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Umberm

Leggendo la Gazzetta dello Sport ( per chi non la legge mai: ha anche articoli non sportivi, così come i quotidiani hanno le pagine di sport) ho trovato questo interessantissimo e preoccupantissimo articolo sulla moria delle api.

 

Ovviamente il problema è lo sterminio di massa che avviene in tutto il mondo, ma sopratutto in Asia, nelle culture intensive.

Nel nostro piccolo di coltivatori hobbysti possiamo fare poco, ma quel poco, per favore, facciamolo: non usiamo a sproposito insetticidi, ma seguiamo con attenzione le istruzioni, non spruzziamo nulla di giorno, non diamo sistemici alle piante in fiore.

 

Nel dubbio dico questo: meglio un Peperoncino in meno che un'ape morta in più.

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Mitrandin

assolutamente d'accordo!!! quando capiremo che senza le nostre amiche api non basteranno certo amenità tipo i citati uomini-ape per salvarci?

è vero possiamo poco contro la follia di intere nazioni coma la Cina o le mega industrie ma quel poco facciamolo!

su internet è pieno di consigli su come creare un ambiente amico per le api anche solo sul balcone. (scusate... volevo aggiungere il link ma non ci riesco...)

nel mio piccolo ho cercato di riempire il mio con fiori e piante per loro... purtroppo però devo dire che non ne ho vista neanche una per ora...

bravo Umberm, cerchiamo almeno di tenere alta l'attenzione dl problema.

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Lonewolf

Al momento i neonicotinoidi (Confidor e simili) sono fortemente indiziati di causare gravi danni alle api.

Motivo in piu' per ponderare bene se utilizzarli o meno, in ogni caso secondo le regole e quindi MAI in fioritura o prossimita' della fioritura.

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ciani

Premesso che se il problema fossero le nostre coltivazioni di peperoncini, le api sarebbero in una botte di ferro. Purtroppo ci sono coltivazioni immense trattate con neonicotinoidi che portano alla distruzione gli alveari che ne vengono in contatto.

 

Gli effetti sono sostanzialmente 2:

1) Quando un neonicotinoide viene diffuso nell'ambiente le api entrano in contatto con la sostanza bevendo l'acqua inquinata dall'insetticida che le porta alla morte. Succede in certi campi di mais, coltivati con semi preventivamente conciati con il neonicotinoide, che in parte è assorbito dalla pianta, in parte si disperde nell'ambiente. Ma questo è forse il danno minore.

2) Molto peggio è che i neonicotinoidi, antiparassitari sistemici, quando sono assorbiti dalle api attraverso la pianta (essenzialmente con nettare e poliine) agiscono sul sistema nervoso dell'insetto facendogli perdere l'orientamento, con il conseguente spopolamento degli alveari, che così sono condannati a morte.

 

Si sente parlare sempre di neonicotinoidi usati per la coltivazione del mais, in realtà sono diffusissimi anche nelle coltivazioni di frutta e verdura.

 

La cosa triste di tutto questo è che prima gli apicoltori venivano chiamati, e pagati, dai coltivatori di frutta (es. mele) durante il periodo della fioritura per installare alveari nei frutteti che migliorassero la produttività (si chiama "nomadismo", cioè lo spostamento delle arnie nelle zone dove ci sono fioriture per aumentare la produzione di miele o, come nel caso descritto, per favorire l'impollinazione). Adesso invece non solo non si trovano più apicoltori disposti a farlo, ma si sta diffondendo il cosiddetto "nomadismo di fuga": con l'approssimarsi delle fioriture dei frutteti, gli apicoltori allontanano i loro alveari per non condannarli a morte certa. Non funziona così per tutta la frutta, ma per molte produzioni primarie sì.

 

Io sono parte in causa perché sono un apicoltore, anche se non coinvolto direttamente in questo problema perché produco in zone dove non è praticata agricoltura intensiva/estensiva, ma mi sembra obiettivamente che in tutto questo ci sia qualcosa che non va.

Quando si fa il contrario di quello che sarebbe logico fare (si allontanano le api durante la fioritura delle piante, anziché avvicinarle), significa che il sistema è al collasso. Meglio fermarsi, resettare e partire d'accapo.

Finché si è in tempo...

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Umberm

Finché si è in tempo...

e speriamo di essere in tempo!

 

Grazie per il tuo intervento! I contributi qualificati di chi è parte in causa arricchiscono in particolar modo!

