leonidas 2,288 Posted March 23, 2015 Allora, se ho capito bene... è sufficiente posare i grani del polline sopra lo stigma (questa e per leonidas ) del pistillo , un grano per ogni seme. C'è chi elimina gli stami con una pinzetta per facilitare l'operazione. Dopodiché richiudere il tutto in un tessuto non tessuto ed aspettare 2 o 3 giorni , sperando che vi sia l'allegagione . Esatto, o almeno la so anch'io così.Si tirano via gli stami (castrazione) quando non si vuole che quel fiore si autoimpollini, ossia quando si fanno ibridazioni incrociate per la selezione varietale, ma l'ho solo sentito dire, magari il parere di un esperto sarebbe meglio... Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted March 23, 2015 Eventualmente mi chiedevo se, per raggiungere meglio i pistilli, si poteva utilizzare un cotton fioc. Evitando di danneggiare irreparabilmente il fiore.. Si usa...ma qualcuno dice che è meglio lo stuzzicadenti e io ci credo Usando il cotton-fioc molto polline rimane attaccato al cotone. Probabilmente meglio lo stuzzicadenti Allora, se ho capito bene... è sufficiente posare i grani del polline sopra lo stigma (questa e per leonidas ) del pistillo , un grano per ogni seme. C'è chi elimina gli stami con una pinzetta per facilitare l'operazione. Dopodiché richiudere il tutto in un tessuto non tessuto ed aspettare 2 o 3 giorni , sperando che vi sia l'allegagione . "un grano per ogni seme"...... beh non importa stare a contarli Per il resto ...... non mi torna cosa stai dicendo - ricapitolo: Le fasi sono le seguenti (PER IMPOLLINAZIONI DELLA STESSA VARIETA' - OVVERO AVERE SEMI PURI) 1. Raccogliere il polline (meglio su una superficie rigida disinfettata) 2. Impollinare lo stesso o altri fiori facendo toccare delicatamente lo stigma al polline Tenere conto che: - Il polline va utilizzato nel giro del piu' breve tempo possibile (... non importa correre ovviamente) per evitare che diventi "sterile" - Un grano di polline "andato a segno" vuol dire un seme all' interno del frutto che si svilupperà. Per facilitare l' operazione si possono rimuovere i petali per riuscire a raggiungere meglio lo stigma ? Ho qualche dubbio sulla operazione, comunque se il pistillo è molto corto e difficile da raggiungere può forse esesre utile. La rimozione dei petali fa si che le api non si posino piu' sul fiore e quindi scongiura eventualmente che gli insetti impollino ulteriormente (creando ibridi non voluti). Rimozione degli stami sicuramente non va fatta (è inutile e può essere dannosa) se impollini la stessa varietà (diverso discorso è per gli incroci, vedi sotto) Utilizzo del TNT ? ... se intendi che la pianta era già isolata allora ok. Comunque se togli i petali non importa Esatto, o almeno la so anch'io così. Si tirano via gli stami (castrazione) quando non si vuole che quel fiore si autoimpollini, ossia quando si fanno ibridazioni incrociate per la selezione varietale, ma l'ho solo sentito dire, magari il parere di un esperto sarebbe meglio... Giusto. Se vuoi creare "ibridi" (metodo di Pixie) devi fare cosi': 1 - Preparare il fiore della pianta madre: 1a - Il fiore deve essere ben sviluppato ma NON ancora aperto. 1b - "forzare" l' apertura e rimuovere i petali 1c - rimuovere gli stami (con Antere ancora chiuse) 2 - Prelevare il polline dalla pianta padre: 2a - Il fiore deve essere stato precedentemente isolato (per evitare che vi sia polline depositato da un insetto sul fiore stesso) 3 - Impollinare Tutte le operazioni vanno fatte con attrezzi sterilizzati e con estrema delicatezza 2 Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 23, 2015 Grazie Carlo, sei sempre molto prezioso ! Dovrei farmi una cartella sul pc dove mettere tutti le tue indicazioni (..e correzioni)! di nuovo grazie! Share this post Link to post Share on other sites
