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Compost e compostiera... come, dove, quando!

• Come si crea una buona compostiera? Non c'è niente di più semplice... addirittura esistono già pre-assemblate, o da montare acquistabili nei negozi di briko ben forniti, consorzi o agrarie.. in alternativa per costruirsela ecco cosa c'è da fare.. Assemblare dei pannelli di legno o plastica per creare un piccolo box a forma generalmente piramidale, forarlo in molteplici parti ai lati per il passaggio dell'aria (meglio se gli scarti vegetali toccano terra per aumentare l'efficienza) ecco fatto! • Dove farla? In giardino, nell'orto, in cortile, sul balcone.. l'importante è che sia un luogo ombreggiato lontano dal sole diretto...( può puzzare durante i processi di maturazione quindi è meglio se non la fate sotto la finestra di camera) • Come prepararlo e come sapere se sta maturando? La mescola si fa con tutti gli scarti alimentari non ammalati o ammuffiti (es.: foglie secche, mangiucchiate, scarti come per esempio gambi, gusci d'uovo) mescolarli con foglie, erba tagliata del giardino e quant'altro.. Se si è un po più esperti si può aggiungere un po di chimico per aumentare il processo e un po di calce per sterilizzare da muffe (solo a fine processo e ripeto per quelli molto pratici). Mescolare tutto, se si vede che il composto è troppo asciutto si aggiunge un po di acqua per favorirne i processi. Si riconosce l'attività controllando il calore.. infatti I processi di fermentazione aumentano il calore del compostaggio. Dopo qualche mese dall'inserimento del materiale il concime sarà pronto. Dopo un anno circa sarà diventato del buon terriccio.         Questa è una piccola guida dedicata ai principianti, ispirata dalle mie esperienze/ricerche e dal mio modesto punto di vista di amatore...

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chimiberg KOP TWIN (verde rame)

mi è arrivata una mail molto interessante che parla di questo prodotto... lo testerò perchè mi sembra davvero valido (almeno per quanto dice la carta)   Kop-Twin – prodotto da Chimiberg, Div. Agr. di Diachem S.p.A.   E’ il nuovo formulato rameico contenente 300 g/l di rame metallo da Solfato Tribasico ed idrossido; l’innovativa miscela abbina l’equilibrio del Solfato Tribasico (180 g/l) alla prontezza d’azione dell’idrossido (120 g/l). Il perfetto bilanciamento tra sali rameici differenti consente di ridurre ulteriormente l’apporto di rame metallo ad ettaro, mantenendo elevati livelli di efficacia; ad esempio la dose minima per l’impiego su Vite è pari a 2 lt/ha che corrisponde a 600 g/ha di rame metallo (Cu2+). La formulazione liquida priva di solvente si distingue per la corretta distribuzione granulometrica delle particelle in sospensione e le proprietà adesivanti che conferiscono caratteristiche di uniforme e migliore copertura della vegetazione trattata. Formulato senza aggiunta di colorante e classificato favorevolmente, Kop-Twin si può impiegare su numerose colture tra cui tutte le principali orto-frutticole: vite, olivo, actinidia, agrumi, drupacee, pomacee (melo, pero, cotogno), noce, nocciolo, fragola, patata, ortaggi* a radice e tubero, a bulbo, a frutto (pomodoro, melanzana, cucurbitacee), a foglia ed erbe fresche, a stelo, cavoli e legumi freschi. Completano l’etichetta gli impieghi autorizzati su asparago, tabacco, floreali, ornamentali e forestali, riso (alghe e molluschi in risaia). L’intervallo di sicurezza è ridotto a soli 3 gg su fragola, patata, pomodoro e gli altri ortaggi; l’etichetta, già adeguata alle recenti disposizioni del Reg CE 396/2005, prevede anche l’impiego in post-fioritura delle pomacee con 40 gg di intervallo di sicurezza.

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Calcio (Ca)

Uno dei più frequenti squilibri, in quanto i fertilizzanti non lo apportano, e molte piante ne richiedono una discreta quantità. I sintomi da carenza sono: stentata crescita. clorosi delle foglie apicali (quelle nuove). Ma il sintomo più chiaro che evidenzia questa carenza è la deformazione delle foglie…   ATTENZIONE agli eccessi.. portano ad una basificazione (aumento del ph) e causa squilibri gravi tra altri elementi (K, Fe, Mg, N).

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Botulino, amico per il chirurgo nemico mortale per l'uomo!

