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Lonewolf

Note dell'AVRDC sulla produzione di semi di peperoncino

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Lonewolf

Articolo molto interessante pubblicato dall'AVRDC (Asian Vegetable Research & Development Center di Taiwan, gestore anche di una nota banca semi)

 

http://203.64.245.61/web_crops/pepper/pepper%20seed.pdf

 

Evidenzio alcuni punti salienti:

 

Although pepper is classified as a self-pollinated crop, its outcrossing rate can sometimes exceed 90%.
Cross-pollination is primarily caused by bees; therefore, isolating the crop from bees is very important.
Cross-pollination is less often caused by other insects (thrips and ants), and rarely by wind.

 

Impollinazione incrociata fino a oltre 90%! Certo non rara come qualcuno vuol far credere.

 

Generally, peppers will not set fruit if night temperatures remain ... above 30ºC (for chili peppers).

 

Stanotte sul mio balcone la minima e' stata 27.8°C (!), ancora in range utile per l'allegagione!

 

These off-types can arise from volunteer plants from previous crops, crosspollination in the previous seed crop, seed mixtures, mutations (rare), or damage to the plant

 

Che strano, tra le cause che possono causare non conformita' delle piante non trovo qualcosa del tipo "cross-pollination in the current growing season" :blink:

(E' una constatazione ironica, ovviamente! :hyper:)

 

Optimum isolation can be achieved by growing the crop at least 200 m away from other pepper lines, by covering the pepper plants with 16-mesh nylon nets to keep out bees or by growing plants inside an enclosed greenhouse or screenhouse.

 

200 metri, non km! Ragionevole.

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Umberm

Eccellente! guida breve ma densa di informazioni utili! Grazie!

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Laelia

200 metri! Credevo molto, molto di più.. ottimo! Quasi troppo bello per essere vero, ma se lo dicono loro.. tanto meglio :)

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claudi

200 metri! Credevo molto, molto di più.. ottimo! Quasi troppo bello per essere vero, ma se lo dicono loro.. tanto meglio :)

magari fosse vero :shifty:

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Vincer

Ciao a tutti,

guida interessante....anch'io avrei pensato più di 200 m...

 

Ciao

Vincenzo

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Toolshed

ottimo Claudio,

date anche le discussioni che ci sono state di recente sul forum, fa sempre piacere (oltre ad essere utile) trovare un ulteriore riscontro nonchè fonte "autorevole" rispetto alle nostre posizioni in fatto di isolamento/produzione di semi puri.

 

la distanza di 200 mi sembra puramente indicativa, alcuni insetti possono ben percorrere tale distanza......

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Lonewolf

La distanza dipende molto da quel che c'e' in mezzo ...

Non credo proprio che ci siano arnie in un raggio di 200 m da casa mia, ma le api arrivano comunque.

Certo se in mezzo, invece che cemento e asfalto, ci fossero molte altre colture con piante in fiore, le api che arrivano da lontano difficilmente arriverebbero fino ai miei fiori.

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Lonewolf

In ogni caso, tranne i pochi casi di monocoltura, la distanza di sicurezza e' praticamente ininfluente per chi, come noi, coltiva moltissime varieta' insieme, spesso a stretto contatto.

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Umberm

La distanza dipende molto da quel che c'e' in mezzo ...

Non credo proprio che ci siano arnie in un raggio di 200 m da casa mia, ma le api arrivano comunque.

Certo se in mezzo, invece che cemento e asfalto, ci fossero molte altre colture con piante in fiore, le api che arrivano da lontano difficilmente arriverebbero fino ai miei fiori.

Che le api volino molto di più di 200m non ci sono dubbi... ma oltre a non dover trovare nulla in mezzo tra un peperoncino e un altro (comunque improbabile), devono aver conservato tracce di polline del primo peperoncino, cosa certamente molto facile quando la distanza da fiore e fiore è breve, ma non così scontata quando le api hanno percorso una distanza di circa 10.000 volte la loro dimensione: vento, polvere, movimenti dell'insetto etc, potrebbero aver rimosso le tracce di polline quando arriva all'altro pepper: non sono in grado di dire se è certamente corretto, ma è certamente logico dal punto di vista delle probabilità.