euiua 261 Posted March 23, 2015 Ho letto con interesse questa vostra ultima discussione.Ma si può definire "cascola" anche il fatto che i boccioli si seccano, si anneriscono e cadono?In questo caso (come sta succedendo a me) parlare di impollinazione "manuale" è impossibile in quanto io non ho ancora visto un fiore "aperto"Spero di essermi spiegato e di avere qualche delucidazione, specialmente da Carlo che in questo è un'enciclopedia!GrazieStefano Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 23, 2015 Sembra che in molti stiano pensando di posticipare le coltivazioni il prossimo anno. Io invece cercherò di anticiparle!.. L'unico problema che mi trovo a fronteggiare è il limite del box in altezza e diminuire il numero delle piantine. 20 piantine potrebbero andar bene, mentre per l'altezza del box ho pensato ad una soluzione di questo tipo: Un semplice "rialzo" di polistirolo che oltre a permettere di far crescere ulteriormente le piante ne mantiene anche la temperatura. Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 26, 2015 mmmm.. le piantine che ho messo nella veranda non crescono più, ritengo per via della temperatura. Non soffrono ... ma non crescono come nel growbox. Urge soluzione. Invece nel Grow box le piante sembrano in una SPA. oggi gli ho fatto anche il bagnetto di umidità ! Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 26, 2015 oggi lavoro un pò sulla coibentazione della Small Greenhouse Automatic Spring polistirolo e plastica .. praticamente una serra in veranda poi vediamo come cambiano le temperature. 1 Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,288 Posted March 26, 2015 Mi sembra un'ottima idea... 1 Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 27, 2015 Domani mattina cercherò di ultimare l'isolamento. Il Piano è riscaldato da una cavetto da 50w e l'ho lasciato andare a tutta per verificare quando è il guadagno di temperatura. Per adesso la differenza tra esterno della serretta e l'interno sembra intorno ai 5 gradi. Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,288 Posted March 27, 2015 Poi foto! Oppure slow motion... Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 27, 2015 Si, Leo... stò ritardando molto l'uscita delle piante dal box.. ma fino a quando non sono sicuro di avere una situazione accettabile nella nuova sistemazione, non me la sento di procedere all'estrazione definitiva. La mia non è paura, è prudenza. Ho altre piantine che stanno soffrendo nel box, che sono sovrastate dalle piantone che le sovrastano e non fanno vedere la luce delle lampade.. Ma quelle poche piante che ho nella serretta non hanno dato segni di crescita... poi il tempo è molto nuvoloso ( il che è anche un bene, almeno si adattano gradualmente) .. Insomma .. molti dubbi e perplessità.. tutto per il bene delle piantine ! e poi.. foto. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted March 27, 2015 Tutto spettacolare, come sempre. Non c'e' da aver paura a mettere le piante in veranda o in serretta. Il rallentamento della crescita iniziale o nelle giornate nuvolose e fredde e' piu' che compensato dalle condizioni ottimali quando c'e' il sole. Inoltre le piante si adattano gradualmente alla vita all'aperto, per evitare un trauma troppo forte tutto d'un colpo piu' avanti nella stagione. Io veramente non vedevo l'ora di mettere un po' di piante nelle serrette, aspettavo solo la fine della "bufera" dei giorni scorsi; stamattina infatti ho trasferito circa 40 piante fuori Per quanto riguarda l'impollinazione manuale, sono state mescolate le "istruzioni" per tecniche diverse con diversi scopi. E' opportuno distinguere 4 casi: l'impollinazione manuale indoor per produrre semi puri l'impollinazione outdoor finalizzata a facilitare le allegagioni (per aumentare la produzione) l'impollinazione outdoor per produrre semi puri. l'impollinazione outdoor per effettuare incroci. Nel primo caso e' sufficiente raccogliere polline dai fiori di una varieta' e depositarlo sullo stigma dello stesso o di altri fiori della stessa varieta'. Per questa operazione, meglio un supporto "solido" e liscio; il cotton fioc, come gia' evidenziato, trattiene troppo polline. Il supporto deve essere pulito dal polline o sostituito ogni volta che si cambia varieta'. Il "maestro" Mario Dadomo usava spesso la mina di una matita, spezzandone un pezzetto ad ogni cambio varieta'. I semi prodotti possono essere considerati puri (l'impollinazione incrociata non si verifica in assenza di impollinatori) Nel secondo caso la tecnica e' la stessa, ma si puo' utilizzare anche polline di altre varieta' (p.es. impollinare C.chinense con poco polline con il polline di C.annuum che ne producono moltissimo) Se la purezza non conta, un polline vale l'altro (purche' compatibile, impollinare C.chinense con il polline di C.pubescens e' inutile) Il quarto caso e' ovviamente il piu' complesso. Occorre prendere precauzioni per evitare contaminazioni con polline di varieta' diverse da quelle scelte come padre e madre. Per