Lonewolf 18,624 Posted December 10, 2015 Mariposa Questa mimetica farfalla notturna la ritroveremo più avanti; a vederla così, senza riferimenti per indicare le dimensioni, non fa molta impressione ... ma l'apertura alare è di oltre 30 cm! (praticamente l'immagine su un video standard è più piccola delle dimensioni reali) 8 Share this post Link to post Share on other sites
Hellas 5,545 Posted December 10, 2015 Foto meravigliose di soggetti unici! Ancora complimenti signori per il vostro impagabile contributo 2 Share this post Link to post Share on other sites
Laelia 4,733 Posted December 10, 2015 Questa mimetica farfalla notturna la ritroveremo più avanti; a vederla così, senza riferimenti per indicare le dimensioni, non fa molta impressione ... ma l'apertura alare è di oltre 30 cm! (praticamente l'immagine su un video standard è più piccola delle dimensioni reali) 3 Share this post Link to post Share on other sites
Umberm 5,044 Posted December 10, 2015 Ma stasera non c'è una "puntata"? Crisi di astinenza da foto di Capsicum boliviani... 5 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,624 Posted December 11, 2015 Il primo giorno completo in Bolivia inizia con un breve trasferimento lungo la highway 7, la vecchia strada da Santa Cruz a Cochabamba. Il termine "highway" non deve trarre in inganno; è una strada a due corsie con asfalto spesso rovinato e qualche tratto sterrato. Tutte le deviazioni laterali sono sterrate, incluse le strade cittadine (a volte lastricate). Occorre prestare grande attenzione ai dissuasori di velocità, dossi artificiali o rialzi in plastica dura, spesso non segnalati. Lungo il percorso si incontrano una serie di piccoli villaggi (Bermejo, Mataral) e alcune cittadine: Samaipata, Mairana e infine Comarapa; poi, il nulla (ci arriveremo!) La nostra prima esplorazione è sulla destra, lungo il Rio Salado. E' un buon posto per C.minutiflorum, ma non troviamo nulla Il caldo è soffocante; percepisco chiaramente che il mio collo si sta "scottando" e rimpiango di aver lasciato in valigia la crema solare (quasi mai usata in vita mia) Dappertutto uccelli e insetti di ogni tipo; queste cavallette (che ritroveremo spesso) sono vagamente inquietanti; si concentrano tutte su un'unica pianta e (temo) procedono alla distruzione totale. Lasciato il Rio Salado, saliamo gradualmente di quota verso Bermejo (un piccolo villaggio di poche case) La strada costeggia il Rio Piraì In questa zona abbiamo una segnalazione molto precisa circa un sito da visitare per C.minutiflorum, ma (delusione!) la stradina è bloccata da un cancello. Il proprietario della piccola proprietà (in effetti, una semplice baracca in mezzo al bosco), è sulla strada con una carriola e alcuni caschi di banane (in mezzo al nulla!) In qualche modo (sembra non parli nemmeno spagnolo) riusciamo a convincerlo a farci visitare la stradina, ma troviamo solo una piccola piantina senza fiori e frutti. Quando gliela mostriamo, dice la prima cosa comprensibile, "Aji de monte" (caspita, la conosce!), ma subito dopo gela il nostro entusiasmo lasciando intendere che non è il periodo giusto per fiori e frutti Tuttavia, siamo testardi e determinati e, come sempre, la fortuna aiuta gli audaci ... Poco oltre infiliamo un'altra stradina che ci appare promettente (umida e ombrosa) e subito troviamo 5 piante adulte di Capsicum minutiflorum con fiori e frutti. Una pianta ha il fusto spezzato ed è sdraiata a terra, ma è ancora viva (anche se parzialmente avvizzita e con molti frutti caduti). Le altre sono in ottima forma. Come al solito, rimando alle schede complete di prossima pubblicazione nel database per i dettagli; abbiamo predisposto una scheda molto completa come guida per rilevare tutti i dettagli delle