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Laelia

Le mie esperienze piccanti

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leonidas

Tratta bene quella piantina, quest'autunno si taleizza abbestia così il prossimo anno avrai (avremo) abbondanza di piantine :good::blum:

Con annessa documentazione fotografica...voglio vedere come fate le talee!

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divicos

Al solito, assaggio intrigante e coinvolgente.

Invidio la capacità che hai nel "sezionare" i sapori e sentori del frutto e descriverli!

:hi::clapping:

 

Sarebbe bello assaggiare qualcosa insieme a te. Sono convinto che con una "guida" adeguata ognuno di noi potrebbe riconoscere più di quanto senta da solo nel singolo frutto. La percezione dei sapori è soggettiva, certo, ma alcune note sono ben definite, e a volte serve solo un aiuto nella lettura.

Un po' come bere un buon vino per conto proprio, o durante una degustazione con sommelier. Lasciandosi accompagnare, e forse anche un po' suggestionare, da un palato più raffinato, si riescono a percepire molte più sfumature.

 

Facci un pensierino! Magari ad uno dei prossimi convegni / incontri organizzati dall'associazione si potrebbe ipotizzare un "assaggio guidato" di alcune varietà. Sarebbe parecchio interessante. :yes:

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Laelia

Grazie a tutti! :)

 

Ho sentito Giampietro e abbiamo riparlato di questo peperoncino.. anche se può sembrare un errore, la punta era davvero dolce e fruttata, con un intenso sapore di pesca, e la parte vicina al picciolo assolutamente amara e salata, di radicchio arrostito, con note salate e solo un po' caramellate.. un dolce-amaro quasi di caramello sbruciacchiato. Insomma, dalla cima al picciolo mi è sembrato davvero di assaggiare due peperoncini diversi, e la cosa davvero interessante è che, assaggiando tutto insieme, entrambi i sapori coesistevano e anzi, si esaltavano a vicenda.

Una ricetta che mi viene in mente adesso? Forse una tarte tatin alle pesche, col caramello scurissimo e amarognolo per la lunga cottura, starebbe benissimo se aromatizzata da questo peperoncino (anche se diventerebbe parecchio impegnativa!).

Confermo la piccantezza, intensa e quasi "da panico" (non mi si era mai addormentata la lingua, con tanto di fitta di dolore alla base della lingua), ma con un momento "bestiale" che dura solo un minuto, e poi si trasforma in un intenso e piacevolissimo calore che rilassa. Quest'ultimo dura a lungo: ho finito l'assaggio alle 22,30 circa, ho pubblicato sul forum un paio d'ore dopo, e sono andata a letto con ancora la sensazione di calore, specie sulla faccia. Zero fastidi, però, anzi al contrario!

 

Di sicuro, al di là delle talee, proverò ad isolare di nuovo: al momento la pianta non ha fiori, e il primo tentativo di isolamento è andato a ramengo. Ma vale la pena riprovare, mi piacerebbe veder stabilizzata questa varietà.. secondo me merita veramente. :)

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Laelia

Sarebbe bello assaggiare qualcosa insieme a te. Sono convinto che con una "guida" adeguata ognuno di noi potrebbe riconoscere più di quanto senta da solo nel singolo frutto. La percezione dei sapori è soggettiva, certo, ma alcune note sono ben definite, e a volte serve solo un aiuto nella lettura.

Un po' come bere un buon vino per conto proprio, o durante una degustazione con sommelier. Lasciandosi accompagnare, e forse anche un po' suggestionare, da un palato più raffinato, si riescono a percepire molte più sfumature.