questo motivo, il fiore da cui si prende il polline deve essere stato isolato (altrimenti potrebbe essere stato sporcato con polline estraneo da qualche ape) Il fiore su cui si posa il polline deve essere scelto quando e' ancora chiuso, ma prossimo all'apertura; se si aspetta l'apertura, e' possibile che si sia gia' autoimpollinato! Meglio verificare che le antere siano chiuse; in alcune varieta' (Caiamarca, se non ricordo male) sono stati segnalati casi di antere aperte nel fiore ancora chiuso. Occorre togliere i petali, sia per mettere in evidenza il pistillo che per evitare successive visite di api; in alternativa il fiore puo' essere mantenuto in isolamento (tnt) fino alla formazione del frutto. Occorre anche togliere gli stami per evitare che, una volta maturi, aggiungano altro polline all'impollinazione manuale gia' effettuata (in questo caso parte dei semi non sarebbero piu' corrispondenti all'incrocio voluto, ma sarebbero puri). Ci sono varieta' (p.es. certi C.chacoense) in cui il pistillo e' piu' lungo della corolla e sporge gia' prima dell'apertura del fiore. In questi casi, il fiore deve essere necessariamente isolato singolarmente (tnt) Nel terzo caso il fiore maschile deve essere stato isolato (per il motivo gia' spiegato) e naturalmente deve essere della stessa varieta'. Il fiore femminile deve essere scelto ancora chiuso per essere certi che non sia gia' stato impollinato da altre varieta'; in alternativa puo' essere scelto anche aperto se era isolato (in tnt, per esempio), anche insieme ad altri fiori della stessa pianta. Non e' necessario togliere gli stami. Per il resto, vale quanto detto per il caso 4. 5 Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,288 Posted March 27, 2015 Molto bello Lonewolf sapere certe chicche di un grande maestro! Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 28, 2015 Grazie Lonewolf per tutte le informazioni che mi dai ma mi accorgo che sono anche troppe per un neofita come me Ma data la mia ignoranza... mi vengono fuori altre domande (sulla base della tua spiegazione) scrivi di fiore maschile intendi forse il fiore che dona il polline? di conseguenza il fiore femminile dovrebbe essere quello che lo riceve.. giusto? Dopo quanto tempo avviene la maturazione del polline? per essere chiari, un concetto che non ho ben chiaro è il fatto quello dell'autoimpollinazione. Al momento che i fiori si aprono dovrebbero essere pronti per l'impollinazione .. credo che basti un semplice filo di vento a portare il polline della stessa pianta verso lo stigma (si tratta di un percorso di pochi millimetri di distanza) ed anche le operazioni meccaniche da parte nostra potrebbero portare il polline dalle antere allo stigma. Per forzare "l'autoimpollinazione" non sarebbe meglio isolare il fiore e poi quando è aperto staccare le antere e sfregare la punta delle stesse con lo stigma del fiore? Mi rendo conto che è un'operazione Brutale .. ma in linea teorica e pratica è fattibile? .. Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 28, 2015 Intanto.. ho rilevato le temperature notturne della serra riscaldata. le temperature sono rimaste sopra i 20 gradi con punte di 33 gradi quando arriva il sole del pomeriggio . Share this post Link to post Share on other sites
Capso 1,496 Posted March 28, 2015 Complimenti Claudio, sembrano temperature ideali. Ciao Stefano 1 Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 28, 2015 Complimenti Claudio, sembrano temperature ideali. Ciao Stefano Grazie Stefano.. ma 33 gradi mi sembrano troppi, anche se in questa misurazione ho lasciato la resistenza da 50w lavorare in continuazione.. ho intenzione di inserire un termostato.. Share this post Link to post Share on other sites
Capso 1,496 Posted March 28, 2015 33°C non mi sembrano esagerati, se le temperature notturne non scendono sotto i 20°C. Il range 20-35°C corrisponde alle temperature che posso trovare nei miei balconi a luglio ed a inizio agosto, quando le piante si sviluppano a vista d'occhio. Comunque in previsione del prossimo aumento dell'irraggiamento solare, oltre al termostato aggiungerei anche una presa temporizzata che limiti il riscaldamento alle sole ore notturne. Complimenti ancora Stefano Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,668 Posted March 28, 2015 Complimenti..... le temperature sono ideali....... arriverai ad Agosto che i Peppers non ce la faranno piu' da quanta