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Montagne

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Neve!

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PepperAdmin

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Le abbondanti nevicate di questi giorni mi hanno richiamato alla memoria alcune divertenti esperienze sulla neve

(unico piccolo problema, non ho foto digitali per gli eventi che raccontero'; inserisco qualche foto scannerizzata)

 

Marzo 1977.

Dopo un periodo di abbondantissime nevicate, che c'e' di meglio di una escursione sul Carega, la montagna di "casa"?

Da Giazza per la Val Fraselle fino alle creste che uniscono Zevola e Plische in alto e poi giu' fino al rif. Scalorbi; un giro che in condizioni normali richiede poche ore ...

Quel giorno pero' la quantita' di neve era enorme e il passo non poco rallentato.

In alto poi ... nuvole basse fittissime e visibilita' zero, nessuna traccia battuta ... quasi come camminare alla cieca :pinch: .

 

Su un percorso che conoscevo benissimo, ho vagato tutto il giorno senza mai sapere con esattezza dov'ero ...

Su una serie di piccoli avvallamenti tondeggianti (doline, tipiche dei monti calcarei) ad un certo punto ho trovato delle impronte ... beh, da qualche parte porteranno ...

Solo dopo molti minuti mi sono reso conto che le impronte che stavo seguendo erano ... mie!? :wacko:

Senza rendermente conto avevo percorso un cerchio completo intorno a una dolina!

 

Molto tempo dopo, verso le 19 con il buio ormai imminente, mentre cercavo ancora come punto di riferimento un passo in cui si cambia versante, sono praticamente finito addosso al muro delle chiesetta di Scalorbi ... almeno 2 km piu' avanti del passo che pensavo di non aver ancora raggiunto!

 

A Scalorbi la neve raggiungeva il livello del balcone del piano superiore (circa 3 m).

Per entrare nel rifugio invernale, al piano terra, ho dovuto "scavare" ...

e scavare naturalmente per uscire al mattino successivo; la neve caduta nella notte aveva gia' coperto ogni traccia del mio arrivo!

 

neve2.jpg

 

Dicembre 1979

Da tempo desideravo tentare un'avventura impegnativa.

Parlando con un amico, e' nata l'idea di una salita invernale all'Hintergrat dell'Ortles.

Periodo scelto, tra Natale e Capodanno '79.

Purtroppo, colti dall'entusiasmo e per scarsa esperienza, nessuno dei due si e' preoccupato di verificare le previsioni meteo per i giorni successivi.

Arriviamo a Solda con mezzi vari (treno, bus, infine autostop) alle 14 del pomeriggio.

C'e' poca neve, ma il cielo e' bigio.

Siamo d'accordo con il gestore del rif. Coston per prelevare le chiavi del rifugio dove dormire la notte stessa per salire l'Hintergrat il giorno dopo.

Nel vederci il gestore scuote la testa ... brutto tempo in arrivo!

Alzo gli occhi per guardare il cielo, gia' pronta la smentita sulla punta della lingua e ... mi arriva un fiocco di neve sul naso!

Da quel momento la neve scende ininterrottamente e abbondantemente per le successive 36 ore.

Il mattino successivo sulla strada dove eravamo appena saliti in autostop ce n'erano almeno 70 cm.

 

Simpatiche le parole del gestore al mattino successivo (immaginatele pronuciate con fortissimo accento tedesco):

"Se volete chiave del rifugio, io do' ... ma se salite lassu' ... 100% non ci rivediamo piu'!"

 

Vabbe', allora torniamo a casa ... huummm, piu' facile a dirsi che a farsi :unsure:.

L'unica strada che esce da Solda non viene pulita in caso di abbondanti nevicate, per il pericolo di valanghe lungo la strada.

Per "scappare" da Solda fino alla "civilta'" (Gomagoi a 10 km e 1000 metri piu' in basso), ci sono volute 4 ore di marcia nella neve freschissima e profonda (al ginocchio e in certi punti dov'era portata dal vento anche fino al petto).

 

Il pericolo valanghe l'avevamo molto sottovalutato; solo quando ne ho vista (e calpestata) una gia' scesa, mi sono reso conto davvero di "cosa" significa (un fronte di 30 m per 5 m di blocchi di neve duri come cemento, brrrr!), ma ormai eravamo in ballo e bisognava ballare ...

 

Impressionante anche trovare lungo la strada alcune auto abbandonate, ancora con gli sci fissati al portasci e letteralmente sepolte dalla neve.

 

Un'odissea l'intero ritorno a casa, con tutto l'Alto Adige paralizzato dalla neve ... un viaggio interminabile fino all'alba del giorno successivo (Solda-VR=18 ore).

 

neve3.jpg

 

 

Non sempre, per fortuna, la neve e' cosi' profonda e "faticosa".

In un'altra occasione, sempre verso Natale (forse nel '78), ho trovato il Carega completamente "gelato";

si poteva camminare dappertutto come se la neve fosse asfalto, senza nemmeno lasciare l'impronta del piede (solo i buchetti delle punte dei ramponi).

Quel giorno ho percorso la ferrata Campalani; sembrava di essere su qualche grande classica parete nord ... tutto foderato di ghiaccio scintillante ... con sole splendido e un cielo completamente azzurro ... momenti e sensazioni indimenticabili :wub:.

 

neve1.jpg

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