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Umberm

Guida alla scelta dell'illuminazione 2.0

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Umberm

 

Avevo preparato i grafici degli spettri misurati, poi la domanda di Umberto sulla sovrapposizione con il PAR, mi ha costretto a rifarli tutti. Vabbe' mi sono cmq divertito.

Vi mostro una serie di spettri di sorgenti che avevo pronte in lab con il PAR sovrapposto.

Cosi' ci si puo' fare un'idea.

Gli spettri e il PAR sono normalizzati (il massimo di ogni spettro vale sempre 1), per fare confronti sulle intensita' vale il discorso fatto alcuni post fa sull'utilizzo di uno strumento adatto. Anche se ho visto che ci sono alcuni sensori commerciali tipo questo, ma costa circa 500 euro solo il sensore.

 

 

Purtroppo mi mancava un led a 660, ne ho uno a 625 e lo posso misurare quando rientro anche se ho gia' lo spettro da specifiche del costruttore, mi aspetto che siano affidabili.

 

attachicon.gifA6-RGB-9.png

 

attachicon.gifB5B-437-IX.png

 

attachicon.gifPW5111A-Z3.png

 

attachicon.gifAlogena12V.png

 

attachicon.gifPhilips18W-6500K.png

E interessante notare l'ultimo spettro della lampada CFL a 6500K che e' molto utilizzata nelle nostre LB. Si vede chiaramente che a parte i picchi molto intensi a determinate lunghezze d'onda, c'e' una completa mancanza di luce nel rosso, cosi' come per il white led.
Dallo spettro del led blu si vede anche che la sola accoppiata Blue e Red (ripeto lo spettro non lo ho ma non e' molto diverso dalla terza banda che si vede nel primo spettro del led RGB), non crea delle zone sufficientemente ampie da ricostruire il PAR.
Ultima considerazione sul white led e sulle lampade a 6500K. Gli spettri mostrano un intenso picco del blu, 4-5 volte piu' intenso della luce nel verde e nel rosso. La luce totale e' pero' bianca.
Questo perche' l'occhio ha una sensibilita' nel blu ridotta rispetto al verde e al rosso.
ciao
Peppe

 

I risultati che hai pubblicato sono, per certi versi, alquanto scoraggianti nella citata "ricerca di un salto di qualità". A quanto sembra le care, vecchie lampade fluorescenti a 6.500°K sprecano ben poco: quasi l'intero spettro è all'interno del PAR, trascurando una piccola quantità di ultravioletti e infrarossi e un picco sul verde... non sembra poi molto.

Quindi il miglioramento sembra possa essere dato solo da una riduzione dei consumi, ma non così rilevante come speravo, e da un più lungo ciclo vitale della lampada.

Forse si può fare qualcosa anche in termini di ottimizzazione dello spettro, ma mi sembra più complesso di come avevo immaginato... il lavoro è lungo...

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Rapace

Ora ne dico una grossa.

 

Seguendo il link di Umberto, ho visto che ci sono anche delle striscie per la crescita che vanno per la maggiore (per lo meno a giudicare dai riscontri).
Tipo questa (il costo è sui 3 euro/3 euro e mezzo al metro.. dipende da quanti metri ne compri).

 

http://it.aliexpress.com/item/5050-1M-Led-Grow-Strip-Light-Non-Waterproof-Flexible-Strip-Tape-Light-4-Red-1-Blue/32455880047.html

 

Adesso io ho (come ho già detto piu' volte) un piano di circa 85 x 35 ed ho tre file di Led.

Se a queste ne aggiungessi altre 2 comprando 2 metri di queste strisce (me la caverei con 7 euro per i led) ed aggiungendo due file all' attuale illuminazione (alternando 1 riga di bianchi ed 1 riga di rossi/blu) per un totale di 5 file di led ........ avrebbe un senso ? oppure... quali sarebbero le controindicazioni ?

 

Un' altra domanda..... per la bontà della copertura dello spettro.... conta l' "integrale" (ovvero quanto si avvicina l' area dello spettro misurato sotto la linea all' area sotto la linea del PAR) oppure i picchi ?

Lo chiedo perché vedo che ci sono "picchi" e "picchi"... i picchi dei neon sono di piu' ma piu' "a punta".......

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joefish

Ho letto con grande piacere i vari post che si stanno susseguendo nelle due discussioni. Si dovrebbe fare una tavola rotonda dal vivo, purtroppo io sarei il primo ad avere problemi....

magari una sera via skype?

 

Concordo sul fatto che il lavoro e' lungo, soprattutto perche' discussioni a parte solo un poco di lavoro sperimentale ci levera' diversi dubbi. L'esperimento che fara' Claudio sara' gia' indicativo.

Se avessi mezzi illimitati o almeno meno limitati dei miei, farei 4-5 miniLB una per una massimo due piantine per fare dei confronti diretti, come accennato tempo fa ad Umberto. Il tutto ripetuto per tutti i Pepperfriends che possono partecipare in modo da avere risultati significativi in una sola stagione.

Ma e' parecchio complesso e molto dispendioso.

