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luca1973

Specie wild e germinabilità

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luca1973

Ok, adesso però sveliamo l' arcano....... in caso di semi Wild o "ostici" .... come si deve praticare la vernalizzazione ?

 

Ovvero.... in frigo a 4 o 5 gradi ok..... ma per quanti giorni..... e poi, quando si mettono in germinazione, conviene alternare caldo / freddo ? e se si... per quanto tempo in frigo dopo essere stati sul "termosifone" ?

Non so se è già stato scritto in altri topic, cmq. on line ho trovato ho trovato che al vernalizzazione può essere parte di un processo più complesso denominato "stratificazione", potrebbe essere utile per le specie wild?

Di seguito riporto quanto letto:

"(...) Quando gli ostacoli alla germinazione del seme sono di tipo chimico (presenza di ‘inibitori’ che provocano la ‘dormienza’), bisogna operare trattamenti che favoriscano la rimozione o la trasformazione delle sostanze inibenti.

In natura tale situazione viene superata tramite la progressiva degradazione delle sostanze inibitrici, mentre in campo vivaistico ciò può essere indotto artificialmente attraverso una pratica denominata stratificazione.

Essa consiste nel porre i semi, mescolati con un substrato umido, in ambiente arieggiato e freddo (stratificazione fredda o vernalizzazione o chilling) o caldo (stratificazione calda o estivazione), per un periodo di tempo variabile da specie a specie.

la stratificazione calda non si applica da sola, ma solitamente precede la vernalizzazione perché consente il completamento dello sviluppo dell’embrione in quelle specie che, al momento della disseminazione, mostrano embrioni non ancora fisiologicamente maturi (rosacee, oleacee,ecc.).

In alcuni casi (Prunus avium, Tilia cordata), data la complessa dormienza del seme, si rende necessario condurre più cicli di stratificazione calda + stratificazione fredda. I cicli finiscono sempre con la fase fredda.

Per la stratificazione si dispongono a strati i semi in un substrato soffice e umido, costituito generalmente da torba, agriperlite, sabbia o vermiculite utilizzati singolarmente oppure mescolati tra di loro in varie proporzioni.

Il rapporto in volume seme/substrato può variare da 1:1 a 1:3 circa. In certi casi può risultare più pratico mescolare direttamente semi e substrato.La stratificazione fredda è condotta a temperature tra 2°C e 6°C, in ambienti controllati (frigoriferi, celle, ecc.) oppure all’aperto (cassoni, buche scavate nel terreno, ecc.).

La stratificazione calda è condotta intorno ai 20°C. In entrambi i casi è fondamentale mantenere un buon livello di umidità del substrato, evitando ristagni d’acqua, ed assicurare temperature costanti ed uniformi in tutta la massa. (...)"

Quello che mi lasscia perplesso è la possibile insorgenza di muffe e/o patogeni che potrebbero compromettere il seme durante la stratificazione, a meno che una buona areazione e un successivo trattamento del seme (come spiegato negli inteventi precedenti) diminuisca tale rischio.

Quello che invece mi fa prendere in considerazione la possibilità di provare la stratificazione è che in natura effettivamente il seme trascorre in linea di massima il periodo di dormienza sul/nel terreno.

(A dirla tutta lo stesso articolo accennava al fatto che talune bacche vengono mangiate dagli uccelli e i semi subiscono un "trattamento" dai succhi gastrici degli animali, prima di essere espulsi, e che tale trattamento dovrebbe favorirne la germinazione. l'ho riporttato completezza, ma mi pare una soluzione decisamente estrema che non prendo minimamente in considerazione).

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Lonewolf

(A dirla tutta lo stesso articolo accennava al fatto che talune bacche vengono mangiate dagli uccelli e i semi subiscono un "trattamento" dai succhi gastrici degli animali, prima di essere espulsi, e che tale trattamento dovrebbe favorirne la germinazione. l'ho riporttato completezza, ma mi pare una soluzione decisamente estrema che non prendo minimamente in considerazione).

 

In generale per le specie selvatiche dovremmo sempre considerare qual'e' il loro habitat naturale e quale tipo di trattamento potrebbero subire.

