before1971 1,600 Posted February 5, 2015 E intanto l'impianto si aziona automaticamente, come programmato. 86 ore esatte (post). 1 Share this post Link to post Share on other sites
Zeta 217 Posted February 5, 2015 Scusa se mi intrometto ma volevo farti un paio di domande sul stc1000 dato che lo stai utilizzando..che differenza massima possone avere tmax e tmin? esempio, se io volessi accendere il cavo solo quando la tmin scende sotto i 20° e le ventole solo quando la tmax supera i 30° sarebbe possibile? i contatti sono indipendenti o dipendenti praticamente? Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted February 5, 2015 A naso direi che non sono indipendenti ma ho il raffreddore aspettiamo Claudio Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted February 5, 2015 pero' ripensandoci se ha un commutatore anziche' solo un interruttore allora andrebbe bene Share this post Link to post Share on other sites
Zeta 217 Posted February 5, 2015 Da quello che ho capito lavora su on/off e se fosse su serio cosi lo devo scartare..io vorrei fare il lavoro che ho spiegato praticamente ..ma aspettiamo chiarezza da chi lo usa Share this post Link to post Share on other sites
peppox 385 Posted February 5, 2015 Scusa se mi intrometto ma volevo farti un paio di domande sul stc1000 dato che lo stai utilizzando..che differenza massima possone avere tmax e tmin? esempio, se io volessi accendere il cavo solo quando la tmin scende sotto i 20° e le ventole solo quando la tmax supera i 30° sarebbe possibile? i contatti sono indipendenti o dipendenti praticamente? provo a risponderti io chiedendo scusa a Claudio se inquiniamo il suo topic questo è lo schema di riferimento per l'STC 1000 come vedi l'attacco per le apparecchiature di riscaldamento/raffreddamento condividono solo il neutro poi risultano indipendenti per ottenere quello che vuoi tu devi poi settare l'apparecchio con questi parametri F1: 25 ° temperatura da mantenere F2: 5 ° tolleranza F3: delay in secondi per la partenza delle apparecchiature di riscaldamento/raffreddamento) in questo modo il sistema cercherebbe di mantenere una temperatura di 25 ° la tolleranza (che funziona sia in basso che in alto) di 5 gradi farebbe si che : - se scende al di sotto dei 20° la riporta a 25° azionando le apparecchiature di riscaldamento - se sale sopra i 30° la riporta a 25° azionando e apparecchiature di raffreddamento questo ultimo concetto è importante è bisogna verificare se è compatibile con le apparecchiature utilizzate per riscaldare/raffreddare se hai dubbi o domande chiedi pure in mp se vuoi 1 Share this post Link to post Share on other sites
Zeta 217 Posted February 5, 2015 Si è quello che avevo trovato anch'io, quindi come avevo dedotto non fa per me purtroppo perché mi interesserebbe avere una zona morta e non un attacca/stacca tra cavo e ventole, anche se penso di aver trovato una soluzione..grazie comunque per gli ulteriori chiarimenti peppox! E chiedo scusa a Claudio se gli ho sporcato un po il topic Share this post Link to post Share on other sites
Maverick 961 Posted February 5, 2015 Anche qui le nascite proseguono!. Ottimo!. Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 6, 2015 Bene, ho finito il supporto in alluminio... Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 6, 2015 Eccolo qui! con tanto di montaggio ! (mi sono voluto divertire ..) http://youtu.be/jqVs6ig7tRw Share this post Link to post Share on other sites
joefish 5,021 Posted February 6, 2015 Mi ricordi tanto mio padre.... sigh pero' lui non faceva filmini!! Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 6, 2015 Mi ricordi tanto mio padre Sono Onorato di ricordarti una persona così importante per te ! Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 6, 2015 A questo punto mi piacerebbe fare una domanda ai Guru del Forum. Ho costruito quest GrowBox che risponde ai molti requisiti richiesti , controllo della temperatura e dell'umidità, illuminazione e irrigazione. Ma ... c'è un ma ... in Brasile o in ambiente tropicale l'umidità è senz'altro maggiore, ed il nostro compito è quello di ricreare le condizioni tipiche ambientali delle nostre piantine , no ? Ed allora come fare ? Cosa comporta? Non possiamo alzare l'umidità per quale motivo? La probabile formazione di muffe?... ma se questo è l'ambiente tipico di crescita dei nostri pepper .. non hanno anche loro le muffe? (parlo da ignorante che vuole capire) cosa porta alla formazione delle muffe? Lo sò che stò asfissiando con le domande .. ma mi piacerebbe lavorare non con un massimo di umidità del 60% ...... ma con un minimo di umidità del 60%!! Ed allora? dovrei evitare elementi in grado di produrre muffa? ... Mi sà che l'unica soluzione che io (da ignorante) vedo stà in una coltivazione indoor senza terra. Attendo vostro cortese riscontro. Grazie Claudio. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Toolshed 4,341 Posted February 6, 2015 ed il nostro compito è quello di ricreare le condizioni tipiche ambientali delle nostre piantine , no ? no, semplicemente perchè non si può. impensabile pensare di tenere tutto il ciclo vitale sotto condizioni controllate, personalmente credo che possiamo solo adattare al meglio le esigenze delle varietà alle condizioni atmosferiche naturali che ci ritroviamo. 1 Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 6, 2015 no, semplicemente perchè non si può. Ma le varietà crescono meglio a casa loro, no ? Perchè dici che non si può ? Quali sono gli ostacoli insormontabili ai quali ti riferisci? Grazie. Claudio. Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 6, 2015 E se per l'anno prossimo modificassi il mio growbox in maniera tale da ricreare le condizioni ambientali tipiche degli ambienti tropicali. con umidità media dell'80% e temperatura media di 26° nutrendo le piante tramite l'acqua ? Direte sempre che non si puo ? .. Claudio. (sempre e solo per capire dove sbaglio nel mio modo di pensare) Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,661 Posted February 6, 2015 Ma le varietà crescono meglio a casa loro, no ? Perchè dici che non si può ? Quali sono gli ostacoli insormontabili ai quali ti riferisci? Grazie. Claudio. Puoi cercare di avvicinarti.... ma sarai sempre lontanissimo dall' ambiente "naturale"........ rispondi alle seguenti domande: - Come fai a dare la luce con la stessa inclinazione che ricevono in natura ? - Quali piante esistono nell' ambiente "naturale" che vuoi ricreare ? Come fai a ricreare le interazioni fra queste piante ed i peppers ? - Che tipi di insetti vi sono ? - Tira vento ? e se si quanto forte ? - e l' acqua che ricevono in tale ambiente che composizione ha ? - e con che frequenza piove ? E tutti questi elementi.... hanno effetto sulla formazione delle muffe ? (e che spore di muffe vi sono in tali ambienti ?). .... e se ne possono aggiungere a decine. Insomma...... l' ambiente naturale di riferimento ha una serie di elementi che sono difficili da controllare completamente abbiano una umidità cosi' elevata come dici tu. 2 Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 6, 2015 Ok, non posso controllare tutti i fattori.. ma possiamo controllarne qualcuno.. Il tasso di umidità del Brasile è molto più alto che qui da noi ..(tropicale) e secondo me .. è uno dei fattori molto importanti nella crescita dei peppers. L'inclinazione della luce è sicuramente minore stando più vicini all'equatore, l'alternanza del giorno e la notte deve essere sicuramente più regolare.. che da noi, .. Ma non credete che replicando ,al massimo delle nostre possibilità, la loro ambientazione di origine.. loro non stanno meglio ? Claudio. Share this post Link to post Share on other sites
Umberm 5,044 Posted February 6, 2015 Oltre a quotare Carlo aggiungo che "in natura" (parlo dei wild) probabilmente nasce una pianta su 500 o 1.000 semi che cadono e una pianta su 500/1.000 che nascono diventa adulta... sarà bella forte quella piantina li no? Le piante coltivate seguono, anche ai tropici, i dettami delle coltivazioni, per cui, molto facilmente vivono in ambiente modificato (pacciamature, irrigazioni controllate, fertilizzanti, fitofarmaci...) e circondate dall'assoluto disinteresse a perdere parte delle seminate, semplicemente perché è normale che accada... Per quanto riguarda il solo fattore umidità è un fattore importante, ma non decisivo: importantissimo (vitale!) in natura, a casa,con controllo costante o addirittura automatizzato, il terreno non arriva mai a seccarsi e pertanto, pure con l'aria al 30/35% di umidità abbiamo una pianta in realtà umida... Se fusto e foglie sono al proprio livello di umidità possono (forse) perdere un minimo di efficienza della fotosintesi, ma di certo nulla di grave, forse nulla di rilevante e forse addirittura nulla di rilevabile... 2 Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,661 Posted February 6, 2015 Ok, non posso controllare tutti i fattori.. ma possiamo controllarne qualcuno.. Il tasso di umidità del Brasile è molto più alto che qui da noi ..(tropicale) e secondo me .. è uno dei fattori molto importanti nella crescita dei peppers. L'inclinazione della luce è sicuramente minore stando più vicini all'equatore, l'alternanza del giorno e la notte deve essere sicuramente più regolare.. che da noi, .. Ma non credete che replicando ,al massimo delle nostre possibilità, la loro ambientazione di origine.. loro non stanno meglio ? Claudio. Non capisco però cosa c' entri il Brasile con la ambientazione di Origine: Dando un' occhiata ad alcune varietà che coltivi (se non erro) Carolina Reaper --> Origine: Carolina del Sud Naga Morich --> India Habanero Red --> Messico........ Che ambiente di origine vuoi provare a ricreare ? Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 6, 2015 Per esempio gli Habanero dovrebbero essere dello Yucatan. La massima umidità relativa è 83%, la media del 72% e la minima del 61%. Naga Morich .. La regione dell'Assam (india) è uno dei posti più umidi del mondo .. Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 7, 2015 I Carolina Reaper è derivato da un'ibridazione .. magari ai profili genetici originali piace .. l'umido ! Share this post Link to post Share on other sites