estate avranno già avuto 1 Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 28, 2015 Ok, qualche foto di aggiornamento: è stato tutto chiuso con del nylon e lasciato i due lati che "vedono" il sole trasparenti (lato davanti e destro) mentre per il lato superiore e sinistro ho usato del polistirolo da 2.5 cm. per il lato di accesso invece ho applicato inizialmente un telo riflettente da auto. che ho ritagliato per comodità di accesso e tenuto in tensione con dei legnetti tagliati per lo scopo. poi con il telo di nylon ho ricoperto il tutto. Il telo viene tenuto chiuso con dei magneti ( ne devo comprare altri.. ) così da rendere più semplice l'apertura/chiusura della serra. Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 28, 2015 Oggi pomeriggio mi ha detto mia moglie che le temperature della Serra erano arrivate a 39.9 gradi. E senza cavetto riscaldante acceso.. Le ho fatto alzare il telo di nylon . Stasera vedrò il da farsi. Ma un termostato ed una ventola saranno necessari. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,622 Posted March 29, 2015 scrivi di fiore maschile intendi forse il fiore che dona il polline? di conseguenza il fiore femminile dovrebbe essere quello che lo riceve.. giusto? Si, ho usato questi termini per brevita' Dopo quanto tempo avviene la maturazione del polline? Il polline e' maturo quando le antere si aprono longitudinalmente e il polline (quella polverina gialla) diventa visibile Al momento che i fiori si aprono dovrebbero essere pronti per l'impollinazione Si, al momento dell'apertura del fiore, lo stigma e' pronto a ricevere il polline Le antere invece sono spesso (quasi sempre) ancora chiuse; un evidente adattamento delle piante per farsi impollinare da polline di altre piante/fiori (opzione preferibile dal punto di vista evolutivo) .. credo che basti un semplice filo di vento a portare il polline della stessa pianta verso lo stigma (si tratta di un percorso di pochi millimetri di distanza) ed anche le operazioni meccaniche da parte nostra potrebbero portare il polline dalle antere allo stigma. L'autoimpollinazione avviene principalmente per contatto tra antere e stigma. Azioni meccaniche possono facilitare questo contatto. Per forzare "l'autoimpollinazione" non sarebbe meglio isolare il fiore e poi quando è aperto staccare le antere e sfregare la punta delle stesse con lo stigma del fiore? Mi rendo conto che è un'operazione Brutale .. ma in linea teorica e pratica è fattibile? Qualsiasi operazione che porti il polline a contatto con lo stigma facilita l'impollinazione. Usare la antere stesse e' una opzione, ma non e' strettamente necessaria; ci sono altri strumenti adatti, anche semplicemente un dito. Alcuni (non so bene se i piu' "tecnici" o i piu' pazzi) usano strumenti "costruiti" appositamente ... parti del corpo di api, in particolare zampe! Non ridete, c'e' chi lo fa davvero! L'ho fatto anch'io (per la verita' ho fatto anche di peggio), ma sono in buona compagnia; Harald mi ha raccontato di vaschette piene di zampette d'api al CPI L'isolamento del fiore e' importante sia prima che (soprattutto) dopo l'autoimpollinazione. Non dobbiamo fare l'errore di pensare che una volta completata l'impollinazione ad opera nostra, tutto sia finito; un fiore puo' essere impollinato piu' volte e nulla esclude la visita di un'ape dopo la nostra azione. Per evitare questa eventualita', il fiore deve essere isolato fino ad avvenuta allegagione del frutto oppure, in alternativa, e' possibile togliere i petali (sono i petali e il nettare in essi contenuto che richiamano gli impollinatori) A completamento del messaggio e richiamando il mio precedente; ogni volta che parliamo di impollinazione forzata, e' opportuno chiederci (e indicare chiaramente) cosa esattamente vogliamo ottenere (autoimpollinazione per produrre semi puri, impollinazione per aumentare la produzione, incroci) e in quale situazione (indoor, outdoor) 1 Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 29, 2015 Grazie Claudio. Adesso ho il concetto più chiaro. Curiosità : Sembra che Ed Currie abbia realizzato qualcos'altro. .. http://m.19actionnews.com/19actionnews/pm_/contentdetail.htm?contentguid=od:rLuKHkMu Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted March 29, 2015 http://www.chilefoundry.com/2015/03/27/hp56-death-strain-is-this-the-next-world-record-holder/ Share this post Link to post Share on other sites