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Lonewolf

Lonewolf 2017 (per un pugno di semi)

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Toolshed

bel post Claudio,

oramai la tecnica del "segnaposto" è irrinunciabile per facilitare i rinvasi!

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Vincer

Ottimo Claudio...anche tu già ai rinvasi intermedi....bene...bene...mi sa che l'unico indietro sono io :D

 

Setup e foto sempre al top!!!

 

Ciao

Vincenzo

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Alexrm

Fantastico!!

 

Ah, dimenticavo ...

La tradizione vuole che in occasione del rinvaso la maglia sia rigorosamente bianca e che sia l'unico mezzo a disposizione per pulirsi le mani ...

Come ho scritto piu' volte, in fondo il bello del coltivare e' anche poter mettere in pratica legittimamente quello per cui da piccoli abbiamo preso tanti rimproveri ... giocare con la terra! :lol2:

:yes:

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luca1973

Ottimo report Stefania e Claudio grazie!!!

Ci date la possibilita di poterlo confrontare con le nostre tecniche di rinvaso e migliorare.

Presumibilmente quanto tempo rimarranno le piante in quei vasetti prima del rinvaso definitivo?

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Epsilon

Probabilmente lo hai già scritto da qualche parte ma non lo trovo: per il primo rinvaso utilizzi ancora il substrato da semina? Io l'anno scorso ho fatto così ma per ragioni probabilmente più legate alla astrologia babilonese che a motivazioni concrete

:twitch:

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Lonewolf

Presumibilmente quanto tempo rimarranno le piante in quei vasetti prima del rinvaso definitivo?

 

Tra poco piu' di un mese dovremmo poterle consegnare in serra, dove saranno piantate a terra in breve tempo (dipende dal clima).

L'8 aprile c'e' anche Di Rara Pianta, per distribuire quelle in eccesso.

Per le altre (poche) il rinvaso e' previsto verso la fine di aprile.

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Lonewolf

Probabilmente lo hai già scritto da qualche parte ma non lo trovo: per il primo rinvaso utilizzi ancora il substrato da semina? Io l'anno scorso ho fatto così ma per ragioni probabilmente più legate alla astrologia babilonese che a motivazioni concrete

:twitch:

 

Per il primo rinvaso utilizzo la ricetta completa, con perlite, leonardite, osmocote.

Ho evitato di usare la pomice perche' quella che ho a disposizione e' piuttosto grossa, poco adatta per vasetti così piccoli.

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PepperMuz

Grazie amici per il bel report sullo stile di quello che vidi anni fa (Dalla semina al primo rinvaso ...).

 

Questo è il degno sequel!

 

E' bello e prezioso proprio perchè viene incontro ai nuovi e vecchi appassionati che scoprono magari quanto può semplificarsi un'operazione tanto necessaria quanto delicata.

 

Grazie davvero di cuore.

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Lonewolf

Con altri 70 rinvasi l'operazione e' praticamente conclusa.

 

Nei bicchierini ci sono ancora solo circa 40 piantine, di cui una quindicina sono appena nate (semina del 01 marzo per le principali varieta' non germinate) e una decina "a rischio" (piantine che non crescono o non emettono le foglie vere, malconce causa cotiledoni incastrati nel seme ecc)

 

Le piantine rinvasate domenica scorsa sono cresciute bene, la differenza appena hanno terra nuova (e concimata) a disposizione si vede subito!

 

piantina.jpg

 

piantina2.jpg

 

Il confronto tra questi due chiltepin rende l'idea; quello in vasetto diametro 10 e' stata l'ultima piantina rinvasata domenica scorsa; l'altra piantina era praticamente uguale, ma avevo finito la terra e il tempo, quindi ha aspettato nel bicchierino un'altra settimana.

Anche se le foto sono pessime, la differenza e' evidente.

In specie coltivate lo e' ancora di piu', ma non ho piantine separate al rinvaso per un confronto.

 

cfr1.jpg

 

cfr2.jpg

 

Curiosa questa foglia doppia :blink:

 

fogliadoppia.jpg

 

Curioso anche il portamento di questo C.flexuosum; biforcazione gia' al posto della seconda coppia di foglie vere ...

Vedremo cosa ne esce

 

flex2.jpg

 

Viste della light-room.

Le piantine rinvasate sono circa 200, una piu', una meno ...

 

vista.jpg

 

vistanuove2.jpg

 

Intanto fuori sembra gia' primavera :flowers:

Sotto la betulla, proprio di fronte alla light-room, c'e' un tappeto di viole :wub: ...

 

viole.jpg

 

... e sul balcone il C.flexuosum e' ripartito; e' la definitiva consacrazione come specie resistente al gelo, perche' quest'anno l'inverno e' stato piuttosto freddo (non punte minime esagerate, ma tanti giorni consecutivi sottozero) e la pianta era senza alcuna protezione.