piante ed essere sicuri di non dimenticare nulla Ora, la parola alle immagini ... enjoy! Siamo soddisfatti per il ritrovamento, ma ormai è quasi il tramonto (in questa stagione il sole sorge alle 5:30 e tramonta alle 18:30 circa) Ripartiamo diretti a Samaipata, piccola cittadina a vocazione turistica, dove trascorreremo la notte. Seguiamo il consiglio della guida Lonely Planet, piuttosto datata (2010) e, come scopriremo, spesso imprecisa sui posti per dormire e mangiare; questa volta però ci azzecca; la Posada del Sol è un ottimo posto per dormire e la cena è da leccarsi le dita. In camera i letti sono perfino protetti da zanzariera (anche se siamo in quota, 1650 m, e non ci sono molti insetti). Leggermente euforici (non è chiaro se per il minutiflorum o i 620 ml di birra), ci addormentiamo più o meno all'ora in cui a casa inizio a svegliarmi davvero e ci godiamo il meritato riposo. 15 Share this post Link to post Share on other sites
Hellas 5,545 Posted December 11, 2015 Leggermente euforici (non è chiaro se per il minutiflorum o i 620 cl di birra), 620 cl = 6,2 litri. Ho letto bene? 2 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,624 Posted December 11, 2015 620 cl = 6,2 litri. Ho letto bene? Ops! ml, ovviamente (o cc). 2 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,624 Posted December 11, 2015 Una precisazione. A sentire parlare di Bolivia spesso ci vengono in mente alte montagne, freddo, vestiti e berretti di lana, lama e alpaca, paesaggi brulli, laghi e deserti salati in alta quota. La Bolivia è ANCHE quello, ovviamente, ma la metà a est della nazione è in realtà a bassa quota e ha un clima tropicale; confina con l'amazzonia e il pantanal! La zona che abbiamo visitato comprende bassopiani (300 m) con clima tropicale nella zona di Santa Cruz e Buena Vista e aree in quota (fino a 2600 m circa) con clima più temperato lungo il lato sud-ovest del parco Amborò. Aree a quote maggiori (La Paz, a nord ovest) e aree più aride (a sud, Tarija e Sucre) sono troppo lontane (considerando lo stato delle strade) e richiederanno (magari!) altri viaggi. Il solo viaggio Santa Cruz-La Paz può richiedere 2 o 3 giorni! Le specie più interessanti nelle aree NON visitate sono C.cardenasii e C.ceratocalyx a nord-ovest, C.eximium (a fiore viola) e C.chacoense a sud. E' anche da evidenziare che non è ancora stata effettuata una esplorazione sistematica all'interno del parco Amboro' (400 mila ettari); non risulta, in effetti, che qualcuno sia ancora riuscito ad attraversare tutto il parco, dagli ingressi nord-est in zona Buena Vista fino a quelli sud-ovest a Mairana o Comarapa. Si può solo immaginare quali meraviglie siano ancora nascoste nelle sue aree più inaccessibili. 4 Share this post Link to post Share on other sites
Alexrm 5,005 Posted December 11, 2015 :clapping: Ho una domanda: Sono normali queste leggere differenze di pigmentazione nei fiori di Capsicum minutiflorum ? Grazie in anticipo, Alessandro 1 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,624 Posted December 11, 2015 Rientrano nella normale variabilità individuale. Le due immagini appartengono a piante di due popolazioni distanti tra loro circa 100 km e a quote diverse (quindi con diverse condizioni ambientali) 2 Share this post Link to post Share on other sites