 

 

Dico un attimo la mia sulle questioni discusse da Carlo a Umberto.

Gli spettri delle CFL e dei tubi fluorescenti sono praticamente uguali tra loro e in sostanza uguali ai led coolwhite tranne che si perdono quei picchi intensi che sono dovuto a singole risonanze molecolari o atomiche che con le giunzioni a semiconduttore non si hanno. Il trend dell'efficienza dei led e' chiaramente verso l'alto. Attualmente potrebbe convenire partire da zero con delle strisce di led bianchi ma certamente non convertire di botto una LB basata su CFL o tubi fluorescenti. Magari tra un anno o due converra' decisamente.

Il salto di qualita' e' purtroppo un "dosso" nel senso che non si avra' una brusca variazione ma dolce e relativamente lunga. Ma fa parte del gioco.

 

 

Per la questione di utilizzare determinati led per la costruzione della lampada ideale, ho fatto un programmino che mi permette di miscelare vari led di cui ho lo spettro. Per ora ho preso i piu' significativi ma ce ne sono tanti. Vi mostro alcuni risultati.

 

Le curve piccole sotto sono gli spettri dei singoli led, messi li' per chiarezza, la curva tratteggiata verde e' il PAR e la nera il risultato della combinazione. Badate bene che e' solo la parte spettrale, non ho preso in considerazione che un led, diciamo, blu sia meno intenso di uno rosso, quella e' un'altra storia. Nel titolo del grafico c'e' la lista dei led usati per ottenere la composizione.

 

 

post-4132-0-84165600-1451232495_thumb.png

In questo li ho sommati tutti, c'e' una buona componente verde.

 

post-4132-0-98371400-1451232797_thumb.png

questa mi sembra la composizione migliore che si possa avere con i led che ho trovato.Sarebbe meglio un led a 690 al posto del 625 ma non c'e'.

 

 

post-4132-0-73959200-1451233033_thumb.png

questa composizione, a parte le intensita' di cui ho detto prima, e' quella usata dalla Phytolite per la real vision.

Sarebbe interessante parlare con i tecnici per capire perche' questa scelta che non mi sembra ottimale.

 

 

 

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Umberm

Il lavoro di Peppe è colossale: per andare avanti con la conoscenza, certamente è questa la direzione da esplorare...

 

Purtroppo abbiamo un problema: in letteratura si parla quasi esclusivamente di un generico PAR del quale ormai sappiamo tutto o quasi.

 

Eppure ogni pianta, anzi, ogni organismo che utilizza la luce per trasformazioni di tipo biochimico, ha le proprie esigenze.

 

E' assodato, ma anche intuitivo, che una pianta del sottobosco di una foresta nordica ha delle esigenze di luce molto diverse da una spiga di mais...

 

Chi ha veri problemi a riguardo (gli acquariofili) ha ben chiaro in concetto di PUR (cioè non le radiazioni attive ma le radiazioni effettivamente utilizzate dalla singola pianta)

 

Credo che per ottimizzare davvero dovremmo riuscire a procurarci il PUR delle nostre piante... ben sapendo che le avranno hanno esigenze diverse da specie a specie e quasi certamente anche da varietà a varietà.

 

Non basta: anche da fase a fase!

 

Non dimentichiamo infatti che tutti parlano di PAR ma nessuno studio che io ho trovato parla di variazione del PAR a seconda se la pianta sia in fase vegetativa o in fase di fioritura. Eppure tutti i produttori producono almeno 3 set di lampade diverse (vegetativa, fioritura, intero ciclo). Anche trascurando le “intero ciclo”, che sono evidentemente una scelta di compromesso, tra vegetativa e fioritura, qualunque sia la tecnologia usata (Fluorescenti, HPS, Led) gli spettri sono differenti. Perché se il PAR è lo stesso? Evidentemente, tralasciando l’ipotesi che tutti i produttori di piante siano pazzi visionari, perché esiste qualche studio che dimostra che tra la fase vegetativa e la fase di fioritura le esigenze di assorbimento di luce della pianta cambiano. Quindi, traduco liberamente, cambia la porzione di PAR alla quale la pianta è interessata. Traduco ancora: cambiano le frequenze più utili alla pianta.

 

Quali sono le frequenze più utili per le piante appartenenti al genere Capsicum, quando le stesse sono in fase vegetativa?

 

La risposta a questa domanda, se mai arriverà, darà le linee guida per la costruzione di una lampada a tecnologia led, efficiente come risultato e poco dispendiosa come consumi.

 

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Rapace

Ho letto con grande piacere i vari post che si stanno susseguendo nelle due discussioni. Si dovrebbe fare una tavola rotonda dal vivo, purtroppo io sarei il primo ad avere problemi....

magari una sera via skype?

 

attachicon.gifspettro2.png

questa mi sembra la composizione migliore che si possa avere con i led che ho trovato.Sarebbe meglio un led a 690 al posto del 625 ma non c'e'.

 

 

Purtroppo io non ho Skype..... se fosse via Chat si potrebbe utilizzare quella del Forum, comunque potete sempre vedervi via Skype con gli altri interessati..... il mio contributo non credo possa essere comunque fondamentale.