Ad esclusione di C.flexuosum, tutte le specie note temono il gelo; per piante che vivono in natura per molti anni e' quindi escluso che i semi subiscano l'azione del gelo.

 

L'azione dei succhi gastrici degli uccelli e' sicuramente importante per tutte le specie andine; sembrano (sono!) fatte apposta per far mangiare i loro frutti dagli uccelli!

 

Le specie del SE del Brasile che NON sono disperse dagli uccelli (infatti NON sembrano fatte apposta per richiamarli) hanno come probabili dispersori piccoli mammiferi con succhi gastrici molto piu' potenti.

Coerentemente, i loro semi sono molto piu' coriacei e in letteratura e' riportata una notevole difficolta' di germinazione.

 

L'azione, piu' o meno potente, dei succhi gastrici si puo' simulare con trattamenti con acidi; un seme puo' resistere anche ad un breve trattamento con acido fosforico 75% o anche acido cloridrico 98% ( :hyper:) e guadagnarne in germinabilita' (gia' provato, ho ancora il colino macchiato dall'acido durante il risciacquo :lol:)

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luca1973
(...)

 

Le specie del SE del Brasile che NON sono disperse dagli uccelli (infatti NON sembrano fatte apposta per richiamarli) hanno come probabili dispersori piccoli mammiferi con succhi gastrici molto piu' potenti.

Coerentemente, i loro semi sono molto piu' coriacei e in letteratura e' riportata una notevole difficolta' di germinazione.

 

L'azione, piu' o meno potente, dei succhi gastrici si puo' simulare con trattamenti con acidi; un seme puo' resistere anche ad un breve trattamento con acido fosforico 75% o anche acido cloridrico 98% ( :hyper:) e guadagnarne in germinabilita' (gia' provato, ho ancora il colino macchiato dall'acido durante il risciacquo :lol:)

 

Così mi sembra più fattibile.... pensavo all'acido muriatico facile da reperire al supermercato (altro non sarebbe che acido cloridico non particolarmente puro), in che soluzione va utilizzato e per quanto tempo (breve trattamento?).

Grazie.

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Lonewolf

1 minuto, puro (occhio a trattare il seme, non le proprie dita o gli occhi :lol:)

 

MA non vale la pena utilizzare un simile trattamento per il "comune" C.flexuosum che germina bene comunque!

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luca1973

1 minuto, puro (occhio a trattare il seme, non le proprie dita o gli occhi :lol:)

 

MA non vale la pena utilizzare un simile trattamento per il "comune" C.flexuosum che germina bene comunque!

Quei semini neri sembravano particolarmente coriacei.

Se non è necessario per il C. Flexuosum, magari mi limeterò a farlo solo ad alcuni semi, tanto per vedere se effettivamente si notano differenze trai trattati e i non....

Grazie dei consiglio, sempre molto interessanti.

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Lonewolf

Se non sbaglio, hai gia' messo i semi in acqua per l'osmopriming.

E' possibile che il processo di germinazione sia gia' iniziato.

In questa ipotesi,eviterei trattamenti forti (acidi, varecchina ecc); potrebbero essere letali.

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luca1973

No, sono solo al secondo giorno di vernalizzazione.... (Tral'altro oggi o messo in frigorifero anche semi di rocoto red).

Per un pò li lascio in frigo, poi cercherò di alternare temperatura in casa (23 gradi) e frigorifero), comunque l'ultima settimana prima della semina sarà trascorsa al freddo. Verso il 7 gennaio farò i vari trattamenti (acido muriatico, lavaggio in acqua ossigenata o varechina e osmopriming con cloruro di sodio). Quindi avrei tempo per la verifica con o senza acido. Ho solo un dubbio sulla temperatura della soluzione acqua e sale all'inizio del osmopriming. Penso abbastanza tiepida non dovrebbe essere nociva per i semi, risciacquo acqua a temperatura rubinetto.

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gianni48

Per evitare la formazione di muffe non si può fare un trattamento di concia?