Ciao a tutti... visto che tanti non sanno nemmeno di cosa si tratti è bene mettere in chiaro i diversi punti di questo batterio mortale.. cercherò di essere il più chiaro e conciso possibile, facendo avvolte anche esempi "stupidi". non me ne voglia chi già sà e si mette a ridere.. (non tutti siamo svegli).. il batterio in se non è mortale, ma produce una tossina neuroattiva, uno dei veleni più pericolosi in natura (come anche la tetrodotossina del pesce palla, o le nematocisti della C.fleckeri) che conduce alla morte per paralisi nel giro di pochi giorni fino ai casi più gravi in cui si può morire anche in un giorno ca. innanzitutto chi e che cos'è?   allora c'è una netta distinzione tra botulino e botulismo, il primo è la causa, il secondo la sindrome... il botulismo è l'intossicazione causata da cibo contamitato con la tossina botulinica, ma ci possono essere anche altre vie di contatto. La tossina creata dal batterio è una neurotossina che legandosi (semplificando) con l'acetilcolina, (un neurotrasmettitore) lo blocca e la contrazione del muscolo viene meno.. provocando cosi la paralisi. i sintomi se li conosci ti salvano la vita!!!! il periodo di incubazione per ingestione è di circa 6 ore. dopo queste arrivano i primi sintomi: nausea, vertigini, astenia e vomito che non presentano tutti, poi cominciano i sintomi "veri": difficoltà a deglutire, dilatamento delle pupille, mucose secche, vista doppia, paralisi dei muscoli facciali, fino ad arrivare a paralisi dei muscoli del collo e poi delle braccia e poi dei polmoni. E' clinicamente asintomatico, nel senso che non si vede dalle analisi, i riflessi rimangono, ecc... Come, dove ??? IL botulino (Clostridium Botulinum) cresce in situazioni anaerobiche, ovvero in assenza di ossigeno, alcuni gruppi sono proteolitici, ovvero, capaci di degradare le proteine, questo comporta un caratteristico "odore cattivo" e fermentano gli zuccheri, creando idrogeno solforato (l'odore di marcio) e le famose bollicine visibili dal vasetto. Ma attenzione perchè un gruppo in particolare, e per "sfortuna" nostra, quello più diffuso in europa, è invisibile... può infatti non produrre effetti visibili di degradazione nel vasetto nonostante lui ci sia... e persino in grandi quantità! Si può trovare (forma attiva o passiva) nei cibi, nel terreno, nella sabbia e nelle acque dolci e salate. Cosa?? allora... ci sono 3 diversi "protagonisti" da considerare: il batterio; la tossina; la spora.   ci rimane da parlare della spora. La spora... cosa è? ebbene, sono cellule disidradate prodotte dal batterio, in grado di resistere a condizioni avverse alla crescita del C.B. Possono rimanere in fase dormiente per molto tempo, infatti la spora non produce tossina, fino a che non si ritrovano in un ambiente favorevole dove a sua volta si trasforma in batterio attivo. Come proteggerci quindi?? ci sono diversi sistemi per stare sicuri contro questo problema, ma vanno saputi molto bene perchè è facile cadere in misunderstanding vari. Il batterio è termolabile a 100°C (x20 30 minuti#), anaerobico* (pot. redox), sensibile ad acidità (ph sicuro 4,0), inoltre, sale e zucchero in concentrazioni superiori rispettivamente del 20% e 50% riescono ad uccidere il batterio modificando la pressione osmotica della membrana cellulare (letteralmente il batterio scoppia) e sensibile ad alcool in quantità superiori al 5% La tossina è termolabile a 80°C(x15 20 minuti#), ma resistente a ph acido. La spora è termolabile a 121°C (x10 20 minuti#), anaerobica* (pot. redox) e sensibile ad acidità (ph sicuro 4,0) e sensibile ad alcool in quantità superiori al 5%   conclusioni Detto questo.. ricordatevi bene tutto, in modo da prevenire qualsiasi errore si possa aver commesso durante la preparazione dei prodotti casalinghi.. lascio aperto ad aggiornamenti l'articolo..   * i batteri anaerobi obbligati sono carenti di alcuni enzimi che non riescono a proteggerlo dallo stress ossidativo esercitato dall'ossigeno.   #Note i prodotti sott'olio sono uno degli ambienti favorevoli al botulino in quanto privi di ossigeno la presenza di acqua negli alimenti aumenta esponenzialmente l'attività del batterio per i prodotti sott'olio serve il doppio del tempo riportato sopra   Curiosità 75 ng di tossina pura sono in grado di uccidere un essere umano, mentre 450 grammi sarebbero più che sufficienti a sterminare ogni essere vivente sul pianeta

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Boro (B)

la carenza di boro anche se molto molto rara è difficilissima da constatare infatti sia l’eccesso che la carenza hanno lo stesso sintomo..vale a dire la “morte” degli apici di tutti i rami.   per constatare l’effettiva carenza bisogna prendere il ramo ormai secco e sezionarlo.. al centro dello stelo/ tronco presenta un imbrunimento.

