L’anno seguente, ero gia’ preparato a cio’ che mi aspettava.. rifacemmo un po’ tutti i preparativi.. (ogni scusa era buona per far baldoria); non ricordo se ci rimettemmo in mimetica.. forse solo un pezzo e non la “versione Rambo”; fatto e’ che riandammo allo stesso laghetto, stavolta azzeccando l’orario, consci, almeno io, che salvo miracoli non avremmo mangiato pesce quella sera.
Partendo da questa base, la giornata filo’ liscia.. non dedicavo troppo tempo alla mia canna.. per lo piu’ giaceva da sola sull’apposito appoggio mentre io fumavo, leggevo, davo fastidio agli altri concorrenti..
L’imprevedibile si avvero’.. ad un punto ad una sciaguratissima trota venne la balzana idea di mangiare il mio verme..!
La scena fu da cartone animato.. sempre io al centro tra Eu e Gio..
Io “oh!oh!oooh! ha abboccato…!”
Gio ed Eu, all’unisono in effetto stereo (vi ricordo che ero al centro)
Uno: “Tira! Tira! Tira!”
L’altro: “Molla! Molla! Molla!”
Io ovviamente in confusione, contrastai con veemenza la forza della trota.. troppa veemenza..
Praticamente mollai uno strattone alla canna con tale forza da fare letteralmente volare il pesce che mi sorvolo’ e ando’ a finire sull’unico albero che giustamente era alle mie spalle.
Mi trovai quindi con il pesce appeso all’albero che poveraccio si dibatteva furiosamente… chiesi lumi su che fare..
“vai e slamalo!”
“Che devo fare io??”
“Gli ficchi un dito in bocca e togli l’amo”
“per me sta bene li e puo’ morire di vecchiaia appeso!!”
Provai anche a mediare.. dal “toglilo tu, per favore” al “…e se taglio il filo?” ma nessuno mi venne incontro.
Passai una vita a convincermi, e due a praticargli una sorta di dissezione. Poi dovetti disincastrare la lenza dall’albero..
Incredibilmente un secondo pesce decise di suicidarsi sul mio amo… ma avevo fatto esperienza!
Tirava come un dannato.. ci misi un po’ per riuscire a tirarlo fuori… la canna piegata quasi a U.. ipotizzavo un trotosauro.. la mamma di tutte le trote..
Combatti combatti.. riuscii a tirare su la bestia…un incrocio tra sardina e trota, con la misura della prima e la forma della seconda.
Mi dissero che c’era anche il premio per la trota piu’ piccola, e che a quel punto era sicuramente mio.
Non fu vero.. qualcuno tiro’ su una trota appena appena piu’ sardina della mia.
Comunque.. per farmi tornare a pescare al lago ci son voluti circa 25 anni e mio figlio.. qualche motivo ci sara’ stato o no??
Circa 25 anni fa, forse qualcosa di piu’, l’ amico Gio organizzo’ una gara di pesca intitolata al nonno, appassionato cacciatore e pescatore. All’epoca con Gio e Eu passavamo tutto il tempo libero condividendo le passioni e gli interessi, quindi…
Al contrario degli altri io non avevo mai visto una trota fuori dalle pescherie o dal piatto.. la mia conoscenza della pesca si limitava a cio’ che avevo potuto vedere in qualche film..
Quindi domandai che tipo di abbigliamento occorresse.. nei film i pescatori hanno sempre stivali alti, cerate… tutta roba verde militare… pensai alla mimetica che avevo da qualche parte nell’armadio.
“sisi, va benissimo! “ dissero; io avevo qualche remora perche’ gli anfibi erano abbastanza malmessi e sicuramente non piu’ a prova di acqua. “Perche’ dovresti? Puo’ capitare di bagnarsi, ma non e’ una regola!”.
..e poi c’era il problema dell’ attrezzatura… “tranquillo..ti presto una delle mie canne” disse Eu…
Mi raccomandai che fosse la piu’ economica… in caso di danni non ci avremmo pianto troppo
Passammo tutta la serata a fare le prove di lancio.. ritira, prendi a pistola il filo, gira l’archetto, fa questo movimento, togli il dito quando e’ su, ritira…
Mi dimostrai un alunno assolutamente impedito nella coordinazione dito-braccio… ma alla fine riuscii anche a fare due lanci privi di danni.
La mattina seguente era buio pesto quando Gio ci passo’ a prendere; dovevamo andare al lago prima degli altri per sistemare qualcosa..
Arrivati sul posto era sempre buio, ma nel canneto nel quale ci ficcammo con la macchina c’era anche una densa bruma.. nebbia… La strada in terra e breccia finiva contro un cancello.. chiuso
Dopo aver ampiamente maledetto il proprietario del lago, bardati come se avessimo dovuto andare in guerra, infreddoliti e con l’umido nelle ossa, decidemmo di aspettare in auto. Un’ora dopo, con il primo chiarore del cielo la nebbia inizio’ a diradarsi e arrivo’ il tipo ad aprire il cancello.
Alle animate contestazioni di Gio sul ritardo, il tizio rispose: “..non lo sapevate che oggi cambia l’orario??” Prima domenica con l’ora legale.. e chi se ne ricordava??
Via via che sistemavamo le piazzole ed i picchetti il sole si alzava e al posto della bruma si iniziava a vedere l’ameno laghetto con tanto di sponde calpestabili e una brecciata di 5 metri che lo costeggiava tutto intorno… alberi… panchine…
Poi iniziarono ad arrivare le persone.. i piu’ un tuta ginnica, ma anche vestiti normalmente ed alcune signore addirittura in tailleur..
..E noi pirla vestiti da rambo
Del resto della mattinata mi ricordo solo che mi misero nella postazione in mezzo tra loro due per evitare che con lanci particolarmente maldestri intrecciassi la lenza con altri (i pescatori sono incredibilmente suscettibili su alcune cose) che non mi fecero accendere il radione che avevo portato per combattere la noia (spaventa i pesci e i pescatori sono….) e che come prevedibile mi annoiai mortalmente.
Non ricordo se Eu e Gio pescarono qualcosa.. forse Eu un paio di pesci.. sicuramente vincemmo il premio “amico dell’organizzazione”… avanzavano due trofei e il mio e’ ancora da qualche parte a casa, a memoria della nostra impresa.
Un amico di storica data, Eu, ha riscoperto una sua antica passione: la pesca.
Le le sue prede, enormi in quantita’ e qualita’ hanno riempito il suo profilo fb ed anche i frigoriferi di tutti noi amici, scatenando l’entusiasmo nei nostri figli e ricordi di gioventu’ in noi adulti.
Alla fine, dopo incessanti richieste, ieri in gruppo siamo andati al laghetto per far provare ai bimbi l’ebbrezza degli antichi ominidi nel procacciarsi la cena.
Per evitare una atroce delusione al figliolo, gli ho anche raccontato delle mie uniche 2 esilaranti(!) esperienze in materia… vi rendero’ edotti nel prossimo scritto..!
Comunque
Il luogo designato per l’epiche gesta e’ un laghetto artificiale vicino Sulmona, a circa una ora di macchina; all’arrivo il proprietario accoglie Eu come se fossero vecchi compagni d’armi; effettivamente negli ultimi periodi viene spesso a pescare qui; convenevoli, Eu e compagna hanno le canne, ne affitto una per mio figlio, e andiamo a bordo lago.
Scelta del posto, Preparazione canne.. inserimento esche.. (che consiste nello spiaccicamento di un verme-schifo sull’amo)..
Inizia la lezione: come si lancia.
Impensabilmente i due bimbi apprendono subito, e pur non facendo lanci da guinness riescono a non fare danni all’equipaggiamento, non troppi almeno..!
Neanche il tempo di finire la spiegazione che la compagna di Eu tira fuori una trota! Un buon inizio.
Lancia .. ritira.. troppo veloce.. troppo piano… rilancia.. ha preso qualcosa… no.. una alga!...
Alle 3 e mezza iniziamo cosi’… ed andiamo avanti.. e ancora… e ancora… e ancora…
La compagna di Eu nel frattempo tira su una decina di trote; mia moglie dopo poco se ne va ai tavolini del bar a leggere un libro, ed io ed Eu siamo li a vedere tirar su alghe e a strecciare lenze.
Credevo, speravo, che mio figlio si annoiasse mortalmente, come me, ma sottovalutavo la sua testardaggine nettamente superiore allo scoraggiamento.
Alla fine una trota si suicida sulla sua lenza!
Urrah! Sara’ soddisfatto, penso. E invece no… una non basta.. ne servono almeno tre… una a testa per la cena! Di nascosto da mia moglie propongo un salto a McDonald per la serata..
Beninteso.. a me fa quasi schifo.. ma star qua a maneggiare vermi mi piace anche meno.
E, ancora una volta, invece no! Rimaniamo fino alla fine!
E questo e’ cio’ che mio figlio prende all’amo in tutta la giornata:
una trota, una margherita ed una sedia
Per capire il motivo di questa debacle, mio figlio inizia a chiedere il perche’; abbiamo tesi differenti:
per Eu, e’ tutta una questione di tecnica, e la canna in affitto e’ di qualita’ pessima e non aiuta;
secondo me e’ una questione di mero culo, e sicuramente la canna non e’ proprio il massimo.
Mio figlio fa la summa e stabilisce: E’ tutta colpa della canna!
Eu gentilmente ci ha donato meta’ delle sue trote, o meglio di quelle tirate su dalla sua compagna e quindi la sera ho potuto cenare; purtroppo mio figlio non si e’ annoiato abbastanza… in futuro mi tocchera’ comprargli una attrezzatura da pesca e riaccompagnarlo per la rivincita.
* go fishing e’ l’equivalente inglese del nostro “datti all’ippica”
Il mio braccio continua ad essere fuori uso e dolorante.. molto dolorante!
Con una certa riluttanza sono andato a controllo medico e l'ecografia ha evidenziato una borsite estesa (oltre ad altri acciacchi dovuti all'eta'), la prognosi e' riposo assoluto e braccio al collo.
Inutile dire che cio' e' impensabile: troppe cose da fare... ma anche se non volessi fare nulla non riuscirei a restare a casa inerte in attesa della visita di controllo!
Cio' mi ha portato ad un drastico cambiamento dell'allenamento: posso fare solo attivita' con le gambe ... in sintesi tappeto e cyclette... un ritorno alle origini.