 

Facci un pensierino! Magari ad uno dei prossimi convegni / incontri organizzati dall'associazione si potrebbe ipotizzare un "assaggio guidato" di alcune varietà. Sarebbe parecchio interessante. :yes:

 

Mi piacerebbe davvero tantissimo.. :) mi piace anche fare assaggi quando c'è qualcuno, solo i discorsi sono meno "organizzati"! L'assaggio del TDB l'ho fatto da Giampietro, così come quello del Carolina, lui può confermare.. Anche ieri ho scritto a Roberto via via che assaggiavo, ma se tu rileggessi la chat penseresti più all'Ulisse di Joyce che a una descrizione vera e propria :lol:

Insomma, ci dovrei lavorare parecchio.. ma è molto divertente per me, specie quando c'è qualcuno che mi ascolta e con cui mi posso confrontare! :D

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Hellas

Laelia se non ci fossi bisognerebbe inventarti, mi fai molta (sana) invidia :hi:

Pensa che io non ricordo nemmeno cosa ho mangiato ieri sera :sorry:

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Umberm

Sarebbe bello assaggiare qualcosa insieme a te. Sono convinto che con una "guida" adeguata ognuno di noi potrebbe riconoscere più di quanto senta da solo nel singolo frutto. La percezione dei sapori è soggettiva, certo, ma alcune note sono ben definite, e a volte serve solo un aiuto nella lettura.

....

 

Facci un pensierino! Magari ad uno dei prossimi convegni / incontri congresso organizzati dall'associazione si potrebbe ipotizzare un "assaggio guidato" di alcune varietà. Sarebbe parecchio interessante. :yes:

 

 

Mi piacerebbe davvero tantissimo.. :) mi piace anche fare assaggi quando c'è qualcuno...

Niente di più facile, ... e chissà che non si organizzi davvero qualcosa del genere il 12 e 13 settembre! ;)

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Lonewolf

E' possibile (anzi probabile) che al Congresso ci sia davvero da effettuare assaggi in forma organizzata ... e' un progetto ancora non del tutto definito e certo, in divenire.

Vi tengo aggiornati.

In ogni caso, al Congresso e' assolutamente necessario esserci ;)

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Toolshed

 

Pensa che io non ricordo nemmeno cosa ho mangiato ieri sera :sorry:

 

oggi è un altro giorno :D

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Laelia

Habanero Jaguar - frutti di Giampietro


Due regali, due giaguari, due maturazioni. Almeno ho occasione di fare un confronto! :)
Ho deciso di procedere con la stessa tecnica: punta, centro, apice, passando per ogni pezzo da un frutto all'altro, così da poterli confrontare il più possibile sullo stesso ambito. Niente assaggio della fetta intera, purtroppo: ho gradito così tanto il primo morso della base del meno maturo che.. sovrappensiero me la sono pappata tutta :pardon: quindi al momento dell'assaggio completo mi è venuto a mancare il materiale.. :innocent: ma questo dovrebbe già farvi capire che come frutto è buono!

..e pure belloccio ;)

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Aperti:

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Iniziamo! :)

Parto come sempre dal profumo del frutto diviso a metà. Al taglio entrambi risultano croccanti. Il meno maturo mi saluta con un profumo delicato, piacevole e zuccherino, con una nota delicatissima, quasi impercettibile, di peperoni buoni; in generale l'aroma è fresco ma non di agrumi, mi fa pensare all'erba, alla linfa zuccherina, ai fiori d'acacia, ricchi di quell'aroma dolce e un po' vegetale che rende un piacere stare all'ombra delle robinie. In coda, sento note di succo di pesca e di quei meloni leggermente indietro di maturazione.
Il più maturo ha un aroma ovviamente simile, ma in cui si evidenziano maggiormente le note dolci, che iniziano a ricordare la frutta matura caduta dall'albero, i fichi con la goccia.