 

Se confronto la tua "combinazione" (Spettro2) con il PAR.... capperi mi sembra mooolto buona...... anzi forse hai dato già la risposta....

In pratica mi pare che "spostando" il picco che vedo a 625 a 690.... ottieni un risultato quasi ottimale.... mi pare che rimarrebbe solo un "eccesso di verde" al centro (ma neanche tanto) e magari da aggiungre qualcosa (non so se è rilevante né se possibile) a 425 e 480 circa.

 

Ponevi anche il problema dei lumen giusto ? ....

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Rapace

 

La risposta a questa domanda, se mai arriverà, darà le linee guida per la costruzione di una lampada a tecnologia led, efficiente come risultato e poco dispendiosa come consumi.

 

 

Stavo scrivendo il post precedente mentre postavi il tuo..... e leggendolo mi è venuta un' idea (che sarà sicuramente una idiozia, ma non sono tanto timido :lol: )

 

Ecco l'idea.

 

Lasciando per un momento da parte i costi (tanto per risolvere quelli ci vorrà tempo e - probabilmente - "basterà aspettare") concentriamoci sulle caratteristiche ideali della "Capsicum Led Lamp" definitiva.

 

Allora..... pare anche a me che il primo passo da fare sia capire effettivamente questo "PUR" (ovvero il meglio per le piante di peperoncino).... l' ideale sarebbe partire magari da una specie (coltivata) e poi estenderlo alle altre (senza avere alcuna evidenza scientifica mi sento di dire che i C.pubescens avranno sicuramente un PUR diverso dalle altre specie coltivate).

 

Passando poi alla costruzione della lampada (e tenendo conto anche del fatto che le combinazioni ideali cambiano a seconda della fase di crescita).... è possibile pensare ad una lampada composita con degli interruttori che accendono/spengono una certa quantità di LED di vari colori/caratteristiche ?

Ovvero..... mettiamo che trovo (semplifico ed è solo un esempio) che servono:

 

In fase di crescita 10 led bianchi, 5 blu e 2 rossi

In fase di fioritura 7 bianchi, 3 blu e 5 rossi

 

Se progetto una lampada con 10 led bianchi, 5 blu e 5 rossi con un interruttore per tipo che spenge/accende 3 dei led bianchi, 2 dei blu e 3 dei rossi. Usando opportunamente gli interruttori on/off riesco a coprire sia l' ideale della fase di crescita che della fase di fioritura.

Stessa logica se dovessimo pensare ad una terza configurazione.

Forse si potrebbe gestire il tutto anche con un solo interruttore a piu' posizioni che agisce contemporaneamente su tutti i led giusti

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joefish

Su due piedi ti rispondo di si e' certamente possibile. Un problema ci sarebbe sul fatto che dovresti avere un numero di led veramente alto. Mentre leggevo mi immaginavo il piano superiore delle LB interamente tappezzato di led, altrimenti avresti zone

non illuminate uniformemente. Soprattutto se devi usare 5 o piu' led.

Insomma ci sono varie difficolta' ma il tuo discorso e' quello di fare moduli gestibili singolarmente.

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grispa72

Ho appena finito una progettazione di massima di tre moduli, rilevando quanti euro per watt reali costano, appunto, i moduli che voglio realizzare. Poi affinerò anche la miscelazione delle frequenze, visto che ho letto solo ora il post di Peppe.

A proposito chapeau! Lavoro iperprezioso, Peppe!

 

N.B. Parlo di watt reali perché la corrente erogata dal driver che ho considerato è di 700mA. Questa, considerando la caduta di tensione media del led, 3,5V, porta ad uno sviluppo di 3,5Vx0,7A=2,45W e non 3,7Vx0,750A=2,775W che è quella massima teorica ottenibile e neanche 3W che è quella dichiarata.

I led non vanno mai pilotati alla massima corrente dichiarata, rischio riduzione vita.

 

 

Di seguito una delle due possibili configurazioni, usando il Driver/Alimentatore MeanWell APC-35-700 (l'altra è con alimentatore e driver separati)

 

1) Plafoniera "mista"

- 8 bianchi, 4 a 2.700K e 4 a 6.500K

- 3 rossi a 660-670nm

- 1 verde a 520-530nm

- 1 ciano a 500-505nm

- 3 blu a 460-470nm

 

Questo il modulo in pianta:

 

2.7K 6.5K 2.7K

B R R

6.5K V 6.5K

C

R B B

2.7K 6.5K 2.7K

 

Costo 98,3 euro per 37 Watt. Costo per Watt = 2,65 euro.

 

2) Plafoniera solo bianchi

- 6 bianchi a 6.500K

- 9 bianchi a 2.700K

 

Relativo modulo in pianta:

 

2.7K 2.7K 2.7K

6.5K 6.5K 6.5K

2.7K 2.7K 2.7K

6.5K 6.5K 6.5K

2.7K 2.7K 2.7K

 

Costo 91,3 euro per 31,5 Watt. Costo per Watt = 2,9 euro.

