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HavanaClub

mi sto apprestando a prendere i semi dai pochi frutti che sono riuscito ad isolare, l'unico dubbio è capire quando devo raccogliere il frutto, so' devono essere molto maturi, ma quanto? quando sono mollicci va bene? o devo aspettare che cada dalla pianta? qualcuno sta iniziando a marcire.

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Barbantano

Basta siano alla colorazione definitiva non serve marciscano raccoglili se sono mollicci

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HavanaClub

grazie, allora procedo con l'estrazione :good:

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TheApneist

Letta: molto chiara ed esaustiva! l'esperienza insegna

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thebeppe1988

Stupenda guida, non potevi essere piu chiaro :)

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biopeppers

I semi tolti dal frutto e messi ad essiccare a temperatura ambiente in piattini o bicchierini (quindi essiccazione di pochi semi), per quanto tempo devono essere lasciati ad essiccare?

 

Va bene farlo in casa o è necessario farlo all'aperto?

 

e una volta essiccati qual è il miglior modo per conservarli?

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Lonewolf

I semi tolti dal frutto e messi ad essiccare a temperatura ambiente in piattini o bicchierini (quindi essiccazione di pochi semi), per quanto tempo devono essere lasciati ad essiccare?

 

Va bene farlo in casa o è necessario farlo all'aperto?

 

e una volta essiccati qual è il miglior modo per conservarli?

 

Si lasciano ad essiccare fino a quando ... sono secchi! :lol:

Scherzo, in genere basta una settimana, ma non c'e' controindicazioni a lasciarli anche piu' tempo; meglio essere sicuri che siano ben secchi.

Meglio in casa, all'aperto basta un colpo di vento o un merlo dispettoso e ...

Il modo migliore per la conservazione e' in bustine di plastica, in luogo fresco (ma asciutto) e buio; meglio ancora, se possibile, in frigorifero (NON nel freezer!).

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Whiteshaq

I semi seccati si possono tenere anche in bustine homemade di carta velina?

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Lonewolf

Si

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Rapace

 

Meglio in casa, all'aperto basta un colpo di vento o un merlo dispettoso e ...

 

 

Attenzione che quando li lasciamo in casa dobbiamo tener conto anche degli animali domestici (talvolta piu' dispettosi dei merli).

Ad esempio .... attenzione se avete un gatto in casa.

 

L' anno scorso ho ottenuto uno splendido "Rapace Mix", grazie alla mia gatta che ha rovesciato piatti e piattini mischiando il tutto.

  • Haha 1

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Lonewolf

Certo!

Non avendo animali o bimbi piccoli in casa, non mi sono posto il problema.

Meglio tenere i semi in essicazione in posto sicuro, fuori dalla portata di animali ecc

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Rapace

Certo!

Non avendo animali o bimbi piccoli in casa, non mi sono posto il problema.

Meglio tenere i semi in essicazione in posto sicuro, fuori dalla portata di animali ecc

 

La cosa che fa poi "inc.......re" a bestia è che dopo che vedi il disastro e le sbraiti le peggior parole lei se ne sta a guardarti seduta come dire.... "io ? non ne so niente"

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Lonewolf

Appena applicata con successo una tecnica "brutale" di estrazione semi, su habanero white bullet.

Brutale perche' la polpa dei frutti viene persa :pardon:, ma la tecnica e' molto veloce, ideale per grandi quantita' di piccoli frutti.

 

Si sminuzzano i frutti con un robot da cucina (con lame leggermente "spuntate" con una lima per ridurre l'eventuale "taglio" di semi).

Si versa il mix di frutti sminuzzati+semi su uno scolapasta con fori che lasciano passare i semi, ma bloccano pezzi di frutto e la maggior parte della polpa.

 

Si posiziona lo scolapasta sopra un recipiente capiente e si fa scorrere acqua corrente sui frutti, rimescolandoli con la mano.

I semi presenti nell'acqua raccolta nel recipiente sottostante sono recuperati versando l'acqua su un colino con fori che non lasciano passare i semi.