Tagliando un pezzo di punta, il giovane rivela un odore netto, dolce come di succo di pesca, forte al punto da diventare predominante sugli altri aromi. Il gusto è leggero di erba e di pesca delicatissima: essendo il primo caratteristico dei punti con più placenta, il secondo della polpa croccante, con l'assaggio di una bella porzione che comprenda entrambi, i due gusti si alternano durante la masticazione come in una danza, fino ad armonizzarsi in un gusto non eccessivamente ricco, ma fine e per nulla stucchevole. La piccantezza è immediata, sorprendente perché decisamente più simile a quella dei grani di pepe nero che del peperoncino, ma che non diventa mai eccessiva. Il retrogusto è dolcino ma come di linfa, non di frutta. Mi ha ricordato il gusto fra l'erbaceo e lo zuccherino delle albicocche acerbe, ma con note più blande, poiché al netto della parte aspra.
A livello di aroma, il più maturo l'ha simile, solo un po' più leggero. Quel che si perde nell'odore, però, si sviluppa a livello di gusto, con note sempre delicate ma più complesse di foglie con una coda un po' asprina, con la dolcezza che rimane in sottofondo quel tanto che basta per bilanciare perfettamente gli altri sapori, ma senza farsi notare. La piccantezza è sempre pepata, ma più mordente rispetto al giovane.

Prendendo una porzione dal centro, il giovane mostra di nuovo un profumo dolce, di linfa e pesche poco mature, delicatamente zuccherino ma anche fresco di note di erba. Il gusto è per un attimo zuccherino, quindi si fa più pesante, quasi di peperone, con una coda netta di pesca, ma non un sapore leggero: mi ha ricordato i succhi di pesca da bar, pur senza l'eccesso di dolcezza artificiale. La piccantezza è qui meno pepata ma più decisa rispetto alla punta, e sviluppa un calore più intenso e stabile.
Il più maturo ha un profumo più dolce e meno fresco, con una punta delicatissima di fiori d'arancio. Il gusto dolce-amarognolo che si sprigiona all'inizio mi ricorda la parte verde delle carote, quella vicino al ciuffo, quella che si cerca sempre di evitare passandoci intorno coi denti perché rischia di deludere troppo dopo una scorpacciata di dolcissimo cuore di carota cruda.. ma che se poi finisce sotto i denti non è poi così male: amara, quasi terrosa, e zuccherina insieme! Il sapore poi si evolve, prima passa al melone, quindi un attimo di peperone dolce e poi il retrogusto pesante di pesca, che però sfuma subito in un delicato amarognolo di scorza d'agrumi, che persiste a lungo facendosi sempre più definito.

Prendo un pezzo dalla cima. Il meno maturo profuma di miele, peperoni, erba tagliata secca. Il gusto è molto piacevole, delicatamente aspro e amarognolo: rende fede a quanto si legge sugli Habanero agrumati, poiché sembra di mordere un kumquat con tanto di buccia. Aspro, amaro, poi dolce se si continua a masticare quel boccone che all'inizio è troppo strano per credere che diventerà speciale, ma che poi ti soddisfa al punto di volerne prenderne ancora. La coda aromatica perde ogni dolcezza e fa tornare l'amarognolo, ma solo come delicatissimo retrogusto che non sciupa la bocca. La piccantezza è tornata pepata ed è più forte che nel resto del frutto.
Il più maturo ha un odore dolcino e erbaceo di frutta acerba e melone bianco, profumo che risulta al naso molto delicato. Il sapore è più accentuato sull'amarognolo, che si mostra evidente persino nel retrogusto; unica nota diversa è la punta asprina che si mostra in apertura del morso, ma che ricorda l'erba limone più che gli agrumi.

Quindi il dilemma: a che stadio di maturazione devo cogliere i miei Jaguar?
La risposta che mi viene più ovvia è.. quando lo si desidera!
Ad ogni grado di maturazione questa pianta spettacolare regala frutti aromatici e molto godibili; seppur non ricchi di note complesse come certi superhot, hanno una piccantezza molto più avvicinabile (e interessante, viste le note pepate molto evidenti!) e un gusto e un aroma comunque particolari e golosi. Che decidiate di coglierli più maturi per un gusto più ricco, come un vino ben invecchiato e custodito gelosamente fino all'occasione speciale, o appena il colore si è ben sviluppato all'esterno, ancora croccantissimi e dal gusto fresco che parla di estate, picnic sull'erba e frutta rubata dagli alberi troppo presto perché la nostra gola non ci permette di attendere oltre, rimarrete piacevolmente sorpresi da questi frutti alla stesso tempo eleganti e forti, come l'animale da cui prendono il nome.

