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grispa72

grispa72 - 2016: quando non basta mai!

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joefish

quindi senza esagerare con le piante ti fai tutta una stagione con un set di bottiglie. Giusto?

 

Certo che e' da pensarci su! Hai seminato il Rocoto un mese dopo i miei che, anche se ho perso un po' di tempo e non ho rivasato al momento giusto, sono cmq sui 30-40 cm di diametro maggiore. Incredibile.

Penso sempre che poi si appaieranno, pero' per chi e' frettello e' una manna dal cielo :)

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before1971

Impressionante!

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Effec90

Sono tutte meravigliose, ma quel Rocoto è davvero impressionante, ad ogni foto continua a sorprendermi! I miei seminati un mese prima (come Peppe) sono la metà [emoji33]

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grispa72

Grazie Claudio!

 

@Peppe

Stima del consumo dei nutrienti.

Ho calcolato che in 1 giorno 5 piante mi consumano circa 2lt di soluzione nutritiva, cioè 2ml di nutriente puro. Questo significa 60ml ogni mese e, ipotizzando che coltivi per 12 mesi l'anno, sei a 720ml. Visto che le bottiglie sono da litro ci faccio ancora 4 mesi e mezzo dell'anno successivo.

 

Comunque ora la situazione è varia nel senso che ho il Rocoto in contenitore grande (5/6lt) e le altre in bottiglie di plastica tagliate da litro. Se ragiono a pianta con contenitore grande diciamo che a settimana consumo 4lt cioè 4ml di nutriente, il che si traduce in circa 200ml all'anno. Se avessi 5 piante tutte in contenitore grande il litro sarebbe sufficiente per un anno intero.

 

Questa è comunque una media, perché quando le piante sono piccole 'bevono' meno, quando si ingrandiscono di più. Tutto ciò indoor sotto i tubi fluorescenti. Dovessi metterle sotto i COB o addirittura outdoor secondo me i consumi salirebbe non di poco.

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Laelia

Cavoli che meraviglia!! :hi:

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grispa72

Cavoli che meraviglia!! :hi:

Grazie!

Questa meraviglia non sarebbe possibile senza di voi!

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Laelia

Fra tutti qui io son quella ininfluente alle coltivazioni altrui :lol: al massimo faccio venir voglia di comprare semi strani.. :)

Quel Rocoto è da book fotografico comunque!

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Hellas

Gran bel lavoro Paolo, l'idroponica si sta dimostrando una valida alternativa alla coltivazione classica :)

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grispa72

Fra tutti qui io son quella ininfluente alle coltivazioni altrui :lol: al massimo faccio venir voglia di comprare semi strani.. :)

Quel Rocoto è da book fotografico comunque!

 

Grazie Matilde, ma ha fatto tutto lui! È proprio una pianta super. Ora voglio provare un C. chinense in idroponica in un contenitore ancora più grande, sui 10/15 litri.

Tu sei di ispirazione per tutti, fidati. Già solo il tuo entusiasmo è contagioso, per non parlare della tua creatività! ;)

 

Gran bel lavoro Paolo, l'idroponica si sta dimostrando una valida alternativa alla coltivazione classica :)

Grazie Danio! Voglio capire bene come funziona, sono ancora un principiante, magari bene informato, ma sempre principiante! Poi nella versione Kratky senza pompe, aereatori, diffusori, pietre porose è semplificata al massimo ed economicamente valida.

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grispa72

Metodo del doppio bicchiere.

 

Di seguito confronto tra Fatalii in vaso tradizionale (in basso) e doppio bicchiere (in alto)

 

0e8837650ef2b71d0b33a8586160d966.jpg

 

Confronto tra Habanero Chocolate come sopra

 

2992c428d7106d53962dbdff3740ea54.jpg

 

Tutte e 4 le piante sono germogliate contemporaneamente.

 

Paolo

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serfavil

oserei dire imbarazzante la differenza!

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grispa72

oserei dire imbarazzante la differenza!

Eh si!

 

Mi sono accorto che ho postato la stessa foto nel messaggio precedente... [emoji42]

 

Quello è l'Habanero Chocolate. Questo

 

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il Fatalii. Rimane la conferma di quanta differenza ci sia tra le due piantine.

 

Paolo

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Oban

È anche il colore delle foglie a darci informazioni su quanto vengano assorbiti gli elementi, immediatamente disponibili e forse i maggiore quantità, con questa tecnica.

 

Adesso sono curioso di vedere come le piante in idro si adatteranno all'estero, ci saranno problemi di stabilità con il vento?

 

Bravo Paolo, è interessante poterli confrontare passo passo.

 

PS

Rinvasare le piccole e iniziare a spingere con un po di concime?

Magari con 3 litri di substrato fin da subito il confronto non sarebbe così impietoso.

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grispa72

È anche il colore delle foglie a darci informazioni su quanto vengano assorbiti gli elementi, immediatamente disponibili e forse i maggiore quantità con questa tecnica.

