Lonewolf 18,622 Posted June 5, 2015 Ritengo che l'impollinazione tra due piante distinte sia possibile e questo ovviamente spiegherebbe come il C.cardenasii possa esistere. Purtroppo non ho mai avuto due piante per poter verificare.o facilmente e in buona percentuale, ma mai per C.cardenasii. Precisazione; i C.cardenasii "rocopicizzati" nati da seme NON sono autosterili, come non lo e' il Rocopica. Questo tuttavia non aggiunge conoscenza sull'autosterilita' del vero C.cardenasii. Ulteriore precisazione. Anche il C.flexuosum aveva fama di autosterilita', anche se non ho trovato indicazioni precise in letteratura. Tuttavia l'allegagione di frutti in tnt e' possibile (ho avuto molti successi), quindi l'autosterilita' e' esclusa in questo caso. 3 Share this post Link to post Share on other sites
Hellas 5,545 Posted June 5, 2015 In genere si tolgono perche' ritenuti non (abbastanza) produttivi e perche' sottraggono risorse al resto della pianta. Confesso che non ho mai approdondito l'argomento, non saprei nemmeno come effettuare la "sfemminellatura". Ho la fortuna di poter affidare i pomodori, una volta rinvasati, alle cure di mia mamma (84 anni) che provvede a legarli man mano che crescono (praticamente tutti i giorni), a sfemminellarli, a togliere qualche foglia in eccesso per arieggiarli meglio e ... a segnalarmi quando e' tempo di raccogliere Grazie. A questo punto...la sfemminellatura...sarebbe? Sfemminellatura... video interessante Video su YouTube: wMs2NLWltxM 3 Share this post Link to post Share on other sites
Leonardo Bruno 1,521 Posted June 5, 2015 Grazieee [emoji4] 1 Share this post Link to post Share on other sites
Trinidad_Dog 674 Posted June 5, 2015 Non so di preciso, ma non e' rilevante. Mi basterebbe (eccome!) vedere il C.cardenasii in natura ... Loney contatta Nigel, a ottobre va in Bolivia. Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted June 5, 2015 E' sempre istruttivo questo topic ! Grazie Claudio e Danio. Share this post Link to post Share on other sites
Trinidad_Dog 674 Posted June 5, 2015 Loney contatta Nigel, a ottobre va in Bolivia.mannaggia mi è scappata una Y di troppo Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 5, 2015 mannaggia mi è scappata una Y di troppo Non importa. Grazie per l'info; peraltro Nigel me ne aveva gia' accennato in passato ... vediamo che si puo' fare 1 Share this post Link to post Share on other sites
andrewto 475 Posted June 6, 2015 Ciao Claudio, un info [emoji6] Che sezione ha il tubo principale dei tuoi gocciolatori e quanto è lungo? Vorrei mettere qualcosa del genere nei vasi delle mie piante ma non ho acqua corrente per cui ho pochissima pressione creata con un dislivello del bidone da 200 litri ad 1 metri circa da terra. Se può essere utile, attualmente gli ho innestato un rubinetto dal quale parte un tubo d'irrigazione da circa 1,5/2 cm lungo 15 metri. L'acqua esce abbastanza bene al fondo del tubo. Secondo te soltanto con questa pressione mi è possibile installare l'impianto goccia a goccia? Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 6, 2015 Il tubo principale e' quello standard Claber, credo sia un quarto di pollice. La lunghezza massima che utilizzo di solito e' circa 25-28 m, di cui solo gli ultimi 16 dotati di gocciolatori (80 in tutto, 2 ogni 40 cm), i primi metri servono per arrivare dal rubinetto alle piante. Per la verita' in passato ho usato anche una seconda linea uguale collegata alla prima, fino a quasi 50 m (contando varie diramazioni) con quasi 200 gocciolatori, ma avevo qualche problema di pressione alla fine (l'acqua non riusciva a superare il dislivello di mezzo metro per innaffiare anche le piante sul giro scala). Quest'anno comunque ho molte meno piante, penso che riorganizzero' l'impianto. Share this post Link to post Share on other sites