Alexrm 5,005 Posted December 11, 2015 Rientrano nella normale variabilità individuale. Le due immagini appartengono a piante di due popolazioni distanti tra loro circa 100 km e a quote diverse (quindi con diverse condizioni ambientali) Grazie! Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,624 Posted December 11, 2015 In attesa della prossima puntata, qualche ringraziamento a quanti hanno contribuito alla buona riuscita di questo viaggio Grazie di cuore a ... Prof. Michael Nee, per le tante informazioni sui Capsicum e per l'aiuto nel contattare il Jardin Botanico e il Museo di Storia Naturale N.K.Mercado di Santa Cruz Prof. Joshua Tewksbury, fonte di informazioni sui Capsicum e ... di ispirazione Prof. Paul Bosland per il prezioso aiuto nel contattare i due precedenti Dott. Eduardo Pereira Cabral Gomes, direttore della Riserva Biologica di Paranapiacaba, e la guida Anton per l'aiuto nella ricerca del C.dusenii Dott.sse Cleidy Alvarez Severiche, Jessica Del Barrio Sacilotto e le altre "ragazze" del Jardin Botanico per l'aiuto e la cordialissima accoglienza Dott. Germaine Alexander Parada del Museo N.K.Mercado per l'interessante chiaccherata sui Capsicum boliviani Franklin, guida nella visita al Parco Amboro' Dott.ssa Anna Maspero per le preziose informazioni generali sulla Bolivia e per l'ottima Guida che ha scritto su questo splendido paese Mia moglie Stefania per l'insostituibile lavoro organizzativo e ... per sopportarmi/supportarmi ancora, nonostante tutto E, ovviamente, Leonardo Bruno, perfetto compagno di viaggio Spero di non dimenticare nessuno ... 4 Share this post Link to post Share on other sites
Leonardo Bruno 1,521 Posted December 11, 2015 "Mia moglie Stefania" in cima al messaggio e sarebbe stato perfetto...perdersi in un bicchiere d'acqua...[emoji12] Copia e incolla per il sottoscritto con parziale rettifica: Stefania come su menzionata e il nome di Claudio in luogo del mio! [emoji106] 2 Share this post Link to post Share on other sites
Leonardo Bruno 1,521 Posted December 11, 2015 Grazie! Eh comunque si può dire che sto ragazzino c'ha occhio? [emoji6] 3 Share this post Link to post Share on other sites
Ara Pacis 810 Posted December 11, 2015 grande riuscita. complimenti!!! :-) 1 Share this post Link to post Share on other sites
Maxx5 1,016 Posted December 11, 2015 Che spettacolo!! .... quante foto complimenti !!! per il caldo fa molta impressione la differenza appena si arriva poi ci si abitua abbastanza bene, non sono stato in Bolivia ma nelle vicinanze più vicino all'equatore 1 Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted December 11, 2015 Mi pare che basti una parola sola.... Meraviglia 1 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,624 Posted December 13, 2015 Il giorno successivo inizia con una visita al mercato di Samaipata. Come in tutti i mercati locali, non mancano certo i rocoto (che qui chiamano "locoto") La mattinata e' dedicata alla ricerca del C.esbaughii Barboza Senza successo, purtroppo, ma era prevedibile ... La segnalazione è vecchia di quasi 30 anni ed è di fatto l'unica per questa specie (che all'epoca però era stata classificata come C.chacoense, C.baccatum var baccatum o C.eximium var tomentosum). Le coordinate del sito (imprecise, senza i secondi di grado) indicano un luogo che corrisponde ad una scoscesa scarpata sotto la strada Samaipata-Mairana. Come sempre in questi casi, partiamo dal presupposto che i botanici non si avventurano in luoghi "impossibili" ( ) e cerchiamo una alternativa. Studiando la zona dalle immagini del satellite, ci rendiamo conto che il luogo del ritrovamento corrisponde al letto di un torrente asciutto (Quebrada Seca) ed è accessibile partendo da uno sterrato che corre parallelo alla strada principale, ma molto più in basso. Con un lungo giro, raggiungiamo l'ingresso al torrente e lo esploriamo tutto. Di Capsicum, nemmeno l'ombra Tappa successiva, La Yunga de Mairana. Uno sterrato si inerpica lungo la montagna per una quindicina di km fino alla località di La Yunga. L'auto dimostra di essere perfetta per questo tipo di terreno Da qui è possibile entrare nel parco Amborò in un punto noto come Bosque de helecios, il