 

 

 

 

 

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Lonewolf
Oggi ho effettuato ancora qualche rinvaso, 15 in tutto

Ecco le piccine nel loro nuovo vasetto (sono piante di circa 25 giorni)


nuoverinv.jpg


Ce ne sono ancora una trentina nei bicchierini, contando anche una decina di piante in difficolta' per vari motivi.


bicch.jpg


In tutto le piante sono al momento 245 :hyper:


Qualche vista generale


vista1.jpg


vista2.jpg


vista3.jpg


vista4.jpg


Vista dall'alto


vistaalto.jpg


Piu' da vicino


dett1.jpg


dett2.jpg


Naga Jolokia purple, cresce davvero velocissimo e ha una gran voglia di fiorire!


nagapurple.jpg


Domani scatteremo foto dettagliate con la Reflex, piantina per piantina :yes:


Intanto tutto e' pronto per iniziare a portare fuori le piantine, al riparo da sole e vento sotto il tnt :yes:

Stefania ha anche cucito un telo tutto nuovo (grazie! :give_rose:)


serrette.jpg


serrette2.jpg


Le minime notturne non sembrano male (con tnt aperto),

ma all'occorrenza posso coprire tutto con teli e, se serve, anche con vecchie coperte.


serrette3.jpg

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Luigi Lombardi

Grandissimo Presidente! Tutto perfetto! :hi:

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Lonewolf

La domenica mattina posso dedicare piu' tempo alla normale manutenzione in light-room :)

 

vista.jpg

 

Dettagli di un paio di sottovasi (20 piante ciascuno)

 

vaschetta.jpg

 

vaschetta2.jpg

 

Per tutta la mattina sono stato nel dubbio; piantine fuori (nelle serrette) o ancora no?

La temperatura era bassina, il cielo nuvoloso ...

 

A mezzogiorno, d'istinto, la decisione: in 5 minuti la prima serretta era piena! (100 piante) :yes:

Indietro (in light-room) non si torna :no:

 

piantineinserretta.jpg

 

Per la prima giornata ho usato, oltre al tnt, anche l'ombreggiante 50%

A sera ho coperto tutto con un telo impermeabile, per sicurezza.

 

Nei prossimi giorni entrera' in funzione anche l'altra serretta (aspettiamo una consegna di tnt 30 g/mq per realizzare la copertura; quella dell'anno scorso e' ormai distrutta)

 

Le serrette sono ultra-collaudate e consentono un adattamento graduale alla vita outdoor, al riparo da vento, sole e pioggia (le serrette sono sotto il balcone, in pieno sole, ma al riparo dalla pioggia)

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Epsilon

Posso chiederti quanto porta via di luce il TNT?

Che vantaggi ha rispetto ad un telo di plastica (ovviamente lasciato un po' aperto in basso per consentire il ricambio di aria)?

Vedo che hai le minime a 10° (e purtroppo per settimana prossima teoricamente sono previste in discesa): non è un po' poco rispetto ai canonici 15°?

Ovviamente so benissimo che sai e strasai quel che fai (e strafai) ma vorrei capire perché la mia angoscia è sempre quella di mettere le piantine fuori troppo presto.

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Lonewolf

Il vantaggio del tnt e' che "respira"; in giornata nuvolose e ventose si puo' lasciare anche tutto chiuso senza problemi.

Inoltre una copertura in tnt e' molto piu' facile da realizzare (basta avere una Stefania e una macchina da cucire :) ); si puo' realizzare su misura e sostituire facilmente quando logorata.

E' da notare che le misure delle serrette (200x90x90) non sono casuali; sono studiate per stare esattamente sotto le finestre del piano terra, entro la protezione del balcone e sfruttando quasi tutto lo spazio disponibile nel senso della lunghezza :acute:

 

Non ho effettuato misurazioni sulla riduzione di luce causata dal tnt; ad occhio, in confronto con la riduzione effettuata dall'ombreggiante 50%, direi un 15-20% al massimo.

Di fatto, per i C.chinense e con sole pieno, il tnt da solo non basta nei primi giorni ad evitare scottature (ho sperimentato, anni fa, ma forse era quello da 17 g/mq, ora uso 30 g/mq).

 

Le temperature notturne intorno a 10°C non sono un problema; peraltro stanotte, con copertura, la minima e' stata 11.5°C

Il rallentamento notturno nello sviluppo e' piu' che compensato da sole, luce e ventilazione di giorno.

Il freddo notturno contribuisce all'irrobustimento delle foglie e a prepararle alla vita outdoor.

 

Se le temperature dovessero scendere a livelli preoccupanti, posso sempre riportare indoor le piantine per la notte.

Uno dei vantaggi di usare vasetti piu' piccoli e avere piantine piu' piccole in questo periodo e' anche di poterle spostare facilmente; sono solo 5 vaschette da 20 piantine l'una.

 

Come ho scritto ieri sera, avevo dubbi a portarle fuori adesso.

Tuttavia, fino a maggio non si puo' mai stare del tutto tranquilli, quindi tanto vale sfruttare queste buone giornate ...