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Lonewolf

Grande recensione, come sempre!

 

Se a tutto cio' aggiungiamo che il Jaguar e' varieta' molto produttiva e molto precoce (anche meno di 100 giorni dalla nascita al primo frutto maturo), e' senza dubbio un ottimo pretendente al podio delle varieta' migliori in assoluto.

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Stefania

Recensione da vero gourmet! :good::clapping::clapping::clapping:

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Laelia

Grazie davvero :hi:

Quest'anno la mia pianta di Jaguar è stata tranciata alla base, sotto al primo nodo (quindi irrecuperabile), da un antipatico chicco in quella violentissima grandinata fuori stagione che ha colpito la mia città (ed è pure finita sui giornali, tanta è stata la violenza); guardando la pianta di Giampietro ho potuto però notare il portamento denso ed elegante e la grandissima quantità di boccioli e fiori (quindi frutti, salvo ondate di caldo anomale come quella di quest'anno, che però vista la precocità del Jaguar difficilmente si beccano). Ora che l'ho pure assaggiata, che dire.. assolutamente la ritenterò l'anno prossimo, perché merita proprio!! :)

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griggio

Ciao Matilde!! Buonissimo quest' assaggio, mi piace la definizione di piccantezza pepata!!

A presto!

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Laelia

Ciao Matilde!! Buonissimo quest' assaggio, mi piace la definizione di piccantezza pepata!!

A presto!

 

Ogni tuo complimento sugli assaggi vale doppio :hi: grazie davvero! Hai assaggiato il Jaguar? Ti ci ritrovi? Sarebbe interessante vedere se ci sono variazioni di sapore, oltre che di piccantezza, date anche dal luogo in cui si coltiva, come si allevano le piante eccetera :) senza parlare delle variazioni di percezione: al di là delle percezioni "emozionali", sono convinta che ogni persona abbia quella che chiamo "l'impronta digitale della lingua", diversa da ognuno, con più recettori per questo o quell'altro sapore, e meno per altri.. più che di gusto personale, secondo me si tratta di sensibilità più accentuata per alcuni gusti che, a seconda dell'intensità percepita e della sensibilità individuale a quel gusto, colleghiamo a una maggiore o minore gradevolezza. Ho notato che i gusti che vengono percepiti di più sono quelli che preferiamo e che più ci disgustano, fino ad arrivare a sensazioni fortissime, quasi di frenesia in positivo, e di allarme e panico in negativo.. Non mi dispiacerebbe indagare quanto c'entri la variabilità di numero e sensibilità dei recettori da individuo ad individuo, proprio in maniera scientifica, per vedere quali gusti vengono percepiti meglio dalla popolazione e perché.. e cosa meglio che discuterne con te! :)

Sono contenta che ti piaccia la definizione "piccante pepato": alcuni frutti più che darmi la sensazione di calore diffuso e più o meno pulsante tipico della capsaicina, mi evocano il bruciore secco dei grani di pepe nero schiacciati fra i denti.. un tipo di piccantezza che apprezzo molto, e che sento particolarmente nei Rocoto.. e nei chinense (a gusto mio) più buoni! :)

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griggio

Ti prometto che, se potrò averne la disponibilità, farò un assaggio di Jaguar , sarà un piacere confrontare le nostre percezioni!!

Il piccante pepato lo trovo appropriato per definire il margine o il confine tra la piccantezza gradevole e quella "invasiva".