 

3) Plafoniera GrowLed

- 15 Grow Led 400-840nm

 

Disposizione: 5 file da 3

 

Costo 110,8 euro per 31,5 Watt. Costo per Watt = 3,5 euro.

 

Per ogni configurazione servono:

- dissipatore in alluminio 23,3 euro

- ventola 12V-70mA 120mm x 120mm 5 euro (su Amazon)

- alimentatore 12V-2A 11 euro (su Amazon)

- materiale di consumo

tutto già compreso nei conti fatti.

 

Sottolineo che queste configurazioni sono state realizzate con i led commerciali che ho reperito dal sito che ho già indicato. Avrei avuto bisogno, ad esempio di un blu a 490nm ma non c'è.

 

Prossimo passo

1) affinare la miscelazione delle lunghezze d'onda in base anche e soprattutto al lavoro di Peppe

2) analizzare il costo del Watt per la configurazione con alimentatore e driver separati.

 

Paolo

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grispa72

Purtroppo la pianta del mdulo 1 non ha mantenuto le spaziature che avevo dato...

 

Paolo

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grispa72

...

Passando poi alla costruzione della lampada (e tenendo conto anche del fatto che le combinazioni ideali cambiano a seconda della fase di crescita).... è possibile pensare ad una lampada composita con degli interruttori che accendono/spengono una certa quantità di LED di vari colori/caratteristiche ?

Ovvero..... mettiamo che trovo (semplifico ed è solo un esempio) che servono:

 

In fase di crescita 10 led bianchi, 5 blu e 2 rossi

In fase di fioritura 7 bianchi, 3 blu e 5 rossi

 

Se progetto una lampada con 10 led bianchi, 5 blu e 5 rossi con un interruttore per tipo che spenge/accende 3 dei led bianchi, 2 dei blu e 3 dei rossi. Usando opportunamente gli interruttori on/off riesco a coprire sia l' ideale della fase di crescita che della fase di fioritura.

Stessa logica se dovessimo pensare ad una terza configurazione.

Forse si potrebbe gestire il tutto anche con un solo interruttore a piu' posizioni che agisce contemporaneamente su tutti i led giusti

Si è fattibile Carlo, proprio per come sono organizzati nella pratica i circuiti.

 

Paolo

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joefish

Questo e' lo spettro del primo modulo.

 

post-4132-0-29745500-1451254059_thumb.png

 

in base ai data sheet che ho preso il verde di fatto comprende quasi tutto lo spettro del ciano

per cui potresti evitare di prendere i ciano. Ma bisogna vedere gli spettri reali.

 

Quest'altra configurazione e' un po' piu' piatta.

 

post-4132-0-18706700-1451254204_thumb.png

 

E' un po' vuota la parte blu.

 

 

Non ho capito pero' con un modulo che area intendi illuminare.

 

Peppe

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grispa72

Per questa fase di sperimentazione 1 pianta per modulo, cioè, per la mia LighrBox, 75mm x 40mm

 

Per quanto riguarda lo spettro di emissione della seconda configurazione da te proposta bisognerebbe rimediare il blu a 490nm. C'è modo di farlo?

 

Ho fatto gli stessi conti per i COB led. Domani, insieme alla seconda configurazione (alimentatore e driver separati), riporterò il costo per Watt anche per COB.

 

Paolo

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grispa72

P.S. Ho dimenticato le lenti! Domani rivedo tutti i calcoli...

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Rapace

Mentre leggevo mi immaginavo il piano superiore delle LB interamente tappezzato di led, altrimenti avresti zone non illuminate uniformemente.

 

... Ma infatti io me la immagino piu' o meno cosi'.......... piu' o meno come capita con i neon (o con le striscie di Led)

 

Mi pare di capire che le striscie di led si considerino non adatte...... ma se io aggiungessi 2 striscie alle 3 che ho già (magari di led misti blu/rossi) avrei praticamente tutta la superficie superiore tappezzata di led.......

 

Per il "coltivatore medio" (seppur hobbistico) una superficie tipo la mia da coprire con l' illuminazione non è che sia poi cosi' rara......

 

 

Per questa fase di sperimentazione 1 pianta per modulo, cioè, per la mia LighrBox, 75mm x 40mm

 

Penso di non averti capito bene Paolo..... 1 pianta per modulo ed un modulo ti costa 90-110 euro ?

Capisco per sperimentare..... però mi pare che come costo si sia un pò "fuori dal mondo"....

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Umberm

Sono davvero molto contento!

Sono arrivato ad un punto dove faccio fatica a seguirvi... il che è logico e giusto visto che voi siete dei "professionisti" e io uno che sino a due anni e mezzo fa non sapeva neanche cosa fosse la temperatura di colore.

 

Allora visto che il cammino è stato intrapreso, stimolato dagli "interruttori intelligenti" ipotizzati da Carlo (Rapace) dico che oltre agli interruttori ci starebbero bene ... dei timer!

Questa cosa mi venne accennata da un signore che di lavoro progetta fitotroni, con il quale ebbi occasione di parlare in merito ad una vecchia macchina che c'era al Garibaldi.

