piante, ne tantomeno hanno il bisogno di ombreggiarle, ma questo l'ho notato anche con altre varietà, solitamente più imponenti, come l'Aji Amarillo. In altre immagini di coltivazioni intensive invece, i Rocoto peruviani vengono coltivati in serra, sui classici filari, ed attraverso le legature, come ben sai, ottengono piante strette ed alte alcuni metri, fino quasi ad ombreggiarsi parzialmente a vicenda, ma con i medesimi risultati, frutti grandi e buona produttività. L'idea mia era quella di mettere un Rocoto appeso a testa in giù e le altri C.pubescens a dimora a terra per ottenere frutti dalle taglie più generose, poi per un po' di ritardo di sviluppo accumulato durante questi mesi, ho ripiegato su vasi da 15 L per ottenere entro fine Maggio qualche allegagione. Ci riprovo l'anno prossimo. Che le piante crescessero ed allegassero, nonostante la posizione astrusa, l'avevo osservato. Con lo Stolen ho voluto provare per ricreare un po di ombra sotto il vaso, sotto le branche principali e per far allegare i fiori, che comunque mantegono l'orientamento canonico, ma sono più ombreggiati e magari il polline si degrada meno facilmente a temperature di qualche grado più basse. Fino a pochi giorni fa, non l'ho tutorata affatto e si è adattata bene al vento, di sole diretto ne prende tanto sul fogliame esterno e meno al centro, ma questo inizio a pensare sia un aspetto importante in fioritura, anche coi c.pubescens: le piante che sono in ombra perenne, non stanno dando alcun segno di voler ripartire con la seconda fioritura, nonostante siano nello stesso vaso con stesso substrato e concimazione. Lo Stolen invece fiorisce ed allega senza soluzione di continuità dai primi di Maggio, magari è solo un caso, ma i risultati migliori li sto ottenendo proprio con questa pianta, ed era anche piuttosto indietro rispetto ad altre. 5 Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted July 13, 2017 magari il polline si degrada meno facilmente a temperature di qualche grado più basse. E' questo il motivo della mancata allegagione? Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted July 13, 2017 Nei vasi da 6 L, sapevo che i C.chinense sarebbero stati a rischio caduta alla prima folata di vento, meglio correre ai ripari e ricacciare i miei tanto amati vasi da 25 L, alla quarta stagione sono praticamente nuovi. Oltre a smorzare le oscillazioni e le sollecitazioni del vento, non fanno coricare a terra il piccolo vaso. Speravo di proteggere un po di più il vaso più piccolo e le radici esterne dal sole. In realtà, in queste giornate torride, con picchi di 35°C, non c'è nulla da fare, le piante nei piccoli vasi sono in perenne crisi idrica per me che riesco ad innaffiarle al massimo una volta al giorno. Substrato molto drenante e vento caldo, danno il colpo di grazia alle piccole piante. Ottima soluzione comunque per zavorrare senza sporcare troppo o occupare ulteriori spazi. Wild Pepperlover C.cardenasii Mulato Isleno Ho cotto il primo frutto al BBQ, anche se era acerbo, ma non mi è sembrato granchè di sapore. C.flexuosum L'ultima delle nate ad Aprile nel vaso da 0,5 L è finita a terra, in ombra sotto due alberi di fico, temo che di inverno non la riparino più di tanto dal gelo, ma la sua restinza ormai è nota. Rocopica Catacamas Hot Pochi frutti e nessun fiore, non mi era mai successo con i C.frutescens, forse devo trovare una posizione più soleggiata sul balcone. Ad ogni modo rinuncio ad isolare assieme a queste piante un C.chinense, i pochi che ho voglio spremerli al massimo nei vasetti, metterò qualche sacchetto in organza in più. C.flexuosum Bhut Jolokia Indian Carbon Tra tutti i C.chinense coltivati finora, questa varietà ha il fiore più bello, o forse è secondo solo a quello dello Yorkshire Naga Drop. 4 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted July 13, 2017 Niente in particolare in realtà, lo reputo più un tentavo empirico che finora ha dato i risultati sperati, non so se per mera fortuna o casualità. Qualche valutazione l'ho fatta prima ed altre le sto facendo solamente adesso. Grazie, tutto chiaro. Penso che per i C.pubescens sia importantissimo anche il fotoperiodo, ma su quello ovviamente possiamo fare ben poco se non aspettare ottobre ... Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,623 Posted July 13, 2017 Ottima soluzione comunque per zavorrare senza sporcare troppo o occupare ulteriori spazi. E' la stessa soluzione che ho adottato io per gli Hens & Chicks e altre, ma usando pero' lapillo vulcanico per appesantire il vaso grande Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted July 15, 2017 E' questo il motivo della mancata allegagione? Questo lo ignoro, avevo letto che la cascola può avvenire a vari livelli e può esser dovuta a diversi fattori, come l'incompleta maturazione del polline o della cellula uovo, difficoltà di discesa nel tubulo pollinico...non ricordo bene. Mi sembra che erano stati fatti degli studi, proprio per verificare perchè si manifesta l'autoincompatibilità nel C.cardenassi, unica nel genere Capsicum. Vediamo se Lonewolf o qualcun'altro ne sa qualcosa in più. E' la stessa soluzione che ho adottato io per gli Hens & Chicks e altre, ma usando pero' lapillo vulcanico per appesantire il vaso grande Utilizzerò questo inerte per stabilizzare il Bhut Jolokia Indian Carbon che è a dimora definitiva in 3,6 L: lo inglobo in un vaso più grande e col lapillo vulcanico creo anche una pacciamatura, annaffiare questi vasi piccoli a mano è un incubo se si ha troppa pressione nel tubo di irrigazione. L'altro giorno ho ritrovato il vaso coricato a terra ed una delle tre branche completamente mozzata. Per fortuna avevo il mastice in casa, ho provveduto a creare un perfetto sigillo labiale ed ho iniziato ad imprecare in Capsico antico. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted July 15, 2017 Lazzaretto Abruzzese Ne ho assaggiati un paio più maturi, carnosi e dolci, ma non di piccantezza, che è medio-alta. Lazzaretto Abruzzese, Tortarello Abruzzese & Zucchina Trombetta di Albenga Lazzaretto Abruzzese C.pubescens I Rocoto non danno alcun segnale di voler ripartire a fiorire, li sposto al sole e vediamo che succede. Aji Amarillo Bengle Naga 4 Share this post Link to post Share on other sites
Maxx5 1,016 Posted July 15, 2017 Ciao Oban un consiglio per i Rocoto prova a concimare un pò secondo me ripartono Share this post Link to post Share on other sites