Quindi in palestra e' una perenne battaglia per impossessarsi dell'unico tappeto funzionante (ricordate?).. se arrivo in ritardo o per qualche motivo lo trovo occupato, posso solo prendere la spinning bike (sperando che sia libera) e fare la posta al podista occasionale, cercando di non farmi fregare sul tempo dagli altri chiattoni.
Il gestore della palestra per un periodo poi ha preso la bella abitudine di cucinarsi il pranzo in uno stanzino attiguo alla sala attrezzi... ora non so cosa mangi, ma qualunque cosa sia emana un olezzo terribile e persistente.. Tanfo e' assolutamente riduttivo come termine...
il clou e' stato il giorno esatto della scadenza del mio mensile; il gestore m'e' venuto a cercare negli spogliatoi per avvisarmi della scadenza, gli ho istantaneamente dato la quota e nell'istante dopo averla intascata mi ha detto:
<<ah.. poi ti dovevo dire.. dal mese prossimo la quota e' aumentata di 10 euro>>
e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso
vi ricordate questa frase? e' in "una miss due istruttori un pollo" in questo stesso blog...
in realta' la palestra e' nuova ed e' un po' piu' lontana dell'altra.. ma l'abbonamento annuale e' assolutamente piu' conveniente e soprattutto... e' nuova! e come si dice dalle mie parti
scopa nuova scopa meglio
per cui per tigna e dispetto firmo con la nuova palestra e continuo fino alla scadenza con la vecchia: ho pagato e quindi ci vado, anche solo per farmi la doccia!
che dire di altro... e' il nuovo che avanza!
cominciamo col dire che le palestre sono frequentate solo da chiattoni*; questi si diviono in due categorie:
quelli con il grasso nel corpo e quelli col grasso nel cervello!
(in alcuni casi in entrambi!)
I primi vedono la palestra come una forma di espiazione dei propri peccati, per lo piu' di gola; i secondi... non so..!
Comunque se entrate in una qualsiasi palestra vi balzera' all'occhio la differenza; i chiattoni nel corpo, soprattutto le chiattone, si muovono tendenzialmente in gruppetti;
i chiattoni nella testa invece si confrontano.
inoltre vedrete che i due gruppi difficilmente si mescoleranno.
In palestra il ciclo delle stagioni e' leggermente diverso ed influenza spaventosamente l'afflusso dei chiattoni:
l'offerta speciale porta ad un mese di turbolenza con presenza di ragazzini/ne e signore; l'imminenza della bella stagione porta ad un intasamento delle attrezzature di cardio-fitness a causa della valanga di ragazze con qualche anno in piu'; la bella stagione porta all'esodo di tutti tranne quelli con piu' grasso nel cranio; la fine delle vacanze di natale e pasqua porta al ritorno in massa dei chiattoni del corpo... e cosi' via..!
Fatto e' che nella mia palestra vuoi la vetusta' vuoi la mancanza di manutenzione tutti gli attrezziper l'attivita' erobica vanno a smaltimento..
all'inizio c'erano 3 tappeti ma il display di uno funzionava un po' a caso, poi si e' rotto il secondo e quando il gestore si e' deciso a farlo riparare si e' rotto il terzo.
Quando il display e' completamente saltato, invece dell'onerosa riparazione si e' preferito comprare un tappeto da decathlon... assolutamente non un prodotto per palestra.. con il mio peso il tappeto "saltella" e "strappa"... per la salute delle mie ginocchia lo evito.. e come me la maggior parte dei chiattoni..
cio' porta ad invitabili file sull'unico tappeto buono superstite
la stessa cosa piu' o meno e' capitata per la cyclette ellittica, che ora e' "passiva" in quanto la parte elettrica e' saltata, la cyclette orizzontale che ha il fermo del seggiolino rotto e le spinning sono passate da tre ad una...
considerate che ogni chiattone nel corpo dovrebbe utilizzare questi strumenti per non meno di 20 minuti.. quando li trovo occupati la mia seduta di allenamento si allunga troppo per poter essere effettuata.. e quando li occupo io per ripicca raddoppio il tempo di uso!
Il tutto sempre con della pessima musica nelle orecchie.
Quest'anno poi il gestore ha pensato bene di chiudere la palestra per 25 giorni in agosto e questo e' bastato per farmi perdere quel minimo di forma tanto faticamente sudato!
Fortunatamente mossi a compassione o forse stufi delle mie lamentele, moglie e figlio mi hanno regalato per il mio compleanno un fichissimo lettore mp3 studiato apposta per gli sportivi...
e' tutto nell'archetto delle cuffie, e' impermeabile, e' intraurale (cioe' ti spara la musica direttamente dentro l'orecchio).. e quando lo uso e' l'equivalente del doping
forse diventero' sordo prima di rimettermi in forma, ma nel frattempo fare cardio e' una esperienza piu' che divertente!
mi impadronisco del tappeto, mi metto le cuffie, chiudo gli occhi e mi immergo nella mia musica..praticamente tre volte a settimana assisto in prima fila a dei concerti rock fenomenali...
spesso quando finisce il tempo previsto lo allungo un po'.. giusto per finire la canzone, o il concerto, piu' facilmente
Devo essere uno spettacolo: io che ansimo ad occhi chiusi sul tappeto con le labbra che seguono i testi delle canzoni..
purtroppo le batterie ricaricabili del giocattolo ogni tanto mi mollano senza preavviso... e' un down alla realta' terrificante, ed ancora peggio e' quando non ricordo di ricaricarlo o di prenderlo!
Nel frattempo con l'asd del judo abbiamo ripreso l'attivita' in un nuovo dojo e quando posso mi sfizio un pochino, sempre con le limitazioni impostemi del medico.
Purtroppo pero' ogni tanto tendo a strafare e alla mia eta' il conto e' immediato e salato: dopo avere tirato un po' con i pesi ho fatto provare con me i ragazi piu' grandicelli, in maniera da costringerli a mettere della forza, poi ho dato soddisfazione a mio figlio che voleva provare anche lui..
ma il cucciolo e' ancora troppo piccolo, quindi mentre mi entrava in torsione sul braccio ho roteato su me stesso sollevandolo con il braccio ancora storto.
Stefano e' piccolo, ma 50 chili circa tirati su in quella maniera erano un po' troppi e ora pago pegno con un braccio fuori uso e pergiunta deriso da moglie e amici al grido di
"non sei piu' buono" o "hai una certa eta'"..
Li odio!
* dialettale da chiatto = grasso o largo, in questo caso grassoni
...E' stato un anno faticoso!
Molti inconvenienti, molti guai che hanno richiesto continui adattamenti anche in attivita' che non rientravano direttamente nelle problematiche...
una sola certezza: lunedi, mercoledi e venerdi dopo il lavoro vado in palestra!
Dalla prova ad oggi sono passati un abbonamento semestrale, un annuale ed ora un paio di mensilita'... ed e' stato un peggioramento costante!
Praticamente sono l'unico che e' rimasto del gruppo con cui ho iniziato... era un bel gruppo: negli sogliatoi si parlava solo di cucina e beveraggi!
Poi la palestra ha fatto molta pubblicita' ed e' iniziato un turn over di gente che e' venuta, e' stata un po' e se ne e' andata.. a dire il vero senza rimpianto alcuno da parte mia.
Da bravo bambino quale sono, all'epoca chiesi al proprietario di compilarmi una scheda di esercizi... dopo 40 gg gli ricordai di cambiarmela.. e poi ancora...
e poi decisi che tornavo a farmela da solo: i risultati non erano apprezzabili e non potevo fermarmi in palestra per 2 ore e mezza ogni volta!
Una costante di tutte le schede e' la presenza di almeno 30 minuti di tappeto ed altri 30 tra cyclette ed ciclo ellittica ... una noia al di la del mortale!
imparo rapidamente a leggere mentre cammino a passo veloce o pedalo...
sotto lo sguardo stupito degli altri "atleti" viaggio alla media di quasi un libro a settimana.. finche' c'e' luce la presbiopia incalzante non da problemi...
poi qualcosa cambia
e non riesco piu' a leggere bene... devo alternare la lettura con altro..
La sofferenza della palestra e' acuita dal fatto che aumentando la popolazione, come ovvio, la media dell'intelligenza si abbassa,
quindi per accontentare tutti (gli altri suppongo, me no di sicuro!) il proprietario mette a ciclo continuo musica di vario tipo ad un volume assurdo...
e ovviamente fa tutta schifo!
Nel frattempo i controlli dietologici continuano.. dimagrisco talmente lentamente che la dietologa minaccia di diminuire le dosi di cibo..
OK! Deciso!
riprendo un po' di libri e ristudio una tabella che mi consenta di limitarmi a 90 min circa di allenamento.. consideriamo che mi serve di fare almeno 45 minuti di cardio... anche di piu' se possibile.. quindi mi tocca aumentare i carichi... provo un nuovo metodo .. ho appena visto il seminario di presentazione...
Al successivo controllo dietologico sono piu' pesante di 2 kg ... al controllo delle masse la magra risulta aumentata di piu' di 3 kg e la grassa in diminuzione equivalente..
bene?! forse! per le mie patologie devo perdere peso, non convertire il grasso in muscolo...
cioe' va bene.. ma non troppo... uff!
La dietologa consiglia un aumento della attivita' cardio a discapito dei pesi..
Studio la nuova tabella..
Ennesimo controllo: ho perso 3 kg quasi... ma quasi tutti di massa magra, la grassa e' in aumento...
male?! forse! l'aumento del grasso puo' creare problemi... ma la diminuzione del peso mi aiuta..
cioe' va male... ma non troppo.. boh!!
vabbe' torno alla prima tabella con qualche aggiustamento..
cambio poco.. rimetto su massa magra.. mi stabilizzo un po' come peso.. riprendo anche un pochino di judo..
Anche solo la prova in palestra sconvolge le mie abitudini: esco a razzo dal lavoro, ci metto 20 minuti circa, ci vogliono 2 ore e passa tra viaggio, parcheggio, cambio, tappeto, cyclette, doccia e recupero auto… saltano completamente tutti gli altri impegni.
La popolazione indigena non mi ispira molta simpatia: tutti sono griffati, alcuni si fanno delle fantastiche chiacchierate mentre camminano sul tappeto, molti sono assolutamente fuori forma ma si ostinano a mettere abbigliamento tecnico degno di un professionista…
le ragazze (dai 20 ai 50 circa) seguono ispirate la musica diffusa canticchiando l’unica canzone in una lingua neolatina trasmessa …
Nella norma tutti sfoderano sorrisi fasulli, capitanati in questo gioco da proprietaria e segretaria.