Mi disse che nell'ultima generazione delle loro macchine era prevista anche la luce crepuscolare. Ho poi trovato questo:

 


  • 730 nm è indicato come far-red ed è importante per il riciclaggio del fitocromo: è necessario per tutti i tipi di processi di formazione morfo genica (sviluppo delle forme). Pochi minuti di trattamento con questa lunghezza d’onda, dopo che il ciclo completo di irradiamento è concluso, ripristina il cromoforo da attivato ad inattivato: questo processo reimposta la chimica per un altro ciclo di irradiamento e può essere utile per abbreviare il classico lato oscuro del fotoperiodo. Questo colore è importante per le piante, nonostante sia fuori dal PPF dell’intervallo 400-700nm.

che da una spiegazione del perché può essere utile la luce crepuscolare (molto "rossa",come vediamo tutti), con più dettagli in questo articolo tratto dallo stesso sito (www.giardinaggioindoor.it)

 

Con questo discorso provo a introdurre un altro concetto che nel corso del tempo ha "camminato" nella mia testa: la luce solare ha diverse temperature di colore durante il giorno... se anche le piante avessero diverse esigenze di assorbimento durante il giorno?

Ovviamente questo è un problema certamente secondario al quale si potrà, eventualmente, pensare quando avremo risolto gli altri.

 

Ma il mio contributo non può che essere quello di condividere ciò che ho letto e imparato negli ultimi due anni... poi deciderete voi se e come usare queste informazioni in fase di progettazione.

 

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grispa72

...

Con questo discorso provo a introdurre un altro concetto che nel corso del tempo ha "camminato" nella mia testa: la luce solare ha diverse temperature di colore durante il giorno... se anche le piante avessero diverse esigenze di assorbimento durante il giorno?

Ovviamente questo è un problema certamente secondario al quale si potrà, eventualmente, pensare quando avremo risolto gli altri.

...

 

Questo è un'altro valido motivo che non può essere sottovalutato, che sarà anche secondario ma non per questo meno importante. Si sposa con quello che sostengo e cioè la creazione dello spettro completo perché non conosciamo fino in fondo le esigenze della pianta.

 

È un dato di fatto che abbiamo definito il PAR e che quindi sappiamo che la clorofilla A, la B e i carotenoidi vengono attivati da radiazioni con lunghezze d'onda che hanno picchi intorno ai 430nm e intorno ai 680nm e che nella zona intermedia dai 500nm ai 600nm (spannometricamente) la radiazione non influisce su clorofilla A, B e carotenoidi.

Questo fatto non ci autorizza però a non considerare importante l'intervallo 500-600nm solo perché qui non conosciamo ancora bene tutte le funzioni della pianta. La pianta non è solo clorofilla A, B e carotenoidi. Non so' se riesco a spiegarmi.

 

È come dire che la funzione respiratoria e l'alimentazione è tutto ciò che serve ad uomo per vivere e che quindi assolti questi due obblighi riusciamo a vivere. Ora tecnicamente questo è corretto, anzi questa è la premessa necessaria alla vita umana. Ma l'uomo non è solo respirazione e alimentazione è molto di più. La complessità di un essere vivente si misura con la complessità di ciò che manifesta. Non possiamo sottovalutare (continuando il parallelo con le funzioni della pianta) l'importanza dei rapporti sociali, della tecnologia o dell'arte nella nostra vita, come non possiamo sottovalutare, ripeto, l'importanza di tutte le radiazioni e, come ipotizza Umberto nel tratto citato, quest'altra ulteriore questione.

 

Ho allargato troppo il campo. Ma l'ho fatto per riuscire ad esprimere ciò che mi spinge nella ricerca verso l'ottimizzazione.

Si scrive raramente ma è un dato di fatto che bisogna sempre tenere presente: non è possibile ricreare artificialmente la radiazione solare. Questo è un limite a cui si tende ma che non può essere raggiunto, almeno con i mezzi a nostra disposizione.

 

Tornando con i piedi per terra, più tardi altre considerazioni sui costi di differenti configurazioni, come promesso qualche post fa.

 

Paolo

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grispa72

... Ma infatti io me la immagino piu' o meno cosi'.......... piu' o meno come capita con i neon (o con le striscie di Led)

Mi pare di capire che le striscie di led si considerino non adatte...... ma se io aggiungessi 2 striscie alle 3 che ho già (magari di led misti blu/rossi) avrei praticamente tutta la superficie superiore tappezzata di led.......

 

Per il "coltivatore medio" (seppur hobbistico) una superficie tipo la mia da coprire con l' illuminazione non è che sia poi cosi' rara......

 

 

 

 

Penso di non averti capito bene Paolo..... 1 pianta per modulo ed un modulo ti costa 90-110 euro ?

Capisco per sperimentare..... però mi pare che come costo si sia un pò "fuori dal mondo"....