(Il pepe è una spezia che adoro è un' altro universo da esplorare, forse più intenso di aromi che di sensazioni).

Che dire Matilde....al prossimo assaggio allora!!

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griggio

Eccomi Matilde, grazie a Danio ho a disposizione un Habanero Jaguar, lo assaggio e ti racconto le mie sensazioni:

è un frutto belloccio, ;) un po pasciuto, leggermente più allungato di quelli che hai in foto, stesso colore, probabilmente è stato raccolto un pò di giorni fà, per cui al taglio è leggermente morbido, emana immediatamente un profumo intenso dolcissimo di pesca matura, miele :thumbsup: .....In coda qualcosa di erbaceo ma ....fermentante, direi fieno, :thumbsup: sì in coda alla dolcezza c'e il profumo del fienile in estate, ora che lo sto masticando,( ho prelevato un quarto della sommità) l' impatto è dolcissimo, immediata la pesca aumenta la salivazione, percepisco la salinità e l' aroma di melone, :thumbsup: qualche nota agrumata, la piccantezza è veramente come definisci tu "pepata," non invasiva si espande orrizzontale, la sento nelle orecchie come pizzicore e la sento pulsante nelle labbra.

Gradevole non invasiva ma con carattere, trovo piacevole quando si smorza la dolcezza, si spengono gli aromi vanigliati si trasformano in sentore di cetriolo...cucurbitacee :thumbsup:, tu nomini il kumquat e direi che mi rende molto l' idea

Ne mangio ancora per ripartire con la dolcezza..........

Ora è meno intensa, appare l' amarotico :thumbsup: il piccante si riaccende non più pepato ma, decisamente forte.......mi lascio andare alle pulsazioni, forse sono un pò provata.....è da più di due ore che sto assaggiando frutti freschi, tra una pausa e l' altra un goccio di vino Soave, un pezzetto di pane ma sicuramente le mucose sono molto vascolarizzate!!

E' davvero un buon frutto, concordo veramente con il tuo assaggio, mi emoziona pensare che così a distanza e con due frutti comunque cresciuti in luoghi diversi abbiamo trovato gli stessi profumi e sapori!

Sono felice poterti conoscere al Congresso non c'è niente di più bello condividere e confrontarsi con le passioni.

Un abbraccio

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Laelia

:D
Assaggio fantastico, e soprattutto non sai quanto mi hai reso felice!
Abbiamo sempre assaggiato frutti diversi, c'era sempre il pensiero che le percezioni potessero essere più personali che oggettive.. alla fine non siamo molti a fare questo tipo di assaggi, quindi il dubbio rimane fino al confronto. Quando ho letto il tuo messaggio sono stata felicissima! Mi hai dimostrato che gli assaggi del peperoncino possono essere affrontati in maniera scientifica perché sono molto oggettivi. Non potevo iniziare meglio la giornata! (e sì, lo sto scrivendo ora perché mi son presa una pausa dal lavoro.. ma me lo sono letto più di due ore fa, non potevo aspettare :lol:)
Ma direi che hai già scritto tutto tu, nel migliore dei modi: :)

 

mi emoziona pensare che così a distanza e con due frutti comunque cresciuti in luoghi diversi abbiamo trovato gli stessi profumi e sapori!
Sono felice poterti conoscere al Congresso non c'è niente di più bello condividere e confrontarsi con le passioni.
Un abbraccio

 

È vero, è affascinante ed emozionante vedere che c'è tutto un mondo dietro, un mondo sì emozionale e personale (ognuno vive gli "incontri" col peperoncino in modo personalissimo, e questo li rende ancora più affascinanti) ma anche oggettivo e, quindi, preciso e rassicurante. Forse anche il nostro è un modo di "diffondere la cultura sul peperoncino".. piano piano sono sicura che sfateremo il mito dei peperoncini che "bruciano e basta", e li vedremo abbinati alle varie pietanze al pari di un vino pregiato, o semplicemente degustati con attenzione come un buon liquore invecchiato! :)
Anch'io sono felice di poterti conoscere, credo che avremo molto di cui chiacchierare :D
Un saluto, un grande grazie e buonissima giornata! :)

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griggio

 

 

. piano piano sono sicura che sfateremo il mito dei peperoncini che "bruciano e basta", e li vedremo abbinati alle varie pietanze al pari di un vino pregiato, o semplicemente degustati con attenzione come un buon liquore invecchiato! :)

 

è un ottimo obiettivo!