In occasione del primo incontro con la proprietaria, mia moglie mi avverti’
“…ora fa tanto la simpatica perche’ deve accalappiarti come cliente…”
Fa tanto la simpatica??? Le riesce proprio male… ricordate? Epidermicamente non simpatica.
A pescara si usa dire “andare in cascetta” per indicare un particolare stato d’animo tra l’arrabbiato ed il depresso…
per esempio vi ricordate quando giocavamo a pallone da ragazzi? Spesso capitava che per un rigore negato o per un goal annullato il proprietario della palla si arrabbiasse e decidesse di andare via, portandosi via il pallone. Per dirla in pescarese, “e’ andato in cascetta” o anche “si e’ incascettato “, e se cio’ si verificava spesso il tipo era etichettato come “cascettaro”
All’ennesimo giro di “ai se oi te pego” con conseguente canticchiamento globale, dopo aver rivisto le tipe sorridere amabilmente, mentre sudo e mi annoio mortalmente mi parte la cascetta..
‘sto posto non mi piace!
Nel frattempo, scopro che qualcuno di cui mi hanno parlato molto bene ha rilevato una palestra a 5 minuti dal mio ufficio; un giorno passandoci davanti entro e chiedo informazioni
La palestra e’ piccola, con macchine di buona qualita’ ma vecchiotte; e’ rimasta chiusa per sei mesi, nella sala attrezzi penzola dal soffitto una tv a tubo catodico ma e’ spenta e il sottofondo e’ dato da RDS (c’e’ di meglio secondo me, ma e’ gia’ un grande passo avanti). L’istruttore mi sembra una persona cordiale, il prezzo mensile e’ onesto, ottimo nel caso di abbonamento semestrale, anche di piu’ per l’annuale ma per esperienza so che non usufruirei di 12 mesi).
Finisco il terzo giorno di prova, la proprietaria mi placca con la superofferta e vuole la risposta a breve, meglio anche sarebbe subito.
La superofferta annuale mi verrebbe qualcosa in piu’ del semestrale dall’altra parte, le soluzioni mensili e trimestrali sono indecenti, la semestrale costosa…
Prendo tempo, conscio del fatto che in ogni caso andare in palestra sara’ una medicina…
Passano ben due giorni, scopro che nel frattempo mia moglie viene sollecitata per farmi dare una risposta…
gia’ non mi piace… telefono per dire che non mi iscrivo; la palestra e’ troppo lontana, perdo troppo tempo e le soluzioni che cercavo erano piu’ economiche.
Miss simpatia, molto seccata mi congeda augurandomi di non avere bisogno della palestra in futuro, vista l’eta’ e gli acciacchi.
La mando mentalmente a quel paese, sto per telefonare per a mia moglie per dirle in che razza di posto si allena.. ma ha rinnovato da poco l’abbonamento annuale.. beh...rinuncio... contenta lei..
Io vado dall’altra parte, e se prima ero un po’ indeciso, con la gufata telefonica sono assolutamente convinto della scelta.
Gia’ sull’uscio si vede che il vento e’ cambiato: porta chiusa e lettore di badge…
Suono il campanello, mi aprono e mi viene incontro una ragazzina vestita elegantemente alla moda che scopro essere la segretaria/receptionist; che con il fare a meta’ tra il call center ed il “carissimo amico” si presenta sbattendo gli enormi occhioni e mi indirizza verso la proprietaria, gia’ preallertata da mia moglie.
Entrambe mi ricordano come forma fisica la mia dietologa, ma epidermicamente mi sono decisamente meno simpatiche.
La palestra e’ grande, luminosissima, piena di apparecchi e macchine nuovissime.. e impensabilmente ci sono una marea di televisori lcd appesi al soffitto che diffondono un canale musicale satellitare.
Il volume e’ assurdamente alto, ma la musica emessa farebbe schifo anche al minimo…
L’impressione negativa avuta dalla proprietaria, viene ampiamente confermata dalla spiegazione del “buono per un mese omaggio”:
le lezioni gratuite sono tre, il periodo per sfruttarle e’ di 15 gg, entro la terza devi decidere se vuoi iscriverti e nel caso di abbonamento annuale ti regalerebbero un mese.
…ed il tutto senza una parola sul quantum. Uhm
Pero’ posso usufruire della palestra a qualsiasi orario, nell’abbonamento sono previsti alcuni corsi a cui posso partecipare senza problemi..
Qualche problema in realta’ io lo vedo: i corsi sono di mattina o a sera, ed io fortunatamente lavoro, e la sera potendo uscire vorrei andare con amici, a bere una birra, a fare una chiacchiera, a giocare a qualcosa…
Ed inoltre buona parte dei corsi sono da spiegare, (twb, gag, boot, spin, total body) e gli altri mi si addicono poco gia’ dal nome (pre/post parto, posturale, samba, step, aerobica)
Inizio la prova, ci sono due istruttori di sala che si alternano, uno ha piu’ o meno la mia eta’, l’altro ha molto meno di 30 anni… e si vede.
Essendo totalmente fuori esercizio, la mia prova consiste in 30 min di tappeto e 30 di cyclette… solo con l’istruttore anziano faccio un po’ di attrezzi, ma molto, molto poco…
Vi assicuro che una ora passata con quel rumore nelle orecchie (la musica, secondo loro) e camminando in salita o pedalando vi fa elaborare nuovi corollari sulla teoria relativistica einsteiniana che vi posso enunciare sinteticamente: il tempo non passa!
Anche se a vedermi oggi non si direbbe, ho piu’ di qualche trascorso in palestra: praticamente fino ai 18 anni la mia vita era scuola-piscina, scuola-palestra a giorni alterni (in alcuni periodi il giovedi’ era addirittura scuola-palestra-piscina, per avere il sabato libero); poi mollai tutto di botto e misi su 12 kg in meno di un mese.
Rientrare in una palestra e’ stato uno shock traumatico… usero’ un fantastico luogo comune:
non ci sono piu’ le palestre di una volta!
Come prima cosa sono cambiati i nomi: ginnastica, pesistica, culturismo non esistono piu’, sono sostituiti da fitness, bodybuilding e da una pletora nomi e acronimi per lo piu’ anglofoni.
La palestra che ricordavo io era un luogo di puzza e sudore, non ricordo ci fossero ragazze e nemmeno gente dai 40 in su… gli attrezzi erano spartani, usurati e le macchine spesso autocostruite… chi la frequentava non si curava piu’ di tanto per l’abbigliamento, anzi, la tuta da allenamento era la piu’ sgualcita e rattoppata.. tipicamente blu con le righe bianche sui lati, e quella “buona”, magari del modello col cappuccio (tipo “ il paradiso puo’ attendere”) era solo per arrivare in palestra e cambiarsi.
Ma andiamo con ordine: mia moglie mi convince/costringe alla prova di un mese presso la sua palestra (tanto e’ gratis, ho il buono, ricordate?)
Il controllo post natalizio e’ paradossale: non solo ho lo stesso peso, ma ho anche tutti i parametri di massa magra, grassa e liquidi identici alla visita passata..
Sono sempre al “limite basso” del mio peso… quello oltre il quale in 5 anni non sono mai andato a parte brevi periodi di malattia con conseguenti disturbi intestinali.. lo faccio presente…
La dietologa sentenzia che se non ci saranno miglioramenti dovremo ritoccare la dieta al ribasso…
Mia moglie gioca l’asso: tira fuori un buono omaggio della palestra che frequenta e mi costringe ad andare.
Nel controllo mensile scopro che la mia bilancia e’ decisamente piu’ friendly di quella della dietologa: il calcolo a naso e’ rapido.. ho i pantaloni che peseranno 1kg … diciamo 1 e mezzo… l’altro kg e mezzo e’ la differenza della misurazione…
Diamo tempo all’organismo di adattarsi… vediamo al prossimo controllo.. nel frattempo cerchiamo di limitarci nelle vacanze di natale…
Nonostante il divario delle misure, ho raggiunto piu’ o meno il mio peso “minimo” da quando sono a dieta… oltre non sono mai riuscito ad andare
Nel 2009 andai dalla mia attuale dietologa dopo aver visto un conoscente in cura da lei perdere una 20 di kg di peso in brevissimo tempo e, a suo dire, senza sforzo.
Dopo una iniziale visita e l’elaborazione della dieta, dovetti saltare il controllo per impicci dovuti ad impegni lavorativi, o meglio prendevo l’appuntamento, ed immancabilmente dovevo spostarlo perche’ non ero in citta’. Questa storia si allungo’ fino a luglio, e poi non ci ho pensato piu’…
La mia dietologa e’ esattamente come tutte le altre: magrissima al limite dell’anoressia e con un colorito pallido; e’ anche simpatica, peccato che pero’ si evinca dalla sua forma estetica che i suoi concetti di abbuffata o di privazione non collimino esattamente con i miei.
Ogni tanto penso che se ci fosse un dietologo ciccione forse capirebbe cio’ che provo nel vedere e “assaporare” roba lessa e scondita…
Comunque ho effettuato il re-booting, nuova dieta, piu’ controllo e depressione a gogo’.
Alla fine, dopo aver perso circa 25 kg stando a dieta da 5 anni, vuoi per l’eta’, vuoi per la vita sedentaria, vuoi anche per la perdita del controllo ossessivo sul cibo, fatto sta che alla pesa di settembre di kg ne avevo ripresi 5.
Spronato dalla infaticabile moglie, quindi ho ricontattato la dietologa che non sentivo piu’ dal 2009.
Avete mai avuto a che fare con un/una dietologo/a? Normalmente significa parlare con qualcuno che ha un pessimo rapporto col cibo e che ha studiato per poterne scientificamente parlare male.
Ora, sicuramente una dieta sana non puo’ dare grosse soddisfazioni, ancora meno ne puo’ dare una dimagrante, ma se parlate con un dietologo questo cerchera’ di convincervi che nutrirsi equivale a mangiare… e sembrera’ vero, se riuscirete a non fare caso al fatto che normalmente sono persone di costituzione esile, colorito verdino ed assolutamente sottopeso.
E’ straordinario come esaltino insalate e verdure lesse rigorosamente non condite, e nel contempo stando seduti accavallino le gambe in maniera che quella sopra riesca quasi ad arrotolarsi sull’altra.. cioe’… accavallano le gambe e poi riaccavallano il piede sul polpaccio di quella sotto…
In quel momento ti viene da pensare che i termini coscia e polpaccio non si addicano assolutamente agli arti inferiori di chi hai di fronte, ciononostante tenti di imitarne la posa… ma se vai da un dietologo e’ anche perche’ in quella posizione non puoi arrivarci: cosce e polpacci tu li hai!
