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Oban

Oban 2017

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Elmonte

Fantastico il Cabai! Il mio sta per aprire i fiori, non vedo l'ora...

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Oban

Ah, allora scusa, ti ho rovinato la sorpresa! :lol:
Molto bello in effetti, c'é molto della specie c.frutescens in questo fiore, pur essendo unico nel suo genere.
Quello che più mi piace però è il calice ed il netto stacco di colore che c'è sul picciolo.

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Elmonte

Ahahahahba

No non ti preoccupare...questo weekend vedremo anche i miei..

Anche a me ha colpito il calice oltre all'eleganza della pianta nell'insieme

 

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Oban

Jamy

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Jalapeno Farmer's Market Potato

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Maui Purple

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C.flexuosum

Dopo aver fatto qualche rinvaso, posso affermare è la specie che ha l'apparato radicale meno sviluppato che ho incontrato finora, il pane di terra è appena accennato in piante di pochi mesi.

Magari l'esclusiva caratteristica della resistenza al gelo, è legata proprio a questo aspetto.

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Rocopica Dark Striped

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Bhut Jolokia Chocolate

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Purple Flowered

I fiori sono molto pallidi, quasi sbiaditi dal sole.

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Rocoto Brown

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Comoyagua

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Catacamas Hot
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Situazione generale, dovrò iniziare a zavorrare i vasi più piccoli, finora non avevo mai avuto problemi di stabilità, utilizzando vasi molto grandi.

I tutori sono molto utili per contenere i rami ed i polloni, e per limitare i danni ai rami in caso di caduta.

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Rapace

Complimenti Daniele.

Quest' anno ti sei superato (se possibile) :).

Hai varietà stupende e tirate su veramente bene.

 

Sono curioso di avere qualche dettaglio sul tuo Rocopica Dark Striped...... mi pare abbia foglie molto piu' grandi della mia dell' anno corso ed anche di quest' anno.

Ad allegagioni come sta andando ? L' anno scorso la mia pianta era stata piuttosto produttiva (nella prima fase della stagione, poi si era fermata, non so se per il caldo) mentre quest' anno la mia pianta fa fatica ad allegare (anche di fiori ne ha aperti pochi).

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Oban

Ciao Carlo e grazie, sulle varietà/specie concordo, ma questo è merito perlopiù dell'Associazione e di alcuni utenti del forum, non tralascio che sei uno di quelli che da sempre si è impegnato ad isolare, oltre a tutto il resto che ometto di rammentare.

 

Sul Rocopica Dark Striped sto aspettando che alleghino i primi frutti per fare ulteriori valutazioni, ad oggi ancora nessuna bacca, ma è ancora presto per piante emerse dal terriccio a metà Marzo.
Il comportamento delle 3 piante l'ho sempre tenuto d'occhio, sopratutto in rapporto alle 4 piante di Rocopica classico che sto crescendo, queste ultime davvero molto simili tra loro e del tutto stabili, nei caratteri finora osservati.

Sono abbastanza confuso sul Dark Striped invece, proprio dopo aver osservato i fiori dell'ultima pianta postata, quella dalle foglie più grandi ed il portamento imponente, simile ad un Rocoto per certi aspetti: incredibilmente ha fiori del tutto identici al Rocopica di Claudio, le altre due, oltre ad avere gli spot gialli sui petali, hanno fiori diversi, uno più grande e molto simile ad un C.pubescens, l'altro con fiori più campanulati entrambe hanno però un portamento più compatto.
Ad ogni modo le foglie sono sempre più grandi del Rocopica classico, come giustamente hai osservato, e poi un po' di variazioni nella dimensione di fiori e foglie, possono esserci con i vasi di diversa capienza utilizzati per la dimora definitiva.

Che poi sia la normalità con una piante derivate da un ibrido presumiibilmente ancora instabile, perlopiù partendo da semi prodotti in libera impollinazione, è anche vero, come hai già ribadito qualche intervento fa.
Come ti accennavo, la dimensione e/o le eventuali pigmentazioni dei frutti, potranno dare ulteriori indicazioni, ed aggiungo io, forse anche il colore dei semi.

