Epsilon 655 Posted June 15, 2017 Quel che posso notare "a occhio" e' che nella serra la luce e' "soffusa"; niente ombre ... Solo per essere sicuro: intendi "diffusa" o proprio "soffusa" ovvero diffusa e tenue? Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 15, 2017 "Diffusa", non tenue C'e' luce in abbondanza, ma non diretta; in pratica non si formano ombre Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 15, 2017 quindi è la quantità di luce a determinare/mantenere la parziale pigmentazione scura in alcune varietà? Penso di si, ma non ho dati certi non so se ricordate la scena di futurama: No, direi proprio di no Ho verificato su wikipedia di cosa si tratta, ma all'epoca non guardava piu' i cartoons nemmeno ... mia figlia! Share this post Link to post Share on other sites
Jurij 17 Posted June 15, 2017 Futurama è leggenda (e si può guardare anche da "grandi") 👍 1 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 15, 2017 Son fermo a Fantasia o poco dopo Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted June 16, 2017 A causa del gran caldo, faticano un po' solo i C.pubescens Io non ho capito una cosa delle restanti specie della stessa clade, non avendoli mai coltivati finora. Risentono delle temperature elevate anche queste? L'allegagione dei frutti avviene normalmente anche in pieno sole ed a temperature paragonabili alla maggior parte delle specie coltivate? Oppure è il caso di trattarli con un minimo riguardo, come se fossero Rocoto? Quali di queste specie hai osservato direttamente nei tuo viaggi in Sud America, c.eximium, Rocopica? Secondo te, con il nome Rocopica si intendono solamente gli ibridi Interspecifici come Rocoto x Ulupicas (c.eximium o c.cardenasii) oppure anche in ordine contrario? Come indicheresti ibridi Interspecifici come Ulupicas (c.eximium o c.cardenasii) x Rocoto? Su qualche sito in passato avevo notato il nome Ulupica XL, ma non ho indagato più di tanto se quel nome è utilizzato per indicare il Rocopica, come sospetto fortemente, o altro. Share this post Link to post Share on other sites
luca1973 1,504 Posted June 16, 2017 Io non ho capito una cosa delle restanti specie della stessa clade, non avendoli mai coltivati finora. Risentono delle temperature elevate anche queste? L'allegagione dei frutti avviene normalmente anche in pieno sole ed a temperature paragonabili alla maggior parte delle specie coltivate? Oppure è il caso di trattarli con un minimo riguardo, come se fossero Rocoto? Quali di queste specie hai osservato direttamente nei tuo viaggi in Sud America, c.eximium, Rocopica? Secondo te, con il nome Rocopica si intendono solamente gli ibridi Interspecifici come Rocoto x Ulupicas (c.eximium o c.cardenasii) oppure anche in ordine contrario? Come indicheresti ibridi Interspecifici come Ulupicas (c.eximium o c.cardenasii) x Rocoto? Su qualche sito in passato avevo notato il nome Ulupica XL, ma non ho indagato più di tanto se quel nome è utilizzato per indicare il Rocopica, come sospetto fortemente, o altro. Provo a rispondere io Daniele ,anche in base alle mie esperienze, poi al massimo Claudio mi correggerà... . Partendo dall'ultima domanda ulupica XL non sono altro che rocopica più o meno reincrociati con altri rocoto... prova ne è oltre alle dimensioni maggiori anche il colore (ne ho viste in foto anche di gialle!). Ricordiamoci che l'ulupica è il nome che i locali danno generalmente a molti wilds tipo C.exiumium e ai C.cardenasi ma persino al C.caballeroi (ulupica de monte) A sconda di chi sia la madre o il padre io li chiamerei tutti rocopica (però sentiamo cosa ne pensa Claudio) Per esperienza personale generalmente gli appartenenti alla clade eximium sopportono bene le basse temperature e forse gli eximium ancora meglio dei rocotos, tant'è che ho lasciato all'aperto ma in posizione riparata quest'inverno 2 C.eximium (CGN19198 + CAP1491) e