 

Adesso sono curioso di vedere come le piante in idro si adatteranno all'estero, ci saranno problemi di stabilità con il vento?

 

Bravo Paolo, è interessante poterli confrontare passo passo.

 

PS

Rinvasare le piccole e iniziare a spingere con un po di concime?

Ciao Daniele

 

si è ora del rinvaso per tutte e 4 le piante dell'esperimento 'doppio bicchiere'. Ne ho altre 4 e quelle le lascerò invece nel doppio bicchiere per capire la loro evoluzione.

 

Per le piante in idro sono indeciso se portarle all'esterno o lasciarle dentro. A parte il discorso della stabilità, che è un problema sicuramente da risolvere, devo prima capire come reagiscono le 5 piante di basilico idro che sono già fuori. Se il test mi da feedback positivi, una alla volta le porterò tutte fuori.

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Fenix

Ciao Paolo, il mio sogno futuro in indoor è la idroponica accompagnata da LED: praticamente ti stalkererò il thread no-stop!
Risultati veramente interessanti ed incoraggianti :good:

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grispa72

Ciao Paolo, il mio sogno futuro in indoor è la idroponica accompagnata da LED: praticamente ti stalkererò il thread no-stop!

Risultati veramente interessanti ed incoraggianti :good:

Io voglio usare la coltivazione indoor in idroponica per produrmi seme puro. A proposito seguono una serie di foto di piante allevate con il metodo del doppio bicchiere che mi intriga molto.

 

Questo sistema ibrido ha vantaggi interessanti, secondo me: precocità dei frutti, minimo spazio occupato, possibilità di buona riuscita indoor, almeno così sembra.

 

Beni Highlands

 

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Trinidad Peach Scorpion

 

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Jay's Peach Ghost Scorpion

 

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Pimenta da Neyde

 

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Il prossimo è un frutto di Aji Golden, molto prolifico. Ha più fiori che foglie e non per dire! Questo è in idroponica

 

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Paolo

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Laelia

Spettacolo!

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grispa72

Spettacolo!

Grazie! [emoji4]

 

Paolo

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Rapace

La tua coltivazione di quest' anno per me è proprio fonte di ispirazione per il futuro.
Questa idea dell' idroponica per una crescita veloce e per la produzione di semi puri indoor è veramente interessante.

Sto pensando per il prossimo anno ad utilizzare l' idroponica tipo come hai fatto tu per avere allegagioni veloci indoor e tenere poi quelle piante per produrre semi puri.
Resterò invece sul tradizionale per il consumo.

 

Vorrei tenere le piante in idroponica indoor fino a fine aprile (ed a quel tempo avranno già allegato frutti per produrre semi puri, poi le travaso e le lascio fuori outdoor come le altre........

Pensi che l' idea possa funzionare in base a quello che vedi tu quest' anno ?

L'obiettivo che ho in testa io è di avere semi puri da idroponica indoor (che penso sia piu' facile e meno complicato che utilizzare il TNT).

Lo sviluppo dovrebbe essere piu' veloce no ?

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grispa72

La tua coltivazione di quest' anno per me è proprio fonte di ispirazione per il futuro.

Questa idea dell' idroponica per una crescita veloce e per la produzione di semi puri indoor è veramente interessante.

Sto pensando per il prossimo anno ad utilizzare l' idroponica tipo come hai fatto tu per avere allegagioni veloci indoor e tenere poi quelle piante per produrre semi puri.

Resterò invece sul tradizionale per il consumo.

 

Vorrei tenere le piante in idroponica indoor fino a fine aprile (ed a quel tempo avranno già allegato frutti per produrre semi puri, poi le travaso e le lascio fuori outdoor come le altre........

 

Pensi che l' idea possa funzionare in base a quello che vedi tu quest' anno ?

L'obiettivo che ho in testa io è di avere semi puri da idroponica indoor (che penso sia piu' facile e meno complicato che utilizzare il TNT).

Lo sviluppo dovrebbe essere piu' veloce no ?

Si io l'ho pensata proprio così come tu l'hai descritta.

 

È fuori di dubbio che l'idroponica, almeno in questa mia prima esperienza, velocizza il ciclo della pianta e da qui l'idea di usarla per la produzione del seme.

 

Bisogna vedere se a lungo periodo la qualità della pianta decade, perché non sarebbe proprio naturale. Comunque se incide negativamente i tempi sarebbero lunghi e si fa sempre in tempo ogni 5/6 anni o più a recuperare semi da una pianta coltivata in terra e ricominciare un nuovo ciclo in idroponica.

 

In più facendolo indoor sei parzialmente svincolato dalle stagioni, potresti iniziare a dicembre come a settembre o a maggio.

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Rapace

Bisogna vedere se a lungo periodo la qualità della pianta decade, perché non sarebbe proprio naturale.

 

Intendi dire che il seme prodotto (e poi riprodotto) da idroponica potrebbe avere caratteristiche "peggiori" di quelle di una normale "riproduzione sotto TNT" ?