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Bio:Decis Jet (piretro)

Insetticida attivo contro numerosi parassiti (tra cui afidi, lepidotteri e coleotteri) su un ampio numero di colture autorizzate. Basato su innovativi coformulanti di origine vegetale, Decis Jet agisce per contatto e ingestione, ha elevato potere abbattente e lunga durata di azione. Si usa a dosi di principio attivo molto basse e possiede un breve intervallo di sicurezza sulle principali colture; è adatto per i programmi e i disciplinari di difesa delle colture industriali e delle orticole in pieno campo e in coltura protetta.     per ulteriori informazioni su questo prodotto molto molto usato ed utile vi rimando alla scheda fornita proprio su pepperfriends!!! trovate il link proprio qui

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BIO: Kenyatox Verde della Copyr

è un insetticida concentrato a base di estratto naturale di piretro e di piperonil butossido, dotato di rapida azione abbattente e insetto-repellente. La formulazione ha un effetto shock sugli insetti e avendo un intervallo pre-raccolta di soli 2 giorni permette di trattare in prossimità della raccolta con risultati rapidi e visibili.     attivo su: colture frutticole come drupacee, pomacee, agrumi, olivo, vite, fragola, melograno, fico e frutta a guscio come mandorle e nocciole; colture orticole, esclusi i funghi, come carciofo, fagiolo, lattuga, fava, cipolla, carota, cavolo, pomodoro, asparago, melanzana, patata, tabacco. L'impiego è possibile anche sulle colture floreali e ornamentali in pieno campo, quali crisantemo, garofano, rosa.   contro: afidi, aleurodidi, metcalfa, psille, cocciniglie, tignole, cavolaia, tripidi, tentredini, criocera dell’asparago, moscerino del pomodoro, dorifora della patata e della melanzana, nonché contro gli insetti defogliatori della vegetazione, come ifantria americana e galerucella luteola, oppure succhiatori come Corythuca ciliata.

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BIO anticrittogamico: equiseto

l’infuso di equiseto è utilizzato contro mal bianco, ruggine, fumaggine e quasi tutti i tipi di muffe..   l equiseto, pianta detta anche “coda cavallina” è una pianta perenne con steli alti 20-25 centimetri, senza foglie e fiori ma con piccole spighe che contengono spore.   - 1,5 litri di acqua - 50 gr. di equiseto secco - 2 cucchiai di sapone di Marsiglia liquido o in scaglie     Far macerare l’equiseto nell’acqua per un giorno intero, dopo la macerazione far bollire per mezz’ora, togliere dal fuoco, sciogliere l’eventuale sapone di Marsiglia ed aspettare che si freddi. Il sapone di Marsiglia rafforza (come detto nell'intervento precedente) l’effetto svolgendo un’azione fissativa e protettiva dei principi attivi.. Filtrare l infuso, aggiungere (diluizione) in 5 lt di acqua e nebulizzarla omogenamente un paio di volte al giorno (tenendo conto le regole di base della nebulazione: non durante il giorno a sole pieno).   il macerato filtrato (SENZA SAPONE DI MARSIGLIA) o anche la cenere si possono usare anche come fertilizzanti, infatti l E. è una forte fonte di silicio.

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Azoto (N)

La carenza d’azoto presenta questi sintomi: Clorosi (ingiallimento delle foglie) prima nelle foglie vecchie e poi in quelle giovani. Caduta delle foglie (dopo la clorosi).La carenza è più suscettibile in primavera quando la crescita è più veloce.   Si possono verificare anche situazioni in cui ci sia un eccesso di fertilizzazione di N e si può assistere a questi eventi: Sviluppo della parte superiore con sottosviluppo delle radici. Foglie dai colori TROPPO intensi (avete presente quel verde scuro che assomiglia ad uno smeraldo). Spaccatura dei frutti maturi. Ritardo o anticipo della fioritura. Suscettibilità a malattie fungine e parassitarie a causa della fragilità/tenerezza delle nuove foglie.   Per un migliore assorbimento dell’azoto è bene non abbondare con acqua in quanto con troppa acqua si avviano dei processi di trasformazione (oltre al fatto che quello derivato da ammonio e nelle altre forme “veloci” potrebbe essere “lavato via” e quindi non essere utilizzato).