Si ripetono piu' volte gli ultimi due passaggi, fino a quando la poltiglia non contiene piu' semi (o quasi, qualche perdita e' inevitabile)

 

I semi recuperati, piuttosto bagnati, sono posti in essicatore a 38°C (max) per l'essicazione.

 

Dai frutti nella foto ho estratto a occhio e croce 5-6 mila semi, ma saro' piu' preciso quando saranno secchi.

Tempo dell'operazione, circa 45 minuti.

 

wb.jpg

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Lonewolf

Dai frutti nella foto ho estratto a occhio e croce 5-6 mila semi

 

Mi sbagliavo.

Difficile un calcolo preciso perche' i semi sono molto piccoli (400 semi per grammo) e occorre pulirli molto bene dalle impurita' (domani, all'aperto)

Comunque, ad una stima prudenziale, sono almeno 10 mila.

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serfavil

 

Mi sbagliavo.

Difficile un calcolo preciso perche' i semi sono molto piccoli (400 semi per grammo) e occorre pulirli molto bene dalle impurita' (domani, all'aperto)

Comunque, ad una stima prudenziale, sono almeno 10 mila.

10 mila?!?[emoji15] [emoji15] [emoji15] [emoji15] [emoji15]

2016 habanero white bullet x tutti!!!

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Lonewolf

E' solo l'inizio, la 2 piante sono stracariche di frutti, abbiamo solo "spiluccato"

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serfavil

10 mila semi bastano e avanzano x tutti i pepperfriends! anche xchè la vitalità dei semi credo al massimo sia di 4/5 anni, ipotizzando di vendere bustine da 10 semi cad ne avanzerebbero cmq tantissimi invenduti e a rischio perdita vitalità...

quindi propongo white bullet in regalo x ogni ordine! yeahhhhhhh!!![emoji1] [emoji1] [emoji1]

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Lonewolf

Ora conserviamo i semi in frigo, mi aspetto una conservazione molto piu' a lungo termine.

E comunque abbiamo molte altre varieta' con semi in abbondanza.

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Lonewolf

Ho aggiunto al primo messaggio di questo topic una integrazione relativa ad un nuovo metodo di estrazione semi utilizzato con grande successo nel 2015

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joefish

Chiedo venia dell'OT ma ho una domanda che ho gia' fatto altre volte ma senza successo.

La propongo qui perche' Claudio ha piu' volte accennato a questo mio quesito nel primo post.

 

Perche' quando si lava un piatto in cui sono stati tagliati dei peperoncini si sprigiona una nube capsica tremenda??

 

Non riesco a capire l'interazione acqua-capsaicina.

Potrebbe essere che dato che non sono miscibili e l'acqua fa una sorta di nebulizzazione?

Pero' anche se fosse perche' cosi' violenta?

 

Thanks

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Lonewolf

Gran bella domanda!

Non so rispondere con precisione :pardon:

 

(ma non eri tu il chimico/fisico? ;))

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joefish

Beh si, fisico. Ma mica si puo' sapere tutto :hmm:

 

L'evidenza sperimentale e' che un notevole quantitativo di capsaicina finisce in aria. Siccome nel piatto e sul coltello ce ne' poca

(meno di quella che c'e' in un peperoncino intero che Leonida si pappa come fossero mentine) vuol dire che

molta sostanza, se non quasi tutta, si volatilizza.

 

Il perche' e' da scoprire.....

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Lonewolf

Si, e' evidente che la capsaicina si diffonde nell'aria a contatto con l'acqua, anche fredda.

Tuttavia non e' visibile alcuna forma di "vapore" o "nebulizzazione" dell'acqua.

Probabilmente la capsaicina diffusa nell'aria e' molto potente, ha un effetto rilevante anche a bassissime concentrazioni.

Ci studio su ...

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Umberm

L'argomento "esalazioni" potrebbe meritare un topic a parte.