Questione striscie led

Anche se le strisce led sono state cassate perentoriamente io, fossi in te, andrei avanti con la mia idea; se riesci a trovare la configurazione che soddisfa le tue esigenze perché no? In fin dei conti le fluorescenti e le CFL hanno fatto contenti "generazioni" di coltivatori capsici e non. Perchè non provare con le striscie led. Chiaro che la tecnologia si evolve ed ora fluo e CFL sono quasi obsolete. Ma sono state imprtanti! Potrebbe essere lo stesso per le striscie led...

 

 

Questione quante piante per modulo

La sperimentazione ha (per me) uno scopo precipuo: trovare la configurazione ottimale per realizzare un ciclo completo indoor, dal seme al seme, per produrre seme puro. Indipendentemente dal periodo dell'anno in cui siamo. Questo è quello che mi guida. Poter usufruire di un modulo per una pianta è il punto di partenza e anche quello di arrivo (penso; forse con un modulo si può arrivare a due piante, ma la vedo dura) per un ciclo completo. Poi vedremo anche quello che si può ed è più conveniente fare (e questo interessa pure me visto che il 99% della mia coltivazione da maggio è comunque outdoor) per sviluppare la trafila tradizionale cioè nascita e prima fase vegetativa indoor e poi spostamento outdoor.

 

Io non sottovaluterei anche un altro fatto. Visto che anche solo con i tubi fluorescenti si riesce ad ottenere la fruttificazione, magari con una illuminazione studiata a tavolino, e quindi ottimizzata, invece di due frutti riusciamo ad ottenerne 10 e magari questi 10 sono già maturi prima di spostare le piante fuori. Sono consapevole che ho usato molti 'ma' e che siamo nel campo delle ipotesi. Ma la sperimantazione serve a rimuoverli questi ma.

 

Costi. Devi considerare due fatti.

1) quando PhytoLED (o qualsiasi altra produttrice commerciale) mi scrive che la loro lampada con 60 power led da 3W l'uno per un totale di 200W costa 400 euro io, per confrontarla con la mia, cerco un parametro valido che mi faccia da guida. Allora ho pensato che il primo potrebbe essere il costo per Watt. Quei 200W non sono quelli reali che si trasformano in fotoni.

Primo perché banalmente 3Wx60led = 180W e poi perché anche i led di quella lampada non ricevono la corrente massima possibile.

Lo standard è l'alimentazione a 700mA per i led da 3W. Ciò significa che, assumendo una tensione di alimentazione media di 3,5V (e già mi sono tenuto largo, e non ti spiego cosa può succedere in un circuito elettrico per cui tensione e corrente sono nella norma più basse di quelle teoriche, se no non non finiamo più), la potenza teorica totale reale emessa è 3,5Vx0,7Ax60led = 147W circa.

 

Il costo è 400euro:147W = 2,72 euro/watt e non 400euro:200W = 2 euro/watt come saresti portato a calcolare non tenendo con del fatto a). Per la cronaca le mie vanno da 2,65 a 3,5 euro/watt, e quindi siamo li.

Ma sappiamo che:

- siamo alla ricerca della miscelazione migliore che si traduce in crescita migliore;

- ci domandiamo: quante piante adulte riesco ad illuminare con la PhytoLED da 200W? Dalla scheda tecnica risulta che le dimensioni della plafoniera sono 383mm x 283mm x 85mm. Ammesso anche che riesca ad illuminare una superficie di 1000mm x 500mm (e secondo me sono ottimista), in quella superficie mi ci stanno strettini tre vasi con diametro 300mm, necessari ad una pianta perché possa sviluppare un apparato radicale decente ed una chioma altrettanto decente. Lo stesso numero che io riesco ad illuminare con tre moduli che mi costano 91,3+98,3+110,8 = 300,4 euro, con meno led (16+15+15=46 contro 60, costo di esercizio minore) ma ottimizzati.

 

2) nella configuraione alimentatore e driver separati i costi si abbassano.

 

Nella mia LNAB di 1500mm x 400mm ci allevo 30 giovani piante per 3/4 mesi aspettando di portarle fuori a maggio. Se quelle 30 piante hanno un reale vantaggio dall'illuminazione a led ottimizzata (crescita qualitativamente migliore, fruttificazione migliore, stress ridotto nell'hardening off, ecc.) allora posso pensare di investire 300 euro e per 10 anni sono a posto. In caso contrario no. Poi oguno fa i conti con la propria situazione, cercando il compromesso migliore.

 

Paolo

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joefish

Sono davvero molto contento!

Sono arrivato ad un punto dove faccio fatica a seguirvi... il che è logico e giusto visto che voi siete dei "professionisti" e io uno che sino a due anni e mezzo fa non sapeva neanche cosa fosse la temperatura di colore.

 

Allora visto che il cammino è stato intrapreso, stimolato dagli "interruttori intelligenti" ipotizzati da Carlo (Rapace) dico che oltre agli interruttori ci starebbero bene ... dei timer!

Questa cosa mi venne accennata da un signore che di lavoro progetta fitotroni, con il quale ebbi occasione di parlare in merito ad una vecchia macchina che c'era al Garibaldi.