vmuraglie 373 Posted February 7, 2015 In parte le tue domande e le tue curiosità sono giustificate. Hai ragione che l'ambiente tropicale é molto umido e le piante di peperoncino sono originarie proprio di quei posti. L'area di origine del genere Capsicum è situata in territori compresi tra la Bolivia e il sud est del Brasile comprendendo anche alcune aree del nord dell'Argentina e parte del Paraguay. Ma bisogna anche sapere che i peperoncini coltivati oggi in tutto il Mondo sono il frutto di una importante manipolazione da parte dell'uomo. Sono stati completamente trasformati e stravolti dall'uomo e hanno perso le loro caratteristiche originarie. Si tratta di migliaia di anni di manipolazione da parte dell'uomo. Le prime prove archeologiche di coltivazioni di peperoncino risalgono a circa 8000 anni fa (6000 A.C.) e, a differenza di come si potrebbe pensare, non sono state ritrovate nei territori di origine del genere Capsicum, ma in America Centrale (Messico/Guatemala) e America Meridionale (Perù). Qual è il risultato dopo tutti questi migliaia di anni di trasformazione da parte dell'uomo? Che le cultivar hanno in parte perso (secondo me) la loro capacità di adattamento proprio a quell'ambiente di origine. Se ti riferisci alle varietà selvatiche (wild) hai ragione perché solo quelle secondo me conservano le caratteristiche ancestrali del genere Capsicum, ma le specie domesticate si sono adattate, invece, all'ambiente in cui vive l'uomo. 1 Share this post Link to post Share on other sites
before1971 1,600 Posted February 7, 2015 Rispetto le vostre autorevolissime osservazioni. Ed è evidente che le piantine crescono bene (nonostante noi ) anche a basse condizioni di umidità. E solo che ho visto il "Bagno Turco" (post) di Matilde. Poi .. altri post sparsi a giro: Caldo-umido e' una situazione a rischio (l'ambiente ideale per malattie fungine), ma piace tanto anche alle piante ...(com'e' ovvio, le fitopatologie si adattano alle esigenze delle piante ospiti)Bisogna sempre valutare pro e contro e scegliere. L'umidità eccessiva nuoce alle piante perche' giova alle malattie fungineeSe non fosse per quello, l'umidita' relativa elevata non sarebbe un problema per piante come i Capsicum che sono in gran parte originarie di zone con clima caldo-umido.Non scordero' mai la pianta di C.pereirae che ho visto crescere sotto una cascatella, costantemente bagnata per 24 ore al giorno, tutti i giorni ... per non parlare del C.hunzikerianum che vive con le radici in una marcita e in un ambiente dove la nebbia (quando scende) fa sembrare semplice foschia i nebbioni della pianura padana ... Grazie a tutti, siete sempre gentilissimi ed affettuosi.... per il porchetta day ne parleremo all Stuard comunque penso che vada a finire nella seconda metà di giugno, periodo in cui siamo un pò tutti liberi da rinvasi e ... montaggio cucine nuove !!! (ogni riferimento a persone e cose è puramente voluto) @MegaMarco: quando sono in campagna apro la serra solo quando c'è il sole (in questi giorni sempre). In ogni caso ho notato che se ben innaffiate, le piante resistono anche a temperature over 50°C a serra chiusa ... si forma una condensa ed un ambiente caldo umido che somiglia al clima tropicale e non sembrano soffrirne. Infatti, durante lo scorso fine settimana, ho lasciato la serra chiusa dal venerdì pomeriggio al martedì mattina (ho avuto molti impegni familiari) e il termometro mi ha segnato come massima 52°C .. Ecco il perchè delle mie domande. Ed eccone un'altra.. (adesso mi bannano dal forum! ) Ma .. nessuno ci ha mai provato? (oltre al piccolo esperimento di Matilde) Claudio. Share this post Link to post Share on other sites
leonidas 2,287 Posted February 7, 2015 In pratica...da quel che ho capito, non è impossibile ricreare uno degli ambienti di origine, bensì un lavoro di proporzioni immani! Bisognerebbe riprodurre la "terra", la flora, almeno l'entomofauna, poiché tutta la fauna include anche anaconda, giaguari e coccodrilli (che non stanno nella light box!). Batteri, funghi e muffe, nonché loro antagonisti! É possibile che in Brasile vi siano condizioni di umidità oltre al quale vivono meglio organismi simbionti, che tolgono spazio nel terreno a quelli parassiti...l'equilibrio è stabilito da fattori a noi sconosciuti. La presenza di alcune altre piante può favorire o sfavorire il peperone, alcune attirano parassiti, altre li allontanano, altre ancora attirano predatori...e così via...è un elenco interminabile! Ma provare non te lo impedisce nessuno... Share this post Link to post Share on other sites