Jump to content
luca1973

Specie wild e germinabilità

Recommended Posts

luca1973

Tra poco più di un mese ho intenzione di procedere alla semina (direttamente nel terriccio) dei miei peppers e nell'attesa mi sto concentrando sull'analisi delle fasi che la precedono, in particolare sul trattamento dei semi per favorirne la germinabilità.

Da quanto ho letto sul forum, mi è abbastanza chiaro sia il processo del "lavaggio" in varechina in una soluzione 1:10, che quello dell'osmopriming per 24h in una soluzione di 21gr di sale disciolto in 1lt. di acqua.

Tutt'altro chiaro invece, per quanto mi riguarda, è l'argomento relativo allo sbalzo di temperatura, potrebbe anche essermi sfuggito (e in tal caso vi chiedo di indicarmelo) un eventuale topic in cui è stato trattato in modo esaustivo, però vorrei chiedere a coloro hanno una certa esperienza in materia un paio di delucidazioni:

Per quale motivo lo sbalzo di temperatura dovrebbe favorire la germinabilità dei semi? Forse perché ponendo i semi al freddo (es. frigorifero) si riproduce artificialmente la fase del riposo invernale?

Se questo potrebbe essere vero per alcuni semi come quelli di rocoto, originario delle zone andine, quindi soggetti ad una certa escursione termica, non credo che sia giustificabile per varietà provenienti da zone caraibiche, zone i cui le temperature sono costanti o quasi per tutto l'arco dell'anno.

Oppure un esposizione a bassa temperatura favorisce la germinabilità per altre ragioni?

Poi quando si parla di basse temperature, si intendono vicine allo zero (es. frigorifero) o addirittura sottozero lasciando i semi nel freezer? E per quanto tempo sarebbe opportuno lasciarli al freddo prima di seminare? (Ho letto nel web asserzioni del tipo che i semi si potrebbero lasciare nel freezer anche per una decina d'anni per poi poterli tranquillamente seminare e risultare fertili).

Non voletemene se nell'attesa della semina mi abbandono a certe elucubrazioni.... è comunque utile a tutti comprendere l'effettiva efficacia di certi "trattameni"..... e non conosco un posto migliore di PepperFriends per questo genere di cose.

Grazie!

 

 

Share this post


Link to post
Share on other sites
Barbantano

Attendo che ti rispondano domande interessanti

 

Davide

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Umberm

La tecnica di cui parli (abbassamento di temperatura) si chiama vernalizzazione.

Alcuni Pepperfriends la usano, in particolare ricordo gianni1064, che ne è anche molto contento.

 

In generale non ci sono grandi evidenze che migliori sensibilmente la già ottima germinabilità dei semi di peperoncino.

Lonewolf la ha usata anche su alcune ostiche specie wild ma non ha mai riportato di benefici epocali dati da questa tecnica.

In generale credo che questa tecnica sia valida per altri tipi di semi e che noi ne possiamo fare a meno.

 

Rimane il fatto che c'è chi la usa con successo quindi questa rimane solo una mia opinione, se Gianni 1064, o altri Pepperfriends che vernalizzano i loro semi ci leggono attendo volentieri il loro intervento

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
ZAPPALAND

da quello che so io posso dirti che non serve a molto... certo, se hai dei peppers che non germinano in nessun modo il coldpriming è una delle ultime possibilità insieme alla scarificazione...

ci sono cmq delle varietà di vegetali ( in particolare piccoli frutti rossi ) dove il cold priming è consigliato dai produttori ( si parla di 45 GG in freezer)

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
gianni1064

Si, io la uso, germinabilità del 90% ed oltre, ma la mia coltivazione è solo di due anni per cui non sono un buon riferimento.

La prossima volta che seminerò proverò senza coldpriming per vedere l'eventuale differenza.

Quest'anno invece partirò con delle piantine già formate a fine Marzo, lista delle varietà consegnata ad un amico di una giardineria che produce anche peppers (fornitore semi Semillas).

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Hellas

Quest'anno invece partirò con delle piantine già formate a fine Marzo, lista delle varietà consegnata ad un amico di una giardineria che produce anche peppers (fornitore semi Semillas).