…l’occasione mi e’ gradita per riprendere questo blog…!
L’occasione in fabula mi e’ data dalla tappa chietina del tour di Marky Ramone, batterista dei Ramones piu’ o meno dal 79 all’84 e dall’88 al 96, anno dello scioglimento della band.
Se non sapete chi erano i Ramones… potete partire da qui http://it.wikipedia.org/wiki/Ramones
O se avete voglia il web e’ pieno di siti a loro dedicati http://www.google.it...iw=1264&bih=853
Marky e’ l’unico superstite della formazione considerata storica del gruppo (in realta’ ci sarebbe anche Tommy, il primo batterista, ma si ritiro’ dopo il terzo lp nel 1979 per dedicarsi alla attivita’ di produttore discografico) , e la notizia di un suo passaggio nella mia zona e’ capitata proprio nel momento giusto: da un po’ ho ripreso ad ascoltare i Ramones, e come mia abitudine sono un po’ in fissa: ascolto, leggo le biografie, riscopro i dischi, e tramite youtube vedo i filmati dei concerti… e poi di nuovo...e poi di nuovo…
come e’ immaginabile quindi, non dico fossi entusiasta ma quanto meno interessatissimo all’evento.
Infatti mi sono premurato di avvisare con congruo anticipo i miei amici intimi, poi i parenti, ed infine anche tutti i conoscenti… e nessuno si e’ minimamente dimostrato interessato al fatto.
Anzi… con estremo disappunto ho per lo piu’ perso tempo a spiegare chi fossero i Ramones …
Le uniche due eccezioni alla massa sono state mio figlio (11 anni: per ora in auto si ascolta ancora solo la “mia “ musica) ed il figlio di un amico (32 anni, per anni chitarra solista in un gruppo heavy; non e’ che poi gli interessasse molto Marky Ramone, ma almeno sapeva chi fosse);
ho perorato piu’ volte la causa di mio figlio con la mamma, ma lei si e’ dimostrata irremovibile:
NO!! Come ti viene in mente di portare un bimbo in un locale pieno di fumo?!?!
Quando le ho spiegato che sono almeno 10 anni che e’ in vigore il divieto di fumo in tutti i locali la risposta e’ cambiata:
“NO perche’ fa tardi e il giorno dopo c’e’ la scuola”;
vabbe’.. e’ il giorno prima delle vacanze, stefano e’ il primo della classe… chissene…
vi risparmio gli altri “NO!”.. ne sono stati parecchi e tutti dettati da insano buonsenso
Alla fine, dopo il mio laconico post sul forum, decido di andare lo stesso, un po’ avvilito, ma in fondo molto motivato.
Dato l’interesse dimostrato da tutti gli altri, gia’ mi immaginavo conversare amabilmente con Marky davanti ad una birra (la location era una taverna-birreria tedesca) nel locale semivuoto, ed infatti ho trovato parcheggio ad un km circa: a colpo di occhio le auto erano veramente parecchie e non tutte parcheggiate da bipedi cogitanti.
Piu’ che vivere una botta di gioventu’ pero’ ho provato sulla mia pelle e nel mio ego un preponderante senso di vecchiaia:
gia’ all’ingresso del locale l’addetto alla porta (che distribuisce a chi entra il talloncino da dare alla cassa ed al quale consegnare in uscita il talloncino attestante il pagamento della consumazione obbligatoria) mi accoltella con un “…prego signore!”
Alla cassa do del tu al tipo, e lui mi da del lei :(
Il locale e’ pieno, non c’e’ posto per sedersi, resto in piedi con la giacca al braccio sinistro e la birra (piccola) nella mano destra… dopo pochissimo la birra e’ finita ma la bolgia e’ tale che non mi viene proprio voglia di sforzarmi per riarrivare alla cassa, rifare la fila, riandare al banco, rifare la fila per prendere qualcosa di altro…
Nel Frattempo inizia della musica, un gruppetto suona qualcosa che al momento non riconosco, ma mi sembra familiare… e’ vecchiaia anche questa: ci metto tre canzoni per identificare i “Metallica”, praticamente Master of Puppets fa scattare la scintilla. La band non e’ poi male, li annoto mentalmente come i “chietallica”: sono di chieti e sono una cover band dei metallica
Mentre ghigno su questa str..upidata noto che l’eta’ media apparente e’ molto, molto piu’ bassa della mia; le ragazzine visibilmente non vanno oltre i 24 ed i bimbi forse arrivano ai 30..
Contrariamente a cio’ che pensavo ci sono pochissimi bimbi col “chiodo” ed ancor meno con i capelli lunghi… di creste colorate o rasature alla mohicana non se ne parla proprio
Strano, le ragazzine sono con abiti quasi eleganti: top di lame’, body con pizzo.. peccato che poi da questi sporgano strani colorati tatuaggi (come ha detto il gemello Roberto “ a meta’ tra madonna ed Ozzy Osbourne”); al contrario i bimbi sono tra lo street fighter e l’happy hour… bizzarrie della moda, credo. Un po’ mi infastidisce il “contatto umano”..la folla e’ tale che e’impossibile muoversi liberamente
Mentre suonano i Chietallica noto forse l’unica persona della mia fascia di eta’.. ed e’ come me l’aspettavo: e’ una donna con i capelli tinti di rosso, sembra molto soddisfatta mentre si dimena tenendo il tempo della musica… mi consolo pensando di non essere solo
Ma come i Chietallica chiudono la loro performance va via anche lei..altra coltellata al mio ego: era la mamma del batterista Ormai inizio a pensare a me stesso come Giulio Cesare trafitto dalle lame dei congiurati
E’ la volta dell’esibizione di Rocco e rollo, comico locale supportato dal tecnico audio come spalla.. nel frattempo la folla aumenta al limite dell’inverosimile… inizio ad odiare questa gioventu’ moderna… ma non potrebbero andare in discoteca?? Che c’entrano loro con la “mia” musica?!? Ma andassero a sfondarsi i timpani con quell’”unf-unf-unf-unf” che tanto detesto e che chiamano musica House!
Quando entra in scena Marky Ramone riesce a fatica ad arrivare sul palco… finalmente.. c’e’ qualcuno piu’ vecchio di me in sala… e’ lui !
Esibizione troppo corta, secondo me… giusto una decina di canzoni dei Ramones, accompagnato da una band di ragazzini capitanati da Andrea Rock (dj di Virgin radio)
Comunque nel locale c’e’ l’apoteosi: si poga, e che tu lo voglia o no lo fai anche tu!
Nella bolgia mi ritrovo con una ragazzina letteralmente spalmata sulla mia schiena ed a contatto intimo con altra gente.. questa volta la coltellata me la do da solo: qualche (molti) anni fa l’avrei trovata una situazione divertente a dir poco, ora anche il contatto della tipa sulla schiena mi da fastidio!
…E comunque canto a squarciagola, e con mia somma sorpresa lo fanno anche tutti i bimbi che mi circondano!
Finisce il concerto con “blitzkieg bop”, il primo successo dei ramones e Marky e codazzo si fanno spazio per andare nel camerino ignorando totalmente le mani tese e le richieste di autografi..
Chi dice che l’abitudine al fumo nei giovani e’ in diminuzione non ha fatto i conti bene, o non ha calcolato i presenti… c’e’ la fila per uscire a fumare, complice anche il tipo alla porta che ritira i ticket dell’avvenuta consumazione e che timbra la mano a chi vorra’ rientrare..
Gli porgo la mano, mi dice “prego” e mi fa passare senza timbro… intuisco che tra tutti per lui sono l’unico riconoscibilissimo, e non ho il naso finto da pagliaccio !
Rientro nella speranza di potermi fare autografare una foto, piu’ che per me per Stefano, come parziale indennizzo per la serata mancata…
Davanti alla porta del camerino si staglia la figura dell’addetto di sicurezza (guardia del corpo-buttafuori)… piu’ che altro si vede lui e non la porta..!
Ma il problema e’ che tra me e lui ci sono una decina di metri di folla accalcata.. vabbe’… mi prendo una coca nel frattempo.. stessa scena tra me e la cassa…
Tiro le somme… e faccio harakiri: ne ho avuto abbastanza di folla, odori, file… mi spiace ma porto la mia vetusta’ a casa , come tutti i miei coetanei, ma almeno io posso dirlo, che c’ero. Anche se non so se con orgoglio o con avvilimento
<segue>
una considerazione importante per inquadrare gli anni 60:
tali anni sono pressocche' equidistanti della prima guerra mondiale e dai nostri giorni... e questo fa capire che enorme differenza c'e' stata "prima" rispetto al "dopo".
La straordinaria novita' del periodo e' la nascita dei giovani:
fino a quegli anni la transizione dall' eta' infantile a quella adulta era netta, ed anche visibile: i calzoni corti. I ragazzi, e si parla di gente anche fino a 20 anni, li portavano anche di inverno, con il cappotto; erano il segno esteriore della loro giovinezza (o della non indipendenza).
quando un ragazzo indossava i pantaloni lunghi, cio' voleva dire che era diventato un uomo, come suo padre, suo nonno, e via cosi'... e come suo padre e suo nonno doveva pensare a "farsi una famiglia"; e come loro avrebbe dovuto abbandonare le siocchezze da ragazzi per dedicarsi alle cose serie della vita (!).
Negli anni '60 invece, iniziano a vedersi i primi frutti della colonizzazione consumistica; si crea una nuova tipologia di consumatore: il giovane, con le sue mode, le manie e con tutto cio' che in prospettiva possiamo vedere anche oggi.
La sindrome di Peter pan, forse e' iniziata cosi'.
Per noi, i primi anni 60 non segnano solo il passaggio tra il dopoguerra e il boom, ma anche e soprattutto il vero cambiamento della societa' italiana, seguendo i nuovi miti americani: inizia ad esserci un po' di benessere, che in fondo vuol dire solo che facendo qualche sacrificio, si hanno i soldi per comperare oggetti domestici a cui ora siamo abituati: il frigorifero, la televisione, la lavatrice...
Non e' tutto rose e fiori; l'Italia e' da sempre una realta' contadina, ed il miraggio del benessere porta ad una costante migrazione verso il nord, o verso le citta', di personale non qualificato che verra' sfruttato nell'industria con salari minimi e condizioni di lavoro da schiavismo.