bosco delle felci giganti (alte fino a 12-13 metri!) I punti di nostro interesse sono però prima del parco, ad una quota di circa 2200 metri; ci sono segnalazioni per C.caballeroi e anche per un Capsicum sp. Purtroppo, è presto chiaro che ben difficilmente troveremo qualcosa qui; ai lati della strada sterrata si susseguono coltivazioni recintate e l'intera zona non presenta luoghi adatti ai Capsicum, boschetti ombrosi e umidi. E' tutto in pieno sole ... L'ambiente è molto cambiato negli ultimi anni. Esploriamo inutilmente varie stradine laterali. Più giù, esploriamo altri siti promettenti, ma anche qui non siamo fortunati. Troviamo solo tanti, tantissimi Solanum, incluso uno davvero inatteso , un "vero" ... pomodoro! Nel pomeriggio, ci prende l'ansia ( ) e decidiamo di stringere i tempi e arrivare quanto prima nel vero "regno" del C.caballeroi, molto più a nord-ovest; in ogni caso, dovremo tornare per questa stessa strada e quindi, se utile, ci sarà tempo per approfondire l'esplorazione. Lasciamo Mairana in direzione di Comarapa. Non manca molto al tramonto e dobbiamo fare molta strada. Non c'è tempo per fermarsi nella zona di Mataral dove ... ne riparliamo al ritorno Certo questa zona presenta una vegetazione insolita, un ambiente quasi desertico con tanto di cactus. Arriviamo a Comarapa, a circa 2000 m s.l.m., all'imbrunire, giusto in tempo per trovare un alloggio e un buon posto per mangiare (l'immancabile pollo y papas fritas). Domani sarà una giornata critica, nel regno del C.caballeroi 14 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,624 Posted December 13, 2015 Stay tuned, preparing new post, C.caballeroi day 2 Share this post Link to post Share on other sites
Leonardo Bruno 1,521 Posted December 13, 2015 Il giorno successivo inizia con una visita al mercato di Samaipata. Come in tutti i mercati locali, non mancano certo i rocoto (che qui chiamano "locoto") Per una questione di mero affetto, per me quei frutti boliviani saranno da ora in poi "Locoto", fregandomene altamente di come siano arrivati a noi con la denominazione iniziale per "R"; Claudio, io e le popolazioni della Bolivia in tal guisa ci capiamo! Share this post Link to post Share on other sites
Leonardo Bruno 1,521 Posted December 13, 2015 Quando sentirete raccontare al plurale (come sopra) di coordinate, decimali, nomi scientifici troppo complicati, sappiate con certezza che si tratta di una piccola bugia innocente. Lo studio menzionato del carteggio (considerevole), era affidato quasi in maniera esclusiva a Claudio, io mi sono limitato a guidare per gli sterrati della Bolivia, ecco svelato il segreto vincente della squadra Pepperfriends! 2 Share this post Link to post Share on other sites
Leonardo Bruno 1,521 Posted December 13, 2015 Anche la storia del pomodoro in foto è piuttosto singolare; secondo la mia teoria, non suffragata da prova alcuna ovviamente, è che si tratti di una pianta nata da un seme caduto da un panino di un operaio boliviano durante la pausa pranzo (la famosa caprese della Yunga...ihihih), la zona è attualmente un cantiere a cielo aperto...volavano così i giorni sotto il sole muy caliente della nostra spedizione! ahahahah 5 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,624 Posted December 13, 2015 Di buon mattino, dopo abbondante colazione, partiamo da Comarapa verso nord-ovest. Un primo segnale del "nulla" verso cui siamo diretti lo riceviamo alle porte della cittadina, presso la barriera per il pagamento del pedaggio. In Bolivia i pedaggi si pagano ogni circa 50-60 km, solo all'andata (al ritorno basta esibire la ricevuta) e in base alla destinazione. L'importo è minimo, meno di 1 euro. Il casellante però non sa dov'è la località verso cui siamo