Volendo schematizzare per distinguere le 3 piante in futuro e seguirle per valutare la più interessante, le mie tre chiamerei temporaneamente così:

  • Rocopica Dark Striped (Campanulate Pheno): in vaso da 6 L, portamento compatto, fiori piccoli e molto chiusi all'antesi, vagamente campanulati.

 

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  • Rocopica Dark Striped (Classic Pheno): in vaso da 18,5 L, portamento imponente e robusto, da Rocoto, foglie molto grandi ma fiori identici al Rocopica di Lonewolf, senza spot gialli quindi.

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  • Rocopica Dark Striped (Pubes Pheno) in mastello da 50 L, portamento compatto ma fiori grandi, con spot colorati e forma da C.pubescens. Tuttosommato questa terza pianta simile per molti aspetti alla prima postata, dopo tutto la forma dei fiori varia molto nelle diverse ore del giorno, dall'apertura all'antesi.

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Insomma, un bel mix, come c'era da aspettarsi da un ibrido interspecifico, e solo considerando le mie tre piante.
Poi, che io sappia, oltre a te, anche Alessandro ed Umberto hanno 2 piante di Rocopica Dark Striped, ma ancora non hanno postato alcuna foto a riguardo.

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Ah, volendo rispondere alla domanda sulla dimensione delle foglie senza considerare tutto il resto, ho le mie riserve riguardo al fatto che sia un parametro oggettivo per confrontare le piante, o lo è entro certi limiti.

Oltre alla genetica, è troppo influenzato dall'età e dallo sviluppo della pianta, illuminazione, adattamenti alle condizioni ambientale, concimazioni, dimensioni del vaso definitivo...

Ovviamente le tue piante sono più esposte al vento in terrazzo all'ultimo piano, di quanto lo siano le mie al livello del terreno, e gli adattamenti possono essere molteplici, considerando solo questo elemento.

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Federico14

Ho dato un'occhiata alla tua coltivazione dopo molto tempo purtroppo...complimenti!!!

Risultati magnifici Daniele,bravissimo! ;)

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Oban

Ho dato un'occhiata alla tua coltivazione dopo molto tempo purtroppo...complimenti!!!

Risultati magnifici Daniele,bravissimo! ;)

Grazie Federico, se posso coltivare quest'anno una meraviglia come il Cabai, è merito tuo che lo riprodotto in purezza!

Ci si vede quanto prima, qui oppure al prossimo evento.

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luca1973

Ciao

Una domanda a Daniele o anche a Claudio:

i semi da cui sono nati i vari Rocopica Dark Striped di Daniele sono tutti frutto di "libera impollinazione" oppure alcuni erano stati isolati?

Questo per capire (quando fruttificheranno) la trasmissinilita del fattore "Dark Striped", ammesso che effettivamente sia dovuto a un o più geni.

grazie.

Luca

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Oban

I semi sono Open Pollinated e temo non solo i miei, ma tutti quelli che stiamo coltivandolo, da come mi disse Rapace, i numerosi tentativi di isolamento sono miseramente falliti e l'unica sua pianta del 2016 non ha superato l'inverno.

Due piante dallo stesso set di semi le ho donate a divicos, non so in che condizioni siano adesso e se abbiano fiorito.

Questo per capire (quando fruttificheranno) la trasmissinilita del fattore "Dark Striped", ammesso che effettivamente sia dovuto a un o più geni.


Anche fossero stati isolati, non avremmo avuto comunque la certezza che la caratteristica sarebbe stata trasmissibile alle generazioni successive, magari avremmo avuto più possibilità.

Inoltre quelle bellissime pigmentazioni dell'esocarpo potrebbero essere favorite da specifiche condizioni ambientali: in passato avevo visto che c'è chi riesce ad ottenere striature simili anche su altre varietà e specie coltivate, a detta loro attraverso particolari concimazioni o escursioni termiche.
Una vaga idea me l'ero fatta, leggendo qualcosa su altre solenacee come il pomodoro, su questa pagina di Wikipedia sull'invaiatura dei frutti:

  • Sull'intensità della pigmentazione ha un ruolo non trascurabile il bilancio nutrizionale della pianta e, in particolare, la disponibilità di potassio, per cui possono esserci pigmentazioni deboli o stentate dovute ad un rapporto nutrizionale fra azoto e potassio a favore del primo oppure all'antagonismo fra calcio e potassio.