 

Scusa Gianni se mi permetto, ma così facendo ti perdi il momento magico della nascita :pinch:

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
gianni1064

Lo so, e vedere già tutti questi archetti in giro mi fa prudere le mani :fool: .....e so già che mi mancheranno tutte quelle capatine serali in cantina a vedere il germbox prima ed il lighbox poi... ma quest'anno voglio provare con piante già cresciutelle.... comunque qualche visita in giardineria sarà d'obbligo...probabilmente sarà più di qualche, tanto per non avere troppa nostalgia :):yes:

  • Like 2

Share this post


Link to post
Share on other sites
Barbantano

Non ci credo che resisterà i a non seminare nemmeno una pianta[emoji51]

 

Davide

Share this post


Link to post
Share on other sites
Umberm

Non ci credo che resisterà i a non seminare nemmeno una pianta[emoji51]

 

Davide

Dai Gianni... almeno 3/4 annuum ad inizio marzo... :lol:

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Per semi "normali" (non specie wild) un trattamento con il freddo e' sostanzialmente inutile; i semi germinano bene ugualmente.

 

Poi quando si parla di basse temperature, si intendono vicine allo zero (es. frigorifero) o addirittura sottozero lasciando i semi nel freezer? E per quanto tempo sarebbe opportuno lasciarli al freddo prima di seminare? (Ho letto nel web asserzioni del tipo che i semi si potrebbero lasciare nel freezer anche per una decina d'anni per poi poterli tranquillamente seminare e risultare fertili).

 

Si parla sempre di frigorifero (4-5°C)

L'uso del freezer e' rischioso, va effettuato solo su semi ben secchi, altrimenti l'acqua interna potrebbe gelare e danneggiare i tessuti.

Semi freschi congelati hanno una germinabilita' molto bassa.

 

La conservazione in freezer, quando possibile, garantisce una durata dei semi virtualmente illimitata, ma e' una tecnica di conservazione; non e' detto che i semi una volta scongelati abbiano una germinabilita' migliore di prima del trattamento.

  • Like 2

Share this post


Link to post
Share on other sites
Trinidad_Dog

la famosa modalita on/off,

funziona benissimo con gli wild e, come ha già detto loneywolf, praticamente inutile per gli altri.

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
luca1973

Mi sono fatto prendere dall'idea di coltivare questo interessantissimo wild.

Se riuscirò a farlo nascere e crescere in modo adeguato, ho tutta l'intenzione di far svernare all'aperto sul terrazzo di casa (magari in una posizione riparata), cmq. senza l'ausilio di verande o simili.

Non avendo alcuna esperienza con i wild, chiedo a chi invece e abituato a coltivarli, se vi sono delle particolari accortezza da seguire.

La mia intenzione sarebbe trattare i semi nel seguente modo:

- appena ricevuti (immagino vs gennaio) vernalizzazione per una 20 di gg. in frigorifero, dentro una confezione di plastica

- a febbraio trattarli 10' in una soluzione di acqua ossigenata 3%

- osmopriming in sale e acqua 21gr X 1lt per 18-24h

- e poi procedere alla semina come qualsiasi pepper.

Avete qualche ulteriore accorgimento da suggerire?

Grazie.

Luca

Share this post


Link to post
Share on other sites
gianni1064

Diavoli tentatori :devil:... comunque basta perchè siamo fuori tema :rolleyes:

Share this post


Link to post
Share on other sites
tron

Mi sono fatto prendere dall'idea di coltivare questo interessantissimo wild.

Se riuscirò a farlo nascere e crescere in modo adeguato, ho tutta l'intenzione di far svernare all'aperto sul terrazzo di casa (magari in una posizione riparata), cmq. senza l'ausilio di verande o simili.

Non avendo alcuna esperienza con i wild, chiedo a chi invece e abituato a coltivarli, se vi sono delle particolari accortezza da seguire.

La mia intenzione sarebbe trattare i semi nel seguente modo:

- appena ricevuti (immagino vs gennaio) vernalizzazione per una 20 di gg. in frigorifero, dentro una confezione di plastica

- a febbraio trattarli 10' in una soluzione di acqua ossigenata 3%

- osmopriming in sale e acqua 21gr X 1lt per 18-24h

- e poi procedere alla semina come qualsiasi pepper.

Avete qualche ulteriore accorgimento da suggerire?

Grazie.

Luca

 

1)(per pulire a fondo i semi)..Fosfato trisodico per un ora (10 grammi in 100ml di acqua). (comprato su Ebay)

 

2)Non più di 10 minuti ( candeggina al 2%) o 30 minuti all' 1%.

 

3) Osmo: 12 ore in salnitro di potassio al 2% (comprato su Ebay)

 

Gianni.