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PDSK

Mi piacerebbe approfondire le cause della moria delle api. Ho sentito spesso che certi insetticidi sono fortemente indiziati, ma perchè solo "indiziati"? Non c'è certezza? Eppure non mi sembra una cosa così difficile da provare. Ho letto anche di molte altre cause ipotizzate. La cosa che mi lascia un po' perplesso è che secondo me almeno nel mondo occidentale l'uso di insetticidi è molto più controllato e selettivo oggi di quanto non lo fosse una trentina di anni fa, dove si sparava un po' di tutto sulle coltivazioni, eppure la moria delle api, almeno in america è cosa molto recente. Mi piacerebbe leggere qualcosa di scientifico in proposito...

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Lonewolf

Le "prove certe" sono sempre difficili quando sono in gioco interessi economici (in questo caso dei produttori di insetticidi e dei coltivatori).

Ho letto articoli che condannano senza scampo i neonicotinoidi e altri in cui la relazione causa-effetto tra il loro uso e le morie di api e' data come incerta (se trovo un po' di tempo cerco di recuperarli).

 

Se si pensa a casi giudiziari eclatanti in cui verita' evidenti spesso non sono "riconosciute" legalmente (cito, solo per esempio, le malattie da esposizione massiccia a fibre di amianto), si puo' ben capire come a livello normativo sia difficile far bandire una intera classe di insetticidi che (purtroppo) hanno la particolarita' di funzionare bene come ... insetticidi, appunto.

Del resto ci sono voluti secoli per regolamentare il fumo, fortemente "indiziato" (:rolleyes:) di provocare gravi patologie ...

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Maverick

Mi piacerebbe approfondire le cause della moria delle api. Ho sentito spesso che certi insetticidi sono fortemente indiziati, ma perchè solo "indiziati"? Non c'è certezza? Eppure non mi sembra una cosa così difficile da provare. Ho letto anche di molte altre cause ipotizzate. La cosa che mi lascia un po' perplesso è che secondo me almeno nel mondo occidentale l'uso di insetticidi è molto più controllato e selettivo oggi di quanto non lo fosse una trentina di anni fa, dove si sparava un po' di tutto sulle coltivazioni, eppure la moria delle api, almeno in america è cosa molto recente. Mi piacerebbe leggere qualcosa di scientifico in proposito...

In certi casi, purtroppo, non avviene un utilizzo "con criterio"...in barba a normative e "buone pratiche" agronomiche... .

Su internet si trovano molte info in merito agli insetticidi incriminati...sul sito dell'UNAAPI si possono trovare molte info... .

 

L'intervento di Ciani, comunque, è ottimo... .

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ciani

In certi casi, purtroppo, non avviene un utilizzo "con criterio"...in barba a normative e "buone pratiche" agronomiche... .

Su internet si trovano molte info in merito agli insetticidi incriminati...sul sito dell'UNAAPI si possono trovare molte info... .

 

L'intervento di Ciani, comunque, è ottimo... .

Grazie Maverick, troppo buono...

 

L'impatto dei neonicotinoidi sulle api è accertato. C'è ancora qualche studio che termina con un "non è quindi possibile stabilire con certezza una correlazione tra neonicotinoidi e spopolamento degli alveari" ma teniamo conto che gli interessi in gioco sono enormi, come ha detto Lone. Poi ci sono mille distinguo, perché con "neonicotinoidi" si intende una serie di sostanze diverse, con usi diversi, effetti diversi e di diversa gradazione.

Saranno vietati o limitati a livello generale, ne sono certo, perché il mantenimento del patrimonio apistico, a livello mondiale, è troppo importante dal punto di vista economico. Non per chi campa di miele, intendiamoci, ma per la funzione impollinatrice delle api.

 

Al contrario di quello che si pensa le api non sono affatto degli animali delicati: resistono ad inverni con temperature di decine di gradi sotto zero (libri e riviste riportano -40°C, nel mio piccolo ho un apiario che ha passato tranquillamente un inverno con minime di -13°C) e alle più alte temperature estive. Non richiedono acqua particolarmente pulita né un ambiente particolarmente incontaminato (possono vivere in città e in prossimità di impianti produttivi). Subiscono trattamenti e ogni forma possibile e immaginabile di intervento sulla famiglia da parte degli apicoltori

...per dire che se i neonicotinoidi hanno massacrato le api, dio solo sa l'effetto che hanno avuto su altri esseri viventi meno resistenti.

 

Entrambe le parti devono sforzarsi di non essere integraliste . L'apicoltore deve essere consapevole che l'agricoltura non può prescindere dall'uso della chimica (neanche l'apicoltura, per la quale sono previsti interventi obbligatori. Con prodotti chimici blandi, ma pur sempre chimici), l'agricoltore deve prendere atto che l'agricoltura non può prescindere dalle api.

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