Perche' dici "non sarebbe proprio naturale" ? Sarebbe come una pianta che ha allegato indoor sotto la LB..... o no ? La "non normalità" dipende secondo te dalla modalità di nutrirsi in idroponica ?

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grispa72

Intendi dire che il seme prodotto (e poi riprodotto) da idroponica potrebbe avere caratteristiche "peggiori" di quelle di una normale "riproduzione sotto TNT" ?

Perche' dici "non sarebbe proprio naturale" ? Sarebbe come una pianta che ha allegato indoor sotto la LB..... o no ? La "non normalità" dipende secondo te dalla modalità di nutrirsi in idroponica ?

Si l'ultima che hai scritto.

Ora pensando ad esempio alle grandi serre di coltura di pomodoro in idroponica, il seme come lo producono? Da frutti in idroponica o no? Questa è una mia curiosità.

 

La mia è una congettura che potrebbe pure essere sbagliata.

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grispa72

Poi c'è comunque anche il fatto della luce artificiale che in qualche modo incide sulla qualità della pianta, questo è sicuro. Il sole è il sole. Stiamo sempre parlando di fotoni, ok, ma dal sole arriva uno spettro completo con una certa energia radiante. Le fluorescenti sono un pallido palliativo.

Già con i COB la situazione cambia, vista la potenza ma siamo comunque sempre un po' lontani.

 

A proposito non ho avuto problemi di hardening off per le piante che erano sotto i COB. Sbattute sotto il sole senza tante delicatezze non ho riscontrato bruciature.

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Rapace

Si l'ultima che hai scritto.

Ora pensando ad esempio alle grandi serre di coltura di pomodoro in idroponica, il seme come lo producono? Da frutti in idroponica o no? Questa è una mia curiosità.

 

La mia è una congettura che potrebbe pure essere sbagliata.

Questo è interessante (particolarmente interessante).

Andrebbe capito se il seme "risente" della idroponica oppure no.......

Per la produzione di semi puri mi parrebbe proprio l' ideale.... sempreché il seme sia appunto paragonabile ad un frutto allegato indoor come caratteristiche "biologiche".

 

Bisogna approfondire questo argomento.......

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grispa72

Questo è interessante (particolarmente interessante).

Andrebbe capito se il seme "risente" della idroponica oppure no.......

Per la produzione di semi puri mi parrebbe proprio l' ideale.... sempreché il seme sia appunto paragonabile ad un frutto allegato indoor come caratteristiche "biologiche".

 

Bisogna approfondire questo argomento.......

 

Io ho scritto che la mia è una congettura. In realtà mi sono accorto che ho posto male il problema.

 

Riformulo in nome della chiarezza e della comprensione.

Sono sicuro che l'idroponica come la luce artificiale influiscono in qualche modo sulla pianta, (come ero sicuro, intuendo la soluzione, quando mi ponevo la questione dei Led singoli colorati versus i Led a luce bianca giungendo alla conclusione favorevole per i secondi, pur non avendo strumenti a supporto ma solo osservazione e esperienza sul campo) sul frutto e sul seme. Bisogna capire quanto questo influsso permette di affermare che il seme che ho ottenuto con con gli ingredienti che ho usato sia vicino o meno a quello che avrei ottenuto gettando una manciata di semi sul terreno e preoccupandomi di tornare a guardare solo 4 o 5 mesi dopo il risultato, cioè il frutto e quindi il seme.

 

Dato però che comunque oggi non esistono semi prodotti in natura per le nostre piante la via del compromesso è quella che andrebbe praticata. E torniamo al punto di partenza. Accetto il compromesso mi produco i semi e osservo se dopo qualche anno c'è stato un degrado oppure un miglioramento (perché no?) delle caratteristiche della pianta che coltivo. E secondo quello che osservo poi procedo.

 

Non sattovaluterei anche il discorso che l'interazione tra coltivatore e coltivato è un unicum indissolubile che interagisce a vicenda e che si modifica a seconda di come sopratutto il coltivatore, avendo una coscienza su un piano diverso rispetto al coltivato, in teoria superiore, decide di interagire con la pianta.

Esempio.

La considera un essere vivente? La ringrazia ogni giorno dello spettacolo che ne riceve? La vede come uno dei miliardi di esseri viventi che contribuiscono allo sviluppo della vita del grande organismo terra, e quindi una 'cellula' fondamentale, come me e te, della vita?

O aspetta il frutto per godere solo dell'eccitazione momentanea data dal piacere materiale di aver ingurgitato il frutto e per il resto si tratta di materia inerte...

Insomma il discorso è complesso e semplice allo stesso tempo. La consapevolezza fa la differenza anche in questo campo.

Queste non sono elucubrazioni new age. Certe domande che mi faccio e le risposte che puntualmente trovo originano dall'apertura mentale che ricevi dallo studio della meccanica quantistica...guarda un po' dove siamo andati a finire!

 

Magari quando avremo occasione di vederci approfondiremo di persona questo discorso che è il senso della gioia e della felicità della vita anche quando coltivi peperoncini!

 

Paolo

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