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Stefania

Bhut Jolokia Indian Carbon

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Stefania
Compilatore: Oban 2015

 

Capsicum chinense Jacq.

 
Bhut Jolokia Indian Carbon
 
Il Bhut Jolokia Indian Carbon, talvolta chiamato nel web con il nome Bhut Jolokia Assam o Bhut Jolokia Assam Strain, è una cultivar di Capsicum Chinense e la specie ha un patrimonio genetico a 24 cromosomi.
Originaria dell'Assam, uno stato dell'India nord-orientale, differisce dal celebre Bhut Jolokia CPI (Chile Pepper Institute) testato nel 2007 dall' Università di Stato del New Messico per le dimensioni più compatte della pianta e per la produzione di frutti leggermente più piccoli, bombati e contorti, con apice meno appuntito ed esocarpo molto più corrugato, talvolta acuminato.
 
I semi sono di forma tondeggiante, presentano una piccola propagine poco pronunciata che li ancora alla placenta del frutto.
Le dimensioni sono medie (3-4 mm di Ø) e il colore giallo paglierino.
Germinabilità buona con tempi di germinazioni di 6-7 giorni in media.
La piantina piccola ha il fusto viola chiaro, la presenza di una peluria distanziata e poco fitta su fusto e foglie la rende scarsamente pubescente.
I cotiledoni sono di colore verde, di forma deltoide e di dimensioni contenute, vellutati al tatto per la suddetta pubescenza.
Il colore del fusto, rilevato al primo rinvaso, è verde ed ha stessa tonalità di colore delle foglie.
Pianta molto compatta e dalla crescita ordinata, ha un portamento ad alberello che si dirama in altezza, alta circa 80-100 cm e larga 50-70 cm.
I rami sono eretti, sottili ed emettono molte ramificazioni secondarie fin dal basso.
Il fusto biforca molto in basso conferendo alla pianta adulta un gradevole aspetto a V o Y.
Le foglie sono spesse, di colore verde, di forma ovale con apice pronunciato, sono poco distanziate l'una dall'altra.
La dimensione massima è di circa 10 cm di lunghezza e 6 cm di larghezza.
 
I fiori sono multipli per nodo, crescono intermedi o eretti, il picciolo è spesso dritto e forma una angolo acuto, quasi retto, con il calice del fiore.
Questa caratteristica, tipica dei C.frutescens, ci ricorda che nell'evoluzione di questa storica varietà ci sono stati quasi sicuramente degli incroci tra questo C.chinense ed un C.frutescens (presumibilmente con il Lotah Bih).
Ogni fiore presenta di norma 5 petali, di colore bianco.
Gli stami sono di colore bianco, le antere sono di colore viola, pistillo ed ovario rispettivamente di colore bianco e verde.
 
La dimensione dei frutti è di circa 4-5 cm di lunghezza e 2-3 cm di larghezza.
Il frutto è pendulo, piccolo, contorto non molto affusolato e talvolta bombato al centro.
L'esocarpo estremamente rugoso, talvolta acuminato per la presenza di numerose estroflessioni della polpa del frutto, per tale motivo la sezione al taglio è corrugata.
Nel frutto si possono riconoscere 3 loculi, che contengono una ventina di semi, presenti solo nella parte centrale in prossimità della base del frutto.
La polpa è sottile, il basso numero di semi è concentrato soprattutto alla base del frutto.
La placenta, molto ben rappresentata all'interno del frutto, occupa gran parte dei loculi e riveste completamente le pareti interne del frutto.
Il tessuto placentare, di colore rosa pallido, è cosparso di gocce gialle di una sostanza oleosa molto piccante.
Il picciolo è di colore verde, molto lungo e robusto, la costrizione anulare nel calice è evidente.
Il frutto appena allegato è di colore verde chiaro e matura virando lentamente ed in maniera graduale dall'arancio ad un colore acceso e brillante, il rosso scarlatto.
Matura in tempi brevi dall'allegagione, 35-40 giorni.
 
