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Stefania

Aleppo

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Stefania

Compilatore: Oban 2015

Capsicum annuum L.

Aleppo

L' Aleppo, conosciuto anche con il nome Halabe o Halaby Pepper, è una cultivar di Capsicum Annuum originaria della Siria, molto diffusa in Medio Oriente, in particolare in Turchia.
Questa varietà prende il nome dalla città siriana che si trova sulla famosa via della seta, un'importante centro mercantile fra l'Europa e l'Oriente per il commercio delle merci e delle spezie già dal III secolo d.C.
La specie ha un patrimonio genetico a 24 cromosomi e produce frutti di forma allungata con base quadrata, inizialmente verdi e che virano al rosso scuro quando maturano.

I semi hanno una forma a goccia per la presenza di una piccola propagine del tegumento esterno, sono di dimensioni grandi (3-4 mm di Ø) e di colore giallo paglierino.
Germinabilità eccellente con tempi di germinazioni brevi, 6-7 giorni dalla posa su scottex, 10-11 giorni per l'apertura dei cotiledoni e 18 giorni per ossevare la prima coppia di foglie vere.
I cotiledoni sono di forma lanceolata, di colore verde e di dimensioni contenute.
Il colore del fusticino, rilevato al primo rinvaso, è verde chiaro.
La pianta è esile, alta circa 60-80 cm e larga 30 cm, tende ad assumere una forma eretta, ad alberello con fusto lungo, lunghi rami flessibili e foglie molto fitte.
I rami sono sottili, fitti e poco resistenti, anche essi hanno la stessa colorazione del fusto.
Le foglie sono di forma ovale, di colore verde scuro ed hanno un aspetto opaco.
Il margine delle foglie risulta leggermente frastagliato.
Il picciolo delle foglie è lungo e quest'ultime sono molto distanziate tra loro.
La dimensione massima è di circa 8 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza.
La pagina dorsale ha una tonalità di colore leggermente più scura rispetto alla pagina ventrale, la pubescenza è assente.

Il fiore è singolo per nodo ed è pendulo.
Ogni fiore presenta di norma 6 petali, di colore bianco e il calice è intermedio.
Gli stami sono di colore bianco, le antere di colore lilla, pistillo ed ovario rispettivamente di colore bianco e verde

 

Il frutto è pendulo, talvolta intermedio ed ha una forma quadrangolare corta e tozza, l'esocarpo è liscio.
Il picciolo è molto spesso e robusto, di colore verde, il calice è intermedio e la costrizione anulare è assente.
La dimensione massima dei frutti è di circa 8 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza ed il peso può raggiungere i 20 gr.
Il frutto appena allegato è di colore verde scuro e matura virando sul rosso creando delle piacevoli sfumature di colore.
L'interno del frutto presenta 2 loculi che contengono molti semi, 60-70 per frutto, presenti solo alla base del frutto.
La placenta, di colore rosa tendente all'arancio, si estende dalla base del frutto solo per pochi centimetri e non riveste le pareti interne del frutto.
Matura in circa 40 giorni dall'allegagione.


La varietà è abbastanza produttiva, l'allegagione dei frutti è facile.
La piccantezza è alta per la specie, immediata e poco persistente.
Il profumo e il gusto sono tipici del peperone ma sono molto più marcate e vengono percepite in maniera immediata le note acidule rispetto a quelle dolci.
Essiccandolo questa caratteristica sarà ancora più accentuata.
Pianta per la produzione di frutti da consumare freschi, ad insalata o grigliati oppure essiccati.
Il frutto essiccato e triturato grossolanamente a fiocchi è molto utilizzato nella cucina mediorientale, in particolare per la creazione di alcune salse servite all'inizio del pasto o prima delle portate principali, le meze.
Per tale motivo e per la facilità con cui viene essiccato è anche uno dei peperoncini più esportati a mondo, in particolare nelle comunità emigrate in America nel ventesimo secolo.

Tecniche di coltivazione e note:

Spoiler

La germinazione è avvenuta a metà Aprile, il rinvaso definitivo è avvenuto a metà Giugno.
Coltivata in vaso e alla luce solare, fatta eccezione dei primi 10 giorni di crescita in cui si è ricorso all'utilizzo di un lightbox box per evitare la filatura delle piante neonate.
La coltivazione si è svolta indoor per i primi due mesi di crescita, alla luce solare in un davanzale chiuso, al fine di garantire una temperatura minima notturna di almeno 15º C.
La coltivazione 2015 è avvenuta seguendo questi passi:
Osmopriming in soluzione acquosa con 21g/L di sale (NaCl) per 20 ore
Germinazione in scottex
Interramento in contenitore alveolare in polistirolo.
Rinvaso in bicchiere di plastica appena completato lo sviluppo dei cotiledoni.
Nel 2015 sono state coltivate 2 piante con due differenti substrati di coltivazione e capacità diverse per i vasi destinati alla dimora definitiva.
Passaggi nei vari rinvasi:
Alveolare-->Bicchiere 200 ml--> rinvaso 1 L-->rinvaso 3 L--> rinvaso definitivo 15 L
Alveolare-->Bicchiere 200 ml--> rinvaso 1 L-->rinvaso 3 L--> rinvaso definitivo 25 L
Substrato di coltivazione per la semina:
Terriccio Geotec Terri Bio (EC=0,20 dS/m) setacciato manualmente.
Vermiculite in superficie.
Substrato di coltivazione per i primi rinvasi:
Vigorplant - Semine e Trapianti con aggiunta in percentuali basse di agriperlite.
Substrato di coltivazione per il rinvaso definitivo in vaso vivaio alto:
Terriccio Vigorplant Promo Garden=15 Litri
Agriperlite Agrilit 3=10%
Pomice 6-14=10%
Leonardite Humivita 45-25=6 gr/Litro
Osmocote Everris Pro 5-6M (17-11-10)=6gr/Litro
Cornunghia Organazoto N14=4 gr/Litro
Substrato riciclato dalla stagione 2014=25 Litri
Letame Maturo=17%
Agriperlite Agrilit 3=5%
Leonardite Humivita 45-25=5 gr/Litro
Osmocote Everris Pro 5-6M (17-11-10)=5 gr/Litro
Cornunghia Organazoto N14=5 gr/Litro
Composizione Substrato 2014:
Terriccio Terriflora Terravera
Agriperlite Perlite Gerden=9%
Pomice 6-14=11%
Leonardite Humivita 45-25=4,5 gr/Litro
Osmocote Everris Pro 5-6M 17-11-10=5 gr/Litro
Argilla Espansa=1 cm di sottofondo drenante
Origine dei semi: Pepperlover.com anno 2014

Nel 2015 sono state coltivate 2 piante, purtroppo ad entrambe le piante è stata riscontrata la stessa fisiopatia batterica o funginea all'apparato radicolare della pianta che ha portato ad un lento deperimento generale della pianta.
Questa patologia ha limitato nel giro di pochi giorni l'apporto idrico e di nutrienti alla pianta, facendola apparire in perenne crisi idrica, anche dopo innaffiatura, fino al totale deperimento e morte della pianta.
Oltre ad una iniziale cascola di fiori, nessun altro segno evidente è stato riscontrato alla pianta malata.
I frutti già formati sono lentamente maturati, mentre le foglie, apparentemente sane, sono appassite nel giro di alcuni giorni.



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