Mi disse che nell'ultima generazione delle loro macchine era prevista anche la luce crepuscolare. Ho poi trovato questo:

 

  • 730 nm è indicato come far-red ed è importante per il riciclaggio del fitocromo: è necessario per tutti i tipi di processi di formazione morfo genica (sviluppo delle forme). Pochi minuti di trattamento con questa lunghezza d’onda, dopo che il ciclo completo di irradiamento è concluso, ripristina il cromoforo da attivato ad inattivato: questo processo reimposta la chimica per un altro ciclo di irradiamento e può essere utile per abbreviare il classico lato oscuro del fotoperiodo. Questo colore è importante per le piante, nonostante sia fuori dal PPF dell’intervallo 400-700nm.

che da una spiegazione del perché può essere utile la luce crepuscolare (molto "rossa",come vediamo tutti), con più dettagli in questo articolo tratto dallo stesso sito (www.giardinaggioindoor.it)

 

 

 

 

Vi prego fermatelo!!!

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Rapace

Questione striscie led

Anche se le strisce led sono state cassate perentoriamente io, fossi in te, andrei avanti con la mia idea; se riesci a trovare la configurazione che soddisfa le tue esigenze perché no? In fin dei conti le fluorescenti e le CFL hanno fatto contenti "generazioni" di coltivatori capsici e non. Perchè non provare con le striscie led. Chiaro che la tecnologia si evolve ed ora fluo e CFL sono quasi obsolete. Ma sono state imprtanti! Potrebbe essere lo stesso per le striscie led...

 

 

Sono d' accordo Paolo e non mi viene assolutamante in mente di abbandonare le striscE led (per lo meno al momento) in quanto continuo a ritenerle al momento l' unica alternativa plausibile ad un prezzo abbordabile per il coltivatore hobbysta (che non sia interessato ad investire in "ricerca" sulle lampade a led ovviamente...... anche io spendo 200 euro in canne da pesca che mi fanno pescare forse il 5% in piu' di quello che pescherei con una canna da 40 euro).

 

Forse quanto sopra non giustifica (come dice Umberto) la sostituzione dei neon come modalità preferibile, ma mi pare la alternativa piu' vicina che esista al momento in termini di prestazioni / costo.

 

Continuo a pensare che l' assemblaggio di strisce di led di diverso spettro fatta adeguatamente possa dare dei benefici a prezzo contenuto per illuminare piani della dimensione fino a 1 metro X mezzo metro o simili (I classici scaffali che utilizziamo come lightbox aperta in molti casi).

 

Non ritengo quindi siano state "cassate perentoriamente" ma che semplicemente non si vogliano prendere in considerazione per uno studio "serio", ma si preferisca andare su soluzione piu' sofisticate / complicate e sicuramente piu' professionali.

Non ho visto motivazioni sufficienti che giustifichino "seriamente" uno scarto definitivo delle strisce.

.

Sinceramente pensavo che si potesse portare avanti uno studio su entrambe le possibilità....... l' eccellenza professionale delle lampade e le possibilità legate alle strisce (molto piu' economiche ed abbordabili e che potevano avere anche un interesse piu' ampio).

 

Personalmente non condivido questa impostazione con la esclusione a priori degli approfondimenti sulle striscie di led perché (con i limiti che possono avere) hanno a mio parere molti vantaggi, fra i quali la semplicità di installazione, la praticità e non per ultimo il costo alla portata di tutti.

 

Io sono molto interessato alla ricerca in corso sulla migliore configurazione delle lampade, però ai miei "fini pratici di coltivatore" ancora siamo molto lontani dalla possibilità che pensi ad un investimento in tal senso per la mia coltivazione (fra l' altro la lampada della phytolite non mi pare che sia proprio ottimizzata stando ai risultati che si evincono dai grafici di Peppe.... quindi penso si sia ancora nella fase di ricerca - che ben venga ci mancherebbe ! - e che quindi sia ancora molto rischioso per il coltivatore hobbysta "medio" fare un investimento del genere perché potrebbe portare a delle delusioni....... magari il prossimo anno ci saranno prezzi piu' bassi e combinazioni piu' ottimizzate...: vediamo).

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grispa72

Vi prego fermatelo!!!

I fitotroni non li avevo mai sentiti...

 

:D :D :D

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grispa72

@Rapace

 

Sulle strisce led sono d'accordo. Il fatto che non interessino un professionista forse risiede nell'assenza di lunghezze d'onda adatte solo alla coltivazione e nella poca potenza erogata. Ma qui è tutto passibile di una approfondita ricerca.

Come ho già scritto, una parte della potenza REALE (tensione misurata x corrente di alimentazione proveniente dalla sorgente) è necessaria ad emettere fotoni e l'altra va 'persa' in calore, quindi io andrei cauto su ciò che dichiarano le aziende, per non parlare delle lunghezze d'onda disponibili dichiarate. E per i led parliamo, a spanne, di un rapporto 70/30 (potenza fotonica emassa/calore prodotto).

 

Eh si, le mie canne da pesca sembra proprio siano l'illuminazione a led, visto che in un modo o nell'altro mi capita sempre di imbattermici! La passione per l'elettronica, per la capsaicina e per gli acquari di barriera fa il resto! Ma questo è il bello! No?