I giovani, via via negli anni 60, iniziano a muovere il mercato: sfondano i beatles ed i capelli a caschetto (all'epoca considerati delle lunghe zazzere) spopolano insieme agli abiti stretti e agli stivaletti... in pochissimi anni si accavalleranno mode ed idee, e anche radio e tv alla fine, e con molta censura, apriranno a questa nuova ondata con programmi che hanno fatto storia, e che spesso vengono riproposti in spezzoni come tappabuchi in orari da vampiri o in estate.
<segue>
...e tra varie amenita' e' gia' passato un anno dall'ultimo aggiornamento di questo blog... nel frattempo il forum e' cresciuto... e mio figlio anche!
Ho continuato, sempre raramente, a suonicchiare con i soliti amici ed ovviamente continuo a suonare qualsiasi cosa male... beh, onestamente questo non e' tra i miei crucci.
E' divertente notare la differenza soggettiva dello scorrere del tempo: per me e' gia' passato un anno, per mio figlio la scorsa estate e' un lontano ricordo, vicino nella memoria alle altre estati passate...
Dall'unione del suo concetto di tempo, e del mio tentativo di fargli ascoltare la "mia" musica commentandola, ogni tanto esce qualcosa di estremamente ilare; l'esempio piu' classico fu un paio di anni fa, quando gli feci visitare per la prima volta un castello medievale (vabbe' era un po' una ciofeca ricostruita asinamente, ma era l'unico vicino).
Pieno di meraviglia esclamo'
" ...questo mi sa che e' di prima degli anni '70...!"
Effettivamente, quando gli parlo di musica, gli anni 70 sono " l'anno zero", in pratica ascoltando rock e derivati le canzoni piu' vecchie sono di quegli anni e probabilmente avro' anche detto qualcosa a proposito di quando ero ragazzino, appunto negli anni 70.
Quello che ti fa un po' riflettere, su quanto tempo e' passato, e' che ogni tanto senti qualche cover, ed istantaneamente ti ricordi qualcosa che era rimasto sepolto in qualche anfratto poco irrorato del cervello per anni... e poi ti ritrovi a fare i calcoli e incredibilmente scopri che sono passati 20 o piu' anni...
I mitici anni 60
la prima cosa che viene in mente e' :<<ma perche' sono mitici..??>> Bhe' qui la musica c'entra di riflesso, in realta' chi c'era in qugli anni se li ricorda per l'accavallarsi continuo di novita' e sviluppo...
un esempio:
un carissimo amico nel 1962, a 6 o 7 anni, si trasferi' seguendo il padre che lavorava in agip, da un industrializzato paese emiliano a San Salvo, paese agricolo della provincia di Chieti che all'epoca contava poco piu' di 4000 abitanti.
Quando arrivo' in treno con la madre, il padre ando' a prenderli alla stazione ferroviaria piu' vicina con l'auto data come dotazione individuale dall'agip, una fiat campagnola priva di sportelli e con il tettuccio in tela... poi scopri' che per l'agip san salvo era equiparata allo yemen e quindi ai dipendenti in entrambe le zone toccava lo stesso trattamento.
In effetti a San Salvo nel 1962 non c'era ancora l'illuminazione pubblica, e con sommo stupore il mio amico scopri' che all'alba si muoveva una interminabile colonna di contadini e muli che migravano verso i campi e che la processione si ripeteva in senso inverso al tramonto...
L'esilio duro' fino al 66, o forse al 67, quanto basta per poter vedere a San Salvo le prime minigonne.
Questi erano gli anni 60, in 5 anni dalle strade buie alla minigonna, ed il tutto a San Salvo, con rispetto parlando, non proprio il centro dell'universo.
<segue>
Di tanto in tanto, ed ormai sempre piu' raramente, ci ritroviamo con qualche amico per strimpellare un po' insieme; indipendentemente dal tipo di musica preferita da ognuno, la scaletta e' quasi tutta composta da cantautori italiani con rare intrusioni pezzi stranieri. Cio' e' dovuto principalmente alla nostra …abilita' di musicisti….
In una di queste session, stavamo suonicchiando (termine esagerato!) qualcosa dei new trolls, e finito il brano, vedendo la mia faccia soddisfatta (a me pareva che avessimo suonato straordinariamente bene) il mio amico mi disse:
<<…tu non capisci il mio dramma! L'hai mai sentita in originale? Noo?!? Ora si spiega…>>
Ed ando' a spulciare tra i suoi cd.
Dopo poco torno' con la reliquia, una riedizione su cd di un lp dei new trolls degli anni 70, e la mise in riproduzione.
Il mio sorriso compiaciuto si congelo' in una espressione ebete: gli accordi potevano anche essere quelli, ma la canzone non somigliava nemmeno lontanamente al nostro parto…
<<…ORA capisci il mio dramma!!>>
Da li inizio' una discussione sui nostri limiti come musicisti, alla fine stabilimmo che probabilmente tutto era condizionato dal tipo di musica che ascoltavamo da piccoli:
lui con Yes, Area, Emerson, Lake & Palmer ed altri aveva (ed ha) un orizzonte molto lontano, e si puo' dire " ..sa di non sapere"…
io invece sono nato con il punk… e come strumentista mi fermo li…
(vi ricordo cosa pensa il mio amico del punk: siamo giovani, ci piace la musica e non sappiamo suonare)
...fino al millennium bug, e dopo
Negli anni 90 ero gia' troppo vecchio per seguire le mode, ed anche solo per accorgermi che esistevano. In realta' avevo riscoperto la musica e con quel po' di buono che ti da l'autonomia anche economica ero occupato a ricomperare i miei ellepi in formato CD;
di fatto continuavo a sentire musica vecchia e quello che gradivo della nuova, era sempre qualcosa che ricordava la "mia" musica.
Tutt'ora e' cosi', e non trovo particolari differenze tra gli anni 90 ed il nuovo millennio… scusatemi, divento vecchio….
So che e' esistito il grunge, movimento che io ho associato al punk; che ci sono state nuove correnti di metal (che ormai e' un termine che sostituisce l'antica dizione Rock); che anche i discotecari hanno avuto le loro divisioni di genere; che hanno avuto un po' di successo delle band punk-rock, che sempre piu' spesso si sentiva del rap….
L'unico vero fenomeno del decennio e' stato l' indie music; ovvero musica che viene prodotta e distribuita da piccole case discografiche indipendenti in opposizione alle "major", le storiche case discografiche fuse e comperate dai colossi del settore.
In un paio di occasioni ho anche visto un "indipendent day", festival della musica indipendente; per lo piu' generi di nicchia, piacevoli all'orecchio, almeno dal mio punto di vista…
Grunge
Nirvana- Smells like a teen spirits
http://www.youtube.com/watch?v=kPQR-OsH0RQ
Sound garden – Black hole sun
http://www.youtube.com/watch?v=qiSkyEyBczU
Punk-Rock
Green Day – Basket case
http://www.youtube.com/watch?v=XKOwGffqlbM
The Offspring – Staring at the sun
http://video.google.it/videoplay?docid=814...NNZCW2QLsjqjOCQ
Ska punk
Smash mouth - let's Rock : flo
La novita' del nuovo millennio puo' essere la fusione di generi che sembravano non compatibili:
Nu metal
linking park somewhere I belong
http://www.youtube.com/watch?v=YGdWuYNrdmU
anche in Italia
Articolo 31 Cara mia ex (tratto da Italiano Medio, una mia scoperta recente… )
http://www.youtube.com/watch?v=R5_Ltt3TwS0
Solita nota di chiusura : nel 1995 i Kiss registrano MTV unplugged, nel corso dello spettacolo si riunisce la formazione storica e con questa lineup ripartono in tour "pitturati" (i kiss non si esibivano piu' in maschera dal 1983 credo, l' LP era Lick it up ed erano gia' cambiati batterista e chitarra principale)
KISS
Mtv unplugged - Rock'n'roll all nite
http://www.youtube.com/watch?v=y5RboISFqv4
Reunion tour – 1996 (in sintesi estrema)
http://video.google.it/videoplay?docid=191...oC4e02wLe6qXeCQ
In realta' negli '80 c'era anche qualcosa di buono, ma per lo piu' l'ho scoperto successivamente, quando ho ripreso a sentire musica.
Verso la meta' del decennio ci fu un grosso movimento direttamente derivato dal rock degli anni 70 con fortissime influenze heavy metal, passato poi alla storia con varie denominazioni, tra queste la mia preferita era hair metal, con riferimento piu' che alla musica al look degli artisti. E' da dire che il mondo musicale era cambiato, ora i video musicali erano la norma, iniziavano ad esserci emittenti specializzate nel settore e le radio tematiche, e con queste nascevano le etichette di genere (epic metal, trash metal, speed, glam, elettro, power, gothic….);
Una delle peculiarita' del periodo e' passata alla storia con il nome di new british invasion (o metal british invasion): buona parte delle chart americane ( e mondiali) erano "invase" da artisti inglesi (iron maiden, motorhead, judas priest…)
E' da dire che dagli anni 60 c'e' stata una british invasion a decennio: prima con il Beat (Bealtes, rolling stones ), poi con il progressive (Pink Floyd, Genesis…) e quindi con l'HM…
In questo periodo ricordo con piacere diverse band che ci hanno lasciato, per lo piu', buona musica e cattivi esempi; principalmente ricordo ballades rock-blues e brani che hanno come temi ricorrenti donne, abusi di alcol e droghe…
come dicevano all'epoca dell'universita' "…la dimostrazione e' lasciata allo studente" lavorate un po' con wikipedia e video.google.it…
in ordine sparso, cosi' come mi vengono in mente..
Motley Crue – girl girl girl
http://video.google.it/videoplay?docid=5675876644596388243
non siamo "porci", gli anni 80 erano cosi'…
Metallica – nothing else matter
http://myspacetv.com/index.cfm?fuseaction=...videoid=8595247
Guns'n'roses – sweet child o'mine
http://www.56.com/u17/v_NjM3NjEzNA.html
Una delle piu' belle ballades in assoluto… il riff di Slash e' strepitoso!!
Guns'n'Roses – Novembre Rain
http://www.myvideo.de/watch/785280
Uno dei video piu' costosi della storia
Skid Row – youth gone wild
http://video.google.it/videoplay?docid=-8922557162655452719
Helloween – Eagles fly free
http://video.google.it/videoplay?docid=-4121125839428181387
non ho trovato live con il primo cantante (che a me piaceva di piu'..)
