Fiamme gialle
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La ferrata "Fiamme gialle" raggiunge la vetta della Palazza Alta sul Monte Pelsa (2255 m).
E' una ferrata abbastanza recente (1981) e ancora poco conosciuta, piuttosto impegnativa per difficolta' e lunghezza (in particolare il ritorno).
Pur sviluppandosi ad una quota relativamente bassa ha tutte le caratteristiche delle grandi ferrate dolomitiche; ambiente severo e selvaggio, esposizione, difficolta' e ... viste mozzafiato.
La Palazza Alta di eleva sul settore destro della imponente muraglia occidentale del Monte Pelsa.
La parete e' complessivamente piuttosto inclinata e non opprimente, nonostante sia in ombra per tutta la mattinata.
Solo all'avvicinarsi della cima si e' raggiunti dal primo sole.
Nelle foto si intuiscono altri due escursionisti, gli unici che ho incontrato in tutta la giornata.
Dalla vetta la vista spazia a 360°.
Alle spalle c'e' la mole imponente del Civetta e la Moiazza (v. l'articolo sulla ferrata Costantini).
Verso ovest si domina la Val Cordevole e il paese di Cencenighe Agordino ... sembra proprio che basti fare un passo per tuffarsi nel lago ...
La vetta in realta' ... non c'e'; il versante est e' un immenso pianoro erboso che digrada dolcemente verso valle.
Il silenzio e' irreale, un posto perfetto per un'oretta di completo relax spaparanzato al sole.
Peccato che l'erba invitante nasconda anche qualche insidia; solo al ritorno a casa, tutto insaponato in doccia, ho scoperto di aver "raccolto" un ospite indesiderato, una piccola zecca dei boschi (Ixodes ricinus); l'incontro ravvicinato mi ha provocato una certa apprensione perche' il bellunese e' una delle aree critiche per la presenza di zecche "infette" e il morso di questi aracnidi puo' provocare un bel po' di problemi, malattie da batteri (Tularemia, Malattia di Lyme, Rickettsiosi, Febbre Q) e da virus (encefaliti, febbri emorragiche).
Solo dopo 40 giorni senza sintomi ho potuto tirare un bel sospiro di sollievo.
La prima parte della discesa e' immersa nel verde ...
... poi ci si avvicina alle torri del Civetta
Dopo aver aggirato verso nord l'intero crinale del Pelsa si imbocca il ripido canalone per la discesa, un lungo percorso che mette a dura prova le gambe ormai stanche.
Infine si entra nel bosco, ormai vicini al punto di partenza ...
Peccato non poter approfittare di questo idilliaco "chalet" per una pausa ... la panchina proprio di fronte alla capanna era gia' occupata da un altro escursionista che ... ronfava beatamente
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