 

Per quanto ci riguarda la distanza di sicurezza, tranne eccezioni, può valere per chi ha una sola pianta di specie non ibridabili con le altre: in questo caso le probabilità vanno ancora più a nostro favore perché il polline a 200 o più metri di distanza deve essere compatibile con la nostra pianta "aspirante pura" e l'ape dispettosa deve scegliere proprio quella per prima (toccando altri fiori dovrebbe "pulirsi")... una quasi certezza direi!

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Lonewolf

L'esperienza pratica mi ha dimostrato che una monocoltura a distanza ragionevole da altre piante di peperoncino e' sicura.

Nel 2011 e 2012 ho coltivato in monocoltura il Bih Jolokia #1 e il Pimenta da Neyde e non ho avuto problemi con i semi di quelle coltivazioni; basta guardare i frutti attualmente in ESASEM ...

La monocoltura era a casa di mia mamma, una casa in un piccolo paesino circondata da molte altre case disabitate.

Le case piu' vicine sono a 100-150 metri, ma non credo coltivino peperoncini (l'unico pericolo era un mio zio a 150 m, ma l'ho costretto a coltivare solo la mia stessa varieta'! :lol:)

Il centro del paesino e' a circa 250 m in linea d'aria; anche qui comunque la coltivazione di peperoncino non e' così diffusa, non mi e' mai capitato di vedere piante.

Tuttavia una distanza di km e' impensabile, almeno dalle mie parti.

Anche se abito a circa 3 km da casa di mia mamma, in linea d'aria la distanza e' molto inferiore a 2 km ... non posso pensare che un'ape che "vive" a meta' strada possa visitare le mie piante qui a casa e, piu' tardi, anche la mia monocoltura ... :hyper:

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Vincer

... non posso pensare che un'ape che "vive" a meta' strada possa visitare le mie piante qui a casa e, piu' tardi, anche la mia monocoltura ... :hyper:

Beh...un'ape buongustaia sì :D

 

Ciao

Vincenzo

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big jolokia

Beh...un'ape buongustaia sì :D

e soprattutto... un'ape dispettosa :lol2:

 

roberto

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ZAPPALAND

interessante articolo... 200 metri mi sembrano cmq pochi

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tattico

Molto bene

ancora piu' ridicolo chi sostiene (e vende...) il contrario

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Umberm

Ho riletto con più calma (e più attenzione) il testo e ci sono tre punti davvero interessanti, oltre quelli segnalati da Lonewolf, che vorrei sottolineare.

1) La temperatura ottimale per la germinazione indicata è 24° C - In generale usiamo e consigliamo 26-28° C

2) (importantissimo in questo periodo!) I semi "buoni" vanno a fondo, semi cattivi e detriti stanno a galla. Basta quindi rompere tutto il frutto (consigliano un frullatore a lame smussate) e lavare alcune volte il composto eliminando la parte superiore

3) Per la conservazione vale la regola del 60: cioè temperatura più umidità sommate tra loro devono dare meno di 60. Se conserviamo a 18°C non dobbiamo superare il 40% di umidità (18+40=58 < 60)

 

Sul punto 1 non costa molto provare ad abbassare il termostato alla prossima semina e verificare se i tempi sono migliori uguali o peggiori del solito.

 

Sul punto 2 credo valga la pena di provare per alcune varietà per cui l'estrazione è particolarmente ostica.

Lo scorso anno sfaldando in acqua grandi quantità di Black Pearl, in assenza di questa informazione, vedevo solo acqua sporca difficile da maneggiare... e ricordo che parte dei semi galleggiavano. Credo che prima di dare per buona questa regola possa valer la pena fare qualche prova di germinazione sui semi che galleggiano.

Inoltre i frutti con questo metodo sono irrimediabilmente persi. Poco male per gli ornamentali, dai superhot si può comunque ricavare polvere di ottima qualità dopo aver estratto i semi puri.

Da valutare pro e contro.

 

Sul punto 3 molto difficile la verifica (parlano di 5 anni "garantiti" e che hanno conservato semi con buon grado di vitalità per 10 anni), ma prenderei per buona la regola del 60. Se si sistemano in frigorifero a 10 gradi bisogna quindi verificare che l'umidità non superi il 50%...

 

Interessante anche la parte sulle patologie...

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Lonewolf

Punto 1: Proveremo anche temperature un po' piu' basse, anche se i 26-28°C in generale hanno sempre dato buoni risultati.