Anthrax – i am the law
http://myspacetv.com/index.cfm?fuseaction=...videoid=3952350
Motorheads - Eat the ritch
http://video.libero.it/app/play?id=b0f45bd...16cec6b04d32ad0
Judas priest - Breaking the law
http://video.google.it/videoplay?docid=-13...h&plindex=0
Van Halen – uno dei migliori chitarristi di sempre, paradossale che tutti conoscano solo Jump e il riff di fatto con le tastiere…
http://dailymotion.alice.it/video/x18v5z_v...en-panama_music
jump - http://www.myvideo.de/watch/149599
Scorpions – Still loving you
http://video.libero.it/app/play?id=c35e931...71fb7a59fe0f502
strano questo live con orchestra...
… e poi ancora WASP, Saxons, twisted sisters, Europe, Bon jovi, WhiteSnake, Aerosmith …
Sempre negli '80 inizia il mito di Madonna, spopolano dancepop e il new romantic (la new wave che si evolve) con Duran Duran, Spandau Ballet, Level 42, talk talk , Simply red, fine young Cannibals, …
…E tra le cose che non mi sono dispiaciute posso mettere
Inxs – I Need You Tonight
http://video.google.it/videoplay?docid=-3014301266221450969
Cure – Close to me
http://www.dailymotion.com/video/x4992_the-cure-close-to-me
Cure – Boys don't cry
http://www.metacafe.com/watch/196000/boys_dont_cry/
Men at Work – Who can it be now
http://www.myvideo.de/watch/2370483/Men_at...o_Can_It_Be_Now
Men at work – Down under
http://www.myvideo.de/watch/95479
Bronsky Beat – Smalltown Boy
http://video.google.it/videoplay?docid=2986134815449504535
U2 – With Or Without You.
http://www.mgoon.com/view.htm?id=671912
Per chi e' della mia eta', gli '80 sono molto piu' lunghi di dieci semplici anni, nel bene e nel male: c'e' stato tutto il tempo per ascoltare musica, disaffezionarsi da questa, crescere un po' (cioe' prendere fregature), fare esperienza (cioe' prendere fregature), cercare di costruire qualcosa, ed entrare "tra i grandi" (cioe' abituarsi a prendere fregature)…
Agli inizi del decennio, c'era una trasmissione su raidue (anzi, sul secondo canale, come si diceva all'epoca) che in tarda serata portava una ventata di aria nuova nello squallido panorama della musica in tv: Mister Fantasy.
Per l'epoca la trasmissione aveva un "taglio" completamente diverso da qualsiasi altra: Carlo Massarini, il conduttore, sempre vestito in completo bianco, in una scenografia completamente bianca e scarna, che presentava video "innovativi" e rubriche fisse; a memoria c'era il "paginone centrale" che presentava una canzone di Sergio Caputo (era il primo LP, swing con una forte dose di ironia) con video rigorosamente in bianco e nero; la critica di Mario Luzzatto Fegiz; e lo spazio NEW WAVE, con i primi video dei Duran Duran , Spandau Ballet, Depeche mode ben prima che questi diventassero gruppi cult (e che i loro fan ci scassassero le scatole …).
E' da notare che alcuni pezzi sono tutt'ora ascoltabilissimi, ma la cosa per me meravigliosa erano i video: uso esasperato del filtro polarizzatore, scenografie tropicali, costruzione di una storia… in un certo senso, oltre al lato puramente estetico, era la nascita del video musicale moderno, come lo abbiamo visto fino in epoca recente…
Vabbe', molti di voi non sanno proprio cosa sia un "pola" (gentaglia nata con la fotografia digitale!)..
Per grosse linee, e'un filtro di ripresa (cioe' un pezzo di vetro/cristallo/plastica da attaccare davanti all'obbiettivo quando si scatta una foto o si fa una ripresa), composto da due lenti sovrapposte che consentono di eliminare la maggior parte dei riflessi luminosi delle superfici, con il risultato di avere colori piu' saturi nell'immagine. Lo sfizio maggiore si ha fotografando superfici semitrasparenti (mare, piscina, fontane, vetri), perche' togliendo tutti i riflessi "ci vedi dentro"
Questo e' un esempio da wikipedia:
senza e con filtro polarizzatore
Quelle che vedete nella foto di dx sono le alghe NELLO specchio di acqua
(all'epoca la fotografia era una delle mie passioni, se fate i cattivi ve ne parlo…)
Tornando a noi, c'e' una scena in un video dei DD dove si vede qualcuno sorseggiare un cocktail (rosso) mentre galleggia in piscina (azzurra)… e' una scena banale, ma vi assicuro che l'effetto dato dal colore era favoloso… basti pensare che la ricordo ancora e son passati piu' di 25 anni…!
Duran duran - Rio
Approfitto per segnalarvi che il sig. youtube sta rimuovendo i video musicali per una qualche norma sulla violazione del copyright (con quella qualità di riproduzione…!?!?), segnalatemi i broken links e cerchero' qualche fonte alternativa
80's :gli anni del look e dell'elettronica
Quello che maggiormente ricordo della musica degli anni 80 e' che di musica ce n'era ben poca… Soprattutto da noi, era diventata un fenomeno legato all'immagine, con sintetizzatori nel ruolo di strumenti musicali (di tutti gli strumenti musicali) e quasi esclusivamente di impatto visivo e non acustico.
Quasi in contrapposizione con il punk ed il rock degli anni 70, ora gli artisti hanno pettinature cotonate e con quintali di gel, vestiti dal taglio "particolare", spalline esagerate, pantaloni ascellari, trucchi pesantissimi… visivamente anche i piu' maschi sembrano fin troppo effeminati …
Alla luce di oggi tutto cio' "suona" falso…
Nascono in questo periodo i grandi network, sia della tv che della radio, e inizia la diffusione della musica come veicolo promozionale del prodotto "musica": ci abituano a sentire un tipo di musica, poi ce la vendono… Inevitabilmente il prodotto ha un ciclo di vita breve e non sempre e' di qualita', ma non c'e' problema: ci sara' un nuovo prodotto, simile, che lo rimpiazzera' nel brevissimo periodo…
Come gia' negli anni 60 emeriti sconosciuti stranieri vengono introdotti in italia per "fare successo" e la canzone Italiana "evolve": molti pezzi in classifica sono di italica gente che con pseudonimi ridicoli canta in inglese canzoni con testi da terza elementare (ma tanto nessuno conosce l'inglese…)
Un po' di video:
Iniziano i synth, ma c'e' anche musica…
Buggles - video killed the radio star
http://video.google.it/videoplay?docid=-4090172048796490967
Omd – Enola gay
http://video.google.it/videoplay?docid=-4756392786651913050
Nessuno e' immune :
queen – radio gaga
http://video.google.it/videoplay?docid=8880494808556005987
E qui inserisco una galleria degli orrori degli anni '80, se volete potete saltarla a pie' pari, non penso vi accrescera' in cultura…
La bionda – I wanna be your lover
http://video.google.it/videoplay?docid=327...h&plindex=9
(la bionda, d. d. sound, oliver onions sono tutti pseudonimi dei fratelli De Angelis, compositori anche delle colonne sonore dei film di bud spencer e terence hill)
Falco - Der Kommissar
http://www.myvideo.de/watch/952794
Dee.Dee. Jackson - Meteor man
http://www.indavideo.hu/video/DEE_D_JACKSON_-_Meteor_Man
DeeDee Jackson - Automatic lover
http://video.libero.it/app/play?id=c230d69...13c13f897d6e7d6
lio - amoreux solitaire
http://www.indavideo.hu/video/Lio_-_Amoureux_solitaires
Plastic Beltrand - Hula Hoop
http://www.youtube.com/watch?v=curxaD8EVzc
Gazebo - i like chopin
http://www.56.com/u50/v_MjE4NDQ3MTk.html
Den Arrow - don't break my heart
http://www.tudou.com/programs/view/3oLA-P7SK2E/
Visage - Fade to grey
http://www.dailymotion.com/video/x12rtm_vi...e-to-grey_music
I Righeira – Vamos a la playa
http://video.libero.it/app/play?id=0b27fc3...456dd6cfc64d8d5
E per concludere col botto
Trio - Da-Da-Da
http://www.mncast.com/?1834620
In tutto questo, all'estero e da noi per pochi iniziati nascono nuove correnti di rock e di parenti di questo che a volte riescono a riscuotere un discreto successo, prima di tornare nell'oblio, prossimamente parleremo di metal, dark e di british invasion (o nwobi o hmobi ) e poi di grunge, (una sorta di ritorno al proto punk vent'anni dopo)
Ti accorgi di non essere piu' giovane solo quando scopri che il mondo che ti circonda e' andato avanti, e tu non te ne sei accorto in tempo. In quel momento scopri anche che il cambiamento non e' proprio di tuo gusto, e che ti sei attestato sulle tue posizioni esattamente come faceva tuo padre: potranno cambiare i dettagli, ma che tu lo voglia o no hai saltato il fosso, ed ora sei "dei grandi".
Tutt'ora mia madre mi rinfaccia quella volta che dovette seguire la scia dei "rumori terribili ad alto volume" per tutta casa, fino a trovarmi in sala, seduto per terra di fronte all'hifi, in cuffia…
Purtroppo, quando sento alcuni tipi di musica attuale, anch'io ora sento "rumori terribili ad alto volume", ed il volume potrebbe anche non essere poi cosi' alto, in realta'…
Parlando di questo con il mio amico di cui vi ho gia' parlato, gli esposi alcune mie perplessita' :
quando sara', cosa potro' dire a mio figlio della musica dai miei 20 ai miei 30 anni?
Qualche tempo fa (decenni, non giorni) chiesi ai miei genitori se sapessero qualcosa dei Beatles e del loro tour in Italia (1965). Sicuramente all'epoca i miei non erano dei ragazzini, ma neanche cosi' vecchi da ignorare l'avvenimento; ma dei Beatles sapevano poco o nulla… faro' anch'io la stessa figura?!?
Il mio amico mi disse di non preoccuparmi: se amera' la musica, mio figlio ascoltera' i Beatles , i pink floyd, i genesis,… e piu' o meno tutti i miei dischi, non avra' bisogno di trovare qualcosa da salvare negli anni '80...
Lo ska
Gia' dagli anni 60, in Inghilterra ci fu un notevole fenomeno di immigrazione dalle ex colonie caraibiche , nel decennio successivo nelle periferie delle principali citta' si crearono delle piccole Georgetown, con suoni, odori e tradizioni giamaicane.
La musica che si sentiva era allegra, con un insolito ritmo solare, contornata da fiati e ballabile un po' a modo suo: lo SKA.