andrewto 475 Posted June 6, 2015 Basterà la semplice caduta d'acqua dal bidone rialzato circa un metro per 17 gocciolatori a distanza di 60 cm l'uno dall'altro? Massima lunghezza del tubo 15 metri Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 6, 2015 Domanda per un ingegnere idraulico ... A "occhio" direi di si, ma sarebbe meglio fare due calcoli ... o una prova pratica 2 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 6, 2015 E' arrivato il tempo di portare all'aperto, con gradualita', le poche piante rimaste in light-room: 4 ornamentali lasciati indoor per produrre un po' di semi puri, 7 piante ritardatarie in vasetto da 1 litro e 2 ultraritardatarie ancora in bicchierino da caffe' ... Dettaglio di Numex twilight Le piccine: 3 C.galapagoense, 2 wild Brazil orange, 1 C.flexuosum, 1 Fatalii "semi vecchi" La prima operazione e' stata ovviamente marcare i frutti allegati indoor per recuperare in seguito i semi puri. Facile su CAP 1546 (5-6 frutti), impegnativo su Variegato (30-35 frutti, ma tutti penduli e nascosti tra le foglie), lavoro di pazienza sulle due piante di Numex twilight: alla fine i frutti marcati su questa varieta' sono risultati esattamente 100 , molti dei quali quasi pronti da raccogliere. Secondo problema: dove sistemare le piante? Per le piccole ho adottato la tecnica ormai collaudata dello scatolone (sul balcone); le ripara dal vento e le tiene in ombra per i primi giorni. Per le 4 ornamentali, ho sistemato il solito tavolo da rinvaso in fondo allo scivolo del garage, in ombra fino al tardo pomeriggio e c'ho piazzato sopra le piante ... perfetto! Mi sono allontanato per forse 10 secondi e quando sono tornato c'era gia' un merlo sul tavolo Questo e' un po' meno perfetto! Alla fine ho dovuto utilizzare una delle serrette e ricoprirla interamente di rete anti-uccelli Per tutto il tempo in cui ho preparato la "gabbia" sono stato accompagnato da continui cinguettii di merli che "parlottavano" tra loro; non ho ben capito cosa dicessero, ma ritengo probabile che all'inizio si raccontassero della nuova fonte di cibo e alla fine abbiano iniziato a imprecare nei miei confronti Poi ho scattato qualche foto gironzolando tra le piante ... C.chacoense C.eximium (not-buforum, fiore chiaro e fiore violaceo) Fatalii gourmet jigsaw Malagueta a possibile fiore giallo ... forse gia' domani sapremo la verita' Melanzana rossa di Rotonda Pimenta morango Vari C.praetermissum Rocopica Sorpresa sul rocoto da semi portati da Stefania dal Cile l'anno scorso: il fiore e' quasi bianco! 7 Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted June 6, 2015 L'ultima carrellata di foto lascia veramente a bocca aperta. Basterà la semplice caduta d'acqua dal bidone rialzato circa un metro per 17 gocciolatori a distanza di 60 cm l'uno dall'altro?Massima lunghezza del tubo 15 metri La pressione dell'acqua dipende dall'altezza. Per fare una atmosfera ci vogliono 10 m. Ad un metro hai 0.1 atm che pero' non significano niente se non consideri tutto l'impianto, la cosa più banale che mi viene in mente la pressione minima richiesta dai gocciolatori per funzionare. La cosa mi riguarda ma ancora non ho approfondito ancora. Pero' io ho il problema opposto. Nonostante stia al 6 piano ho già' visto due tubi retinati crepati per la troppa pressione. Share this post Link to post Share on other sites
Zeta 217 Posted June 6, 2015 Claudio, ti chiedo 2 info tecniche..come fai ad avere tutta quella profondità di campo con il macro? Sono scattate con rapporto 1:1? Mi riferisco principalmente al rocopica e al rocoto Share this post Link to post Share on other sites