tre rocoto e in primavera hanno rigettato solo i wilds. Mentre in merito a fruttificare anche con quest caldo i due eximium continuano ad allegare e fruttificare, in particolare il CGN1918 in pieno sole non pare risentirne ha molti frutti immaturi, mentre il CAP1491 leggermente più in ombra perde qualche foglia e fiore... che però sostituisce prontamente, Considerazione personale: pur essendo entrambi C.eximium sono piante molto diverse tra loro... direi che è il CGN19198 a distinguersi dagli altri C.eximium per il portamento, per le foglie e per il fiore, che nel mio caso ha una carattersistica molto particolare, il colore della corolla dei primi fiori della stagione è praticamente bianca e con il passare del tempo i fiori successivi tendono a scurirsi un pò, rimandendo comunque sempre sensibilmente più chiari di quelli del CAP1491 2 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 16, 2017 L'allegagione dei frutti avviene normalmente anche in pieno sole ed a temperature paragonabili alla maggior parte delle specie coltivate? Ti rispondo con l'immagine della fruttificazione su uno dei tanti rami dei miei C.cardenasii l'anno scorso sul balcone esposto a sud; sole pieno dalle 9 alle 17 circa Alcuni C.eximium visti in Bolivia erano in pieno sole, altri su siepi, mescolati ad altri arbusti Dei Rocopica in natura si sa poco. Userei sempre lo stesso termine anche per successivi reincroci. 3 Share this post Link to post Share on other sites
luca1973 1,504 Posted June 16, 2017 Ti rispondo con l'immagine della fruttificazione su uno dei tanti rami dei miei C.cardenasii l'anno scorso sul balcone esposto a sud; sole pieno dalle 9 alle 17 circa emozionante Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 16, 2017 Colgo l'occasione per dire che sui C.cardenasii inizia ad allegare qualche frutticino. Spero ne seguano molti altri e che contengano semi e che i semi siano vitali Dopo il fallimento negli isolamenti l'anno scorso, quest'anno le 5 piante (tutte svernate) sono a casa di mia mamma, uniche mie piante in quella locazione e presumibilmente uniche piante compatibili nel raggio di un paio di km 1 Share this post Link to post Share on other sites
Epsilon 655 Posted June 16, 2017 - Peperoncino Ulupica... - Peperoncino Ulupicà?!? - 'ccà... - Cosa?!? - Peperoncino Ulupi 'ccà e serra Ulupi llà - Ma come diavolo parli?!? - E' lei che ha cominciato... - No, non è vero... - Non insisto... è lei l'ibridatore... Share this post Link to post Share on other sites
luca1973 1,504 Posted June 16, 2017 Colgo l'occasione per dire che sui C.cardenasii inizia ad allegare qualche frutticino. Spero ne seguano molti altri e che contengano semi e che i semi siano vitali Dopo il fallimento negli isolamenti l'anno scorso, quest'anno le 5 piante (tutte svernate) sono a casa di mia mamma, uniche mie piante in quella locazione e presumibilmente uniche piante compatibili nel raggio di un paio di km ... e ora che gli insetti facciano il loro dovere!!!! Claudio ne approfitto per "solo" una domanda... ma alla fine si è capito se il C.cardenasii è self compatible (anche se con estrema difficoltà), oppure no? Ultimamente da quello che leggo "in giro" sembra avvalorarsi un pochino la prima ipotesi... ma con estrema cautela... Share this post Link to post Share on other sites