Lo ska (chiamato anche in origine bluebeat ed in seguito 2tones) ha radici negli anni 50-60, ovviamente in Giamaica. La leggenda vuole che in origine fosse il punto di incontro tra il blues nero e le sonorita' delle percussioni caraibiche (bluebeat); che il nome ska derivi dal fatto che qualcuno, spiegando come dovesse suonare la chitarra, disse qualcosa come << .. deve fare tipo uhm-skat uhm-skat uhm-skat…>>; Ed infine che in una estate giamaicana, non riuscendo a ballare per via del caldo eccessivo, qualcuno inizio' a suonare uno ska al rallentatore, inventando il reggae.
Link bluebeat anni 60
http://www.youtube.com/watch?v=f6YLHRsieAg
Il ritmo ska e' caratterizzato dalla chitarra in levare (il famoso "uhm-skat" dove l'uhm e' il battere …), che da quel ritmo particolare, allegro, o come dice mia moglie " un po' scemotto", utilizzatissimo in pubblicita' radiotelevisive per proporre dal gelato alla automobile passando per le patatine…
I principali gruppi ska inglesi sono multietnici, riprendono il look dei primi anni 60 (capelli cortissimi, cappelli a falde strette, pantaloni a sigaretta, bicromatismo bianco e nero..) e riportano anche un po' di caraibicita' nei testi, in un contesto sociale a dir poco problematico (ricordatevi che siamo sempre negli anni del punk…)
the Specials - a message to you Rudy
Selecters - on my radio
http://www.youtube.com/watch?v=A-xxTAJBuMs
Un caso a parte sono i Madness, unici con formazione totalmente "bianca". Loro malgrado, furono adottati da alcune frange estremiste in virtu' della "purezza del gruppo" dal punto di vista razziale ed a poco valsero le conferenze stampa e le dichiarazioni dei membri del gruppo.
I Madness furono i soli a sopravvivere negli anni 80 (sono ancora in circolazione, anche se in formazione rimaneggiata) anche perche' non furono propriamente e solamente un gruppo ska; la loro musica e' una sorta di europeizzazione dello ska, evoluta poi in maniera particolare
madness - one step beyond
http://www.youtube.com/watch?v=R0sVcWbqpug
madness - baggy trousers
madness - our house
http://www.youtube.com/watch?v=KEdZrV0j6zM molto british, quasi new wave
In epoca recente, in Italia, lo ska (come il punk) e' la bandiera di gruppi "giovani" (gia' dagli anni 90, quindi non solo "attualmente giovani" ) piu' o meno impegnati politicamente; spesso c'e' una fusione tra punk e ska, i nomi di parecchie band lasciano chiaramente trapelare le influenze musicali:
Punkreas - ultima notte http://www.youtube.com/watch?v=EvwVBhWuMUY
Pittura freska - picinin
Aretuska
Vallanzaska
…(ne sono parecchi, nel caso aggiornero' questa pagina con i link)
Fino ad arrivare ai Blubeaters di Giuliano Palma, famosi per cover in versione ska di pezzi del passato (da tutta mia la citta' a wonderful life) http://www.youtube.com/watch?v=ISkT3-X6Kp4
Per finire, un accenno al white-reggae (reggae bianco), all'epoca c'era anche qualcuno che ha provato a portare ritmiche ska-reggae con un taglio piu' rocchettaro; non tutti hanno avuto successo, ma provate a risentire il primo lp dei Police…
Police - Roxanne
http://www.youtube.com/watch?v=l-xsXlwYBus
Police - so lonely
http://video.google.it/videoplay?docid=-7939120357924570584
Piu' o meno nella meta' degli anni 90 ho scoperto che molti giovani si interessavano al rock, vedendo un crescente numero di pub che offrivano musica dal vivo, ingaggiando band, alcune specializzate in cover monoartista altre un po' piu' generiche, e saltuariamente mi sono concesso una serata con buona birra e buona musica.
Ho scoperto anche che il rock non era morto, ma che c'erano (e ci sono) una quantita' di sottogeneri per lo piu' indistinguibili all'orecchio del profano e che in un pub sovrappopolato di "bimbi" con capelli lunghi, giubbotti jeans e vestiti neri, ero io l'anomalia, con i capelli corti, il maglioncino ed i miei trenta anni .
Ho cosi' scoperto che la "mia" musica, e' considerata quasi un classico, tanto che i miei Iron Maiden o gli Helloween (che per me erano Heavy Metal) vengono etichettati come Epic Metal, i Metallica fanno Trash Metal…
Un paio di volte sono fuggito, sentendo gruppi che suonavano pezzi con solo la parte ritmica e privi di melodia, con il cantante (?) che urlava con toni grevi qualcosa nel microfono…
Poi ho scoperto che quello e' il metal come si intende oggi, ma mi sfugge tutt'ora la sottile distinzione tra black metal e Death metal… beh, non ha molta importanza: ho scoperto anche che non mi piace!
Hard Rock e dintorni
Saltando su e giu' per gli anni 70 si incrocia inevitabilmente l'hard Rock, nella sua accezione piu' generica. L'argomento e' estremamente vario: le radici sono nei '60, gli sviluppi si estendono fino ad oggi.
L'hard Rock sembra quasi un colpo di coda dei primi anni 70, in un mondo dove spadroneggia la disco e con incursioni punk.
Saltando tutta la storia, sono da segnalare per iniziare Black Sabbath e Deep Purple che ritengo siano tra i nonni del genere.
Black Sabbath – Paranoid 1970
http://www.youtube.com/watch?v=SRwwYWlbP2U
questo pezzo, e' considerato il precursore dell'hard rock o dell'heavy metal, a seconda del critico musicale. In ogni caso e' un pezzo di storia.
Deep Purple – Highway Star
Quello che segue volevo evitarlo, ma per i piu' giovani…
Smoke on the water
http://myspacetv.com/index.cfm?fuseaction=...videoid=7193613
...anche se in questo live non e' proprio come la ricordavo..
All'epoca i Deep Purple venivano ricordati come "quelli con la tastiera"; in effetti il rock non ne fara' un granche' uso.
Una curiosita': sentite il suono aggressivo dell'organo?? E' un marchio tipico dei Deep Purple, viene da una modifica introdotta dal loro ingegnere del suono che sostitui' il leslie (ampli con altoparlante rotativo) dell'organo con un marshall dal suono decisamente piu' cattivo.
Secondo il mio (modesto ) parere, OCCORRE ricordare a questo punto due rock band che si sono sempre distinte dalle altre anche solo dal punto delle sonorita':
KISS e AC/DC.
Sicuramente ci tornero' su, per adesso beccatevi questi link … (e studiateli perche' poi vi interroghero')
KISS
1976 – Strutter
http://www.youtube.com/watch?v=LYIBYcMbev0&rel=1
il video fa un po schifo, prossimamente vi linkero' live piu' recenti…
1977 – Love Gun
AC/DC – con il loro primo cantante Bon Scott
1979 - Highway to hell
..e con Brian Johnson, dopo la morte di Scott
1980 - Hell Bells
E per finire ( giusto per ricordarvi che i tempi cambiano)
Nasce l' Heavy metal, ma questa e' un'altra storia....
1980-Iron Maiden
Phantom of the opera
non storcete il naso, provate a sentirla tutta, magari vi piace!
(a me piace!)
Qualche giorno fa, chiacchieravo con il padre di un compagno di scuola di mio figlio mentre aspettavamo il suono della campanella dell'uscita. Il discorso e' finito sulle chitarre, il mio interlocutore ne possiede alcune, una in particolare...:
<<... quella fu una cosa cosi'... l'ho trovata su internet... e' autografata da un chitarrista...>>
ovviamente ho chiesto da chi fosse autografata…
<<bhe, non so se… da Paul Stanley…>>
ed io<< Caspita, ti piacciono i Kiss?>>
E solo a questo punto, quasi liberato da un peso, mi ha detto di essere un fan da lunga data, di avere tutta la discografia, alcuni gadget, i dvd, di averli visti in Italia tre volte…
Ripensandoci, ho sempre avuto anch'io approcci di questo tipo, parlando di musica: molti miei coetanei non la hanno "vissuta" come me, e soprattutto la giudicano (almeno alcuni generi) come roba da ragazzini.
C'e' stato un periodo, ed eravamo grandicelli, nel quale TUTTI quelli che conoscevo si dicevano estimatori del jazz; nei locali suonavano jazzisti di varia qualita' e tutti (secondo me) mentivano spudoratamente, fingendo di capire quella musica.
Non fraintendetemi, alcune cose piacevano (e piacciono) anche a me, ma non tutto! Alcune tipologie di jazz erano alle mie orecchie rumori in dissonanza, e dire <<…onestamente preferisco il rock>> sembrava essere una bestemmia; era come ammettere di essere un ignorante buzzurro, o, nella migliore delle ipotesi, di non essere cresciuto.
Continuo a credere che molti per evitare di essere malgiudicati recitassero la parte del fine intenditore.
Per finire di portarmi in antipatia il tutto, nei suddetti locali c'era solo 1 tipo di birra alla spina (quando c'era la spina), e tutti i superalcolici inventati su questo pianeta; bere birra ed ascoltare rock ti declassificava, in un mondo a base di whiskey, tequila e pianoforti…
Inutile dire che con il mio amabile carattere non mi sia mai negato il sottile piacere di commentare le splendide esibizioni "fottendomene cordialmente" del giudizio della compagnia.
Il punk d'oltreoceano
I dotti fanno risalire le origine del punk, ad alcune band statunitensi dei primi anni '70, tra le quali New York Dolls e Ramones.
Una cosa e' certa: il punk americano non ha la stessa sonorita' e la stessa connotazione sociale di quello europeo, in comune ci sono solo la semplicita' dei suoni e la stravaganza del look.
New York Dolls- Personality Crisis
http://www.youtube.com/watch?v=s2-iwHbnXXo
Il cantante vi ricorda qualcosa?? E' il clone di Mick Jagger, molto poco simile al punk come si immagina e ricorda in Europa
Ramones - Blitzkrieg Bop
http://www.youtube.com/watch?v=G7FdJajqxmU
La versione in studio va molto piu' piano...
Rispetto a sex pistols e compagnia varia fanno un po' sorridere…
La leggenda vuole che il punk sbarco' in europa quando un tizio (di cui non ricordo il nome) torno' in Inghilterra dopo aver visto un concerto dei Ramones e decise di vendere nel suo negozio di moda alternativa abiti ispirati al loro look; in seguito formera' e sponsorizzera' i Sex Pistols come manifesto vivente della nuova corrente giovanile
Una curiosita' sul punk europeo: di nascita e' apolitico ma contestatore, in seguito si sviluppera' su entrambi i fronti politici e quindi avremo variazioni di destra (vi ricordate gli skinheads?) e di sinistra.
