Stefania 4,333 Posted December 11, 2008 Agli amici sardi: conoscete la ricetta "casalinga" per fare i Pistoccheddos? Ho provato a farli con una ricetta presa da internet ma non sono venuti molto bene. Mi ricordo ancora il loro sapore (sono passati 30 anni!) ... Sono stata in Sardegna per circa due mesi ad Iglesias con mio papà (lavorava là in quel periodo). Una signora li preparava in casa e me li portava ... Anche dei pasticcini alla pasta di mandorle, non mi ricordo il nome. Che bei tempi! Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted December 12, 2008 Agli amici sardi: conoscete la ricetta "casalinga" per fare i Pistoccheddos? Ho provato a farli con una ricetta presa da internet ma non sono venuti molto bene. Mi ricordo ancora il loro sapore (sono passati 30 anni!) ... Sono stata in Sardegna per circa due mesi ad Iglesias con mio papà (lavorava là in quel periodo). Una signora li preparava in casa e me li portava ... Anche dei pasticcini alla pasta di mandorle, non mi ricordo il nome. Che bei tempi! Ciao Stefania puoi descrivere questi pistoccheddos? Non ho mai sentito il nome prima quindi è probabile che nella mia zona abbiano un nome diverso, sai il sassarese ed il campidanese sono due dialetti completamente diversi. Per quanto riguarda i dolci fatti con al pasat di mandorle credo che ti riferisca agli amaretti, contengono solo mandorle dolci e mandorle amare nelle dovute proporzioni, tritare e impastate assieme, bianco d'uovo e zucchero, niente farina e nient'altro, ricetta semplice ma esecuzione difficile, mia madre e le sue due sorelle li fanno ma mi dice semrpe che nessuan di loro riesce a farli bene come quelli ceh faceva mia nonna... Share this post Link to post Share on other sites
Stefania 4,333 Posted December 12, 2008 Ciao Stefania puoi descrivere questi pistoccheddos? Sono come dei grossi savoiardi. Pasta molto morbida. Forse il nome esatto è Pistoccheddus! Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted December 13, 2008 Proverò a chiedere ma non li ho mai sentiti prima. Magari Omero e Luigi che sono della zona li conoscono Aggiungo un link, saranno mica questi? Share this post Link to post Share on other sites
Stefania 4,333 Posted December 13, 2008 Aggiungo un link, saranno mica questi? No quelli a cui mi riferivo non avevano la glassa. Però mi ricordo bene anche queste delizie ... Li hai fatti tu quelli della foto? Share this post Link to post Share on other sites
Luigi55 7 Posted December 13, 2008 No quelli a cui mi riferivo non avevano la glassa. Però mi ricordo bene anche queste delizie ... Li hai fatti tu quelli della foto? Sicuramente ti riferisci a questi, sono dolci tipici di Oliena, vengono preparati in molte altre parti ma con nomi diversi Pistokkeddos Share this post Link to post Share on other sites
Stefania 4,333 Posted December 13, 2008 Sicuramente ti riferisci a questi, sono dolci tipici di Oliena, vengono preparati in molte altre parti ma con nomi diversi Pistokkeddos Sembrano proprio loro. Ne ho comprato un sacchetto in un negozio, ma non c'è paragone con quelli fatti in casa. Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted December 13, 2008 no era una foto presa da un sito, noi li chiamiamo papassini ed esistono tante ricette con diversi ingredienti a seconda della zona, da secchi a molto morbidi e con dentro uva passa mandorle e/o noci. Invce quelli delal foto di luigi ovviamente li conosco ma non con quel nome, da me vengono chiamati semplicemente biscotti sardi o biscotti tipo savoiardi. anche di questi la ricetta è davvero semplice e la bravura sta nel riuscire ad ottonere un biscotto molto soffice che si scioglie in bocca. Quanto prima ti farò avere la ricetta che utilizza mia madre. Share this post Link to post Share on other sites
homerpaper 2 Posted December 13, 2008 No queste sono pabassine !!!! faccio un'altro post cosi vi aggiorno Proverò a chiedere ma non li ho mai sentiti prima.Magari Omero e Luigi che sono della zona li conoscono Aggiungo un link, saranno mica questi? Share this post Link to post Share on other sites