biopeppers 198 Posted June 7, 2015 Ciao Claudio, dai dettagli dei fiori sembra esserci polline in quantità smisurata, invece la mia Habanero sembra non volerne proprio produrre.. Da cosa può dipendere, se per il resto la pianta sta bene?.. Per il resto intendo crescita, stato delle foglie, fioritura. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 7, 2015 Claudio, ti chiedo 2 info tecniche..come fai ad avere tutta quella profondità di campo con il macro? Sono scattate con rapporto 1:1? Mi riferisco principalmente al rocopica e al rocoto Premetto che non sono un esperto di fotografia, ho imparato solo quel poco che mi serve per fare foto di pura documentazione anche in situazioni difficili (Mata Atlantica!). Il trucco, in questo caso (cioe' per fotografare fiori da molto vicino), e' il flash anulare che garantisce sempre una illuminazione ottimale e consente quindi di utilizzare tempi brevi e diaframma molto chiuso (1/250", F25) in modo da ridurre l'effetto mosso (quando ho scattato le foto c'era anche vento) e dare una buona profondita' di campo. Inoltre e' possibile scattare a mano libera, senza usare cavalletto treppiede o monopiede. Un effetto collaterale e' che lo sfondo viene sempre scuro o nero, lasciando in evidenza solo il soggetto principale; questo rende le foto piuttosto cupe e poco "artistiche", ma a fini di documentazione e' probabilmente preferibile; nelle note per la realizzazione della Rapid Color Guide per Field Museum era proprio suggerito di usare, se possibile, uno sfondo scuro di questo tipo. La messa a fuoco e' comunque automatica, quindi il rapporto non e' mai 1:1; tuttavia la qualita' delle foto consente di zoomare senza perdere definizione. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 7, 2015 Ciao Claudio, dai dettagli dei fiori sembra esserci polline in quantità smisurata, invece la mia Habanero sembra non volerne proprio produrre.. Da cosa può dipendere, se per il resto la pianta sta bene?.. Per il resto intendo crescita, stato delle foglie, fioritura. Dipende molto dalla specie/varieta'; alcune rilasciano letteralmente nuvole di polline. I C.chinense in generale sono piuttosto tirchi ... Nota banale: quando controlli, assicurati che le antere siano gia' aperte; prima dell'apertura non si vede polline Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted June 7, 2015 Precisazione; i C.cardenasii "rocopicizzati" nati da seme NON sono autosterili, come non lo e' il Rocopica. Questo tuttavia non aggiunge conoscenza sull'autosterilita' del vero C.cardenasii. Ulteriore precisazione. Anche il C.flexuosum aveva fama di autosterilita', anche se non ho trovato indicazioni precise in letteratura. Tuttavia l'allegagione di frutti in tnt e' possibile (ho avuto molti successi), quindi l'autosterilita' e' esclusa in questo caso. Vorrei un parere su considerazioni che mi vengono in mente leggendo posts simili a questo. L' autosterilità è tale da un punto di vista scientifico quando è "impossibile" che una pianta si possa autoimpollinare.... corretto ? (non se produce frutti con semi sterili ?) Nonostante alcune delle specie citate non siano autosterili......... l' autoimpollinazione può essere ESTREMEMANTE difficile.... seppur non impossibile....giusto ? Dico questo perché secondo me è evidente che - anche se non COMPLETAMENTE autosterili - C.Flexuosum ...ed anche Rocopica producono pochissimi frutti in rapporto ai fiori (che pur presentano molto polline..). Per lo meno.... le piante che ho io fanno cosi'......... Insomma... per il coltivatore "amatore" è utile sapere che la specie o varietà NON è autosterile, ma anche la "fertilità" della specie / varietà. Quindi... se le mie considerazioni di cui sopra sono corrette per completezza si dovrebbe dire: Varietà come il Rocopica e specie come il C.Flexuosum hanno la fama di essere autosterili ma non è vero, infatti si sono avuti successi di produzione di semi in purezza con polline della stessa pianta. L' autoimpollinazione di tali piante è però (seppur non impossibile) molto piu' difficile da ottenere della norma. Giusto quanto dico sopra ? Un' ultima curiosità.... Si pensa ci sia differenza sulla probabilità di impollinazione con successo (per specie complicate) usando polline dello stesso fiore o polline di fiore diverso della stessa pianta ? O è irrilevante ? Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 7, 2015 Giuste osservazioni. Credo sia irrilevante usare polline dallo stesso fiore o da altri fiori della stessa pianta. Il termine usato in letteratura per C.cardenasii e' self-incompatible; cosa voglia dire di preciso, e' difficile da stabilire (anche perche' l'autore non e' piu' in circolazione da tempo). Di certo i tentativi di produrre frutti in isolamento non hanno mai avuto successo nelle mie coltivazioni. Per il Rocopica, confermo la possibilita', ma anche la difficolta' di produrre frutti in isolamento; i successi sono molto limitati. Non così per C.flexuosum; il numero di frutti allegati l'anno scorso in un grosso sacchetto in tnt e' stato consistente. Peraltro in questo caso l'isolamento e' probabilmente anche inutile; tentativi di impollinazione incrociata con altre specie sono falliti (finora) e tutte le piante (tante!) da semi non puri sno sempre risultate conformi. E' molto probabile che questa specie non si possa ibridare con altre o che quantomeno l'impollinazione incrociata interspecifica sia molto difficoltosa. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 7, 2015 Peraltro in questo caso l'isolamento e' probabilmente anche inutile ... ma utile, eccome, usare comunque sacchetti in tnt per proteggere i fiori e i frutti. Su questa specie, C.flexuosum, gli uccelli fanno man bassa Share this post Link to post Share on other sites
Hellas 5,545 Posted June 8, 2015 Coltivazione da GM Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted June 10, 2015 Gia' da qualche giorno e' iniziata la fioritura su uno dei Malagueta a "fiore giallo", semi da Umberm. Non riesco a decidere il colore (operazione che, peraltro, non e' il mio forte). Dal vivo sembra piu' verde, in foto piu' giallognolo ... provero' a fotografarlo "al naturale", senza flash. Per confronto, questo e' Tabasco Qualche foto ai miei "mangerecci" (a casa di mia mamma) Nella seconda foto, Tabasco in primo piano. Nella terza, gli Aji amarillo. Direi che e' ora di iniziare ad acquistare quantita' industriali di aceto da verdure Carmagnola x Jalapeno, un "peperone" con il corking ... un mito! Una parte dei pomodori ... crescono! Qui a casa, anche il Rocopica non e' solo fiori spettacolari, sta iniziando a produrre Domenica, in una passeggiata sulle colline, ho trovato una Physalis alkekengi "selvatica"; non sapevo che crescessero spontanee in questa zona E' escluso sia arrivata da qualche giardino vicino, la zona dove l'ho trovata e' molto lontana da abitazioni. 12 Share this post Link to post Share on other sites
andrewto 475 Posted June 11, 2015 Nella prima foto il fiore sembra più verde che giallo, nella seconda il contrario. Bellissime anche le piante a casa di tua mamma, le annaffia lei o hai predisposto l'irrigazione a goccia? Che vuol dire corking? Share this post Link to post Share on other sites
ciani 256 Posted June 11, 2015 [...] Domenica, in una passeggiata sulle colline, ho trovato una Physalis alkekengi "selvatica"; non sapevo che crescessero spontanee in questa zona E' escluso sia arrivata da qualche giardino vicino, la zona dove l'ho trovata e' molto lontana da abitazioni. alkekengi1.jpg alkekengi2.jpg alkekengi3.jpg Da quel che ho capito le tue zone sono simili alle mie (colline prealpine, veronesi le tue, bergamasche le mie, quindi relativamente vicine). Nelle mie zone l'alkekengi è abbastanza comune nel boschi. Da 30 anni mia madre ha queste piante in giardino, dopo averne raccolti pochi esemplari selvatici. Quelli selvatici sono striscianti e annuali, muoiono in inverno e rispuntano in primavera, e vanno addirittura contenute perché se trovano spazio sono quasi infestanti. Share this post Link to post Share on other sites
redchilli 81 Posted June 11, 2015 Sempre bellissima la tua coltivazione complimenti :-o:) rimango sempre stupito P.s. Gli alchechengi selvatici (almeno per me) sono molto più buoni di quelli coltivati se ti ricapita prendi un frutto sono davvero deliziosi Share this post Link to post Share on other sites