Montagne

Ho passato gran parte del 2007, quasi quotidianamente, a risolvere boulder di plastica\roccia in una palestra qui vicino. E se l'esperienza può sembrare noiosa e alienante devo dire che mi ha insegnato tantissime cose.Purtroppo ho smesso lentamente, dopo tutti quei mesi di intenso allenamento i miei interessi sono venuti meno, la mia voglia di faticare legata a un forte stimolo è lentamente morta.........Non so trovare una ragione reale ma sono onesto nel credere che cercavo qualcosa oltre i miei normali limiti del tempo, volevo essere già in "la" senza dover fare anni di dura gavetta.Vivevo quotidianamente in una dimensione verticale, tutto era mirato al verticale.....conoscevo centinaia di nomi e cognomi, storie, tragedie, interviste, video\film, libri di allenamento ecc ecc Ero attratto dai movimenti, dalla armonia, dalla quiete. Ogni occasione era buona per appendermi ad alberi, muri di case, al lavoro, ovunque.....mi inventavo passaggi impossibili su vecchi furgoni ormai arruginiti cercando un misero aggancio su vecchie guaine ormai marce e sporche.Lo facevo perchè sognavo.....Oggi mi ritrovo con un pugno di mosche in mano, il tempo si è ripreso la forza e l'allenamento, la mia memoria si è dimenticata di tantissime situazioni e vivono i ricordi....dei passaggi durissimi risolti dopo settimane di prove, della soddisfazione di vedere i progressi in falesia ecc ecc tutto come hai scritto te Claudio....esattamente uguale. Ma nulla è morto perchè tantissime volte mi torna prepotentemente nelle dita quella voglia di tenere duro, di appendermi nuovamente al filo del sottile equilibrio e di sfidare quella dannata paura per vincere se stessi. Prima o poi farò qualcosa.....chissà, un vecchio pannello di legno con due prese in croce, nulla di particolare ma quel tanto che basta per farmi vincere la gravità ed essere felice.Ho visto First Ascent, a riguardo se posso darti un consiglio guardati il film King Lines http://www.kinglinesmovie.com/Un tributo\documentario a Chris Sharma e a una delle sue ultime imprese a Maiorca. Merita davvero, non solo per il soggetto ma per tutto quello che rappresenta