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applicazione filo

uhhh.. tra poco comincerò a mettere il filo ad alcuni dei miei prebonsai... voglio fare un esperimento... usando un filo che non è del tutto consono rispetterò cmq sia la dimensione del filo..     in altri bonsai che ho usando un filo "buono" mi ha lasciato tutti i segni sul tronco e non riesco a mandarli via..   ho paura che a pulirlo con uno spazzolino si possa sciupare la corteccia!   qualcuno ha info su come togliere segni (di ruggine) e/o macchie da un ramo/fusto ?????     thanks

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Annaffiatura

Molte persone annaffiano “a occhio” ma non occorre dire che non è il metodo più corretto per la gestione delle piante... Questo è un argomento complesso infatti varia a seconda della pianta in questione. Di norma è di buona regola annaffiare la mattina in maniera che la pianta si trovi pronta tutta l'acqua di cui ha bisogno al momento della partenza della fotosintesi.. Spesso si annaffia la sera o a metà giornata ma secondo me non è molto corretto infatti la pianta è durante il giorno che ha bisogno della maggior parte dell'acqua non la notte... ed anche se annaffiando reintegra l'acqua di cui ha bisogno, sempre secondo me non si sfrutta al massimo l'annaffiatura... Avversamente a quanto si pensa... in tutti i campi di granoturco che ho vicino a casa.. i cannoni spara acqua lavorano sempre in pieno pomeriggio (non chiedetemi come mai) dalle 16 17 circa in poi..     Questa è una piccola guida dedicata ai principianti, ispirata dalle mie esperienze/ricerche e dal mio modesto punto di vista di amatore...

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Aglio...non solo antibiotico ...

In quanti non hanno sentito le voci sull'aglio come antibiotico, rafforzatore del sistema immunitario, multivitaminico, antidiarroico, antipiretico, ecc ecc ecc bene.. non solo a noi fa bene l'aglio.. oggi vi dico una ricettina semplice semplice per preparare un discreto antiparassitario naturale!   è utilizzabile su fiori, piante, arbusti, capelli e qualsiasi altro tipo di pianta, per trattare le suddette contro parassiti come afidi, cocciniglie varie e ragnetto rosso.   100 grammi di aglio macinato 8 litri d’acqua. Si lascia in infusione per 24 ore, poi è pronto per essere filtrato e spruzzato direttamente sui parassiti.   è molto utile soprattutto su quei parassiti che fanno la melassa, che come sapete (e se non lo sapete ve lo dico odesso) aumentano il rischio di malattie fungine.   ciao a tutti e che il vostro pollice risplenda di uno scintillante color smeraldo!   ah.. come sempre.. ricordatevi che se avete qualsiasi domanda potete contattarmi in qualsiasi momento! ora è tutto davvero!   alla prossima!  

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produzione di fitotossine

l'escrezione radicale di cataboliti secondari crea condizioni ostili per gli apparati radicali di giovani piante reimpiantate nello stesso terreno, inibendone l'accrescimento: questo fenomeno va sotto il nome di allelopatia e i messaggi chimici rilasciati dalle piante sono molecole organiche non nutrizionali, il più delle volte fitotossiche (allelosostanze). Le allelopatie sono meccanismi tramite i quali una specie tenta di inibire lo sviluppo di individui conspecifici o eterospecifici, limitandone la diffusione spaziale. Il senso sta nella imposizione di una organizzazione strutturale, nella individuazione di una gerarchia spaziale e temporale delle piante all’interno di una comunità vegetale, tanto in ecosistemi naturali quanto negli agroecosistemi. Una forma interessante di allelopatia è l’autotossicità, tipica di alcune specie coltivate come erba medica, asparago, grano saraceno, veccia, trifoglio rosso. Ma l'allelopatia non si ferma ad un esclusivo antagonismo radicale, si esprime altresì nella parte areica: alcune specie sintetizzano canfore, composti organici volatili che tengono a debita distanza l'avanzare di altre specie nella competizione per il suolo in ecosistemi naturali quali le brughiere.

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