Luigi Lombardi 635 Posted February 22, 2017 Dubito che facciano funzionare i led in alternata perche' si sfonderebbero quando la tensione diventa inversa. Per non parlare dello sfarfallio che darebbe un fastidio esagerato alla vista. Io penso che il circuito raddrizzi e trasformi la tensione adatta a mettere pochi led in serie per avere valori non proprio bassissimi. Non ci metto la mano sul fuoco ma penso che sia cosi'. A parte la questione della tensione alternata fare una serie di led per arrivare a 220 mi pare assurdo. Ci vorrebbero una 70ina di led bianchi in serie e molte lampade ne hanno di meno in totale. No, i led non lavorano in alternata ma praticamente non sei isolato dalla stessa. Il circuito "raddrizzatore" è composto, generalmente, nelle lampade cinesi, da un diodo che raddrizza la semionda, una resistenza per diminuire la corrente ai led e un condensatore come filtro per eliminare i ripple. Poi potrebbe esserci un regolatore di tensione. Senza isolatori ( tipo optoisolatori o altri ), toccare quei led potrebbe portarti alla morte. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 22, 2017 Grazie del contributo ad entrambi, se non intervengo è solo perchè non ho migliori competenze delle vostre a riguardo, mi fa piacere leggervi però. Jamy Purple Flower Catacamas Hot Comoyagua C.cardenasii 2 Share this post Link to post Share on other sites
marknot 215 Posted February 22, 2017 Ciao, riguardo le lampade a pannocchia vista prima posso garantire che a prescindere dal tipo di circuiteria utilizzata per generare la corrente costante, i led ed il relativo circuito NON sono isolati. Le normative CE non lo richiedono. La cover plastica serve per impedire i contatti involontari e dovrebbero impedire pure quelli volontari (in teoria la lampadina non dovrebbe poter funzionare se la cover fosse rimossa... vabbè). Dentro, come ha detto Luigi si trovano prima un ponte di diodi, poi un condensatore elettrolitico (della peggiore qualità possibile), ma non la resistenza (quella si usava fino a 10 anni fa) bensì una circuiteria switching molto semplice, non isolata che trasforma la 300V pulsante in ingresso (la 220V raddrizzata è una pulsante con quasi 300V di picco) in una tensione continua tale da permettere ai led di ricevere una corrente diretta opportuna. Una volta ho provato a "truccare" una lampada a pannocchia ma i risultati sono stati pessimi. Osservazione: mi spiace aver parlato di una cosa così noiosa dopo delle foto così belle delle piantine, chiedo scusa. Ciao! 1 Share this post Link to post Share on other sites
Luigi Lombardi 635 Posted February 22, 2017 Ciao, riguardo le lampade a pannocchia vista prima posso garantire che a prescindere dal tipo di circuiteria utilizzata per generare la corrente costante, i led ed il relativo circuito NON sono isolati. Le normative CE non lo richiedono. La cover plastica serve per impedire i contatti involontari e dovrebbero impedire pure quelli volontari (in teoria la lampadina non dovrebbe poter funzionare se la cover fosse rimossa... vabbè). Dentro, come ha detto Luigi si trovano prima un ponte di diodi, poi un condensatore elettrolitico (della peggiore qualità possibile), ma non la resistenza (quella si usava fino a 10 anni fa) bensì una circuiteria switching molto semplice, non isolata che trasforma la 300V pulsante in ingresso (la 220V raddrizzata è una pulsante con quasi 300V di picco) in una tensione continua tale da permettere ai led di ricevere una corrente diretta opportuna. Una volta ho provato a "truccare" una lampada a pannocchia ma i risultati sono stati pessimi. Osservazione: mi spiace aver parlato di una cosa così noiosa dopo delle foto così belle delle piantine, chiedo scusa. Ciao! Ho visto video dove alcune lampade cinesi utilizzavano ancora la resistenza ed esistono anche led privi di cover plastica. Comunque grazie per la dritta Eh si, Oban, hai proprio delle piante stupende!Mi sono innamorato del C.cardenasii Share this post Link to post Share on other sites