Grazie Matilde!!

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Starkan

Grandissima! Mi hai convinto : il prossimo anno qualche piantina di Jaguar sarà tra le mie! :D

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Lonewolf

Abbiamo a disposizione tutti i semi di Jaguar che volete :)

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Starkan

Abbiamo a disposizione tutti i semi di Jaguar che volete :)

Ok, allora tra qualche mese ci organizziamo? ;)

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Lonewolf

Certo, a ottobre/novembre, come ogni anno.

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Laelia

Peperoncino di Benno x Jay's Peach Ghost Scorpion F1

Incrocio di Carlo, ispirazione liberamente tratta dal capitolo IX, "Chinense sugosi", del "De ibrida capsici, ovvero studio sulle probabili ossessioni future dei Capsaicinomani ossessivi ad alta efficienza in stadio terminale produttivo" dell'Emerito Prof. Olrac Ecapar, edizioni Giunti nel Tunnel.


Questo peperoncino è splendido! I frutti, contortissimi e originali, passano dal verde mela quasi bianco, a un ricco color pesca, per finire la loro maturazione in uno splendido abito rosso Ferrari:


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Il frutto è deciduo, ho quindi provato a toccarlo per vedere se si staccava bene dal picciolo e.. al minimo tocco si è strappato. Direi che giunto il è tempo dell'assaggio ;)

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Il frutto è morbido, vellutato, preannuncia sugosità. La polpa cede facilmente al tocco e sotto si distinguono facilmente i semi.
Al taglio libera una buona dose di sugo e un profumo intenso, talmente forte che non serve avvicinarsi per percepirlo. L'odore è fresco, dolce, quasi un po' vanigliato. Sa di frutta matura mescolata a un leggero vegetale del peperone dolce a corno e a uno zuccherino tutto suo. Il profumo si fa intensissimo e netto di fichi, al punto da diventare inconfondibile, senza possibilità di errore. Sa di fichi verdi dolcissimi, ha lo stesso profumo dei fichi Verdini, varietà antica dall'interno rosso scuro e con la caratteristica di seccare sulla pianta. Il retrogusto è ancora più goloso, quasi vanigliato, da confettura di fichi.
Il frutto decisamente soffice, alzandolo per annusarlo si è spappolato da solo. Mi lecco le dita dopo averlo aperto, nonostante la totale assenza di placenta il sughetto è bello forte e pizzichino! Si preannuncia un assaggio molto interessante. :)

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Particolare dell'interno molto grinzoso.