La varietà è estremamente produttiva, presumibilmente più del ceppo originario, l'allegagione è relativamente facile per la specie ma impressiona positivamente per i tempi di maturazione dei frutti, davvero breve.
Considerando le dimensioni compatte della pianta adulta, questa varietà si presta molto alla coltivazione in vaso anche per la crescita ordinata di fusto, rami e per la bellezza dei frutti che allegano a grappolo.
La piccantezza è estrema, tuttavia non è immediata ma si manifesta con qualche secondo di latenza, ben celata dall'inaspettata dolcezza iniziale, immediata ma persistente dei frutti.
La fase piccante tende poi ad aumentare progressivamente fino a stabilizzarsi nell'arco di un paio di minuti.
Tale effetto permane costante nel tempo per alcuni minuti, localizzandosi in maniera quasi puntiforme, solamente sulle zone di mucosa orale venute a contatto direttamente con il frutto.
Il profumo è fruttato, così come il sapore è fruttato ed agrumato, poco erbaceo ed acre ma mai amaro.
L'aroma è tipica del Bhut e dei Naga, intenso e penetrante con note aromatiche che richiamano inequivocabilmente la pesca (mai sentito un profumo di pesca così intenso, penetrante e pervadente NdR) solo secondariamente l'arancia ed il mandarino lasciano spazio alla brutale piccantezza dei C.chinense assamesi!
Pianta molto prolifica per la produzione di frutti da consumare freschi oppure secchi in polvere per via della parete sottile dei frutti, facile da essiccare ma mai senza l'ausilio di un essiccatore elettrico.
Soli 120 giorni dalla messa a germinazione per ottenere i primi frutti maturi e 150 giorni per un primo vero raccolto, rendono la varietà molto indicata per semine tardive.
Velocità di crescita della pianta e maturazione dei frutti quasi da far invidia ad un C.annuum, bontà e bellezza dei frutti al top della specie C.chinense!
 
Tecniche di coltivazione e note:
La germinazione è avvenuta a metà Aprile, il rinvaso definitivo è avvenuto a metà Giugno.
Coltivata in vaso e alla luce solare, fatta eccezione dei primi 10 giorni di crescita in cui si è ricorso all'utilizzo di un piccolo lightbox box per evitare la filatura delle piante neonate.
La coltivazione si è svolta indoor per i primi due mesi di crescita, alla luce solare in un davanzale chiuso, al fine di garantire una temperatura minima notturna di almeno 15º C.
La coltivazione 2015 è avvenuta seguendo questi passi:
Osmopriming in soluzione acquosa con 21g/L di sale (NaCl) per 20 ore
Germinazione in scottex
Interramento in contenitore alveolare in polistirolo.
Rinvaso in bicchiere di plastica appena completato lo sviluppo dei cotiledoni.
Passaggi nei vari rinvasi:
Alveolare-->Bicchiere 200 ml--> rinvaso intermedio 1,2 L--> rinvaso definitivo 18,5 L
Substrato di coltivazione per la semina:
Terriccio Geotec Terri Bio (EC=0,20 dS/m) setacciato manualmente.
Vermiculite in superficie.
Substrato di coltivazione per i primi rinvasi:
Vigorplant - Semine e Trapianti con aggiunta in percentuali basse di agriperlite.
Substrato di coltivazione per il rinvaso definitivo in vaso vivaio alto da 18,5 Litri di volume
Terriccio Vigorplant Promo Garden=18,5 Litri
Agriperlite Agrilit 3=10%
Pomice 6-14=10%
Leonardite Humivita 45-25=6 gr/Litro
Osmocote Everris Pro 5-6M (17-11-10)=6 gr/Litro
Cornunghia Organazoto N14=6 gr/Litro
Origine dei semi: Pepperlovers.com anno 2014
Nel 2015 è stata coltivata una sola pianta e non si sono riscontrate né malattie né problematiche particolari.
 
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