In pratica, potrebbero essere dovute ad un eccesso di concimazione o uno squilibrio ionico, dubito che sia il caso di Carlo, conoscendo la sua reticenza sui concimi in generale.

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Toolshed

 

Inoltre quelle bellissime pigmentazioni dell'esocarpo potrebbero essere favorite da specifiche condizioni ambientali: in passato avevo visto che c'è chi le riesce ad ottenere striature simili anche su altre varietà e specie coltivate, a detta loro attraverso particolari concimazioni o escursioni termiche.

 

 

il che a conti fatti mi sembra più che ragionevole....

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luca1973

I semi sono Open Pollinated e temo non solo i miei, ma tutti quelli che stiamo coltivandolo, da come mi disse Rapace, i numerosi tentativi di isolamento sono miseramente falliti e l'unica sua pianta del 2016 non ha superato l'inverno.

Due piante dallo stesso set di semi le ho donate a divicos, non so in che condizioni siano adesso e se abbiano fiorito.

 

Un gran peccato!!!!

Anche fossero stati isolati, non avremmo avuto comunque la certezza che la caratteristica sarebbe stata trasmissibile alle generazioni successive, magari avremmo avuto più possibilità.

 

Se le motivazioni sono genetiche in caso di isolamento le possibilità di riottenere sarebbero aumetate molto.... se poi trattasi di un carattere recessivo non avendo semi isolati, quest'anno non otterremo le striature e non sapremo mai dire se fossero dovute alla genetica o ad altro... se le otterremo (mi ci metto anch'io perchè seguo le vs. piante con interesse) allora quasi certamente si tratta di un gene dominate (troppo bello per esser vero!!!)

 

Inoltre quelle bellissime pigmentazioni dell'esocarpo potrebbero essere favorite da specifiche condizioni ambientali: in passato avevo visto che c'è chi riesce ad ottenere striature simili anche su altre varietà e specie coltivate, a detta loro attraverso particolari concimazioni o escursioni termiche.

Una vaga idea me l'ero fatta, leggendo qualcosa su altre solenacee come il pomodoro, su questa pagina di Wikipedia sull'invaiatura dei frutti:

  • Sull'intensità della pigmentazione ha un ruolo non trascurabile il bilancio nutrizionale della pianta e, in particolare, la disponibilità di potassio, per cui possono esserci pigmentazioni deboli o stentate dovute ad un rapporto nutrizionale fra azoto e potassio a favore del primo oppure all'antagonismo fra calcio e potassio.

In pratica, potrebbero essere dovute ad un eccesso di concimazione o uno squilibrio ionico, dubito che sia il caso di Carlo, conoscendo la sua reticenza sui concimi in generale.

 

Anch'io mi ero ben informato in merito alle striature scure di alcune varietà coltivate, in particolare di una di C.chinense... che andava di gran moda un paio di annetti fa, informandomi anche direttamente da colui che l'aveva creata.

Non mi sento di escludere a priori la cosa.... però molti qui nel forum dubitavano che potesse dipendere direttamente dalla concimazione, persone molto più autorevoli in materia del sottoscritto.

"(...)in passato avevo visto che c'è chi riesce ad ottenere striature simili anche su altre varietà e specie coltivate, a detta loro attraverso particolari concimazioni o escursioni termiche"...

"A detta loro" hai fatto benissimo a puntualizzarlo e io lo sottolineo, diciamo che concedo loro il beneficio del dubbio.... ma le obiezioni fatte da alcune persone (disinteressate) che ne sanno molto più di me, più di qualche dubbio me lo lasciano.

Personalmente io aumentai di molto la quantità di osmocote durante la coltivazione di quella pianta (come mi fu indicato) e non ottenni nulla degno di nota... per quel che può valere la mia esperienza.

 

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ardilla

Ciao, già è tanto se in una stagione riesci si riesce a sfruttare tutto il substrato di un vaso da 25 L.

Ad ogni modo più terriccio dai e più imponente sarà la radicazione e di conseguenza lo sviluppo vegetativo, tutto entro un certo limite ovviamente, le diverse specie o varietà infatti, hanno esigenze diverse.