diretti! La strada è ampia, ma sterrata; ci sono lavori in corso. Guadagnamo rapidamente quota, ma dopo una curva, una brutta sorpresa Un escavatore sta scavando una buca nella "nostra" strada! Toglie palate di terra e riempie grossi camion dall'altro lato. Per qualche minuto temiamo che la nostra ricerca del C.caballeroi finisca qui Inutile dire che NON ci sono strade alternative! Tempo per una foto a bordo strada e poi salto dall'altra parte e parlo con chi dirige l'operazione. Mi assicura che entro mezzora potremo passare ... mah?! Tra l'altro, la posizione non è delle più sicure; a destra abbiamo una ripida scarpata dall'aspetto instabile, a sinistra un burrone. Un camion si è fermato proprio dietro di noi e ci impedisce di arretrare. Dopo 25 minuti, l'escavatore inizia a "ricostruire" la strada e in 5 minuti è tutto sistemato e possiamo passare Certo, vedere la pala praticamente sopra il nostro cofano non è stato per nulla rilassante Ripartiamo verso nord-ovest; la strada sale sempre più e poco dopo entriamo nel regno delle nubi, intorno a 2500 metri di quota. Visitiamo un sito davvero molto promettente, una strada laterale che sembra "fatta apposta" e che scende in un bellissimo bosco umido con tutte le piante ricoperte di muschi e licheni. Nonostante le premesse, non troviamo nulla e ritorniamo delusi all'auto. Ripartiamo verso la nostra meta finale. In un primo momento ci sfugge la deviazione sulla destra, me l'aspettavo in salita, ma invece la strada scende. Anche la "casita" che di fatto è tutto il villaggio (!) e il campo di calcio (?! ma CHI gioca a calcio in questo posto? ) sono visibili solo procedendo nell'altra direzione. Comunque, dopo questa incertezza, siamo finalmente nel vero regno del C.caballeroi, il luogo dove si sono contentrati il maggior numero di ritrovamenti nel corso dei decenni. Stavolta la fortuna ci assiste e troviamo quasi subito alcune piante. Com'è noto, vedo male i colori e i frutti rossi non attirano molto la mia attenzione ... ma i fiori gialli SI! Leonardo, che mi raggiunge prontamente, individua subito frutti rossi in abbondanza poco più in là Come sempre, rimando alla scheda di prossima pubblicazione per tutti i dettagli. Intanto, gustatevi le oltre 100 foto che abbiamo selezionato ... Capsicum caballeroi Nee Cerchiamo anche in altri luoghi nei dintorni, ma senza fortuna. Comunque soddisfatti, rientriamo verso Comarapa. All'inizio del cantiere dobbiamo aspettare un'ora e mezza ( ), ma non importa; abbiamo quel che volevamo e nulla può farci perdere il buonumore! Ritorniamo a Comarapa che è ormai buio. Stasera festeggiamo il ritrovamento e il compleanno di Leonardo (domani) con un bel paio di birre fresche ... ---------- Copyright Tutte le fotografie sono di proprietà di Claudio Dal Zovo o di Leonardo Bruno e sono tutelate dalla legge italiana sul diritto d’autore (Legge del 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni) E’ vietata ogni riproduzione, diffusione e spaccio, anche parziale e in qualsiasi forma, senza esplicito consenso scritto del rispettivo autore. 17 Share this post Link to post Share on other sites
Leonardo Bruno 1,521 Posted December 13, 2015 La campanella gialla, il "Nostro viaggio" in una foto! Le parole non descrivono nulla di più di ciò che è ritratto. Copyright:Tutte le fotografie condivise in questo topic di Pepperfriends, sono di proprietà di Claudio Dal Zovo o di Leonardo Bruno e sono tutelate dalla legge italiana sul diritto d’autore:Legge del 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni.E’ vietata ogni riproduzione, diffusione e spaccio, anche parziale e in qualsiasi forma, senza esplicito consenso scritto del rispettivo autore. 5 Share this post Link to post Share on other sites