  • Like 2

Share this post


Link to post
Share on other sites
Toolshed

a quanto ne so io,

il trattamento di semi con varie soluzioni (sale ecc. ecc.), che comunemente definiamo "osmopriming", NON AUMENTA LA GERMINABILITA' DEI SEMI, ma

 

1. fa in modo che i semi germinino in maniera uniforme (con ovvi vantaggi poi in termini di gestione delle piantine)

2. "ripulisce" i semi da eventuali impurità

  • Like 2

Share this post


Link to post
Share on other sites
tron

a quanto ne so io,

il trattamento di semi con varie soluzioni (sale ecc. ecc.), che comunemente definiamo "osmopriming", NON AUMENTA LA GERMINABILITA' DEI SEMI, ma

 

1. fa in modo che i semi germinino in maniera uniforme (con ovvi vantaggi poi in termini di gestione delle piantine)

2. "ripulisce" i semi da eventuali impurità

 

 

Oggi ho ricevuto la visita di un ispettore fitosanitario e parlavamo anche di questo(quasi un esame), perchè per evitare la diffusione di problemi nelle varie collezioni dei miei clienti, mi aveva chiesto diverse cose...vi posso dire con assoluta certezza che...il trattamento con osmo non pulisce i semi da eventuali impurità (ma come detto da Dario ..uniforma e diminuisce i tempi di germinazione) per questo serve il fosfato trisodico.

Come effettuare il trattamento con candeggina non preceduto dalla pulizia dei semi non è sempre risolutivo per metterci al sicuro da possibili patologie.

 

Quindi la procedura è . pulire i semi, disinfettarli, e ammorbidirli..

 

Gianni.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Se non ricordo male, in ESASEM mi avevano suggerito l'uso del fosfato trisodico DOPO l'ipoclorito di sodio, per pulire definitivamente i semi ANCHE da quello.

In ogni caso, li usano entrambi ...

Non usano osmopriming, almeno per le loro prove (non so per i semi che vendono, ma non credo).

 

La disinfezione non ha comunque effetto per eventuali virus trasmissibili via seme che si annidano "dentro" il seme.

Share this post


Link to post
Share on other sites
tron

La procedura che consigliano è quella,ma nulla vieta di usare il trifosfato dopo.

 

Concordo sul fatto che il tutto riguarda la sola pulizia esterna del seme !

 

Ciao Gianni.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Toolshed

grazie per le puntualizzazioni.

 

sarò tonto però mi rimangono dei dubbi!

 

forse impropriamente, io ho definito "osmopriming" il trattamento di immergere i semi in acqua e sale (o altra soluzione) per gli scopi che ho elencato.

 

mi sono espresso non correttamente?

credevo che il sale avesse un'azione disinfettante sull'esterno del seme, non è così?

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Il sale ha sicuramente una azione preventiva sullo sviluppo di batteri (non per nulla e' uno dei metodi di conservazione utilizzabili anche contro il botulino), ma la sua azione disinfettante e' scarsa.

L'azione di contrasto all'attivita' batterica e' dovuta principalmente alla pressione osmotica che impedisce alle cellule viventi di utilizzare l'acqua.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Rapace

Ok, adesso però sveliamo l' arcano....... in caso di semi Wild o "ostici" .... come si deve praticare la vernalizzazione ?

 

Ovvero.... in frigo a 4 o 5 gradi ok..... ma per quanti giorni..... e poi, quando si mettono in germinazione, conviene alternare caldo / freddo ? e se si... per quanto tempo in frigo dopo essere stati sul "termosifone" ?

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Ok, adesso però sveliamo l' arcano.......

 

Se la domanda e' rivolta a me, posso solo dire che in certi casi ho provato di tutto, ma l'arma vincente e' SOPRATTUTTO la pazienza ;)

Solo pochi giorni fa ho pubblicato foto di alcuni semi di C.chacoense (CAP 501) germinati (tutti insieme) dopo quasi 11 mesi ...

ma il mio record personale e' molto piu' lungo, 570 giorni per l'esattezza (con semi sempre in condizioni ideali)

  • Like 2

Share this post


Link to post
Share on other sites
antony!

Ragazzi io ho dei semi presi da un noto sito di vendita di semi, potrei metterli già da ora in germbox tenendo presente che non userò lightbox ma solo una serra fredda?

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Ovvero.... in frigo a 4 o 5 gradi ok..... ma per quanti giorni.....

 

A proposito, ho in frigo semi di Bih Jolokia dal 2011.

Nel 2014 sono germinati normalmente.

Ripetero' il test ogni paio d'anni per vedere quanto a lungo si conservano.

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Ragazzi io ho dei semi presi da un noto sito di vendita di semi, potrei metterli già da ora in germbox tenendo presente che non userò lightbox ma solo una serra fredda?

 

Considerando che nella tua zona avrai una stagione lunghissima, io aspetterei almeno gennaio ...

Share this post


Link to post
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×