Ricordo ancora il mio primo "hardening off", nel 2005 (gli anni precedenti avevo coltivato solo all'aperto)

A inizio maggio ho trascorso una domenica intera a rinvasare, direttamente dalla mansarda (indoor) al balcone, in pieno sole ed esposto a sud :rolleyes:

Mentre rinvasavo l'ultima piantina, il cielo si e' rannuvolato e dopo poco e' iniziato a piovere.

Per tre giorni ha piovuto a dirotto e le piantine sono state sbattacchiate dal vento incessante ed esposte a temperature fino a 5°C.

Poi, di colpo, e' uscito il sole e si sono scottate quasi tutte :rolleyes:

Nel 2008, appena concluso il rinvaso e portate le piante all'aperto, e' piovuto per 40 giorni consecutivi (tipo diluvio universale :lol:), con temperature sotto i 10°C a inizio giugno (c'e' ancora sul forum un topic intitolato "Depressione")

 

Se si aspetta il momento perfetto, c'e' il rischio che non arrivi mai: prima il freddo di notte, poi il vento di aprile, poi il sole troppo forte, poi i primi temporali ... :lol2:

Quindi, meglio osare un po', ma sempre con un occhio al meteo ... :yes:

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carbonella

Anche dietro ad un Presidente c'è sempre una Grande donna (con macchina da cucire)!

 

Claudio come procedi per l'irrigazione?

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Epsilon

Le temperature notturne intorno a 10°C non sono un problema; peraltro stanotte, con copertura, la minima e' stata 11.5°C

 

Grazie per le risposte ma stai attento: pare che nei primi giorni di settimana prossima la minima dalle tue parti si riabbasserà intorno ai 5° (qua a Milano sarà ancor peggio).

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stefanet

Grandi!!!

 

E' sempre un piacere passare qui e vedere questa bella piantagione. Le piante sono stupende!!!

 

Bella anche la "serra" che avete fatto.

 

E' un po noioso ripetersi, ma cosa bisogna fare? COMPLIMENTISSIMI!!!

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Lonewolf

Claudio come procedi per l'irrigazione?

 

Per ora, a mano, con un innaffiatoio da 2 litri a becco lungo che mi consente di arrivare facilmente alla fila in mezzo e di dosare l'acqua con grande precisione.

Tiro fuori uno alla volta i sottovasi e passo pianta per pianta.

 

Solo per le piante adulte nei vasi definitivi installo l'irrigazione automatica.

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maxi

 

Grazie per le risposte ma stai attento: pare che nei primi giorni di settimana prossima la minima dalle tue parti si riabbasserà intorno ai 5° (qua a Milano sarà ancor peggio).

..................anche 5 gradi non sono un problema ,io le tengo in serra con minime di 4 gradi e non anno ripercussioni ,certo magari crescono meno :rofl:

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Lonewolf

C'e' anche da tenere presente che abito in un centro abitato, le temperature minime sono sempre almeno un paio di gradi piu' alte delle minime rilevate nei bollettini meteo.

In ogni caso, sono sempre all'erta :yes:

(anche troppo, dovrei farmi vedere dal dott. Ecapar :lol:)

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Epsilon

C'e' anche da tenere presente che abito in un centro abitato, le temperature minime sono sempre almeno un paio di gradi piu' alte delle minime rilevate nei bollettini meteo.

 

Dipende tutto a dove viene rilevata la temperatura.

Io, a esempio, consulto 3Bmeteo che divide Milano a zone e con la mia, da distratti riscontri, mi ritrovo; certo che se consultassi il classico "Milano Linate" anch'io avrei spessissimo un delta di almeno un paio i gradi a favore.

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Laelia

dovrei farmi vedere dal dott. Ecapar :lol:)

 

E chi non dovrebbe, specie qui dentro? :lol:

Che piante splendide, come al solito: mi sento un po' in imbarazzo, uno sembra sempre ripetitivo ma gli aggettivi che mi vengono in mente son dello stesso gruppo.. :pardon:

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coccopepp

No vabbè...ma qualcuno di buon cuore mi spiega questa storia del dott. Ecapar..? 😃

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joefish

No vabbè...ma qualcuno di buon cuore mi spiega questa storia del dott. Ecapar..?

 

 

Il celeberrimo Prof. ecapaR e' un noto studioso delle sindromi ansioso-compulsive che affliggono i

coltivatori, in particolare quelli di peppers.

 

QUI puoi trovare i suoi piu' famosi e importanti interventi, tuttavia il Professore di tanto in tanto

nonostante i suoi gravissimi impegni interviene quando la gravita' del caso apparso sul forum e' tale da

richiedere un suo intervento!!

 

Senza di lui saremmo tutti persi.

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coccopepp

Cavolo...allora sono proprio da ricovero...! Non pensavo di ammalarmi così in fretta ed in modo così serio...! Non sarà mica contagiosa? 😭

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