Carega tour #1
quanto sei andato "lungo" con le semine?
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Un intermezzo escursionistico ... un tour nella zona nord-ovest del gruppo del Carega, la mia montagna "di casa".
L'escursione si svolge in parte nella zona piu' selvaggia del gruppo, la' dove si incontrano solo rari esemplari di "lonewolf"
Risalendo la Val d'Illasi si arriva al paese di Giazza, antico centro dei "cimbri" (c'e' un interessante museo) e piu' su al rif.Revolto, 1350 m.
Per una larga strada sterrata prima e poi per ripidi sentieri tra i prati si arriva rapidamente (dipende ...) al rif.Fraccaroli, 2250 m circa, appena sotto la cima principale del gruppo.
Questo tratto e' sempre piuttosto affollato e, almeno nella prima parte, un po' noioso ...
Dal rif.Fraccaroli la vista verso il Pasubio e tutti i monti del Trentino-Alto Adige e' notevole.
Oltre il rif.Fraccaroli verso nord-ovest cambia tutto; pochi escursionisti nei pressi del rifugio, poi piu' nessuno ... scenari tipicamente alpini.
Alcuni grandi e ripidi vaj (canaloni) percorrono il versante nord del gruppo, verso la Vallarsa ...
L'escursione scende per uno di questi vaj e risale da un'altro.
Dopo essere saliti fino a 2250 m ci vuole una certa determinazione per scendere di nuovo fino a meno di 1000 m slm dall'altra parte del gruppo rispetto a casa.
Raggiungendo l'inizio del Vallon dei Cavai si passa davanti a quello che sara' il vajo percorso in salita, il Vajo Pisavaca (si, il senso del nome e' proprio quello che anche i non-veneti possono intuire ...)
Si puo' vedere il sentiero che risale in stretta serpentina il ghiaione.
Ecco l'inizio del Vallon dei Cavai ... si scendeee!
Scendendo l'ambiente si fa piu' selvaggio ... qui ho incontrato un branco di una dozzina di camosci; purtroppo la macchina fotografica era nello zaino e questi splendidi animali sono molto veloci ... (ma in altre escursioni ho preso foto molto ravvicinate).
Sullo sfondo la Vallarsa.
Una gola laterale rende l'idea del tipo di ambiente.
Ormai a bassa quota; la vegetazione e' quella tipica delle zone pietrose di media montagna, con prevalenza di salicacee.
Una strada asfaltata ?!
E' un residuo degli anni 70, quando si pensava che si potesse/dovesse arrivare in auto dappertutto ...
La strada doveva unire il rif.Campogrosso (nel vicentino) con l'abitato di Obra in Vallarsa, passando proprio sotto una delle zone piu' incontaminate del gruppo montuoso ... fortunatamente non e' mai stata completata ed e' chiusa ... permette di spostarsi facilmente da un vajo all'altro, "riposando" un po' le gambe prima della nuova salita ...
L'inizio del vajo Pisavaca; dalla roccia centrale spesso scende una cascatella d'acqua, da cui (con un po' di fantasia) il nome ...
Il vajo sale per 1200 m di dislivello senza compromessi (= dritto!).
Pian piano la vegetazione cambia di nuovo e ancora i pini mughi diventano predominanti.
In alto il paesaggio diventa alpino; un bel circolo glaciale, con tanto di residuo nevoso al centro, nonostante fosse piena estate (2004).
Alle spalle, verso nord, il Pasubio, teatro di tante battaglie nella prima guerra mondiale.
Si intravede finalmente l'uscita ...
Il vajo Pisavaca dall'alto.
La giornata limpidissima regala una splendida vista sulla Lessinia (la zona di media montagna a nord di Verona) ... sullo sfondo si intravede anche la parte inferiore del Lago di Garda (distante almeno 50 km in linea d'aria).
Uno spuntino e un riposino e ... via per una nuova discesa, stavolta dalla parte "giusta" verso casa.
Un'escursione impegnativa (7 ore a ritmo andante con brio , oltre 2000 m di dislivello ), ma appagante ...
A presto per il Carega Tour numero #2, la complessa zona nord-est.
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