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Lonewolf

Si, tuttavia seminando in rockwool non sembra necessaria.

Giusto stamattina ho verificato (dopo probabilmente piu' di un mese) un po' di semi che ho in rockwool, alcuni da gennaio 2015.

Nessuna muffa, solo qualche cubetto un po' asciutto ...

Purtroppo, anche nessuna nascita :rolleyes:

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gianni48

Sto raccogliendo i semi di flexuosum; qualcuno lo metterò per un mese in frigo e qualche altro lo seminerò subito per vedere se la germinabilità migliora e se non ammuffiscono.

Sono incerto se trattarli con Previcur.

Penso anche di coprire le piante con una rete perchè temo che i merli li mangino.

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Lonewolf

Penso anche di coprire le piante con una rete perchè temo che i merli li mangino.

 

Timore piu' che fondato!

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Trinidad_Dog

Io uso il metodo bagno con o senza prodotti stimolanti, dalle 24 alle 48 ore Max, al momento buoni risultati, questo solo per gli wild tra cui alcuni molti rari.

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big jolokia

...wild tra cui alcuni molti rari.

Interessante, di che specie si tratta?

 

roberto

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Trinidad_Dog

Interessante, di che specie si tratta?

 

roberto

Chiltepin cappuccino

Va bene?

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big jolokia

Chiltepin cappuccino

Va bene?

Grazie, ma guarda che era semplice curiosità :)

In ogni caso la ritengo interessante.

 

roberto

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Trinidad_Dog

Grazie, ma guarda che era semplice curiosità :)

In ogni caso la ritengo interessante.

 

roberto

Mi sono salvato post-3300-14430400521736.jpg
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big jolokia

E' davvero bellissima :good:

 

roberto

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Lonewolf

Intrigante!

Semino anch'io la "chiltepin collection" l'anno prossimo :yes:

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Trinidad_Dog

Quello giallo nn mi è venuto, per ora è arncio, quindi devo riprovare

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gianni48

Ciao Claudio, riguardo al trattamento con acido muriatico hai scritto:

1 minuto, puro (occhio a trattare il seme, non le proprie dita o gli occhi :lol:)

 

MA non vale la pena utilizzare un simile trattamento per il "comune" C.flexuosum che germina bene comunque!

L'unico wild che ho coltivato è il C.flexuosum; la percentuale di germinazione è stata piuttosto bassa (circa il 20%) ... e alcune piantine sono morte dopo qualche settimana di stentata crescita.

In base alla mia esperienza e dalla lettura di alcuni post sul forum pensavo che la coltivazione del flexuosum fosse da considerare difficile (anche rispetto ad altri wild).

Non potendo fare confronti, vorrei sapere quali sono i wild che germinano con maggiore difficoltà o che presentano le maggiori difficoltà di coltivazione.

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Lonewolf

La mia esperienza e' molto varia.

In passato sono impazzito per far nascere un C.tovarii, ma probabilmente i semi erano vecchi.

I semi da mie piante nascono bene; se non ricordo male, all'ITA quest'anno ne avevano numerose piante.

 

In generale, con semi recenti, direi che tutti i wild nascono piuttosto bene, sia pure in tempi piu' lunghi rispetto alle varieta' coltivate.

C.flexuosum e C.lanceolatum sono probabilmente i piu' difficoltosi.

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Trinidad_Dog

Ce ne sono di peggio,

purtroppo

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luca1973

Ce ne sono di peggio,

purtroppo

 

Ciao Enrico,

quali ad esempio?

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Trinidad_Dog

 

Ciao Enrico,

quali ad esempio?

Nn posso dirtelo altrimenti poi dovrei ucciderti [emoji16]
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Lonewolf

Sappiamo di quali semi si tratta, da dove arrivano, chi li ha spediti e chi li ha ricevuti (e poi, evidentemente, distribuiti a persone di sua fiducia).

... ma poiche' la raccolta e ancor piu' l'esportazione di materiale selvatico dai paesi di origine non e' consentita dalle norme nazionali ed internazionali, e' meglio resistere alla tentazione di diffondere certe informazioni.

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