 

Tanto per gettare nella discussione un altro argomento riporto una mia esperienza, credo condivisa, perché va sempre così (e non credo dipenda dalle mie pentole/padelle)

Se in una preparazione a lenta cottura (esempio) aggiungo del peperoncino all'inizio, al fine di far penetrare quanta più capsaicina e aroma di pepper possibile nel cibo, l'effetto "cucina irrespirabile" è praticamente nullo. Se invece metto del peperoncino in qualunque forma in olio bollente l'effetto "cucina irrespirabile" è certo e con i superhot l'aria resta irrespirabile a lungo con attacchi di tosse, anche molto forti, dei presenti non capsaicinomani e colpi di tosse dei capsaicinomani.

Una volta che ho provato ad aggiungere polvere di super hot al pangrattato utilizzato per impanare delle cotolette sono stato costretto anche io ad abbandonare presto la cucina (dopo aver spento il fuoco a aperto la finestra ovviamente!)

 

Le conclusioni "empiriche" quindi dicono che intorno ai 100° (temperatura di cottura di un sugo o comunque di preparazioni umide) la capsaicina se ne sta buona buona all'interno della pentola se non in parti minime e non fastidiose, a temperature superiori (140/180° di temperatura di frittura dell'olio) diventa immediatamente e "pericolosamente" volatile in quantità rilevanti.

In realtà il punto di grande evaporazione dovrebbe essere abbastanza basso (poco superiore ai 100°) in quanto ho reso la cucina infrequentabile anche con la preparazione di una confettura. Non so bene la temperatura di cottura di una confettura ma essendo comunque acquosa escludo che possa superare i 120° (ma chi ha un termometro alimentare mi può correggere...)

 

 

Però credo che tutti noi abbiamo esperienze di essiccazione di peperoncini in ambiente poco aerato... e con temperature di esposizione dei peperoncini intorno ai 50°...

 

Quindi qual'è la verità sulle esalazioni di capsaicina?

 

Ma sopratutto... siamo certi che il composto volatile irritante sia la capsaicina e non un altro capsicinoide? (sposterebbe le ricerche...)

O addirittura altri componenti non capsicinoidi? (ho di recente appreso che ci sono circa 3.000 componenti volatili in un peperoncino!)

 

L'argomento credo sia davvero di interesse generale...

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joefish

Continuo un po' l'off topic, magari poi si puo' veramente aprirne uno dedicato e spostare questi ultimi post.

 

Ho avuto un breve brainstorming con alcuni colleghi sull'argomento.

 

L'osservazione di Umberto sui svariati capsaicinoidi e' molto importante ma, inizialmente, possiamo limitarci alla sola capsaicina.

 

Dalla discussione e' risultata abbastanza ragionevole la mia idea e cioe' che, essendo una molecola idrofobica,

e' possibile che l'impatto violento dell'acqua con gli utensili usati (piatto, tagliere, coltelli etc.) possa liberare un certo quantitativo di molecole.

Una nuvola di capsaicina "molecolare" diffonde molto velocemente creando l'effetto a noi ben noto. Le molecole vengono subito avvertite.

Probabilmente avviene lo stesso con un piatto sporco di olio EVO solo che non ce ne accorgiamo.

 

Lo stesso anche se in modalita' un po' diverse avviene con il peperoncino aggiunto in olio gia' caldo. La violenta evaporazione dell'acqua contenuta nel peperoncino volatilizza le molecole di capsaicina.

 

Per avvalorare questa idea si dovrebbero fare alcune prove, tutti i Pepperfriends

con animo sperimentale sono chiamati a raccolta!!!!

 

1. Lavare gli utensili "delicatamente" cioe' senza metterli direttamente sotto il getto d'acqua;

2. Lavarli (inizialmente) con olio (magari di semi) o latte;

3. Lavarli con alcool etilico;

4. Aggiungere il peperoncino in olio caldo ma immergendolo tutto (non so se questo e' stato gia' provato da Umberto) magari si puo' fare una prova con un piccolo pentolino

 

La prova 4 e' la piu' "devastante", ma per la scienza questo e altro :)

 

Sono in attesa di un ultimo carico per l'essiccatore ma non e' molta roba non so quante prove riusciro' a fare, spero almeno due.

 

ciao a tutti

 

Peppe

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