E' inevitabile a venti anni sentirsi tenutari della verita' dell'universo, diventa preoccupante crederci ancora andando verso i trenta. Un caro amico musicofilo, che attualmente ha passato i 50, alla mia domanda
"…come, non ti piaceva l'equipe..?"
Rispose candidamente:
"…alla mia epoca, quella la vedevamo come roba vecchia..!"
Anagraficamente, questo mio amico e' di quella generazione che ha vissuto la regressione della musica nella fine deglia anni 70 come limite musicale: viziato da tutto quello che c'era stato (vedi il blog di Marco, imperativo!), verso i suoi venti anni non si e' adattato (e come avrebbe potuto!) alle nuove tendenze.
Questo capita a tutti: abbiamo una qualche affinita' con la "roba vecchia", che pero' riscopriamo crescendo, tipicamente quando ci accorgiamo di non avere sempre ragione, e difficilmente superiamo la barriera formata dal limite musicale.
Va da se che chi ha qualche anno in meno trovera' la nostra musica come roba vecchia….
Il pensiero dell'amico di cui sopra sul come nasce la musica punk e':
"…siamo giovani, ci piace la musica e non sappiamo suonare…"
Dopo anni di sperimentazioni, estetismi musicali, raffinatezze tecniche, il nuovo si basava solo sull'aggressivita' dei giovani:
la canzone punk tipica e' composta da pochi accordi, per lo piu' semplici, suonati ad un ritmo elevatissimo ed e' praticamente priva di assoli. In parecchi casi e' una cover di un rock'n'roll rielaborato accelerandolo e togliendo le parti solistiche.
Per chi era abituato a Emerson, Lake & Palmer o agli Yes (per dirne due tra i tanti), le cui musiche erano quasi virtuosistiche (in alcuni pezzi sembra chi ti dicano "guarda come sono bravo!") era impossibile accettare una tale involuzione.
Il movimento Punk
Che ci piaccia o meno, l'Inghilterra e' da sempre "lo spioncino" d'Europa: qualsiasi avvenimento tende a manifestarsi nella "perfida albione" con qualche anno di anticipo, e poi dilaga in terraferma.
Il punk non fa eccezione, nasce come movimento spontaneo di giovani del suburbio inglese, in uno degli innumerevoli momenti di crisi economica. Il proto-punk originale, non ha i capelli tinti o le creste di gallo, e' solo un adolescente con problemi di inserimento nella "societa' civile" inglese che ancora oggi e' composta da una ristretta upper class ed una enorme lower class, in genere con un tasso di cultura rasente l'analfabetismo. Questo stato di disagio, viene acuito da contrasti di natura etnica con i "nuovi" inglesi, gli immigrati dall'ex commonwealth, principalmente centro-americani... Una delle tante guerre tra poveri.
All'inizio, i punk praticamente sono i reietti, quelli che per vestirsi vanno nei negozi di surplus militare, dove trovano anfibi e vestiti caldi ed impermeabili a basso costo; non e' una moda, e' una esigenza. L'abuso di sostanze varie diventa normale consuetudine negli angoli delle strade.
Quando si diffonde, l'abitudine diventa pensiero sociale e poi moda. I locali piu' economici danno spazio a gruppi di giovani che strimpellano ad alto volume la loro avversione verso qualsiasi forma di ordine costituito e la loro rabbia per il non potere modificare la situazione; il pubblico e' parte integrante dello show, e spesso le esibizioni finiscono con la distruzione del pub. Nasce qui quello che i giovani di oggi chiamano "pogare", all'epoca i benpensanti lo chiamavano "slam dance", ed il termine rendeva inequivocabile cos'era.
Lo slogan era "NO FUTURE", si usano tutti modi per far vedere che si e' diversi dalle masse, i capelli tinti in colori improbabili, i pantaloni stracciati per normale usura cedono il passo a quelli comprati gia' "rotti", torna nei negozi abbigliamento "simil-militare"… e' moda, alla fine.
Cavalcando l'onda, le major discografiche scritturano alcuni gruppi, convinte di poter lucrare anche su questa moda.
Il caso dei Sex Pistols e' emblematico. Nonostante tutto riescono ad incidere un solo disco e con le premesse di cui sopra e' facile immaginare che disastro potessero essere i concerti; le relazioni tra membri del gruppo erano pessime; avevano problemi di alcool e tossicodipendenza; insomma potevano anche essere la moda del momento ma erano totalmente ingestibili.
Sex pistols live in Sweden
Parallelamente venivano su altri gruppi che proponevano un punk meno estremista, con le stesse premesse, ma con un fare piu' propositivo, tra questi possiamo ricordare i Clash, che oltre a suonare un pelino meglio (..e non ci voleva tanto!) avevano testi di impegno sociale: c'era una esortazione a fare qualcosa… il punk stava sciogliendosi come neve al sole, ma con un altro urlo di battaglia: Future is unwritten!
Clash tommy gun
Clash I fought the law
Questa sorta di "alzati e cammina!" venne visto in Italia nella maniera peggiore: durante un SanRemo joe strummer (leader chitarra e voce dei clash) si presento' con una maglietta con disegnata una stella a 5 punte (classica icona delle Brigate Rosse), fu uno scandalo! In conferenza stampa il buon joe dovette poi ammettere che non sapeva cosa fossero le BR e che credeva di aver indossato un simbolo che incitasse all'impegno sociale…(!)
Tra amici capita di condividere alcune passioni musicali, ma ognuno di noi ha un lato oscuro, musicalmente parlando. Un mio collega ed omonimo, amante dei Sepultura e di quel genere di metal, aveva anche un trasporto esagerato per gli Abba; un amico amante della classica (e con numerosi anni di scuola di pianoforte alle spalle) aveva tutti i cd di Madonna... potrei continuare...
Il mio lato oscuro si estrinseca in una insana passione per il Quartetto Cetra, e per un interesse per i "complessi dei capelloni", i gruppi beat italiani.
Quartetto Cetra
http://www.youtube.com/watch?v=FyDaK8X-DrQ
Carosello dei Cetra - spassosissimo
http://www.youtube.com/watch?v=ZGFGeQURWTM...feature=related
Se trovate i dvd di Biblioteca di Studio uno, fateci un pensierino; le parodie dei grandi classici sono dei gioielli: musiche del periodo con i testi riadattati per l'esigenza, grandi attori e grandi autori.
Mi sono sempre domandato come mai le ragazze detestassero la "mia" musica. Magari non tutte, ma la stragrande maggioranza non ha un buon rapporto col rock (figuratevi con punk-ska-reggae...!).
Nelle ragazze in fase adolescenziale, si crea una insana passione per autori ed esecutori melodico-romantici, con storie possibilmente disperate o semplicemente tristi...!
Nella mia prima tempesta ormonale (che in tutti i maschietti dura dalla puberta' agli anni dell'universita', e poi forse si prende un po' ferie) mi e' capitato di assistere ad alcuni concerti solo perche' qualcun altro voleva andarci. Che esperienze: Renato Zero, Pooh... No, non Baglioni! Venne in tour qualche tempo dopo, e a quel punto mi interessava un'altra ragazza.
Con la stessa motivazione mi e' toccato di andare in discoteca. Eravamo nei primi anni 80, le discoteche della mia zona erano poco piu' che dei garage e cosi' nasceva il mito delle grandi discoteche del riminese: multisala, effetti speciali, rinnovo trimestrale degli arredi... per un paio di anni, pur detestando quella musica, organizzammo gite per andare all' "altro mondo studios" di Rimini, al "Sandokan" vicino Perugia, al... bhe, erano parecchie, erano molto grandi e facevano musica un po' diversa dalle nostre.
In alcuni locali il fatto che ci fossero piu' sale era ininfluente:una era riservata al liscio, e se c'era la terza sala questa era piccola, semibuia, con divanetti e musica soft... mai avuto la fortuna di poterne usufruire!
Tra i pochi contatti con la musica commerciale, mi ricordo heart of glass dei blondie
date un'occhiata al video, da sola Debbie Harry vale il biglietto!
Di tutte le andate in discoteca ho pochi ricordi, piu' che altro episodi, ma non musica, devo averla rimossa incosciamente...
DiscoMusic e musica da discoteca
Negli anni 70, e non solo dopo La febbre del sabato sera, prende piede un tipo di musica ballabile, diretto erede del soul e del funky; e' un fenomeno che in Italia arrivera' con ritardo (vi ricordo le trasmissioni dell'epoca..) ma le musiche sono tutt'ora conosciute. Puo' non piacere il genere, ma gli artisti conoscevano la musica e sapevano suonare.
Il pezzo lo conoscete di sicuro, ma seguite il giro di basso...
http://video.google.it/videoplay?docid=-3886948199706774797
d'annata anche questo:
http://www.youtube.com/watch?v=HAt85hcaQNU
Poi, in vista degli anni 80, iniziano via via a sparire tutti i musicisti (avete buttato un occhio ai video?!?), ed entra piu' o meno gradualmente l'elettronica nella musica. Nella rassegna degli orrori vi faro' sentire canzoni nelle quali si sente un solo strumento tradizionale, batteria elettronica e campionatore (tastiera). Non ci vuole molto a trovarle, la maggior parte della musica italiana degli anni 80 e' fatta cosi'!
Considerate che in questi anni (gli 80) anche il celebratissimo festival di S.Remo fa a meno dell'orchestra (non sarebbe servita) e del "live": playback per artisti e ospiti.....
In discoteca, e siamo sempre negli '80, occorrevano musiche omogenee, che consentissero al Disk-jokey di mixare senza variare il tempo tra un pezzo e l'altro; qualche genio invento' dei dischi grandi quasi come gli LP, che per qualche motivo ignoto andavano ad un numero di giri diverso, con un unico brano composto da vari pezzi tagliati, mixati e spesso ripetuti (non ricordo se si chiamasse EP, mi pare ma non ne sono certo), commercialmente nasce la dance(music).
In genere in discoteca non sentivi la musica che passava in radio, TV sorrisi e canzoni, all'epoca aveva nella pagina delle classifiche dei dischi tre sezioni: 45 giri, LP(33 giri) e piu' ballati in discoteca.
Verso la meta' degli anni '80 cambia un po' tutto, e tutto diventa progressivamente un po' piu' simile a com'e' oggi