 

Ci sono indubbiamente dei vantaggi, primo fra tutti una maggior produttività delle piante, una maggior autonomia idrica ed un'assoluta stabilità contro il vento, si allungano però i tempi per raccogliere i primi frutti maturi.

I reali vantaggi si hanno se si riesce a svernare la pianta, ma finora, anche in locali non riscaldati ed al coperto, non ci sono mai riuscito.

Tranne 3 o 4 piante che mi interessano particolarmente e non vale la pene rischiare di perderle, sto utilizzando i mastelli per riciclare il substrato vecchio ed esausto della stagione precedente, pratica non consigliabile per il fatto che puoi portarti dietro una serie di patogeni dalla stagione precedente.

 

In questo modo il terriccio nuovo lo utilizzo per i vasi fino a 25 L nella stagione corrente, l'anno successivo riciclo tutto quello dei vasi nei mastelli e l'anno dopo ancora, utilizzo il substrato dei mastelli, ricco in inerti ma ormai scarico di nutrienti, per alleggerire il terreno delle aiuole, molto compatto, pesante e poco drenante, nel mio caso.

Grazie per la spiegazione :good:

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Vincer

Grande Daniele...tutte ottime immagini!!!

 

Mitico Gary Moore!!! Sono un suo estimatore....tanto che ormai diversi anni fa ne imparai una delle canzoni più famose...Parisienne Walkways....

 

Ciao

VIncenzo

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lautodidatta

I complimenti per le immagini e la coltivazione sono ormai scontati.

 

Aggiungo anche i mio apprezzamento per il gusto musicale. :)

Per quanto riguarda il brano in oggetto, la mia preferenza va sempre e comunque all'originale risalente agli anni settanta (1976).

Roy Buchanan è stato, a mio avviso, un grande chitarrista decisamente sottovalutato.

 

P.

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leonidas

Bellissimo lavoro Daniele sia la giungla che le foto e quest'ultimo montaggio.

Per gli isolamenti cosa hai usato?

 

Leonida

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Oban

Grazie.

Mitico Gary Moore!!! Sono un suo estimatore....tanto che ormai diversi anni fa ne imparai una delle canzoni più famose...Parisienne Walkways....

Addirittura!
Di ballate rock-blues in effetti ne ha fatte molte, alcune davvero struggenti, ma questo pezzo lo ha fatto conoscere al grande pubblico.
Io mi appassionai al suo stile ascoltando il raffinato album Blues For Greeny, solo successivamente conobbi il periodo Hard-Rock della sua carriera, non so per quanti anni ho avuto in macchina il suo album live, We Want Moore!

Se non avesse dato forfait al Pistoia Blues Festival di qualche anno fa, lo avrei anche ascoltato di persona.

Per quanto riguarda il brano in oggetto, la mia preferenza va sempre e comunque all'originale risalente agli anni settanta (1976).
Roy Buchanan è stato, a mio avviso, un grande chitarrista decisamente sottovalutato.

Il chitarrista dei chitarristi?
Certamente è stato sottovalutato, era un virtuoso, nonché un pioniere di alcune tecniche come l'effetto "violino" con il controllo del volume...
Incompreso? Linko un simpatico articolo che ho letto, sono menzionati entrambi.

Per gli isolamenti cosa hai usato?

Organza, mi trovo troppo bene con questi sacchetti, i lacci sono comodissimi perché si evitano le legature, anche se si impigliano spesso e volentieri a rami e foglie, logorandoli un minimo.
Sono lavabili e di gran lunga più resistenti di un rotolo in tulle che acquistai al metro, le maglie della rete non si sfaldano.

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leonidas

Ah ok, ora ricordo che ne avevi già parlato...

E grazie!

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lautodidatta

Grazie Daniele, l'ho letto con piacere.

 

P.

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joefish

Organza, mi trovo troppo bene con questi sacchetti, i lacci sono comodissimi perché si evitano le legature, anche se si impigliano spesso e volentieri a rami e foglie, logorandoli un minimo.

Sono lavabili e di gran lunga più resistenti di un rotolo in tulle che acquistai al metro, le maglie della rete non si sfaldano.

 

 

Stai usando anche quelli usati l'anno scorso???

 

Chiedo perche' ho notato che i miei sacchetti dell'anno scorso si stanno rompendo abbastanza frequentemente.