PepperMuz 820 Posted February 22, 2017 Daniele, no Bih Jolokia #1, no Fatalii, no Pimenta da Neyde ... Come fai a parti'??? Battute a parte, gran lista, per molti versi sconosciuta ma (proprio per questo) certamente da seguire. Buon proseguimento di coltivazione!!! Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 23, 2017 Osservazione: mi spiace aver parlato di una cosa così noiosa dopo delle foto così belle delle piantine, chiedo scusa. Ciao! Tutt'altro, in questo spazio sentitevi liberi di scrivere quello che volete, aggiungo che gli Off-Topic sono di casa in questo thread, ma non per questo meno interessanti. Mi sono innamorato del C.cardenasii Se solo fosse stato scoperto prima, credo proprio che avrebbe preso il posto del fagiolo nella celebre fiaba. Il portamento mi ci fa pensare ed anche se nell'immaginario collettivo non lo è, il C.cardenasii, è magico! Daniele, no Bih Jolokia #1, no Fatalii, no Pimenta da Neyde ... Come fai a parti'??? Hai perfettamente ragione Luca, purtroppo però sono costretto, nonostante la lunghissima lista, ad eliminare i grandi classici. Sempre in cerca di valide alternative alle varietà che adoro, non riesco a ricoltivarle di anno in anno. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 23, 2017 Un vero peccato, ma niente di irrimediabile Grazie mille Claudio, tuttosommato i danni sono stati limitati, qualche foglia tuttora sta progressivamente cadendo, il 90% delle foglie irrorate direttamente. Un po di ritardo nello sviluppo vegetativo è evidente sulle piante trattate, ma sono in ripresa, poco male. Cabai Burung Ungu A distanza di non più di due settimane da questa foto, la pianta di sinistra ha colmato il divario con la pianta che aveva attecchito meglio, adesso è notevolmente più in forma. Rocoto Stolen Yellow Ci sono altri C.pubescens conciati peggio, questa pianta mantiene il suo fascino. Dorset Naga Ha perso i cotiledoni e la prima foglia vera, se non si sbriga ad emettere una nuova fogliolina, va a fare compagia all'amico Dark. 2 Share this post Link to post Share on other sites
okidoki 482 Posted February 24, 2017 Ogni tanto, pagare duramente per le cazzate fatte con le proprie mani, insegna molto più di quando cose che vanno per il verso giusto. Quello che si vede nelle foto del Rocopica appena postate non è acqua nebulizzata. è una soluzione di acqua e Previcur Energy, un fungicida che ho somministrato 40 giorni fa, a scopo preventivo, nel terriccio da semina per limitare le perdite avute negli anni passati. L'anno scorso l'ho testato su un paio di piante adulte senza frutti, per via fogliare e non ho avuto i danni che sto osservando adesso. Anche io, Daniele, ho voluto testare, con le piccole, come faccio con la semina delle grasse, un fungicida sistemico contro i marciumi radicali e del colletto. Normalmente è un sistemico a base di promamocarb, il nome commerciale è Caulisan 99 della Cifo (compro questo per mia facilità di reperimento). L’ho usato per 5 semine diverse di pepper , a livello preventivo, direttamente nel terriccio prima della posa dei semi …volevo vedere se funzionava o se inibisse la germinazione. Mi sono appuntato i n° dei vasetti…e per ora, no problem, mi sembra tutto OK. Perché l’ho usato? Io normalmente non sterilizzo il terriccio, ma mi limito a lavare bene con lysoform o candeggina i vasetti ed i contenitori vari, poi, riempiti con il terriccio da semina, metto tutto a bagno maria nel preparato di Caulisan nelle proporzioni di 2:10 2 ml = 1 lt. Lascio i vasetti in ammollo, a bagno maria, una decina di minuti circa, fin quando per capillarità non vedo che la parte superficiale è umida…tiro fuori il vasetto, lascio sgocciolare l’acqua e il fungicida in eccesso, e poi finalmente semino… ricopro il terriccio con uno strato sottile di vermiculite/cabasite , e dopo una ulteriore nebulizzazione dall’alto del fungida sulla vermiculite, metto il tutto sotto le luci. Il tutto probabilmente è un procedimento superfluo…sicuramente non adatto ad una coltivazione biologica, ma volevo evitare la presenza di alghette e funghi che l’anno scorso hanno imperversato sulle mie semine. Tu l’hai spruzzato direttamente sulle piantine? Posso sapere perché e perché quel fungicida in particolare? Share this post Link to post Share on other sites