Epsilon 655 Posted June 16, 2017 Non ho ben capito cosa sia ma... LO VOGLIOOOO!!!!! 2 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 16, 2017 Claudio ne approfitto per "solo" una domanda... ma alla fine si è capito se il C.cardenasii è self compatible (anche se con estrema difficoltà), oppure no? Ultimamente da quello che leggo "in giro" sembra avvalorarsi un pochino la prima ipotesi... ma con estrema cautela... Non lo so L'anno scorso ho ottenuto alcuni frutti in isolamento, ma avevo effettuato manualmente impollinazioni incrociate tra i sacchetti di diverse piante. Magari quest'anno metto qualche sacchettino senza emulare l'ape impollinatrice e vediamo cosa succede. Una risposta certa e definitiva si avrebbe trovando "in the wild" una pianta isolata carica di frutti ... C'e' da tenere presente che l'autoincompatibilita' potrebbe essere anche stagionale. Si hanno info sul fatto che in natura il C.tovarii non si autoimpollina a inizio stagione, ma lo fa regolarmente a fine stagione (un bel modo per assicurarsi prima nuove risorse genetiche e poi comunque semi in qualsiasi modo ...) 2 Share this post Link to post Share on other sites
luca1973 1,504 Posted June 16, 2017 L'evoluzione naturale è un qualcosa di straordinario!!! Share this post Link to post Share on other sites
Epsilon 655 Posted June 17, 2017 L'evoluzione naturale è un qualcosa di straordinario!!! In effetti... Oddio... anche se... Share this post Link to post Share on other sites
Jurij 17 Posted June 17, 2017 Ho visto le foto della serra a prova di insetto e ora dirò probabilmente una cavolata da niubbo ma.. Ok che non ci sono gli insetti impollinatori, ma non è che qualche fiore più esterno di ogni pianta potrebbe ricevere polline anche solo per contatto con un fiore di un vicino e quindo avere ibridi e non semi puri? Ora so bene che verrò lapidato per questa domanda, ma son giorni che ci penso e son troppo curioso 😅😅😅 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 17, 2017 La domanda non e' banale. La risposta e' che fonti autorevoli concordano nel fatto che l'azione meccanica (contatto) e del vento sono irrilevanti per l'impollinazione dei Capsicum. Di fatto, finora, non abbiamo avuto mai sorprese con varieta' stabili in partenza. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Jurij 17 Posted June 17, 2017 Infatti sapevo che se lo avevi fatto c'era un buon motivo, sei il boss, ero curioso di sapere quale. Grazie della risposta, interessantissimo da sapere (anche perché a questo punto basta poco affinché il mio scaffale diventi una mini-serra anti insetto) Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 17, 2017 Del resto, se ci fosse il rischio di impollinazione incrociata, l'azienda non avrebbe crrto costruito costose serre come quelle per produrre le sue selezioni ... Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted June 18, 2017 La domanda non e' banale. La risposta e' che fonti autorevoli concordano nel fatto che l'azione meccanica (contatto) e del vento sono irrilevanti per l'impollinazione dei Capsicum. Di fatto, finora, non abbiamo avuto mai sorprese con varieta' stabili in partenza. Infatti sapevo che se lo avevi fatto c'era un buon motivo, sei il boss, ero curioso di sapere quale. Grazie della risposta, interessantissimo da sapere (anche perché a questo punto basta poco affinché il mio scaffale diventi una mini-serra anti insetto) Del resto, se ci fosse il rischio di impollinazione incrociata, l'azienda non avrebbe crrto costruito costose serre come quelle per produrre le sue selezioni ... Secondo me ... realisticamente e sapendo come ragionano (in generale, non del settore agrario in particolare) si ragiona sempre in senso probabilistico. Le variabili sono.... il rischio (o meglio... il costo di assumersi il rischio) ed il profitto. Tale ragionamento è giustissimo da un punto di vista aziendale (tanto per precisare) ed anche "generale". Quindi, se investo in serre di quel tipo sono probabilmente sicuro di avere un risultato (le percentuali sono puri esempi, non rispondo a realtà, ma solo per esprimere il concetto) diciamo "sicuro" al 99%. Il restante 1% è un rischio che l' azienda si assume (che tiene conto sia dei costi di dover rimborsare o comunque gestire reclami, il danno d' immagine, la credibilità, eventuali multe etc.) che gestisco allocando a bilancio una certa riserva per gestire questo possible problema. Se vedo che assumersi il rischio dell' 1% è troppo costoso, allora investirò ulteriormente per ridurlo, altrimenti non merita investire ed assumersi il rischio. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 18, 2017 In questa valutazione c'e' da tenere presente che le serre NON servono a produrre semi da commercializzare direttamente (quelli di producono in monocolture, generalmente in Asia), ma per effettuare selezioni, prove ed esperimenti; la percentuale di errore ammessa e' quindi piu' bassa, perche' una impollinazione incrociata non voluta puo' rovinare il lavoro di selezione e non semplicemente portare alla commercializzazione di una minima percentuale di semi non conformi. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,617 Posted June 24, 2017 Aggiornamento, dopo tanto tempo ... Ho scelto piante di dimensioni contenute e vasi piccoli, per riuscire una volta tanto a muovermi liberamente nel balcone Frutti in ordine sparso Il primo raccoltino (2 kg), in parte frutti verdi per i soliti vasi di sottaceti Le ornamentali in giardino Arlecchino Giulia Black Namaqualand Hens and chicks ... direi che sono una varieta' abbastanza produttiva Sezione svernate ... I C.flexuosum spuntati dalle radici stanno riprendendo colore, ad una settimana dal rinvaso Un altro C.flexuosum svernato; sembrava ripartito bene, poi di colpo (nei giorni freddi in aprile) s'e' preso qualche malanno ( ) e sembrava praticamente morto ... Ora si sta riprendendo bene Un Carmagnola x Jalapeno svernato Il C.lanceolatum mi ha regalato gli ultimi frutti prima di prendersi, come al solito, le vacanze estive. Per nuovi fiori e frutti ne riparliamo a ottobre ... Foto orrenda ( ), ma da l'idea della sistemazione dei C.cardenasii svernati a casa di mia mamma, lontanissimo da ogni possibile specie compatibile. Si godono l'ombra delle viti nelle ore piu' calde, prendono sole al mattino e tardo pomeriggio. Ci sono parecchi frutti; piu' tardi, quando vado ad innaffiarli, porto la reflex e scatto qualche foto decente ... Infine, dedico qualche immagine e spiegazione a questi "boliviani" L'anno scorso un mio compaesano ha fatto un viaggio in Bolivia (non per cercare Capsicum!) e ha portato a casa un po' di semi da frutti acquistati nei mercati. Ha fatto nascere un gran numero di piantine, ma, non sapendo come gestirle in inverno, me ne ha portate alcune. Erano tutte insieme in alcune ciotole con terra di campo pesantissima, tutte stentate. Le ho rinvasate in vasetti da un litro, una quindicina in tutto, e hanno passato tutto l'inverno in taverna, con temperature basse e luce insufficiente (per piantine piccole) A primavera ne sono sopravvissute solo 7, piuttosto malconce: 4 C.annuum e 3 C.baccatum. Ho dedicato loro ben poche delle "cure" che in genere riservo alle mie piante. Sono state per lungo tempo all'ombra in uno scatolone, poi le ho rinvasate in vasi da 2 litri ed esposte in pieno sole, innaffiandole quando capitava ... Eppure, nonostante tutto, sono cresciute bene e ora stanno producendo frutti che sembrano interessanti ... Ho deciso di rinvasarle e concedere loro una stagione "normale" Com'erano ieri ... (i vasetti marrone da 3 litri sono fissati alla struttura a ripiani e "contengono" i vasetti da 2 litri con le piante) Non male per vasetti da 2 litri e piante maltrattate! Dopo il rinvaso 10 Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,287 Posted June 24, 2017 Ciao Claudio mi sono pappato tutto il topic/documentario. Bello e istruttivo, le piante sono fantastiche e pure parecchie. Gran lavoro capitano. Io resterò assente ancora per 6 mesi circa, ma vi seguo e spero in un gran raccolto Un saluto a te e a stefania Leonida 2 Share this post Link to post Share on other sites
Vincer 4,834 Posted June 25, 2017 Ciao Claudio...coltivazione, come sempre esemplare....complimenti!!! Ciao Vincenzo Share this post Link to post Share on other sites