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Prendo la punta. L'odore è intenso di fichi dolci, solo un po' più peperonoso al primo contatto con l'aria. Dopo poco riemergono i fichi, ma meno dolci rispetto a quello che avevo percepito nel frutto intero. All'assaggio è sugosissimo, amarognolo con la consistenza del peperone spappolato, poi un gusto intenso di peperoni arrostiti. Impossibile confonderli: parlo di quelli grigliati mangiati con tanto di buccia sbruciacchiata; tutto ciò mescolato a un nettissimo sapore di pepe nero. Non parlo semplicemente di effetto della piaccentezza, ma proprio del gusto forte, caratteristico e un po' resinoso dei grani di questa spezia, quel gusto insostituibile che rende fantastici molti piatti. Il sughetto offre una sensazione di untuosità piacevole come quella dell'olio d'oliva e una piccantezza forte, decisamente litigiosa, che agisce su più fronti poiché pepatissima ma anche calda. Il retrogusto in bocca è netto di pepe nero, e la piccantezza ha ottima persistenza. Piacevole, nessuna sofferenza.
Prendo un pezzetto dal centro: il profumo parte subito coi fichi, quelli dolci con la goccia, indice di maturità e alto tenore zuccherino. Il sapore risulta inizialmente blando, poi leggermente asprino, ma delicato, quasi da non percepirsi. Poi, prepotente, il pepe nero. Mamma mia com'è speziato questo peperoncino. La piccantezza sale piano ma non si placa finché non diventa intensa, calda, pepata come il sapore. Buona la sensazione di "morso" sulla punta della lingua, dopo un aroma così invitante sembra quasi che questo peperoncino chieda di non essere sottovalutato, quasi a ricordare che sa mordere, che ha imparato il necessario dal suo genitore chinense. Le sensazioni pepate del sapore e della piccantezza si trascinano anche nel retrogusto, intenso e davvero interessante. Ottima persistenza.
La cima è particolarmente sugosa, ricca del profumo di fichi ma con una leggerissima nota di resina che mi ha subito ricordato il Jay's Peach; il tutto rimane comunque sul dolce, anche se decisamente non stucchevole. Dopo pochissimo il resinoso svanisce lasciando tutto il posto all'aroma dei fichi, sempre più intenso, con le note quasi caramellate della goccia. Goloso! Il sapore parte aspro, poi ecco di nuovo i peperoni grigliati un po' sbruciacchiati; è cremoso, si scioglie in bocca, poi arriva un sapore, particolare in questo contensto, di frutta secca, che mi lascia sorpresa. Dura solo un attimo, poi si torna ai peperoni grigliati, ma quelli "a metà cottura", ancora un po' asprini. La stessa sugosità è asprigna, vegetale e blanda come quella dei peperoni verdi morsi crudi. La piccantezza perde in questo punto ogni traccia di pepe e diventa profonda, calda, avvolgente, senza bruciore fastidioso.

Ottimo peperoncino! :hi: il Professore aveva ragione, questa combinazione regala esperienze interessanti. Avanti con la selezione e con ciò che ci riserverà! Magari le eredità del Jay's e del Benno si mescoleranno ancor di più nell'aroma e nel sapore, regalando un peperoncino ricco e perfettamente bilanciato fra la dolcezza di frutta matura e lo speziato e resinoso del pepe, sia a livello di gusto che di aroma.

La differenza fra il profumo e il sapore è netta: al naso questo peperoncino parla di fichi dolci, nettare di frutta, confetture fatte con l'amore delle nonne, mentre al gusto libera le spezie, il pepe nero, il peperone alla brace, un gusto normalmente intenso e pesante ma qui non stucchevole grazie alla forte componente speziata che pulisce il palato. Se dovessi pensare a un abbinamento con questo peperoncino, per prima cosa penserei a una grigliata: il modo migliore per riprendere tutte le note di gusto di questa meraviglia. In particolare, lo vedrei bene spalmato su della rosticciana, polpa e sugo, come una sorta di rub da massaggiare bene e lasciar agire qualche ora, poi via sulle braci. Un sapore ricco e un profumo dolce e caramellato.. non è, in fondo, ciò che si spera sempre di sentir uscire da un Weber? ;)

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Stefania

Talmente coinvolgente che mi sembra di averlo assaggiato!

 

Brava Matilde :clapping::clapping::clapping:

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Laelia

Grazie! :hi:

La cosa che ho notato togliendo i semi è che parte sugosa della polpa sembra venir via con essi. Ciò che rimane è una polpa così sottile che ci si vede il dito attraverso. Sono passate un paio d'ore dall'assaggio ed è già asciutta, sembra carta velina.. ma ha mantenuto tutto il sapore :)

 

Consiglio per le selezioni successive, se possibile: più carnosità!

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