A dire il vero non ricordo se qualcuno lo passai in candeggina, ma certo il sole ha avuto il suo effetto.

 

Potrebbero essere di qualita' piu' scadente.

 

Per il tulle e' vero, e' piu' delicato sicuramente la rete messa per le serrette e' monouso, gia' ora sembra piu' delicata, dopo un paio di mesi, forse tre.

 

Un vantaggio certo dei sacchetti rispetto al tulle e' che sono un po' piu' rigidi e si tengono "gonfi" intorno al ramo, mentre il tulle

e' piu' morbido e i sacchetti, specialmente se grossi, si afflosciano e tirano i fiori con se.

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Oban

Stai usando anche quelli usati l'anno scorso???

 

Chiedo perche' ho notato che i miei sacchetti dell'anno scorso si stanno rompendo abbastanza frequentemente.

A dire il vero non ricordo se qualcuno lo passai in candeggina, ma certo il sole ha avuto il suo effetto.

 

Potrebbero essere di qualita' piu' scadente.

è possibile, sto utilizzando sia quelli nuovi che quelli della scorsa stagione, non noto grosse differenze.

Sicuramente gli agenti atmosferici li rovinano un po' e di lavaggi cerco di farne il meno possibile, puoi passare i sacchetti dai C.pubescens alle altre 4 specie coltivate e viceversa, senza correre rischi di portarti indietro polline compatibile.

 

Una bagnatina di un'ora in acqua e candeggina, senza diluizione si finisce di degradare le sottilissime maglie, la riservo solo per i sacchetti che sono state su piante non in salute, per il resto sapone per i piatti, sapone di marsiglia oppure una spruzzata di sgrassatore.

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Oban

Bhut Jolokia Indian Carbon

Provo a lasciarlo nel vaso da 3,6 L come dimora definitiva.

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C.flexuosum

Hanno una gran fretta di fiorire, anche se minuscole, credo sia l'effetto delle temperature più alte di questo periodo.

Un bel po' di arricciamenti fogliari sono stati causati da qualche afide, su questa specie che ha foglie spesse e coriacee, si notano ancora di più.

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Rocopica Dark Striped

Da quando l'ho rinvasata nel 6 L, le nuove foglioline apicali si son formate di colore più pallido ed iniziano a colorarsi solamente adesso, ha perso qualche bocciolo della seconda fioritura.

Fiori molto belli, ma finora non riescono ad aprirsi più di così, magari più in là nella stagione, o cambiando l'esposizione alla luce solare, i petali riescono ad aprirsi un po' meglio.

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Oban

Maui Purple

Una palla di fiori e frutti colorati, oltretutto i frutti sono anche abbastanza buoni e piccanti.

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Rocopica Dark Striped

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Bengle Naga

Con i pochi C.chinense che ho quest'anno, sono parecchio indietro, l'unica cosa confortante è che a dispetto dei primi frutti, piccoli e tondi, gli altri hanno forme da C.chinense indiano, un sollievo per me che adoro quelle varietà di SuperHot.

Rispetto al classico Naga Morich però, ha i frutti acerbi di un colore più chiaro, è il verde chiaro, ovvero il "light-green" del celebre Bih Jolokia 1 della Frontal Agritech.

Ho anche assaggiato un piccolo frutto partenocarpico, promette bene questa varietà selezionata da Michael & Joy Michaud, già famosi per il Dorset Naga.

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Lazzaretto Abruzzese

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Naga Jolokia Purple

Fioritura epica!

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Cabai Burung Ungu

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Comoyagua

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Eryngium

I cespi di questi cardi, oltre ad essere piacevoli alla vista, attirano una miriade di insetti e di prònubi, pianta davvero elegante da mettere anche su un balcone.

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Jamy

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Video su YouTube: NYOgce3ULPM

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Toolshed

Ciao Daniele

concordo sul maui purple, una delle poche "ornamentali" i cui frutti sono piuttosto piccanti e neanche male di sapore, giusto un po' amari.

 

dei due rocopica che coltivai l'altr'anno, peraltro aventi caratteristiche piuttosto differenti tra loro, entrambe avevano fiori che non si aprivano completamente, per tutta la stagione.

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