homerpaper 2 Posted December 13, 2008 I Pistoccheddus DATI SUL PRODOTTO Denominazione del prodotto: Pistoccheddus de cappa Categoria: Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria e confetteria Sinonimi: Pistoccus incappausu Nome geografico abbinato: Di Serrenti Descrizione Dolce tipico di piccole dimensioni. Si tratta di un biscotto dalla pasta dura e croccante di colore dorato, dalle forme stilizzate che riproducono animali domestici (uccellini, pecorelle, ochette, coniglietti, ecc.), ricoperto di glassa bianca decorata con mascarponi dorati o argentati e con fregi dorati. Metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura Ingredienti - glassa e decori: 400 gr. di zucchero; 6 albumi; succo di limone. - biscotto: 350 gr. di farina di grano duro; 350 gr. di farina 00; 6 uova intere e 6 tuorli; strutto suino (un cucchiaio); scorza di un limone. Preparazione del bicotto: Miscelare uniformemente i due tipi di farina e disporre la miscela a fontana, aggiungere le uova e mescolare lentamente, quindi lavorare manualmente l’impasto ottenuto, che presenta una certa consistenza, incorporandovi lo strutto e la scorza del limone finemente grattugiata. Quando la pasta risulta ben lavorata, liscia ed omogenea, si ritagliano dei tocchetti delle dimensioni di una grossa noce, e si modellano dandogli le forme citate al punto 6, con l’ausilio delle forbici e di un coltellino. I biscotti si adagiano su una teglia e si cuociono in forno a 180 °C per circa 15-20 minuti, ancora oggi, come in passato, laddove esiste ancora il forno tradizionale sardo, vi si effettua la cottura subito dopo quella del pane. Preparazione della glassa e decorazione: in un recipiente a bagnomaria si lavorano gli albumi, montati a neve, con lo zucchero e il succo del limone, sino ad ottenere un impasto consistente, lucido di colore bianco candido. Quando la glassa non è più calda, si spalma sui istoccheddus, utilizzando un pennello per dolci in maniera tale da ricoprirli completamente, dopo di che si adagiano con attenzione su una teglia e si ripassano in forno tiepido (50 °C) per poco tempo, al fine di favorire l’indurimento della glassa. Una volta sfornati si possono abbellire i pistoccheddus decorando ulteriormente la glassa con moscardini (tragera) e fregi di carta dorata a base di ostia (spumi oru). Materiali e attrezzature per la preparazione e il condizionamento Nella tradizione la lavorazione era fatta esclusivamente a mano; attualmente l’impasto viene preparato con l’ausilio di impastatrici e frullatori. Si utilizzano inoltre il pennello da cucina, spatola per dolci e altre normali attrezzature della cucina domestica. Spero di essere stato esaustivo ciao a tutti dalla Sardegna Omero :yahoo: Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted December 13, 2008 Stefania ha scritto simili a grossi savoiardi e senza glassa (quella che sui papassini chiamiamo cappa) quindi sono di certo quelli della foto di luigi Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,629 Posted December 13, 2008 Mi sembra che i pistoccheddos in Sardegna siano un po' come i "puoti" o le "sosole" in Veneto ... ogni paesino ha la sua versione Share this post Link to post Share on other sites
Stefania 4,333 Posted December 13, 2008 Stefania ha scritto simili a grossi savoiardi e senza glassa (quella che sui papassini chiamiamo cappa) quindi sono di certo quelli della foto di luigi Si son proprio quelli. Share this post Link to post Share on other sites
Deb 0 Posted December 14, 2008 Si son proprio quelli. Provincia che vai dolce che trovi! Paradossale ma...tutti i sardi del forum hanno ragione! Nel cagliaritano "is pistoccus" sono i dolci indicati da Omero. La foto di Luigi mostra quelli che comunemente, in varie parti dell'isola vengono indicati come "savoiardi" o....."biscottusu" (mia nonna), così come indicato anche da Fabio. Da parte mia volevo scansionarti una pagina presa da un vecchio libro di ricette tipiche ma.....ho appena fuso lo scanner!! Dagli ingredienti indicati il dolce potrebbe essere "Biscotti di Sorgono". Ok copio Ingredienti: 150 gr di farina - 200 gr di zucchero semolato - 50 gr di zucchero a velo - 6 uova. Si sbattono i tuorli delle uova con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto soffice e spumoso, si unisce la farina e, una volta impastata anche questa, vi si versano delicatamente gli albumi che intanto sono stati montati a neve. Con questo composto si formano tanti piccoli bastoncini che vanno disposti in posizione regolare in una teglia unta ed infarinata (il libro è dell'81....credo che carta forno o tappetini in silicone siano concessi). Vi si spolvera sopra lo zucchero a velo e si inforna a calore moderato, facendo cuocere per una ventina di minuti Se i biscotti sono lunghi e soffici la ricetta potrebbe calzare....se la foto di