stefanet 1,130 Posted February 24, 2017 Il problema del fungicida preventivo è che non sapremo mai se ha funzionato o meno Io quest'anno ho provato a mettere un po di fibra di cocco con micorrize (e se non erro anche trichoderma). Ovviamente non so quale sia la situazione reale all'interno del terriccio... Share this post Link to post Share on other sites
Toolshed 4,341 Posted February 24, 2017 Il tutto probabilmente è un procedimento superfluo…sicuramente non adatto ad una coltivazione biologica, ma volevo evitare la presenza di alghette e funghi che l’anno scorso hanno imperversato sulle mie semine. strano questo proliferare di funghi, a me non è mai successo. cmq un modo per propiziare l'insorgere di questo tipo di problemi è proprio lasciare i vasetti in ammollo secondo me... Share this post Link to post Share on other sites
Luigi Lombardi 635 Posted February 24, 2017 Neanche io ho avuto modo di vedere tutti questi funghi tali da uccidermi le piccole. Generalmente, però, pulisco bene i vasi e uso sempre terriccio nuovo. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 24, 2017 Non ho mai avuto problemi nelle prime fasi vegetative delle piante, ma nelle scorse stagioni ho avuto parecchie perdite, tutte nella fase della fruttificazione, causate al riutilizzo di substrato vecchio su alcune parte, sommate un'overconcimazione di azoto con la Cornunghia (N16). La disifenzione dello strumentario di coltivazione l'ho sempre fatta con acqua e candeggina, sull'efficacia non ho dubbi e basta ed avanza, ne sono convinto. Avevo preso questo fungicida proprio per arginare questi fenomeni ma vista la semina anticipata ho provato a somministrarlo in soluzione acquosa nel terriccio da semina, non ho riscontrato alcun problema. La seconda somministrazione potevo evitarla e cmq avrei dovuta farla sempre sul terriccio. 1 Share this post Link to post Share on other sites
okidoki 482 Posted February 24, 2017 La seconda somministrazione potevo evitarla e cmq avrei dovuta farla sempre sul terriccio. Su questo sono perfettamente d'accordo. Non usare mai questi prodotti, sicuramente è la miglior cosa, ma il problema di muschi e alghette nella prima fase di crescita...è un fenomeno che incontro spesso nella semine delle "grasse", perciò ho voluto testarlo con i pepper. Che questo sistema preventivo, usare dei fungicidi nel terreno di semina, sia o no efficace è difficile dirlo ma, il fatto che il terriccio in superficie del vasetto appaia "pulito"...a me basta e avanza. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 24, 2017 Essere parchi con l'irrigazione è sicuramente la miglior soluzione per quei problemi, più estetici che realmente dannosi per le piccole piante di peperoncino. Per un motivo o per un altro, quel muschietto verde l'ho sempre notato in alcune delle mie piantine, quando le ho tirate su con la sola luce solare nel 2014, con una LightNotABox, aperta quindi, nel 2015 e quest'anno, con una LightBox chiusa. Anche è vero che mi è capitato, più di una volta, di abbandonare le piante al loro destino per una settimana intera, affogarle di acqua mi fa stare più tranquillo, anche se non si rischia poi così tanto se rimangono un paio di giorni a secco. Il tutto dipende, ovviamente, dal pane di terra e dallo sviluppo della pianta. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted February 24, 2017 Rocoto Brown C.cardenasii Ipocotile, un termine imparato solo quest'anno, magari ce la fa! Lazzaretto Abruzzese C.cardenasii Per fortuna non ho seminato tutta la bustina, il coraggio di lasciare il terzo seme germinato in germbox non ce l'ho avuto, ne tantomeno per il quarto appena mostrato. Wild Pepperlover Rocopica 6 Share this post Link to post Share on other sites
Luigi Lombardi 635 Posted February 24, 2017 Tutte belle!Ipocotile cosa significa? Share this post Link to post Share on other sites