 

Punto 2: Per l'ultimo "giro" di Black pearl ho usato proprio il metodo indicato, frullatura con robot e separazione semi/polpa in acqua; si perdono molti semi e galleggiano anche semi "buoni" per la presenza di bolle d'aria, ma per 1.5 kg di Black pearl non c'era davvero altro modo.

Mettere in acqua dei superhot richiede come minimo una buona mascherina ;)

 

Punto 3: conservo in frigo a 10-12°C, ma non ho un igrometro :pardon: (prossima spesa)

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Umberm

In questo momento non potrei conservare semi:

post-2790-0-89254000-1436250089.jpg

 

Il totale al momento è 91,5! ben maggiore di 60...

Battute a parte un igro-termometro con sonda remota come questo dovrebbe costare sui 40-50 euro e risulta utile in molte occasioni... ;)

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gianni48

Questo articolo mi interessa perché mi consente di valutare l'efficacia del tulle per l'isolamento: sapere che l'impollinazione anemofila è trascurabiledepone a favore di questo metodo; fra gli altri agenti indicati nell'articolo non passano sicuramente api e formiche, mentre i tripidi temo che possano passare.

Per quanto riguarda il resto penso che la distinzione in due categorie (peperoni dolci e peperoncini) non basti e mi attendevo una distinzione fra le specie di peperoncini.

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Umberm

Questo articolo mi interessa perché mi consente di valutare l'efficacia del tulle per l'isolamento: sapere che l'impollinazione anemofila è trascurabiledepone a favore di questo metodo; fra gli altri agenti indicati nell'articolo non passano sicuramente api e formiche, mentre i tripidi temo che possano passare.

Per quanto riguarda il resto penso che la distinzione in due categorie (peperoni dolci e peperoncini) non basti e mi attendevo una distinzione fra le specie di peperoncini.

In generale le formiche hanno una grandissima capacità di passare, ovviamente non dal telo, ma dal punto nel quale il sacchetto è fissato al ramo: nonostante ci metta sempre la massima attenzione più di una volta ho trovato il sacchetto perfettamente chiuso e all'apparenza perfettamente aderente al ramo, ma ... con formiche (e intere colonie di afidi!) all'interno del sacchetto.

Non rappresenta una grande preoccupazione perché la capacità di impollinazione delle formiche è veramente scarsa anche per la loro tendenza a fermarsi sulla melata anziché andare sul fiore, ma sopratutto perché è ben difficile che abbiano conservato il polline venendo da una pianta accanto...

Stesso discorso per i tripidi: sostanzialmente impossibile impedire il passaggi di insetti così piccoli nel telo tnt ma ancora più difficile che abbiano conservato il polline venendo dal fiore di un'altra pianta: sono fitofagi, ai fiori sono poco interessati. Se impollinassero facilmente sarebbe impossibile definire puri i semi in tnt e molto difficile anche in serre a prova di insetto e coltivazioni indoor.

Ma visto che i semi puri li produciamo possiamo ragionevolmente trascurare la possibilità che formiche e tripidi favoriscano l'impollinazione incrociata, almeno in percentuali significative.

 

Ci sono molte difficoltà, per tutti gli enti di ricerca, a studiare specie diverse dai C annuum: sono i più adatti alle colture intensive e i soldi per finanziare le ricerche si concentrano su quell'unica specie. Nell'articolo non cita diverse specie di "chili pepper", e non credo sia una dimenticanza...

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gianni48

Grazie per i chiarimenti!

In base a queste nuove conoscenze, quando isolerò utilizzerò il tulle (ne ho circa 20 mq).

Penso che, oltre alle api , anche le vespe siano importanti impollinatrici: intorno ai miei fiori vedo più vespe che api.

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Lonewolf

Penso che, oltre alle api , anche le vespe siano importanti impollinatrici: intorno ai miei fiori vedo più vespe che api.

 

Per mia esperienza, gli impollinatori piu' attivi sul peperoncino sono sirfidi e bombi (almeno nella mia zona, in centro abitato, probabilmente lontano da arnie)

Molte vespe sono predatori, piu' interessate ad altri insetti (e a frutta matura) che al nettare.

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Rapace

Articolo molto interessante.

 

Per la temperatura ideale per la germinazione, penso che le differenze siano nella sostanza minime a 24 o 27/28 gradi ....penso anche che dipenda dalle varietà......

 

Poi.... mi piace molto anche il disclaimer in fondo all' articolo

 

"Recommended health safety precautions must be followed while using chemicals."

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