fabio con "sos pabassinos" ti ricorda qualcosa potresti aver assaggiato "is mustazzolus", ma qui la cosa si fa complicata (due giorni tra impasto, riposo e cottura). Vale la pena....comprarli gia pronti! Ciao Deb Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted December 14, 2008 Sicuramente ti riferisci a questi, sono dolci tipici di Oliena, vengono preparati in molte altre parti ma con nomi diversi Pistokkeddos Posto la ricetta che usa mia madre per i biscotti in foto Ingredienti: 1kg farina 00 400gr zucchero 4 uova intere 10gr ammoniaca per dolci 2 limoni grattugiati ¼ di litro di latte o un bicchiere 400gr di strutto di maiale 2 bustine di lievito ed una di vanillina Preparazione Impastare assieme tutti gli ingredienti, non va lavorata eccessivamente, stendere una sfoglia grossa circa un cm, tagliare titagliare usando la forma per i biscotti aiutandosi con un pò di farina, oppure utilizzare un coltello. Mettere dello zucchero in un piatto, inumidire la superficie dei biscotti con un pennello imbevuto nell’acqua e mettere i biscotti nello zucchero così che possa aderire alla superficie. Disporre nella teglia a distanza di qualche centimetro uno dall’altro. Infornare alla temperatura massima del forno per 5 minuti, in quello di mia madre 300 gradi. Poi portare a 175 gradi per altri 20 minuti, fino a che diventano dorati. Lasciarli raffreddare nella teglia e staccarli con un colpetto. Buon appetito Share this post Link to post Share on other sites
Deb 0 Posted December 14, 2008 Posto la ricetta che usa mia madre per i biscotti in foto Ingredienti: 1kg farina 00 400gr zucchero 4 uova intere 10gr ammoniaca per dolci 2 limoni grattugiati ¼ di litro di latte o un bicchiere 400gr di strutto di maiale 2 bustine di lievito ed una di vanillina Preparazione Impastare assieme tutti gli ingredienti, non va lavorata eccessivamente, ........ Questa ricetta è fantastica. Sono biscotti buonissimi, in prevalenza di forma allungata tipo savoiardi (ma con gli stampi ci si può sbizzarrire), che conservati in un barattolo di latta durano anche dei mesi. Come indicato nella ricetta di Fabio il trucco sta tutto nel lavorare pochissimo la pasta, giusto un'aggiustatina con i polpastrelli, come per la pasta frolla, o il risultato è.....pietrificante!! Parlo per esperienza Questi sono i classici biscotti da inzuppare nel latte, mentre se si inzuppano i savoiardi...si dovrebbe essere più veloci della luce o si scioglierebbero. ps. consiglio dimezzare la quantità degli ingredienti, a meno che non si disponga di tanto tempo, di un forno ventilato o di un enorme forno a legna .....come quello di mia nonna Share this post Link to post Share on other sites
Stefania 4,333 Posted December 14, 2008 Grazie a tutti! Ora non resta che mettersi al lavoro e provare tutte le ricette che avete postato. Ho visto che sia nella ricetta di homer che in quella di tribo viene usato lo strutto di maiale. Si trova in commercio? Forse posso sostituirlo con il burro? Share this post Link to post Share on other sites
homerpaper 2 Posted December 14, 2008 Stefania ha scritto simili a grossi savoiardi e senza glassa (quella che sui papassini chiamiamo cappa) quindi sono di certo quelli della foto di luigi I pistochedddos infati sono della provincia di nuoro simil savoiardi come dice tribo I Pistoccheddus sono originari della provincia di cagliari in particolare serrenti e sono come da foto. Pertanto le due cose hanno nomi diversi e sono biscotti diversi saluti a tutti Omero Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted December 14, 2008 Strutto e burro sono diversi sia per le caratteristiche fisiche che per il sapore, dovresti riuscire a trovarlo perchè mia madre ormai da 30 anni lo compra in negozio già confezionato, di sicuro mia nonna usava quello fatto in casa. Share this post Link to post Share on other sites
tribo75 18 Posted December 14, 2008 Come indicato nella ricetta di Fabio il trucco sta tutto nel lavorare pochissimo la pasta, giusto un'aggiustatina con i polpastrelli, come per la pasta frolla, o il risultato è.....pietrificante!! Parlo per esperienza Esatto, come nella maggior parte delle preparazioni di frolla per ottenere un biscotto friabile e soffice si deve lavorare poco. invece i miei biscottini da thè ( vedi altro mio topic nella sezione dolci) li lavoro di più perchè voglio che non si sciolgano istantaneamente quando ce li immergo Share this post Link to post Share on other sites