Oban 9,508 Posted November 12, 2016 Ho trovato interessante un articolo che tratta gli aspetti commerciali e la filiera del peperoncino nativo e coltivato in Perù, questo è l'analogo della Bolivia dagli stessi autori. Las cadenas de valor de los ajíes nativos de Bolivia 1731 C'è qualche cenno alle specie selvatiche (Ajies silvestres), alcune immagini caratteristiche di quelle realtà, aree geografiche di produzione/raccolta e molti dati statistici. Interessante l'immagine del tavolo imbandito di peppers e le varie salsine tipiche a pagina 21, del consumo in salsa piuttosto che come frutti interi freschi o secchi ce ne hanno parlato anche Leonardo e Claudio di ritorno dal recente viaggio in Bolivia. Con il termine Ulupica in Bolivia si intende sia i frutti di Capsicum cardenasii Heiser & P. G. Sm. che quelli di Capsicum eximium Hunz., ci accontentiamo di osservare la salsa Ulupica Hosca. Nella destra del tavolo invece, si vede l'Ulupica Grande con la dimensione dei frutti che è ben più grande delle specie selvatiche appena citate, è plausibile siano frutti di Rocopica, l'ibrido interspecifico (C.pubescens X C.cardenasii) che prende il nome dall'unione di rocoto+ulupica, che ne dite? Cosa altro vi salta all'occhio nell'articolo? 3 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 12, 2016 Il simpatico signore con il cappellino stiloso e la botella piena di Ulupicas essiccati mi ricorda qualcuno in un recente evento, una sorta di distributore ambulante di Ulupicas e scienza capsica . 2 Share this post Link to post Share on other sites
Leonardo Bruno 1,521 Posted November 12, 2016 Guancia sx sospetta ihihih... 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted November 12, 2016 Ahjihjihji quindi lo sguardo attonito e un po perso nel vuoto non è dovuto al fatto che magari stesse passando di li una hermosa chica Boliviana! Del resto bisogna essere lavoratori instancabili per raccogliere centinaia e centinaia di quei piccoli frutti. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted November 12, 2016 Gracias! Altro articolo interessantissimo da leggere con attenzione Difficile dire cosa sia quell'ulupica grande, la foto non e' abbastanza nitida ... dalla forma e dimensione dei frutti, potrebbe anche essere C.minutiflorum. Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,288 Posted November 12, 2016 Guancia sx sospetta ihihih...Wuahahah!!!Grande Leo...che occhio! 1 Share this post Link to post Share on other sites
Oban 9,508 Posted May 7, 2018 On 12/11/2016 at 5:19 PM, Lonewolf said: Difficile dire cosa sia quell'ulupica grande, la foto non e' abbastanza nitida ... dalla forma e dimensione dei frutti, potrebbe anche essere C.minutiflorum. Posso risponderti dopo un anno e mezzo, anche se nel frattempo non sono andato fino in Bolivia per vedere cosa intendono per Ulupica Grande? Ma il Capsicum minutiflorum non genera bacche più piccole di quelle tutta a destra, diciamo simili nelle dimensioni a quelle di C.eximium e C.cardenasii, che dovrebbero essere sulla sinistra della foto, sotto la salsa Ulupica Hasca? Ma sopratutto, il minutiflorum, non genera frutti soft, decidui e succosi che quindi difficilmente il picciolo rimane adeso alla bacca? Certo che diventano soft quando maturano, ma non mi sembrano proprio compatibili con le dimensioni dei frutti. Del resto gli ibridi interspecifici tra C.pubescens e gli Ulupica, possono generare frutti più grandi di una bacca dei wilds sopracitati e sopratutto meno soft dei progenitori. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted May 8, 2018 I frutti di C.minutiflorum sono nettamente piu' grandi di quelli di C.eximium e C.cardenasii, non tanto piu' piccoli di quelli del classico Rocopica (pianta 2006). I frutti sono decidui, ma non si staccano così facilmente dal picciolo come in altre specie; possibile, con un po' di attenzione, raccogliere con il peduncolo. Share this post Link to post Share on other sites