PepperMuz 820 Posted February 24, 2017 Suppongo si tratti di cotiledoni piccoli o "deformi" ... Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,288 Posted February 26, 2017 Bene Oban ti ho dato la "buona coltivazione" sul topic sbagliato... Perdono... Te lo rifaccio: Buona coltivazione! Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted March 1, 2017 Ipocotile cosa significa? è la parte assile dell'embrione e della piantina germinata, posta al di sotto dei cotiledoni e compresa tra quest'ultimi e le cellule iniziali della radice. La piantina è stata adottata Sabato da divicos, l'unico che conosco che coltiva qualcosa di compatibile e quindi in grado di impollinare il C.cardenasii, vedremo se sopravvive. Bene Oban ti ho dato la "buona coltivazione" sul topic sbagliato... Perdono... Te lo rifaccio: Buona coltivazione! Ciao Leonida, non ti preoccupare. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted March 1, 2017 Le germinazioni dei C.chinense sono ferme da una quindicina di giorni ormai, tuttavia non mi dispiace ripiegare e seminare altri Rocopica, una marea. Altri semi di Rocopica a confronto, molto diversi tra loro, ne avevamo già parlato. Ieri ho notato invece un radichetta nei semi di C.flexuosum, messi a germinare su scottex da una ventina di giorni e forse sta facendo la comparsa un secondo seminato direttamente nel terriccio. Ci sono altri semi fermi da due mesi, ma per fortuna Peppe, che ringrazio anche per tutti gli altri regali, mi ha portato un po di lana di roccia (Rockwoll) per provarlo come substrato di germinazione nella semina di semi ostici o meno freschi. 2 Share this post Link to post Share on other sites
Epsilon 655 Posted March 1, 2017 nelle scorse stagioni ho avuto parecchie perdite, tutte nella fase della fruttificazione, causate al riutilizzo di substrato vecchio su alcune parte, sommate un'overconcimazione di azoto con la Cornunghia (N16). Mi hai messo in agitazione! Io l'anno scorso per il rinvaso definitivo ho utilizzato questo substrato (ne parlo immediatamente dopo i "vasi") che contiene cornunghia, fertilizzando solo con Biobloom a partire dall'apparizione dei boccioli e non mi sembra di aver avuto particolari problemi. Scrivo "mi sembra" perché essendo stata quella dell'anno scorso la mia prima coltivazione ero (e sono tuttora) un grande ignorante in materia. Secondo te quello da me utilizzato è un buon substrato? Meglio evitare la cornunghia ed utilizzare quindi un altro tipo di substrato? Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted March 1, 2017 La cornunghia è un'ottimo concime organico, presente e dosato bene in moltissimi terricci biologici, non c'è da preoccuparsi, anzi. Non consiglierei affatto l'aggiunta nelle piante in vaso o in terra i grosse concentrazioni, è molto lenta la degradazione, parliamo di mesi, fino ai 18 mesi ma il bilancio rischi-benefici non ne giustifica l'utilizzo. Quest'anno infatti la utilizzerò solo per le piante a terra, non localizzato sotto le radici delle singole piante, come ho fatto l'anno scorso su alcune piante per testarla realmente, ma sparso su tutto il terreno al momento della fresatura. Oltre ad integrare tantissimo Azoto è anche in grado di stimolare la formazione ed è in grado di mantenere viva la flora batterica che a sua volta trasforma i sali minerali in sostanze nutritive. Se ti ci sei trovato bene, è un buon substrato. Contiene anche la Leonardite, un'ottimo ammendante organico, vegetale e naturale, lo trovi in tabella con Acidi Umici e Fulvici. Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted March 2, 2017 Naga Khorika Queste due piante le avevo dimenticate di mettere in lista 2017, le ho tenute in casa per portare a maturazione gli ultimi frutti della stagione 2016. Rocoto Aji Largo Vedremo se riparte e produce meglio dell'anno scorso, compito davvero arduo, nel caso di questa pianta. Rocoto Montufar Queste sono le piante che terrò per me della prima semina. A breve farò un rinvaso, in primo piano c'è anche qualche pianta di basilico, le ho messe dietro la finestra alla luce naturale ed ancora non partono bene a crescere. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Luigi Lombardi 635 Posted March 2, 2017 Ottimo! Io ieri sera ho provato ad avvicinare le piante di almeno una 20ina di cm ai led. Vediamo cosa succede Share this post Link to post Share on other sites
Epsilon 655 Posted March 2, 2017 Ottimo! Io ieri sera ho provato ad avvicinare le piante di almeno una 20ina di cm ai led. Vediamo cosa succede 20 cm?!? Ma a che distanza le tenevi?!? Share this post Link to post Share on other sites