 

Paolo

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Rapace

Torno alle mie domande "standard" :).

 

- Penso di aver capito l' importanza del PAR (PUR). Ovvero l' ideale è replicare un certo spettro che è il "migliore" per la pianta

- Altra cosa importante è (questo lo sappiamo da tanto) l' intensità della luce (i "lumen" erogati).

 

Quindi...... una volta raggiunta la miglior copertura possibile dello spettro "ideale" ci dobbiamo porre il problema di avere anche una intensità adeguata dell' illuminazione.... ma per il momento rimaniamo sullo spettro.

 

- Ho capito che i vari tipi di Led sono identificati in base al "picco" che rappresentano (490 nm, 730 nm etc.)

 

- Vedo però che ci sono dei codici che identificano i led che non corrispondono però a quei numeri..... ad esempio 5050

E' possibile abbinare il codice (con il colore) a quanti nm in modo "univoco"

Ad esempio: Il led 5050 a luce blu è un 465-470 nm ?

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Rapace

Eh si, le mie canne da pesca sembra proprio siano l'illuminazione a led, visto che in un modo o nell'altro mi capita sempre di imbattermici! La passione per l'elettronica, per la capsaicina e per gli acquari di barriera fa il resto! Ma questo è il bello! No?

 

Si, confermo ! E' proprio questo il bello.

 

Condivido fra l' altro almeno 1 passione e mezzo con te (i miei due acquari sono di acqua dolce e sto pensando di farmi fare un acquario su misura - 3 metri dl lunghezza).

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Lonewolf

Raramente si è vista sul forum una discussione di questo livello B)

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joefish

Torno alle mie domande "standard" :).

 

- Penso di aver capito l' importanza del PAR (PUR). Ovvero l' ideale è replicare un certo spettro che è il "migliore" per la pianta

- Altra cosa importante è (questo lo sappiamo da tanto) l' intensità della luce (i "lumen" erogati).

 

Quindi...... una volta raggiunta la miglior copertura possibile dello spettro "ideale" ci dobbiamo porre il problema di avere anche una intensità adeguata dell' illuminazione.... ma per il momento rimaniamo sullo spettro.

 

- Ho capito che i vari tipi di Led sono identificati in base al "picco" che rappresentano (490 nm, 730 nm etc.)

 

- Vedo però che ci sono dei codici che identificano i led che non corrispondono però a quei numeri..... ad esempio 5050

E' possibile abbinare il codice (con il colore) a quanti nm in modo "univoco"

Ad esempio: Il led 5050 a luce blu è un 465-470 nm ?

 

E' una cosa che mi stavo chiedendo da tempo, ora per risponderti ho capito!

O meglio ho trovato la definizione. I numeri tipo 3528 o 5050 si riferiscono alle misure del chip led.

Riporto testualmente:

 

SMD 3528

È costituito da un circuito integrato luminescente, le cui dimensioni sono 35x28 mm e la potenza del singolo LED SMD 3528 é di 0.08W.

Per queste caratteristiche ne é consigliato l'uso come luce secondaria o decorativa (ad es. piccole insegne, segna passo, ...)

 

SMD 5050

È costituito da tre chip luminescenti, le dimensioni del circuito sono 50x50 mm e la potenza del singolo LED SMD 5050 é di 0.24W.

Per queste caratteristiche ne é consigliato l'uso come luce principale o decorativa (ad es. luce soggiorno, luce camere, ...)

 

Per le info che vorresti tu, penso che non ci sia margine. Finora le strisce che ho visto in giro sono solo monocolore, RGB e di varie temperature di bianco. I led singoli invece li trovi con codici assurdi come quelli che ho messo nella prima serie di spettri mostrata che sono solamente codici commerciali anche se hanno qualche riferimento al tipo di luce. Pero' nelle specifiche c'e' tutto quello ti interessa anche la potenza della luce emessa (in W finalmente).

Per curiosita' potete vedere questa pagina.

 

Invece segnalo questa interessante discussione sulle strisce led

http://pietroippoliti.blogspot.it/2014/02/ledstrip3014.html

c'e' molto da imparare.

 

 

 

Raramente si è vista sul forum una discussione di questo livello B)

Troppo buono :blush:

 

 

@Umberto

Perdonami la pignoleria.

 

"Con questo discorso provo a introdurre un altro concetto che nel corso del tempo ha "camminato" nella mia testa: la luce solare ha diverse temperature di colore durante il giorno... se anche le piante avessero diverse esigenze di assorbimento durante il giorno? "

 

Il sole emette sempre lo stesso e' l'atmosfera che assorbe parte delle radiazioni in maniera diversa a seconda delle ore, cioe' del cammino in atmosfera che fanno i raggi solari.

 

Pero' pignoleria a parte, sicuramente le piante hanno imparato a vivere con la luce che cambia durante il giorno, ma penso che siano variazioni di second'ordine per quello che stiamo cercando di fare. Del resto i fitotroni ci sono gia' a quando ho visto. Basterebbe copiarli :).

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